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Lettera pubblicata il 30 Luglio 2011. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Davidino.
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Rossana, mi devi scusare, ma il mio intervento non si limitava a quel se… come hai potuto notare dal post che ho completato. Comunque hai “intravisto” in esso le vere motivazioni che sottendono certi comportamenti e che ho esplicitato successivamente.
Dici bene quando parli che sono soprattutto le donne a restare “invischiate” in questo equivoco di fondo rispetto al valore dell’individuo oggetto del loro amore, a dispetto del gran parlare che si fa circa la parità dei diritti e dei movimenti contro la violenza verso le donne, psicologica o fisica che sia, oppure mascherata dalla schermaglia amorosa “dell’irrangiungibilità”di certi personaggi, che quando ci marciano (e ci marciano quasi sempre) operano comunque una “violenza” seppure, a volte, apparentemente “gradita”,anche e per i mille motivi che citi.
Proprio ieri giornata dedicata alla lotta contro la violenza femminile, sono rimasto basito nell’ascoltare la storia di una di queste donne che, nonostante lo stalking e le violenze fisiche subite, dichiarava di “voler ancora bene a quest’uomo”. Chè si può dire? E’ chiaro che fintanto ci sarà qualcuno che tollera e perdona questi personaggi,sia che si tratti di bambini/e viziati che si fanno desiderare o di bruti, nessuno di questi capirà mai la lezione, e queste storie dureranno all’infinito, perchè, e siamo al punto di partenza, con gli istinti non si ragiona, non con quelli del carnefice ma neppure, paradossalmente, con quelli della vittima. Entrambi compongono un quadro delle relazioni umane che dura dall’inizio dei secoli e fino alla fine di questi dureranno, anche quando si tratta dell’eterno gioco amoroso connotato nei termini che abbiamo discusso, e che i latini chiamavano “Vis grata puella” (la “violenza” virile che la ragazza in fondo gradisce).
Oggi le donne amano i “duri” ma sbagliano a riconoscerli. Quasi sempre sono solo buffoni.
Ulisse,
concordo a grandi linee con tutto quanto hai scritto nei tuoi ultimi due post. in particolare in merito a:
– la “cotta” non corrisposta è più grave quando si tratta del primo innamoramento;
– i sogni sono la benzina che, con l’amore, fa procedere le vite di maschi e femmine e fa girare il mondo. la differenza che più intravvedo fra l’uomo e la donna è che, fino a ieri, la donna poteva sognare soltanto sull’amore (e magari troppe donne continuano a farlo ancora oggi), mentre l’uomo investiva (e continua ad investire) se stesso e il suo futuro in molti altri aspetti interessanti della vita (carriera, arte, sport, scienza, ecc…);
ma soprattutto, e lo scrivo in maiuscolo perchè questo rispetta appieno le mie convinzioni:
– “CON GLI ISTINTI NON SI RAGIONA”, in quanto sono la parte più antica e più individuale degli esseri umani, che la cosiddetta civiltà (intesa come vivere sociale) ha cercato e tuttora cerca d’incanalare, non riuscendovi spesso più di tanto. la recente ricerca di una nuova branca specialistica della medicina conferma quanto hanno affermato intuitivamente fior di pensatori del passato, e cioè che le scelte più importanti nella maggior parte dei casi non si prendono con la ragione ma con il sentimento.
dissento invece nella tua affermazione che questo fissarsi in obiettivi amorosi non raggiunti o non formalizzati sia appannaggio delle sole femmine. conosco parecchi uomini che, dopo essere stati rifiutati dalle donne che li avevano stregati, oppure averle perse per ragioni indipendenti dalla loro volontà, hanno compiuto scelte di coppia più ragionate, portando comunque in cuore il ricordo perenne delle donne amate. ogni innamoramento è diverso perchè diversi sono i momenti in cui il nostro io cede all’amore. la differenza, in questo caso, è che essendo di solito meno comunicativi, e temendo più delle donne di perdere o ferire le attuali partner (spesso parecchio suscettibili), gli uomini di solito non ne parlano. e fanno bene! ci dovrebbe essere sempre angoli interiori segreti, non per nascondere ma per rispettare la propria individualità, anche in coppia.
