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Un tempo diceva di amarmi

di Peppone65

Quando ci siamo conosciuti, 16 anni fa, lei diceva di amarmi ed io le rispondevo: “idem”, perchè non conoscevo il significato della parola “ti amo”. Era la prima donna della mia vita anche se avevo già 26 anni ed anche se sapevo di volerle un bene che non avevo mai provato per nessun’altra donna, mi chiedevo se questo era abbastanza per dirle che l’amavo.
A quel tempo pensavo che nessuna donna si sarebbe mai avvicinato a me perchè ero e sono tuttora una persona schiva, riservata e…..grassa tanto quanto basta per crearmi i complessi che mi hanno accompagnato per tutta la vita. Lei, invece, mi appariva bellissima ed in poco tempo le chiesi di sposarmi così, dopo 2 anni la portai all’altare e da allora non ho fatto altro che adorarla ed anche lei sembrava amarmi tanto da riuscire a superare due situazioni tanto dolorose quanto spesso causa di problemi di coppia: la prima fu la scoperta della mia “impotentia generandi” ( spero si scriva così) a cui seguì tutto l’iter della procreazione assistita, mentre la seconda fu la nascita di un bambino con una grave patologia che ci costrinse a quasi 2 anni di vita in ospedale ma che si risolse positivamente.
Per altri 3 anni dopo la nascita di nostro figlio, la nostra vita continuava tranquilla e lei non mi dava preoccupazioni di nessun tipo, credevo di essere l’uomo quasi più felice del mondo, quasi perchè a causa del mio lavoro ero e sono costretto a stare circa 7/8 mesi all’anno fuori di casa in 2 periodi di 4 mesi ciascuno ma, a lei, sembrava che andasse bene e così continuavo a partire tranquillo e sicuro che niente avrebbe potuto rovinare la nostra storia: anzi!…proprio questa sicurezza mi dava la forza di stare lontano tanto tempo.
Poi, circa 5 anni fa, lei decide di andare in palestra e per il primo anno tutto sembra continuare come prima, al secondo anno comincia a lamentare di annoiarsi, di aver bisogno di distrarsi, comincia a frequentare nuove amicizie ed a vestirsi in modo più curato ed a volte appariscente. Sulle prime ne fui anche contento ma, ben presto mi accorsi che le cose cambiavano troppo in fretta, ed allo stesso tempo cominciai a notare che il nostro conto in banca(e guadagno molto) calava sempre di più tanto che non riuscivo a stare a casa abbastanza tempo ed ero costretto a partire sempre più in fretta. Tutto questo mi faceva male perchè intuivo che stando lontano la situazione sarebbe peggiorata sempre di più. Ho incominciato ad avere paura di quello che sarebbe potuto accadere e giorno dopo giorno sentivo la delusione e la rabbia aumentare dentro di me: ho provato a trovare un lavoro vicino a casa ma, a causa della sua stessa natura, riuscii a trovarne solo uno sempre lontano ma che pensavo mi avrebbe permesso di tornare un pò più spesso ma, questo era sempre e solo promesso cosicchè ero costretto a continuare a partire. Cominciai allora a chiederle di lasciare la palestra perchè credevo (e credo) fosse la causa dei suoi cambiamenti, pensavo che se lo avesse fatto sarebbe tornato tutto come prima, pensavo che un piccolo sacrificio da parte sua mi avrebbe dimostrato che ancora mi amava e pensavo tante altre cose ma lei non volle anzi: più le chiedevo di lasciare quel mondo, più lei si induriva verso di me. Un giorno, parlando di noi, gli chiesi se mi amava e lei mi rispose “idem”, che no..non poteva dire di amarmi, mi disse che per lei ero diventato “un amico” per cui nutriva molto affetto ma amarmi no!
Impazzii di gelosia e da allora cominciai sempre più frequentemente a chiederle di lasciare quella stramaledetta palestra, a volte la imploravo a volte non riuscivo a trattenermi e le dicevo che volevo il divorzio che seppur amandola non potevo più tollerare quella situazione. Ma lei dura come la pietra!: “noooooo! non lascerò mai quella palestra è la mia valvola di sfogo”, non riusciva più a stare in casa: sempre fuori, sempre in palestra o con gli amici ed io ero sempre più pazzo, non riuscivo a completare i miei periodi di lavoro ed ero sempre più arrabbiato, deluso! fu allora che cominciai a sognare ad occhi aperti il suo tradimento esattamente con le stesse modalità in cui si verificò poi. fu allora che le proposi tante volte, implorandola, di cominciare un progetto assieme che ci accomunasse, speravo che passare del tempo assieme ci avrebbe ridato se non l’amore almeno un pò di affetto ma…niente non volle sapere ragioni e così continuai a dirle che non poteva continuare che era meglio separarci ma lei non voleva neanche questo: che altro potevo fare? non lo sapevo non sapevo che fare che dire. Arrivai anche a dirle che avrei potuto farmi del male ma…..niente.
Così tre giorni fa, tornando a casa dopo altri 4 mesi di lavoro, ho scoperto, per bocca di altri, il suo tradimento ( esattamente come lo immaginavo) durato da Febbraio a Luglio del 2007. Lei voleva negare ma davanti all’evidenza dei fatti non ha potuto e poi è crollata. Dice che era depressa che non si sentiva capita che non la aiutavo in casa: in parte forse è vero, non le ho dato un grande aiuto in casa ma ogni volta che ci provavo non faceva altro che inveirmi contro dicendomi che non ero capace e che se avessi continuato poi lei avrebbe dovuto rifarlo spendendo più lavoro e tempo.
Ora io sono completamente distrutto, da tre giorni non esco di casa, la notte non riesco a dormire e non ho più appetito. La mia famiglia dice di perdonarla di metterci una pietra sopra ed andare avanti per nostro figlio, lei dice che nonostante tutto mi vuole ancora bene ma che se dobbiamo ricominciare io devo riuscire a “DIMENTICARE” a non chiederle niente ma, io, non riesco a far finta di niente, anche se so che la amo, ora che so, ora che i miei dubbi sono realtà non riesco a dimenticare: forse col tempo ma non sarà mai più la stessa cosa.
Adesso ho molta paura per il domani e per nostro figlio ed ancora una volta non so che fare, mi sento vittima dei luoghi comuni e tutte le paure, tutte le fobie di questo mondo sembrano essersi concentrate dentro di me.
Non so cosa mi aspetto da questa lettera, di certo non una soluzione indolore ma, forse, una parola una frase in una risposta che mi illumini in un modo o in un altro.

