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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2006. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore ciabattina.
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“se la tua donna avesse avuto 30 storie ma ti dicesse che gli altri lo avevano piu’ piccolo del tuo…l’uomo si tranquillizerebbe.Se la stessa donna avesse avuto 3 uomini ma ne fantasticasse nei ricordi le imprese amatorie l’uomo andrebbe molto piu’ in crisi.”
alberto, l’ uomo non starebbe tranquillo in nessuno dei due casi. è indubbio però che un uomo con il pene piccolo e che magari esteticamente non è nulla di che, avrà senz’ altro molti più complessi di inferiorità e problemi con se stesso rispetto ad un uomo sicuro dalle doti fisiche e dalla prestanza indiscutibile. questo è il motivo per cui in genere sono gli uomini meno attraenti o meno dotati ad essere ossessionati dalla paura delle corna.
“A tuo parere, una volta che un uomo ha accettato questo limite che potrebbe rovinargli la vita erotica, che deve fare? Non pensi che la frustrazione dell’evidenza dell’immutabilità di una cosa sia dietro l’angolo? ”
Roland,
non solo credo che il senso di frustrazione sia e resti fermo dietro l’angolo, ma capisco che una cosa così ti investe in pieno.
Io non sono ipo, ma non per questo non riesco a comprendere il senso di disagio che una situazione così crea.
Però, a questo punto, la domanda la rovescio a te: di fronte alla irreversibilità di una condizione disagiante, tu che cosa faresti, se non accettarla?
Ci sono altre soluzioni?
Golem,
soddisfacente, sì.
Ma per chi?
Ciao socio!
Direi che il post di Albe la dice lunga sulla relatività delle dimensioni viste attraverso la propria “insicurezza”. Ho fatto l’esempio del “Capro espiatorio ” non casualmente, dove l’inadeguatezza relazionale viene scaricata su quel “poveretto”, che pur essendo di 16,2 cm ( pure i millimetri. Ma com’è possibile) nel caso di Albe, per oltre 14 centimetri – che è una notevole larghezza – non bastano a sentirsi soddisfatti, ammesso che uno debba trovare l’uccello una cosa soddisfacente, che non la propria capacità erotica.
Qui mi pare che andrebbero prese in considerazione le varie fasi freudiane della conoscenza del proprio corpo, che forse non sono state superate del tutto.
Ci sentiamo, ciao.
MG, saresti una buona docente . Concetti chiari, sobri e essenziali e ragionati pragmaticamente, e che condivido.
Ma davvero pensate che Alessandro sia un altro utente?
Alessandro,tu che dici?sei un altro utente?
A me sinceramente non importa perchè mi piace come scrivi,senza fronzoli,sempre diretto.
Mi piace pensare che esistano davvero uomini che non si vergognino a darsi degli imbranati.
L’uomo dominante o dominato non mi piace .mi piacciono gli uomini che hanno voglia di continuare a crescere e scoprirsi,insieme a me.
Per quanto riguarda tutto il resto mi sembra che la discussione stia diventando un cane che si morde la coda…
Barb scrivo quando ho qualcosa da dire,però ultimamente devo aver detto qualcosa di offensivo verso qualcuno,anche se non ho capito cosa,mi scuso lo stesso però mi rode esser attaccato senza capire il perché e finisce che me ne vado in paranoia,ho già i miei problemi,non riesco a sopportarne altri.
almeno mi dicessero cosa ho detto di offensivo.
ti ringrazio golem per il tuo autorevole apprezzamento! non so se sono davvero in grado di insegnare qualcosa a qualcuno. ma in effetti cerco sempre – per quanto mi è possibile – di basare i miei ragionamenti sulla LOGICA e sull’ essenzialità. credo che l’ analisi “asettica”, lucida e distaccata delle cose, scevra da qualsiasi preconcetto di fondo, sia l’ unico modo per comprendere davvero le dinamiche di tutto ciò che ci circonda. non voglio criticare o giudicare chi invece si perde in pensieri dogmatici e arzigovolati… ma quel modo di intendere la realtà non lo capisco e non mi appartiene.
alessandro
forse ti ho scambiato per un’ altra persona, un utente di questo forum che avevo conosciuto in “senso biblico”, e con il quale gli epiloghi non sono stati “felici”. alcune cose che hai scritto mi hanno ricordato tantissimo il modo di esprimersi e di ragionare di questa persona, e quindi ti ho associato a lui. se ho preso un abbaglio, mi scuso!
ciao!
Albe,
scherzi, dai.
Ciao!
Grazie amici dei vostri commenti. A Golem vorrei rispondere che mi hanno misurato anche i millimetri perchè sono andato dall’andrologo e mi ha fatto la misurazione della lunghezza con un righello graduato e la larghezza con un tipo di metro che sembrava quello dei sarti. 162 mm di lunghezza x 143 di circonferenza è la misura ricavata. Lui cercava di tranquillizzarmi e sembrava sbeffeggiare il mio problema. Non credo che un professionista serio si possa permettere di dirmi di andare da uno psicologo, quando io ho bisogno dell’andrologo e quando volevo parlare delle tecniche chirurgiche di ingrandimento non mi ha fatto nemmeno parlare. Tanto cari amici nessuno capisce il mio stato di frustrazione. Ho paura di essere giudicato dalle donne e ho una grande nostalgia di quando facevo sesso senza preoccuparmi del pene piccolo. Per fortuna nessuna donna mi ha mai detto che è piccolo. Meno male che le donne sanno essere sensibili, sennò davvero sarei caduto in un baratro.
barb, non mi sono offeso.
Leggi la mia risposta a M. e nel caso hai voglia dai la tua idea.
Come si masturbano le donne?
Io mi sfrego.
E con queste poche parole credo di aver detto molto su quanto contino le dimensioni per quelle (e siamo tante) come noi.
Il maschio sicuro di sé e del suo membro, dominante o da domare nonostante l’aspetto dominante solletica la fantasia, eccita. Fa godere la mente.
Ma non sempre fa godere il corpo.
Certo……fa godere sempre più di quanto possa fare chi si vergogna di una parte di sé…..