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Lettera pubblicata il 27 Maggio 2008. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kri.
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e io continuo il gioco-sfogo…
“parlo con te che per 14 anni mi hai convinto che il miglior modo di amarti era di rinunciare a tutto e a tutti, come facevi tu per me, anche se non mi sembrava giusto…parlo con te a cui ho dedicato tutti gli istanti di questi 14 anni…parlo con te che sei il padre dei nostri tre meravigliosi bambini…con te che grazie anche alle mie rinunce oggi hai quell’attività che abbiamo sognato e costruito insieme e dalla quale hai minacciato di escludermi se dovessi attentare alla tua “libertà”…parlo con te che quando ti spiegavo il valore che l’amicizia aveva per me mi hai convinta che sbagliavo, con te che aspettavo alzata anche fino all’una di notte perchè dovevi lavorare.
parlo con te anche se tu non parli più con me perchè preferisci parlare con lei, che è intelligente, sensibile e ti fa sentire realizzato…e non ti fa vedere più che se torni tardi è perchè passi ore e ore a telefono con lei..parlo con te anche se mi fai impazzire quando continui a dire che non c’è niente di male, che il nostro rapporto non è in discussione, che mi ami sempre…con te che fino a prima di incontrare lei dicevi a gran voce che non può esistere l’amicizia tra un uomo e una donna, figurarsi se uno è sposato. con te che l’hai “frequentata” di nascosto perchè seppure dici di pensare di me che sono “superiore” a queste sciocchezze che mi stanno consumando, ero troppo lontana dal poter capire la profonda spiritualità del vostro rapporto, e quindi ti ho costretto ad agire di nascosto (mentre io, dovendo scegliere, ho sempre scelto la rinuncia piuttosto che la bugia)…
parlo con te per farti notare che ho perso 10 chili, che sono mesi che non riesco più a dormire decentemente, che ho desiderato tante volte volare via…
con te che batti ipugni sul tavolo perchè io non devo costringerti a scegliere tra me e lei..
parlo con te per dirti che io non lo farò mai perchè, nonostante tutta la sofferenza che provo continuamente, ho capito che valgo più di quanto io stessa pensassi: io amo con tutto il cuore e per me, anche in questo frangente, amare significa volere il bene dell’altro…
forse il ricominciare da me è anche l’unico modo che ho per cercare di farti voltare indietro e vedere finalmente il deserto che stai lasciando, giorno dopo giorno, dietro di te e dentro di me..perchè a me non bastano le tue carezze, i tuoi abbracci e i tuoi incoraggiamenti a superare “la mia malattia”…io vorrei semplicemente che provassi a metterti al posto mio, perchè IO TI AMO ANCORA, e più di tutto amo la nostra famiglia e i nostri bambini…
e parlo con te per ringraziarti perchè sto cominciando a pensare a me prima che a noi.
KRI la tua situazione è comune a molti di noi..Ti capisco perfettamente e capisco bene che ogni cosa per noi deve rappresentare un passettino in avanti. Lo dobbiamo a noi stessi ancheperchè indietro non si può andare, indietro non si sipuò tornare. Il passato non tornerà mai e mai tornerò la persona che ci ha distrutto il presente. Dobbiamo quindi andare avanti e anche a malincuore dobbiamo farlo da soli. Gli amici attorno e le persone care ci danno una mano ma siamo NOI a dover reagire, siamo noi a fare i piccoli passettini.
Non siamo “SOLI” da tanto tempo, abbiamo sempre avuto lui/lei al nostro fianco e esser amati da loro ci rendeva invulnerabili, sicuri, ci faceva credere di aver il mondo ai nostri piedi. Quel mondo loro ce l’han tolto e con esso han fatto crollare le nostre certezze e le noster sicurezze. Dobbiamo riprendercele pian pianino e ce la faremo. Avremo delle ricadute perchè è normale, perchè penseremo alla loro felicità attuale, perchè ci mancheranno, perchè sono spariti, perchè ci han abbandonato, perchè sono già con un’altra persona e in molti casi lo eran già da un po (maledetti!!!) e ci sentiremo deboli, tutto ci sembrerà ingiusto. Ed è così, è ingiusto….ma questa è la realtà che abbiamo davanti. E a passettini la scaleremo e la faremo nostra questa realtà, colorandola di tutti i colori possibili. Non vedremo piu solo il nero di adesso e capiremo che c’è una vita che vale la pena affrontare. E’ una vita diversa da quella che avevavo prima, abbiamo perso molte cose ma ne troveremo di nuove. Il nuovo spaventa perchè non si sa cosa sarà e partiamo dal presupposto che non sarà mai meglio di quello che avevamo. Ma non possiamo saperlo. Non possiamo sapere cosa ci riserva il futuro, pensavamo di esser felici e tranquilli e invece guardate le cose come son andate a tutti noi. Solo vivendo lo sapremo…
@lipsia
sono tanto contento per te, dico sul serio. da uomo io devo crearmi le occasioni, non accettarle, però capisco bene quel che vuoi dire e spero tu possa essere felice da qui in poi.
