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Lettera pubblicata il 26 Aprile 2008. L'autore, gianna, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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(continuazione), per inefficienza e farraginosità delle procedure?
E allora cosa vuoi difendere?
Ma se lo sanno tutti che la giustizia italiana è TOTALMENTE da rottamare?
Ma chi ci va nei tribunali?
Ma chi se frega di avere a che fare con ufficiali giudiziari con l’alito puzzolente, in uffici pieni di cartacce gialle, tra i topi le pulci e gli scarrafoni, tra i fascicoli ammuffiti di cartone, tra magistrati che tengono udienza in stanze piene con gente dalle ascelle puzzolenti, senza computers o con i computers dell’epoca assiro-babilonese, con la gente che verbalizza sulle chiappe delle altre?
Ma chi se ne frega della notifica nella bustaccia verde, con quel linguaggio ridicolo, quei P.Q.M., quelle togacce nere coi fronzoli, quel burocratese penoso e quei latinismi da medioevo quando il mondo gira con l’inglese “in ordine al succitato…l’obbligazione de quo…”, quella montagna di carte e procedure inutili, quei processi inutili che durano decenni e vanno avanti anche quando la gente è morta?
Ma lascia perdere Monk, che per entrare in un ufficio giudiziario italiano occorre mettersi la tuta come gli astronauti, per la puzza che c’è…e per paura che ti crolli addosso l’edificio fatiscente.
Ma c’è da ridere….magistrati che istruiscono processi contro imprenditori per la 626 e la sicurezza, lavorano in uffici dove non ci sono neppure gli impianti elettrici a norma, e si potrebbe morire folgorati!! ah ah ah, ah ah ah!
Ma va, Monk, lavoraci pure tu in quei cessi di posti, e lascia che l’Italia venga sempre più condannata da Bruxelles per lo stato pietoso della sua pseudo-giustizia.
A MIcione, quanto all’aggressività, quella, se mi permetti, è ancora poco, visto che Giustizia e Sicurezza sono i fondamenti di uno Stato e che questo Stato non ha alcun fondamento e costringe i cittadini a pagare fior di tasse per non dare niente, anzi aper fare solo danni e adesso beccarsi fior di sanzioni dalla UE, sanzioni che paghiamo sempre noi.
Quanto alla supponenza, se uno una cosa la sa, la sa; se ne sa due, ne sa due e così via!
Se non sa un c…o allora dovrebbe solo stare zitto e se tu non sai contestare o ribattere o discutere in altro modo, allora fanne a meno.
Infine, micione72, se ti secca tanto, non mi leggere!
Tu devi essere di quelli che avrebbero contestato perfino E=mc^2, dicendo che Einstein era supponente, solo perché non l’avevano scoperta loro!
Visto che gli intellettuali sono prevalentemente di sinistra,così come le istituzioni pubbliche sono piene di sinistroidi,qualche giornale di destra magari potrebbe sollevare la questione.Comunque io con laurea in mano faccio lavori che fino a qualche tempo fa erano di diplomati e meno.Un laureato in un ufficio pubblico non ha fatto una grande fine,eppure quanti tartassamenti.La plebe ha i capi che si meritano.TUtto mondo è paese:a me sono stati preferiti figli di capi,leccapiedi che fanno straordinari per poi farli pesare in altri modi e non imparare nulla,chiunque abbia avuto una minima voglia di comandare.L’ufficio pubblico non è un posto prestigioso,non era qui che mi aspettavo un mobbing simile.
Mi vanto pubblicamente di non aver votato e stimo tutti coloro che non lo hanno fatto.Comunque l’università è sempre stata un mondo a parte nelle p.a.,sia per via del praticantato gratuito,che almeno negli uffici pubblici sono pagati e lo stipendio è l’unica cosa che c’è di buono,sia per i contratti a termine e di collaborazione che non danno stabilità.Come può uno stato fare un concorso per praticante laureato,che ha già fatto la sua gavetta studiando,farlo studiare ancora per un concorso,farlo lavorare gratis per un po’ senza garanzia sul futuro e poi tenerlo a casa?L’università deve scendere dal piedistallo e smetterla di insegnare cose teoriche che non servono a nessuno,dare una cultura + operativa e tecnica,aprire di + la strada al lavoro.La maggior parte dei prof.universitari andrebbero mandati a casa a calci nel c… e puniti con quella che è la punizione peggiore per i capi,ossia LAVORARE e non COMANDARE.Questi caporioni andrebbero mandati a pulire i c…. come molti giudici,politici,avvocati e caste varie.Ma neanche questo sono capaci di fare,per stare in mezzo alla m…. ci vuole umiltà.Del resto sul lavoro anche gli umili hanno i loro sensi di forza,all’occasione vogliono comandare anche loro e trattare gli altri come servi.Quando vivi il mobbing in completo isolamento,sei isolato dagli sguatteri oltre che dai capi,anche se in modi e stili diversi.Il laureato che pulisce i c…. in una p.a. è snobbato dagli stessi operatori e assistenti che non capiscono perchè un laureato,dopo un concorso da collasso in p.a.,sia e voglia avere un po’ di formazione e reclami mansioni da laureato.Negli anni 80 entrarono in pa un sacco di terze medie e meno senza concorso,alcuni divennero funzionari togliendo posto ai laureati.QUesti sono quelli che prendono oggi per il c…i giovani laureati,finchè non vedono i propri figli negli stessi panni.A sentirli hanno fatto la gavetta,ma guarda quanti hanno fatto valere la 104 per acciacchini secondari e dicono a te giovane di non metterla giù dura per un collasso o coliche biliari.Capi e umili sono masse di str….
