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Un morto che cammina

di anonimo80
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 9 Aprile 2008. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 66 commenti

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  1. 11
    Laura -

    caro anonimo, devi reagire!!!
    Purtroppo non sei e non sarai l’ultimo a sofrire per amore!!!
    Tutti abbiamo provato quel dolore, quel senso di svuotamento che provi…ma lasciatelo dire da chi c’è passato prima di te, devi sforzarti, violentarti e reagire per uscire (piano, piano) da questo stato di catalessi.
    Passeggia tra la gente, esci con gli amici (quelli veri), naviga sui forum, iscriviti ad una palestra ( e vacci), adotta un cagnolino e prenditi cura di lui….
    Non voglio più sentire che un ragazzo di 28 anni desidera morire per una storia finita male…troverai (credimi) una donna che meriterà il tuo amore!

  2. 12
    victor -

    Heiii… anonimo…. vedi che al mondo ci sono tante persone che hanno avuto abbandondi bruschi… duri… insopportabili. Morti che camminano!!!. Ci sono situazioni dolorose nella vita, molto dolorose…. storie trermende che vanno affrontante con coraggio. E TU IL CORAGGIO C’E’ L?HAI!!!! Ricorda che solo nei primi giorni o mesi si soffre veramente, poi, pian piano tutto passa come se fosse un miracolo che oggi non immagini nemmeno minimamente possa accadere; Non si mangia, non si dorme, la testa va dove non vorresti mai andasse, il dolore è fisico, stringe lo stomaco e la gola, le parole non esistono più perchè flebili ed instabili. Sensazioni uniche ed indescrivibili, anche se qui si prova a raccontarle.
    Pensa invece che questo è uno dei momenti più importanti della tua vita; ed i momenti importanti, anche se dolorosi, vanno vissuti intensamente per capirli ed interpretarli, sviluppando in te quella concezione personalissima ed unica che ancora non eri mai riuscito ad inquadrare. Troverai in te stesso la forza, il coraggio e tutto quello che ti serve. cerca dentro di te e pensa che farla finita ora non ti servirà ne a te ne agli altri. Immagina invece una nuova vita mettendoti alle spalle il passato… solo perchè è passato, questo devi fare!!!!. Pensa al presente, pensa a te e solo a te. Non pensare a ricercare ciò che hai perso ma cerca ciò che ancora deve arrivare… Ne amici ne altri possono realmente capirti ora…. non badare troppo ai loro discorsi. Ancora non sei pronto per questo. Trova il discorso giusto dentro di te senza pensare mai più di farla finita perchè di vita ne hai una ed una sola. Non puoi buttarla per qualcuno che no sei TU!!!!
    I consigli sono sempre uguali: Butta via tutto il dolore che hai dentro, piangi se ti va di farlo, e se ti va non trattenerti; sarebbe peggio. Toccherai il fondo, sarai in uno stato impressionante che solo chi ci passa può sapere, momenti che mai potevi immaginare di vivere. Ma poi passa, e come se passa!!!! Ora dici che ti senti in un involucro vuoto ma presto questo involucro che ora è vuoto si riempirà sino all’orlo di te stesso. E’ li capirai di aver vissuto un momento importante riconoscendo veramente te stesso per quello che sei veramente e che la tua metà che non c’è più era solo un tappo che impediva di esprimerti e che ora sei pronto a dare ad altri ciò che realmente sei tu, nella tua unicità come persona che ha provato il vero sentimento ed ora lo conosce, sa cos’è e capirà presto che può darlo ad altri questo forte sentimento. E la si che ti renderai conto che tutto, ma proprio tutto, non viene per caso. Sarai forte e capace di capire meglio chi ti sta vicino… SII FORTE!!

  3. 13
    Sferetta -

    Anonimo ce la si fa e ce la farai anche tu, qui siamo tutti reduci come te da uguali dispiaceri, che un giorno si trasformano da fallimenti in dispiaceri passati, così come un giorno un morto che cammina diventa una persona nuova. Credici, serve tempo, pazienza e assolutamente mai e poi mai perdere la fiducia che andrà meglio e questo sarà un ricordo.
    E’ normale
    – sentirsi morti dentro e fuori
    -non vedere futuro
    -non dormire
    -non mangiare
    non avere voglia di uscire
    -non riuscire a fare le cose più banali come una spesa al supermercato se prima la facevi con lei
    – avere pensieri continui, ossessivi, e dei martellanti “perchè”, “perchè a me” “e ora?”,
    Però voglio dirti brevemente alcune cose che nel caos più totale mi hanno aiutato e cioè chi mi ha detto:
    – guarda chi è, cosa ti ha fatto, che te ne fai di uno/a così?
    – meglio prima che poi
    – Anche io come te soffrivo al pensiero della sua sofferenza, è normale, quando si ama una persona. Prenditi tempo, parla della tua sofferenza senza vergogna, nè di te, nè di lei, piangi disperati fai quel che ti viene e poi, stabilisci qualche abitudine sana, anche solo obbligati a una passeggiata, vai dal barbiere, comprati qualcosa, lasciati coccolare, e non avere idee suicide. La vita continua, anche senza di lei, senza il suo amore, te lo garantisco io.Un senso c’è nelle cose anche quando non sembra, e poi non siamo mica nati per soffrire sai? tirati sù, che energia positiva attira, credimi!!! E vedrai che se cambi tu, cambieranno anche le cose, pian piano, senza correre, con pazienza e senza troppe pretese o severità.