@tina
in questo giochetto al massacro hai vinto tu purtroppo… io maledico la mia situazione, però pare tu abbia cose molto più serie di me in gioco. per questo hai il mio rispetto.
comunque da questa fanghiglia nella quale ci hanno buttato si può uscire. si deve uscire, ma soprattutto si PUO’. pian piano io sto iniziando a vedere la luce, i giorni neri sono sempre meno, l’odio scema gradualmente e si vede il bello dove prima era tutto bruttissimo. passeranno l’acredine, l’odio, l’ansia e la rabbia. rimarrà sul fondo una patina umidiccia e sgradevole, che è il male ci è stato fatto, ma quello serve per non dimenticare MAI ed io non lo butto via. lo metto solo da parte.
Nella fanghiglia ci si butta da soli, ricordatevene. Se ancora continuate a crogiolarvi non ne uscirete che lentamente, troppo lentamente. E poi, guardandovi indietro, vi accorgerete di aver sprecato un mucchio di occasioni per essere felici. Non siate masochisti.
ciao lipsia: è bella questa cosa.
Spiacente Monk, io per fanghiglia intendo questa situazione, che io non volevo, di single. Mi ci hanno buttato, io non ci volevo finire.
Spectre nessuno di noi voleva finirci quindi ti capisco bene. Siamo stati tutti buttati in questa situazione, anzi letteralmente siamo stati buttati via.
Adesso, con l’entusiasmo di una mattina in cui la carogna pare sia andata un attimo via, mi sento di dire “NON HAN BUTTATO VIA, HAN SEMPLICEMENTE PERSO”. Noi non siamo persone che si possono buttare via, siamo persone che si possono perdere ma non buttar via!
Han deciso che c’è qualcuno meglio di noi per loro? Bene… adesso sta a noi capire e convincerci che esiste qualcuno meglio di loro per noi. E voglio dire, dopo quello che osn stati capace di fare, non credo che sia così difficile tovare qualcuno migliore di loro.
Non ricordiamoli nel momento in cui stavan bene, ricordiamoli nel momento in cui ci han lasciato. Facile comportarsi bene quando va tutto bene, ma è quando le cose non van bene, quando per una ragione o per l’altra si lascia o si sa di fare una cosa che provoca dolore che viene fuori la persona. E’ li che dimostri che persona sei.
Loro han perso noi, non noi loro. Non si deve rimpiangere chi non ha rimpiant per noi nè rimorso per quel che ha fatto.
Ricordiamolo anche quando staremo male, perchè è così.
Coraggio Kri, son certa che pian piano, come dici tu, ne uscirai. Ti sno vicina.
@ spectre
mi ha fatto piacere leggere il tuo post per due motivi. il primo è che mi è venuto da sorridere nel sapere che almeno in qualcosa sono prima (visto che pensavo di averlo un primato…ma evidentemente mi illudevo).
il secondo, più serio, è che ho letto molti tuoi post (a onor del vero li cerco apposta perchè mi sembra di ascoltare le parole che secoli fa uscivano dalla bocca del ragazzo di cui mi sono innamorata e che ora sembra essere stato fagocitato da un altro…) e sei una persona che stimo molto, per molti aspetti. quindi le tue parole hanno avuto per me più peso di quanto tu, forse, non volessi.
grazie e…continua a scrivere.
coraggio Kri sei sulla buona strada!
Le tue parole sono bellissime e vere…coraggio!