in ultimo, eviterei di generalizzare troppo: in ognuno di noi c’è una parte maschile e una femminile, a volte abbastanza equilibrate; a volte squilibrate, non sempre a favore del sesso giusto…
non pensare più al passato della tua donna. è passato! lei ora non è più quella di un tempo e non c’è niente di male se vuole conservare una fotografia ingiallita di un’epoca lontana. probabilmente lei stessa, pur non volendosene privare, in realtà non le attribuisce più alcun reale valore nel presente.
e non è vero che la passione si presenta una volta soltanto. nel mio caso, la seconda è stata di gran lunga più intensa e più gratificante della prima!
salve a tutti
forse è vero, in amore vince chi fugge!
Dopo due anni, un mese fa è finita la storia più importante della mia vita!Ho 30 anni,lui 52, è iniziata con tante paure da parte di tutti e due ma poi un sentimento fortissimo e la passione hanno preso il sopravvento!Ci siamo innamorati perdutamente,dopo 5 mesi siamo andati a convivere, per più di un anno è stato un rapporto quasi morboso, non riuscivamo a stare un giorno l’uno senza l’altro!Quando non eravamo insieme ci scrivevamo le nostre emozioni e le nostre paure di vivere un amore troppo grande! Eravamo gelosi entrambi, volevamo goderci ogni singolo istante…non pensavo si potesse amare così!Poi man mano che il tempo passava lui ha cominciato a superare pian piano quelle paure dettate dalla differenza d’età, io invece non mi sono mai compleamente fidata di lui (premetto che si tratta di un uomo che ha avuto molte donne e che gli piace uscire spessissimo e divertirsi)quindi ho iniziato ad essere gelosa anche se solo una donna si avvicinava a lui….insomma l’ho perso perchè avevo reazioni eccessive. Avete presente quando si ha tanta paura di qualcosa? E’ come se facessimo tutto il possibile per fare in modo che succeda! Era come se fossi terrorizzata dall’essere abbandonata che l’ho praticamente spinto fuori dalla porta. Lui mi aveva avvisato tante volte, edio pur sapendo ciò che non dovevo fare puntualmente ricadevo negli stessi errori,fino al giorno che mi chiesto di andar via di casa! L’ho fatto,non mi ha più cercata! Sono disperata! Fatico a vivere! Ho provato a chiedergli un incontro ma la sua risposta è stata negativa! Adesso so che sta uscendo con diverse donne ed io non so cosa fare!Cosa mi consigliereste? Lo amo tanto,tantissimo…questo mese mi sembra un’infinità! L’ho perso per sempre?
Giusi,
mi fa piacere apprendere che ti sia capitato di vivere una vera “passione”. a mio avviso, resa tale soprattutto dalle incertezze create dalla differenza d’età. senza forti contrasti e/o difficoltà che si frappongono all’unione, spesso non c’è grande pathos (leggi: sofferenza, emozione)…
tuttavia, rilevando questa tua frase: “si tratta di un uomo che ha avuto molte donne e che gli piace uscire spessissimo e divertirsi”, e considerando l’ansia con cui hai vissuto questo rapporto, mi sento di consigliarti di restare lontana da lui.
l’essere umano può modificare il proprio comportamento ma difficilmente, se non dopo molti anni e qualche opportuna batosta, cambia la propria natura. quasi certamente non sarebbe in grado di darti la serenità a cui aspiri.
volta pagina e guarda avanti!
Grazie Rossana
hai pienamente ragione….ma è difficile in questo momento guardare avanti,anche se è l unica cosa che posso fare visto che lui è letteralmente sparito…e anche questo mi fa stare malissimo!
Spero di poter scrivere un giorno su questo blog che l’ho dimenticato!