Mah, robinhood2, che dirti?
Ho generalmente l’abitudine di parlare in maniera pacata, anche se a volte dura, ma soprattutto ho l’abitudine di parlare con persone ben educate. In genere, quando una persona sente solo le proprie ragioni e gioca a fare il saputello, aggredendo chi la pensa diversamente e volendo giocare, davanti a tutti, a chi ce l’ha più lungo, evito di perdere il mio tempo e di far perdere quello altrui a leggere i miei commenti. Ciò detto, buon proseguimento.
Ti auguro una serena e splendente carriera, e mi auguro, per il bene di questo Paese, che tu possa relizzare i tuoi sogni, o diventare Presidente del Consiglio, così che finalmente le cose possano iniziare a girare per il verso giusto in questo Paese, rovinato – come tu asserisci così perentoriamente – da gente che la pensa come me.
Cordiali saluti.
ei !!! signor giudice ha visto quanto gliene scrivono, ci vuole tanto coraggio tirare fuori la faccia ed affrontare la verità, oppure io sto aspettando il suo invito per venir a raccontare tutto ciò che ho subito dai docenti universitari.Lei ha deciso di difendere la verità , allora perchè non ci inviti a raccontarsela ,
Volete il meglio dell’Italia, assumetevi le vostre responsabilità, provate anche a punire qualcuno dei docenti che si sente padre eterno, e si permette di intromettersi negli affari personali degli ricercatori, in particolarmodo se sia una donna, sola nell’ambito di lavoro.Già un docente superati una certa età non è più affascinante al livello fisico, si figura quanto meno lo è quando passa la sua giornata attaccato al telefono emettendo calunnie e diffamazioni contro giovanni ricercatori competenti che eventualmente costituiscono una minaccia,gentile giudice , avvocato che sei , mi pare che ha trascurato molto le sue responsabilità e i suoi doveri perciò il lavoro si è accumulato , hai capito vero??
Bravo monk, complimenti, hai avuto stile e non è da tutti!!!
Eh, Monk, ora anche il vittimismo e le accuse di maleducazione, solo perchè ti ho presentato casi evidenti di inefficienza totale della giustizia.
Va bene, se vuoi non rispondermi, e accusami pure di presentare le cose in modo sgradevole, come preferisci. ma questa è la realtà, non l’ho inventata io.
Ma vallo a spiegare alle aziende che – sistematicamente – inseriscono la clausola arbitrale e si rifiutano di portare una controversia davanti a una corte italiana.
Vai in Francia, ad esempio, dove c’è un filtro che blocca subito le liti bagatellari, e permette ai giudici penali e ai tribunali di occuparsi di reati seri.
Sempre in Francia, i cassazionisti sono pochissimi, il ricorso in cassazione è un’eccezione, in Italia ricorrono in cassazione anche per le multe da 50 euro e le sentenze del giudice di pace!
E quanto a civiltà del diritto, quello che tu reputi un pilastro, cioè la presunzione di innocenza, all’estero è interpretata ben diversamente rispetto all’Italia.
Solo in Italia infatti esiste la presunzione d’innocenza fino al passaggio in giudicato della sentenza, all’estero la presunzione d’innocenza c’è solo FINO ALLA 1A CONDANNA
Le storie di mobbing evidentemente hanno sempre questo risvolto ‘personale’.Intrusioni in sfera privata,su come ti pettini,vesti,cosa mangi e il solito vecchio tasto che si fa sempre sentire sul lavoro e nella vita sociale,’quello’ per eccellenza.L’accoglienza ai precari non manca di mani addosso e confidenze e autorità varie,nonchè di discorsi e gesti volgari.Come nelle carceri,appena entrato c’è subito ‘quello’,le mani sono il primo gradino,poi tutto il resto.L’ufficio/p.a. è come un carcere.Comunque in ‘questo’ settore le donne non sono da meno degli uomini e in fatto di approcci non si capisce su che sponda stanno.Anche il lavoro + tranquillo riserva questo,lavorare è come prostituirsi in tutti i sensi e non c’è la minima dignità.Ambivalenza e molestie….
Questo significa che – a differenza dell’Italia – all’estero chi ha commesso reati gravi va dentro già dopo il primo grado di giudizio, al limite potrà ricorrere in appello dietro le sbarre. Chi mai ti ha detto che la presunzione di non colpevolezza debba valere (come in Italia) fino al passaggio in giudicato della sentenza?
Però c’è una cosa che mi sfugge, visto che assumi questo atteggiamento di difesa ad oltranza di un settore completamente a pezzi, come la giustizia, e non capisco che te ne venga a negare i problemi.
Ma tu ci hai mai provato a metterti dalla parte dell’utente?
Ma se tu avessi un parente o un congiunto (una figlia, una sorella, una moglie, ecc.), che subisse uno stupro, o fossi vittima di una rapina e ferito gravemente, o venissi ridotto in fin di vita da un investitore ubriaco che ti riduce sulla sedia a rotelle per il resto della vita, ecco, hai mai pensato a cosa proveresti se gli autori di questi reati uscissero dopo qualche mese, o la facessero franca del tutto per la lunghezza dei processi, e i vari benefici?
E allora, tu puoi sicuramente evitare me, e ritenere le mie parole sgradevoli, ma ti posso garantire che nulla è più atroce della malagiustizia, per chi l’ha sperimentata sulla propria pelle, e potrebbe capitare anche a te.
Se ti fosse capitato parleresti diversamente, posso sbagliarmi su mille cose, ma non su questo.