Peppone 65

Lettera pubblicata il 27 Giugno 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 45 commenti

Pagine: 1 2 3 5

  1. 1
    Ari -

    Mio caro amico, hai tutta la mia stima e la mia simpatia.
    Sei un brav’uomo.
    Dimmi una cosa, tua moglie lavora?

  2. 2
    Spectre -

    Non è un’accusa sia chiaro, ma rifletto su una cosa: Tu resteresti senza di lei tanti mesi perché è via per lavoro? Senza affetto, senza vicinanza, senza sesso, senza la persona della tua vita? Io non ci riuscirei, ed infatti ci sto riflettendo a riguardo pure io. La mancanza di quotidianità può ammazzare un sacco di rapporti.

    Lei avrà pure scelto di accettare certe difficoltà, ma purtroppo può succedere di crollare e forse sta a quello che dei due è sempre via, prendere atto che non si può andare avanti così in eterno.
    Sarà che per me il lavoro è una cosa che viene SEMPRE dopo i rapporti umani, per cui di carattere non mi imbarcherei mai in trasferte così lunghe con una moglie a casa da sola. In questa maniera ho l’impressione che la consegnerei IO nelle mani della noia, della solitudine e… di altri uomini. Purtroppo mi pare una strada segnata, soprattutto con le donne del giorno d’oggi, che non stanno più a casa a cucina mentre l’uomo va a caccia (e volenti o nolenti è pure giusto – ahimè). Anche io avrei reagito come te di fronte a queste cose, però provando a vederla un po’ da fuori, spezzo una mezza lancia anche a favore suo, che sarà stata “tartassata” da amiche, televisione o riviste riguardo il non annullarsi per un marito assente (scusa la durezza del tono, ma è per essere sintetico).

