Ciao a tutti, sono un ragazzo di 22 anni.
Mi trovo in un periodo difficile, in cui non riesco ad andare avanti dopo la fine della mia relazione. Ho una buona autostima, una buona carriera universitaria, e ne ho passate diverse, tra cui la morte di mio padre a 18 anni, eppure sto crollando per una ragazza. Lei, 18 anni, vivace, unica, forte, ma fragile allo stesso tempo, perchè anche lei è appena uscita da una tragedia, in cui il suo migliore amico è morto da 2 anni….
La relazione è stata la prima vera storia seria per entrambi, ed è durata un anno, un anno in cui mai abbiamo avuto litigi, se non per il fatto che lei non trovava mai del tempo per stare insieme. Ho sempre pensato che tra i due, fosse lei quella più presa, in breve, io sono stato il suo primo rapporto, lei mi ha chiesto di fidanzarci ufficialmente, lei mi ha detto il primo ‘Ti amo’ e sempre lei a dire che con me riusciva a vedere un futuro, che saremmo durati parecchio. La relazione comincia a gennaio, e fino a giugno, il paradiso. Finchè a giugno, dopo averlo fatto per la prima volta, lei se ne parte un mese in vacanza, e ha avuto un ritardo nel ciclo tale, che entrambi ci siamo spaventati, temendo che fosse rimasta incinta. Passato il mese, in cui io la chiamavo spesso, per assicurarmi che stesse bene, nonostante la paura, lei torna. Torna e dice che non è più sicura di amarmi.
Io distrutto, cerco di farla ragionare, e ricordarle che per uno spavento, non si può buttare una relazione…
Andiamo avanti, felici, fino a ottobre, con le uniche discussioni che riguardavano il tempo, lei ha solo il sabato, e una volta su due preferisce passarlo con le amiche.
Arriva una sera, in cui lei è andata a ballare. il giorno dopo, mi chiama per stare insieme, perchè le manco, sta di fatto che io aspetto tutta la sera, la chiamo, e non risponde, fino al mattino dopo dicendomi ‘mi sono addormentata, scusa’. Io, offeso, cerco di chiarire la situazione, ma da parte sua c’è una chiusura totale. Il giorno dopo ci vediamo, e cerchiamo di chiarire, io le ho detto se sono io a pretendere troppo chiedendole un giorno a settimana, e lei continua dicendo ‘Non so quello che provo, non so se riesco a tenere una relazione con qualcuno’
Distrutto, per l’ennesima volta, decido di darle un periodo per riflettere. Passato il periodo, lei chiude la storia dicendo ‘non riesco a tenere una relazione, non ce la faccio, ho trovato la persona giusta, al momento sbagliato’
Io non riesco ad andare avanti, a farmene una ragione. Io, l’unica cosa che le dava stabilità nella vita, parole sue, (i genitori la trattano male, le amiche non la cercano), vengo abbandonato, dopo tutte le frasi che lei ha detto, il ‘ti amo’, il futuro.
Finita la relazione, io distrutto cerco di andare avanti, eppure il 24 dicembre, alle 2 della notte, mi arrivano i suoi auguri di natale, con un ‘come stai?’
Non capisco, lei non mi ha mai voluto veramente bene? O sono io che ho preteso troppo? Non sa cosa vuole dalla vita? E ancora, perchè mi scrive se mi ha lasciato?
Grazie a chiunque mi risponderà
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Categorie: - Amore e relazioni
Ascolta, hai avuto il primo assaggio di come sono le donne oggi giorno. Anzichè crogiolarti nel dolore mettiti nell’ottica che per te quest’anno si chiude con un’esperienza in più. La tua signorina durante la vacanza di giugno ha, ad essere ottimisti, baciato un altro. La sera che la aspettavi non si era addormentata ma è stata in discoteca fino a tardissimo. Se fosse rientrata a casa non credi che prima di mettersi a letto un messaggio te lo avrebbe scritto? Oppure é narcolettica? Ragazzo non farti prendere per il culo. Quando le vedi che cambiano repentinamente stanno iniziando ad avere grilli per la testa. Quando noti ciò quello é il momento di darle un calcio in culo. Invece tu ora stai facendo lo zerbino. Tranquillo che ti passa, questa è la prima di tante esperienze simili che farai. Buon anno nuovo!
Massì, figurarsi se dormiva, l’ipersonnia non è mica così frequente! Si sarà fatta i fattacci suoi, è chiaro. La relazione ormai è in liquidazione fallimentare, inutile perderci tempo tanto più che non basta trovare la persona giusta, al momento giusto, occorre che sia giusto anche il luogo, forse mancava quello.
Ha 18 anni, e tu cerchi una logica in certi comportamenti? Siete solo all’inizio del percorso e già pensate di essere arrivati. Tra qualche anno ti ricorderà con nostalgia come il primo ammore dai, non è toba da poco. Come dico sempre in casi come il tuo, non preoccuparti del futuro, quello arriva da solo, pensa al gerundio piuttosto. Ciao.
Lo capirai quando l’immagine della vostra storia resterà l’ultimo baluardo contro le angosce di una realtà che ha tanti punti in comune con la schiavitù. In qualche modo dovrà cambiare, si dovesse trattare anche di cambiamenti che riguardano la condotta morale e civile. Guarda, anche un uomo che non si fa cantore della normalità piccolo borghese ha un orgoglio da difendere e non può accettare di essere qualcuno in funzione di un’idea che potrebbe essere distante anni luce dalla realtà. Soprattutto quando si scoprono aspetti inediti del reale, un modo nuovo di vederlo e rappresentarlo attraverso i simboli (partiti, ecc.) e le mode che trasfigurano il reale. Se la fissità allucinata di un pensiero d’amore che ha fatto tempo a prendere corpo crea sgomento quando il progetto si realizza a pizzichi e bocconi figuriamoci quando si sfiora la catasfrofe cosmica. Di quel pensiero resta un particolare. Un particolare sempre resta. Da questi dettagli si capisce se l’altro è un parassita.
Rossye, we love you. Thanks God you’re back finally.
L’anno non poteva finire meglio. Per me, che mi sento un cantore della normalità piccolo borghese, quel post è un capolavoro. Non scherzo.