Un bacio a tutti
Giusi,
non è strettamente necessario dimenticarlo: forse basterebbe convincere la tua mente che non è adatto a te, senza rinnegare quanto di bello hai vissuto con lui.
provaci. ti auguro di riuscirci di tutto cuore, nel più breve tempo possibile…
un abbraccio.
Beh anche io racconto la mia esperienza. Sono innamoratissima di un ragazzo che è piu grande di me. L’anno scorso io ho iniziato il liceo, e li l’ho visto per la prima volta: Antonio, cosi si chiama. Da quel momento, sono stata tutto l’anno a investigare sulla sua vita, non avevo il coraggio di rivolgergli la parola, e ancor meno di dirgli ciò che sentivo per lui. L’ultimo giorno di scuola però, presi il coraggio a due mani e andai da lui: gli chiesi che classe stesse frequentando. Im quel momento realizzai che dovevo dirgli tutto all’inizio del nuovo anno scolastico. Altrimenti non l’avrebbe mai saputo. E cosi da settembre fino a due settimane fa io ero tormentata dai miei sentimenti per lui. Due settimane fa lui ha ricevuto una lettera da parte mia dove gli ho detto che lo amo. Gli ho anche parlato e lui molto imbarazzato mi ha detto che sta frequentando un’altra. Io gli ho detto che non fa niente, che non ero offesa ma in realtà stavo morendo dentro. Oggi ho ottenuto il suo numero di cellulare da una sua compagna di classe, ci ho riprovato e lui mi ha scritto: devo studiare, dimmi che c’è. Io gli ho risposto che vorrei diventare sua amica ma lui non mi ha risposto. Sto male, che faccio? Io lo amo
Buongiorno, ho letto con interesse questi post e mi ha colpito una frase che Rossana ha scritto con lettere maiuscole e che rigurda gli…istinti.
Con tutto il rispetto per le/gli “innamorate/i” temo che queste/i (ma le ragazze mi sembrano in netta prevalenza) abbiano o stiano scambiando delle scariche ormonali con… l’amore.
Non vorrei apparire disfattista, ma non ho bisogno di dimostrare io che l’amore è una costruzione che si realizza nel tempo, ma soprattutto poco legata alla cosiddetta “passione”. Quest’ultima è un piacevole innesco che la Natura ci fornisce per soddisfare la necessità che questa ci impone di riprodurci. Se non ci fornisse questa specie di illusoria ancorchè piacevole condizione, ma chi si accoppierebbe? (scusate il termine etologico). Il punto è che queste passioni cosi “romantiche” sono in realtà pilotate da quei benedetti feromoni che fanno impazzire i maschi, ma soprattutto le femmine, in quanto aprono le porte del desiderio attraverso la comunicazione, a questo o a quel potenziale partner, che il soggetto è “perfetto” per la riproduzione attraverso l’incrocio di caratteri immunitari diversi, quindi ideali per produrre una prole sana e forte. Ci siamo mai chiesti perchè spesso siamo attratti da partner esotici? Perchè negli anni ’60 le svedesi correvano sulla riviera romagnola per incontrare i latin lovers locali? E in fondo, perchè si presentano in molti di noi i cosiddetti colpi di fulmine che ci fanno “perdere la testa” anche in età matura? E perchè non ci “innamoriamo” di nostra sorella?
So che molti ( moltissime “lei”) non saranno d’accordo con me, in quanto queste teorie (dimostrabili scientificamente)deludono il sogno romantico che la passione porta con sè, ma è così. Poi la cultura filtra, aggiusta e fornisce la giustificazione “morale” a tanta passione, ma molte storie di passione con le persone “sbagliate” nascono da questi presupposti.
Ecco perchè io vorrei distinguere tra passione e amore, volendo dare una genesi istintuale alla prima e una razionale e culturalmente più equilibrata alla seconda. Se poi si ha la fortuna di trasformare la prima nella seconda, bè, questo è il massimo che si può avere dall’incontro con il partner che ti ha fatto “girare la testa”(termine che dimostra quanto poco o niente di razionale vi sia nella passione)ma è un caso molto raro.