    Conosco direttamente un esempio lampante di cosa succede alle famiglie che devono restare disunite a causa del lavoro di uno dei due: purtroppo i nodi vengono al pettine, ad esempio sotto forma di figli cresciuti con problemi di comunicazione, problemi di relazione, insicuri, fragili ed un po’ abbandonati. Non dico sia il tuo caso, faccio riferimento a quel che ho conosciuto io nella famiglia di un mio amico.

    Ripeto: sto affrontando la questione a livello teorico pure io, e più ci ragioni, più mi sentirei in difficoltà a sopportare certe distanze.

  3. 3
    wmichi -

    La cosa devastante del tradimento è che non solo si deve subire la delusione e lo smarrimento nel sapere che il nostro compagno/a e stato con un’altra persona,non solo dobbiamo farci flagellare dalla gelosia martellante che ci assilla giorno e notte(per altro creandoci nella mente film pornografici con i 2amanti come protagonisti,una vera e propria tortura!)…per di più ci sentiamo paradossalmente accollare la responsabilità che, se vogliamo che la nostra unione duri, DOBBIAMO PERDONARE E SOPRATTUTTO DIMENTICARE.
    Noi traditi a questo punto ci sentiamo veramente presi per il c—
    Come ti capisco Peppone! Certo,chi ti dice che devi dimenticare ha la ragione di chi vede le cose razionalmente…rinfacciare quel che è successo a tua moglie sarebbe deletereo per il vostro matrimonio! Ma la razionalità in questi casi non è di certo la cura migliore, soprattutto perchè è forse stata razionale tua moglie quando ti ha tradito per tutti quei mesi? Ora hai il cuore e la dignità a pezzi. Parla con tua moglie e urlale in faccia tutta la tua rabbia(in certi casi sono per le maniere forti e poi è giusto che lei abbia le dimensioni di quel che ha combinato).Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per capire se ce la fai a superare quel che è successo e credo anche che tu abbia tutto il diritto di dare un ultimatum: o tu o la palestra! Comprensivi sì,ma fessi no….è lei che deve capire e soprottutto convincerti se ci tiene al vostro matrimonio.
    un forte abbraccio.michela

  4. 4
    Peppone65 -

    Mia moglie su mia richiesta non ha mai lavorato perchè credevo al fatto che stando via tutti quei mesi, almeno al mio ritorno, avremmo avuto più tempo per noi e poi volevo che un eventuale figlio potesse avere una….mamma a tempo pieno. Forse ho sbagliato a non farla lavorare ma fino a qualche tempo fa sembrava tutto perfetto….anzi diceva si di soffrire la solitudine ma con un figlio (splendido tra l’altro)che cresce pensavo che si potesse superare.
    Lei dice che era depressa….scusa o verità?????
    E poi, la solitudine e la mancanza di affetti la soffrivo anche io ma: NON HO MAI TRADITO!!!

  5. 5
    Peppone65 -

    Ancora una cosa: dopo la fine della sua relazione ( troncata da lui)ed a causa di altri problemi, a marzo ha lasciato la palestra ed effettivamente, al mio ritorno, sembrava di nuovo quella di prima. Salvo la scoperta di quello che era stato, quasi quasi pensavo avesse deciso di darmi ascolto.

