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Lettera pubblicata il 20 Maggio 2016. L'autore, Denia, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Uga,
io parlo per me, e non faccio l’avvocato di nessuno; non ho neanche un dubbio sulle problematiche comportamentali che una donna può avere nel momento stesso in cui subìsce degli abusi; mi è chiarissimo il concetto degli effetti, tanto quanto gli aspetti difficili e dolorosi che si affrontano in un contesto di violenza fisica e psicologica. Hai ragione quando parli di ripercussioni che distruggono, e solo le donne che hanno patito possono ben capire i turbamenti che questa ignobile azione comporta, ma continuo a pensare che una donna che si trascina dentro di se i segni indelebili di un abuso, non può e non deve comportarsi come ha fatto la nostra cara Denia. Sapendo da dove vieni, con tutta la diffidenza nei confronti degli uomini, la paura e la fatica di lasciarti andare nuovamente ai rapporti interpersonali, come ti può venire in mente di concederti senza nessuna esitazione ad uno che ti ha umiliata e lasciata dicendoti che sei ” SPORCA ” ?? Dopo che per 8 mesi non si è più visto e ne sentito? A maggior ragione scappi da questi elementi disonesti e non vai alla ricerca dell’ago nel pagliaio. Le esperienze negative induriscono, ti fanno sentire in colpa, accentuano le fragilità e insegnano ad aprire gli occhi; invito Denia ad avere più rispetto di se stessa, stando alla larga dai millantatori. Se ce stata poca sensibilità da parte mia, è dovuta alla compiaciuta descrizione sessuale che la stessa protagonista definisce il TOP, per cui ne ridimensionerei il senso di devastazione.
Denia, come mille altre come lei, cercava un potere a cui consegnarsi. Si tratta di persone che temono la loro libertà, delegando la ad altri.
“Nulla è mai stato per l’uomo e per la società più intollerabile della libertà”
“La leggenda del Grande Inquisitore” da i Fratelli Karamázov.
F. Dostoevskij
Gimmy il concedersi così deriva da una scarsissima autostima oppure (od entrambe le cose) da un grandissimo bisogno di attenzioni ed affetto. anche io ci ero ricaduta col famoso scopamico di cui ormai sapete ma diciamo che in parte ho avuto almeno un po’ di soddisfazione visto che l’incontro è stato a favore mio…. io però sono riuscita a far fallire il suo ego e il suo credere di potermi avere quando vuole. le ultime volte decidevo io e poi ho chiuso. Denia deve trovare la forza di non pensarci più (o il meno possibile), di rifarsi una vita lontano da lui e possibilmente anche dal marito e soprattutto rendersi conto, come ho fatto io, che non ne vale la pena incasinarsi così, stare male per sti individui e cercare affetto da chiunque. io ammetto tranquillamente di aver toccato il fondo, ho rischiato di cadere nell’alcool, nel fumo e mi son fatta trattare come un oggetto ma poi un po’ un incontro illuminante, un po’ che ho recuperato fiducia in me stessa e dignità e un po’ la divina provvidenza o chi per essa mi sono risollevata e ho capito cosa stavo sbagliando.
Anche a me, Gimmy, mi sembra strano il vantarsi così tanto delle proprie perfomance sessuali e mi sembrano strane anche parole intime così dettagliate da una donna che dice di aver subito abusi….di solito si fa fatica…. ma come dice Golem le profondità possono essere diverse…. magari lei ha una maniera diversa di reagire. comunque Denia, non buttarti via così. rispettati e pretendi rispetto. tieni lontano quel tizio e digli che sporco o infetto lo dica a sé stesso e al suo cervello. non cercare attenzioni con il sesso. dedicati prima a te stessa, recupera un po’ di equilibrio e solo dopo potrai avere attenzioni sane!