  4. 14
    Mayte -

    non servono le mie esperienze per aiutarti..io posso dirti solo che la soluzione c’è e a volte è tanto semplice…ora pero deve scendere il dolore…forza…chiunque tu sia..ce la farai…

  5. 15
    peraz77 -

    Ciao, più o meno sono nella tua stessa situazione. Sono stato lasciato un mese e mezzo fa e sempre per la stessa storia dei due mesetti di insofferenza.
    In un mese sono dimagrito circa sei chili, di media dormivo due-tre ore a notte e dopo aver accarezzato la possibilità, l’idea (non so quanto concreta) di potermi rimettere con lei, poi gettata penosamente al vento con le mie mani, ho rischiato veramente di farla finita.
    Ora mi sta tornando un pò d’appetito, a volte riesco a dormire qualcosina in più e raramente riesco anche a divertirmi.
    Però sto male, malissimo, ho crisi d’ansia, piango quotidianamente e tuttora mi sfiora ancora l’idea di farla finita in quanto senza di lei nulla ha più senso.
    Parla, sfogati, butta fuori tutto il veleno che c’è in te. Io parlo quasi sempre di lei sia con amici che conoscenti e sia di cose stupende (come quando l’ho conosciuta, quando ho capito di esserne follemente innamorato, quando l’ho baciata la prima volta e dei più bei ricordi di tre anni e mezzo di fidanzamento) che di cose terribili (le incomprensioni dell’ultimo periodo, le liti, di quando mi ha lasciato e del mio terribile e folle stato d’animo sucessivo) e ti posso assicurare che quando lo faccio per un pò mi sento più libero, sto meglio.
    Per il resto dicono che serva del tempo, quanto non so, penso sia soggettivo.
    Bisogna tener duro, tirare avanti con la consapevolezza che la ferita si farà sentire ogni tanto per tutta la vita, comunque essa vada.
    E se vedi che proprio non riesci, prima di farla finita, prova a cambiar drasticamente vita. Se a me andrà tutto male farò così

  6. 16
    guerriero -

    anonimo meglio adesso che in situazionui dalle quali nn potevi tornare indietro.
    il destino è stato benevolo con te, cogli l’insegnamento e lavora per te stesso.

  7. 17
    anonimo80 -

    in questo momento siete voi,persone che non conosco che non ho mai visto a darmi la forza almeno di interagire con il mondo non so se ce la faro,non lo so ma se mai un giorno ne usciro vi vorro conosciere tutti per ringraziarvi di cosa state facendo della speranza che mi date ,sono appena arrivato a casa da lavoro in lacrime col la mente completamente contorta che mi portava al solito pensiero di farla finita,ma dopo avere letto questi messaggi un po di lucidita mi e tornata e almeno per un po staro tranquillo spero!grazie a tutti non ho veramente parole per quello che state facendo!!!!!!!!!!!!!!!
    grazieeeee

  8. 18
    micione72 -

    Caro anonimo80, ti ripeto, ci siamo passati tutti, per tutte le fasi che stai attraversando tu!
    Anche io piangevo al ritorno dal lavoro,ed ho rischiato alcune volte di investire un pedone o di schiantarmi contro un bel muro!
    E pensa che a me tutto è successo meno di due mesi fa!
    Piano piano ci si riprende!
    DAI! forza!

  9. 19
    domenico -

    anonimo80 ma quale amico devi essere per lei… Lei a me mi ha mollato dopo 5 anni e sono passati due mesi… prima ero come te ora ho conosciuto nuove persone e un’altra ragazza… Non ho iniziato una storia con lei perchè non mi sento pronto ma dopo poco tempo mi e ritornato il sorriso dopo che anch’io ho pensato al suicidio… Perchè dobbiamo dargli questa soddisfazione? Noi siamo i migliori e loro che ci lasciano non hanno capito cosa hanno perso!!! Un abbraccio da una voce amica

  10. 20
    Monk -

    anonimo80, potresti anche prendere in considerazione l’ipotesi di rivolgerti ad una specialista, per superare questo momento ed elaborarlo nel modo migliore. Io l’ho fatto, il giorno dopo essere stato lasciato, ed ogni volta che parlo con la specialista mi sento molto molto meglio.

    Ah, l’unica cosa è che la mia specialista è contraria (molto contraria) al No Contact, almeno nel mio caso, ma credo dipenda molto dalle situazioni soggettive: magari non si addice alla mia. Vedremo. Certo è che questo contatto deve non solo servire a vagliare l’ipotesi di un ritorno, ma anche a capire cosa voleva l’altro da noi, e perchè ha buttato all’aria tutto (insomma, 8 anni e mezzo non sono 8 giorni). Gli episodi che in genere uno si ritrova rinfacciati, o le false accuse (come nel mio caso), non sono mai la reale ragione. E’ importante capirla, non solo per vedere se c’è ancora speranza di ricostruire ciò che l’altro ha rotto, una volta che abbia passato la sua crisi (se crisi esistenziale c’è, come nel caso della mia ex, a detta della specialista), ma soprattutto e comunque per migliorare se stessi nelle future relazioni, e per guardarsi meglio dentro.

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