  6. 6
    tina -

    Leggo la tua lettera e riaffiorano in me dubbi, rabbia, amarezza e delusione. Ma è forte anche la consapevolezza di amare ancora, profondamente e indipendentemente da tutto. Come succede a te. E come te anche io ho dovuto pensare ai miei figli. Io ti consiglio di chiedere ma non i particolari. Perchè non dimenticheresti veramente mai. Io li ho scoperti da sola (e nel mi caso il tradimento è stato platonico) e ti assicuro che di notte gli incubi si susseguono di continuo. E di giorno riaffiora ogni tanto un senso di tristezza infinita. La fiducia poi è sempre minacciata…Penso invece che sia molto importante un confronto in cui lei ti dice apertamente di essere pentita e, come ha detto michela, che ti convinca… Tu la conosci da tanto e saprai se è sincera o meno. La corrosione allo stomaco ce l’avrai per molto, molto tempo però la famiglia, un figlio per cui avete tra l’alto sofferto tanto, valgono più di tutto. E tu mi sembri veramente una brava persona. Perdonare è difficile, ma lo è di più vivere senza la persona che senti sia l’Amore della tua vita. E quando dici che niente sarà più come prima hai ragione. Però non vedere in questo solo il lato negativo. Adesso sai tante cose che prima ignoravi su di lei, hai tanti strumenti a disposizione per poter ricostruire, paradossalmente, un rapporto un gradino più su rispetto a prima. E ricordati che l’Amore vero e un figlio sono cose per cui vale la pena anche stravolgere la propria vita. Se dentro di te senti di amare ancora, dai a tutti e tre un’altra possibilità. Potresti meravigliarti di quanto può essere bello rinascere insieme dalle macerie…
    Un’ultima cosa: forse il tuo lavoro rappresenta il più grande degli ostacoli a questo progetto. La lontananza ucciderebbe ogni tuo buon proposito, i dubbi sarebbero la tua compagnia a tal punto da proporsi come “realtà” pur essendo solo dei dubbi. Una minima inflessione della sua voce, una telefonata non risposta, una telefonata non fatta…tutto ti farebbe crollare il mondo addosso. Adesso hai bisogno di stare con la tua famiglia e di fare piccoli passi insieme, cercando di respirare l’amore più che pensare a dover dimenticare.
    Un abbraccio.

  7. 7
    Spectre -

    Certo, la lontanza e la presenza di un figlio non giustificano un tradimento. Questo no ovviamente.
    Immagino che anche tu, durante i tuoi viaggi, avresti potuto fare come fanno tanti che si trovano lo svago di turno. Soprattutto se puoi tornare sempre nello stesso posto. Quanta gente ha doppie vite tra italia e europa dell’est. Ora magari avranno meno da ridersela, visto che non sono più paesi bloccati dai regimi e le loro amichette possono piombargli in casa.

  8. 8
    roberto44 -

    Che brutta storia, mi spiace molto.
    Aldilà della palestra e del tradimento che pure è cosa terribile, credo che l’aspetto più devastante sia il suo dichiararti, apertamente, che non prova più amore.
    È dura, in questi casi, decidere cosa fare.
    In bocca al lupo
    Ps.Se fossi stato tu a tradirla sai quante te ne darebbero di botte, ma a lei forse qualcuno pure la giustifica: la solitudine, la noia ecc ecc.

  9. 9
    Peppone65 -

    Il mio lavoro mi ha portato a scoprire tante realtà che chi non vede da vicino non può capire davvero, parlo della povertà tanto estrema per cui vendere il corpo della propria figlia di 13/16 anni rappresenta una manna dal cielo. Io da 22 anni lavoro a bordo di navi mercantili di ogni tipo in giro per tutto il mondo e quello che ho visto basta ed avanza affinchè desiderassi mantenere la mia famiglia fuori dallo “sporco” che ci sovrasta, si perchè poi chi compra questi corpi sono i nostri stessi “paesani agiati” che nei loro paesi fanno le persone rispettabili tranne poi andare a sfruttare la povertà e la sofferenza nei paesi di cui sopra.

  10. 10
    Ari -

    Allora: tua moglie ha la fortuna sfacciata di avere un marito che le permette di non lavorare, sputtana montagne di soldi prosciugando il conto in banca, ti tradisce e ti accusa di non capirla.
    Se è per questo non la capisco neanche io.
    Non chiederti se hai colpe.

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