Ciao, è la prima volta che scrivo su questo forum o che comunque utilizzo internet per raccontare qualcosa di personale.. La verità è che spero che l’esperienza di altre persone possa aiutarmi a crescere e darmi forza. è ormai da un mese che sono stata lasciata dal mio ragazzo dopo poco più di 2 anni. 2 anni vissuti intensamente perchè siamo della stessa città ed abbiamo studiato entrambi a Roma, 2 anni in cui non passava giorno senza vedersi, 2 anni burrascosi, pieni di momenti di difficoltà, litigate furibonde fino alle 5 di mattina, ma anche due anni pieni di amore, viaggi e condivisione. Lui è stato il mio primo ragazzo e forse l’inesperienza mi ha portata a commettere alcuni errori.. Sono sempre stata la “parte forte” della coppia, lui sempre presente, sempre a cercare di assecondarmi ed io, spesso, forte di questo me ne sono approfittata girandomi male con lui, attaccandomi ad ogni cavolata. La situazione ha iniziato ad incrinarsi quando, in vista della mia laurea è iniziata una convivenza forzata a casa sua. In quel mese e mezzo le cose sono precipitate perchè io ero sempre nervosa per via della tesi e mi giravo spesso male nei suoi confronti, sono stata oppressiva, non gli lasciavo i suoi spazi perchè volevo stesse sempre con me. Nonostante ciò lui si è però comportato da ragazzo perfetto: ogni volta che mi vedeva giù mi portava a cena fuori, mi faceva regali, faceva continuamente progetti, stavamo organizzando un viaggio dopo la mia laurea ed un altro con i suoi genitori a gennaio, mi ha regalato un anello e detto ti amo il giorno prima che scendessi. Quando sono scesa abbiamo avuto un litigio x una cazzata in seguito al quale sono sparita x 6 gg.(lo so, ho esagerato)durante i quali lui mi chiamava ed io non rispondevo. Quando ci risentiamo mi dice che è in crisi, che non sente per me lo stesso trasporto che provava prima, che in quei 6 gg di silenzio è stato malissimo, che qualcosa si è rotto, che è stufo del mio carattere, che ha bisogno di stare da solo.
è sceso x lasciarmi, è stato qui un gg ed è risalito. Inutile dire che mi sono umiliata in tutti modi e che gli ho detto di tutto per fargli cambiare idea ma non è servito a niente. Lui era freddo e non faceva che ripetermi le stesse cose. Dopo una 15ina di giorni di silenzio l’ho chiamato e lui mi ha detto che sta bene, che ha trovato la serenità che gli avevo tolto, che ha riscoperto delle passioni che aveva perso, che sono stati i 2anni più belli della sua vita ma che non stava più bene, “se vedessi la vita che sto facendo adesso, ho conosciuto un sacco di gente, mi ritiro a che ora voglio senza dar conto a nessuno, sto bene da solo, ho ritrovato un mio equilibrio”.. Dopo questa conversazione non ci siamo più sentiti, tutti i suoi amici sono caduti dalle nuvole quando hanno saputo che mi aveva lasciata perchè lo vedevano “troppo preso da me”. Io ancora non riesco a rassegnarmi a come una persona possa cambiare in questo modo e nel giro di così poco tempo, come possa coltivare un malessere senza parlarmene ed anzi fingendosi così innamorato. Io sono rimasta spiazzata, incredula e non faccio altro che pensarci.
A Natale scenderà, sicuramente ci vedremo x via di amici comuni ma ho paura di trovarlo freddo come prima. Non faccio altro che sperare di tornare con lui, ma dopo le cose che mi ha detto e la freddezza con cui l’ha fatto ho paura di averlo perso per sempre. Da una parte il fatto che mi abbia lasciata mi è servito perchè mi ha aiutata a capire molti errori che ho commesso, d’altra parte però il pensiero di non tornare con lui mi fa troppo male. Non so come comportarmi quando lo vedrò, sicuramente non ho intenzione di supplicarlo ed umiliarmi ulteriormente..
Scusate se sono stata prolissa, Ho smesso di interrogarmi sui motivi che l’hanno portato a lasciarmi, altrimenti non ne esco più. Penso che sicuramente è stata una decisione realizzata in più tempo e che quei 6 gg siano stati solo la famosa goccia che fa traboccare il vaso, solo che magari avendomi affianco durante la convivenza cercava di non pensarci o meglio cercava di pensare ai momenti belli tralasciando quelli brutti, ma che che tutti i dubbi siano poi emersi quando sono scesa e si è trovato da solo a Roma, con la libertà che spesso stando con me gli è mancata.
è vero, nell’ultimo periodo, soprattutto durante la convivenza le cose non andavano bene, si era persa la magia, lo facevamo pochissimo, mentre abbiamo passato periodi in cui lo facevamo ogni giorno. Ma d’altra parte credo che i momenti di crisi capitino in ogni coppia e se la distanza a me è servita x farmi capire quanto realmente lui sia importante, a lui ha fatto invece l’effetto opposto.
Penso che l’amore sia finito, altrimenti non mi avrebbe lasciata. Ma, d’altra parte, se l’amore è finito come può ritornare?
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Categorie: - Amore e relazioni
ciao livia..se l’amore è finito non si ritorna..in più dopo 6 giorni non le sei mancata…mi dispiace ma al 99% o ha un altra o si sente con un altra,fidati,difficile da credere o da digerire…mi sembri la mia ex da come scrivi e da tutte le cose che hai fatto sopportare al povero ragazzo..lui è stato forte a ribellarsi e a volersi bene…dovevi amarlo non lo hai fatto..ma se non l’hai fatto prima è perchè non lo amavi..mi dispiace Livia sii forte e chiudi tutto..se tornerà dovrò farlo solo e soltanto lui…oppure è tutto inutile..
un abbraccio
Chiudere e basta. E veloce. Sono meno logorroico di te, ma a intenditor poche parole.