Poi leggo di queste giovani donne che si prendono una cotta per attempati nonchè marpioneschi cinquantenni, e provo per loro tenerezza e pena insieme. Trovano attraenti personaggi che hanno avuto “molte donne” immaginando questo come un dato di valore, quando, in genere, è esattamente il contrario. Se si potesse, vorrei chiedere a quelle signore cosa pensano dell’irresistibile “tombeur de femme” riguardo alle capacità di quest’ultimo di essersi dimostrato un vero uomo, anche perchè, un “vero uomo”, non va in giro a sventolare le conquiste come fossero quaglie alle quali ha sparato.
Ma qui dovremmo entrare nella testa delle donne, ed è difficile.
Ciao
Icarus,
tutto quanto hai scritto non fa una grinza: come si potrebbe non concordare?
quanto al mio convincimento (in base alla mia esperienza – non soltanto in campo amoroso – alle mie riflessioni, analisi, letture e approfondimenti) che le decisioni più importanti si prendono essenzialmente in base agli istinti (da distinguersi dai feromoni), si tratta di un’opinione personale, che non pretendo sia condivisa.
appare scontato che le donne siano più istintive e gli uomini più razionali; tuttavia, è proprio sulla falsariga di pensatori maschi (come ad esempio Jung) che ho deciso come propendere in merito alle decisioni.
essendo femmina, mi ritengo anche troppo razionale, ma non è per giustificare passioni travolgenti che considero gli istinti più importanti del razicinio in fatto di scelte. a mio avviso, la tendenza all’autoconservazione e alla gratificazione di una potenziale realizzazione, in qualsiasi campo la si voglia raggiungere, passa più facilmente, almeno nella fase iniziale di decisione, attraverso la parte più profonda e di solito meglio strutturata della nostra personalità, al di là dell’identità di genere. si tratta, in buona sostanza, di bisogni che pretendono di essere soddisfatti, anche se non sempre si riesce a farlo…
poi, altri la vedranno in modo diverso ma, secondo me, in questo come nella maggior parte di altri contesti dibattuti da sempre, nessuno può essere certo di avere la verità in tasca!
ciao a tutti,
cosa dire, sono d’accordo su tutto quello scritto nell’articolo,lo sto vivendo anch’io…purtroppo.
Dopo 4 anni che conosco una ragazza,della quale sono innamorato perso, purtroppo già fidanzata, ho commesso l’errore di provarci, morale della favola , l’ho persa.
Pensavo di dimenticarla , ma ogni volta che la vedo, è una pugnalata al cuore, ho provato a cercar di piangere, come scrivono molti, ma purtroppo non ci riesco, forse mi aiuterebbbe ad andare avanti….
Il buon senso dice di andare avanti, dimenticarla, essere felici della sua felicità e passare oltre. Alla fine ci sono tantissime altre persone di cui uno potrebbe perdutamente innamorarsi, le quali potrebbero anche ricambiare qualcosa di molto più autentico e vero, eppure io sono li , bloccato in questo limbo, continuo a pensarla.
Nel frattempo ho avuto altre ragazze , speravo di dimenticarla, ma niente, anzi è più vivo di prima il sentimento , sentimento che si definirei Amore, o per essere più precisi, quella sensazione che ti fa volare e ti fa credere di essere capace di fare l’impossibile, che ti fa stare su un altro pianeta, che non ti fa pi+ capire niente,insomma l’amore.
Mi manca,mi manca tanto , il parlare con lei è quello che mi manca di più,e ritengo che la cosa che mi da più fastidio,è che alla fine, a lei, di me , non frega niente.
Vi voglio bene e vi sono vicino a tutti , con il cuore, comprendo la vostra situazione , un’abbraccio,
Beppe.