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Lettera pubblicata il 23 Novembre 2008. L'autore, vitty79, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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sì è vero Luna un’altra cosa che provo dentro e che mi tormenta sono i sensi di colpa….mi ha fatta sentire in colpa nonostante mi abbia detto che gli faccio pena e schifo perchè non lo rispetto…e avvolte presa da un forte dolore dentro mi convinco che forse ho sbagliato qualcosa con lui,che forse non lo capivo…ma poi subentra la mia ragione e mi comincio ad odiare per averlo amato tanto e desiderarlo ancora…
VItty: appunto, cara, perché devi odiarti? che te ne fai di questo odio? Non ti pare di avere sofferto a suff?
Non sarà giunto il momento di volerti (o rivolerti) finalmente bene?
e quindi che fai, ti tieni dentro questa battaglia?
Vedi tu, se dura troppo, o se comunque ti consuma, vai da qualcuno che ti aiuti a dipanare la matassa.
Non c’è niente di male nè da vergognarsi.
La serenità, in questi casi più che mai, è anche una scelta.
Un abbraccio.
No, Luna, semplicemente penso che oggi si faccia un eccessivo ricorso a degli specialisti che spesso hanno come unico interesse quello di intascare salate parcelle anche quando non ce n’è alcun bisogno.
Penso che due chiacchiere con un amico disposto ad ascoltare possano essere un vero toccasana al contrario di tante terapie. Il problema è che oggi non si trova più nessuno disposto ad ascoltare. Ma è triste pensare che si debbano pagare 120 euro per parlare con qualcuno che possa darci buoni consigli.
Quello di Vitty è un problema d’amore: non vedo la necessità di una psicanalisi quanto di un buon amico. Non bisogna dimenticare che la psicologia non è una scienza ma una riflessione attorno al comportamento umano. E lo dico da ex studente di psicologia.
Esquirez: così, a te, questo sembra un semplice problema d’amore?
@“mi hai rotto i cosiddetti ( per non dire altro)….,sto meglio quando non ti vedo, ti detesto non mi rispetti, non ti amo più” sentendomi dire ciò lo lascio e lui mi scrive un sms dicendo che sono uguale alle altre, che le mie sono tutte scuse perchè chissà cosa c’è sotto e che gli faccio pena e schifo…. capite??? pena e schifo”
@”Aiutatemi sto davvero depressa…. e pensare che per me quei momenti dolci erano TUTTO…credevo cambiasse ma invece è diventato sempre più PADRONE di me.
Cioè, tu non vedi un problema di violenza agita e subita in tutto questo?
Scusa se te lo dico, ma non a caso sei ex studente di psicologia… se bastassero degli esami (fossero pure 20) per fare uno psicoterapeuta…
Il fatto che parli in maniera astratta (e, permettimi, inconsapevole, direi) si vede dal fatto che tra l’altro confondi la psicoterapia con il counceling (i famosi buoni consigli), che pensi che lo psicologo sia uno che ascolta passivamente per intascare la parcella o uno che ti dice cosa fare, che pensi che tutti gli psicoterapeuti costino 120 euro a seduta (non è vero, e tra l’altro, ripeto, esistono dei consultori gratuiti, e grazie al cielo, visto che molte persone che vivono situazioni limite, o comunque di disagio, possono trovare un aiuto pur non avendo le possibilità economiche).
Non è assolutamente vero che nessuno sia disposto ad ascoltare (nel mio mondo, almeno, non è così, non so nel tuo) nè, purtroppo, che sempre basti sfogarsi con un amico per risolvere i propri problemi.
anzi, penso che in molti casi un vero amico debba avere anche la coscienza e la sensibilità di ammettere che non può aprire delle porte che non è in grado di chiudere, o che può sì ascoltare, consigliare, ma non essere in grado, per quanto possa avere tutta l’empatia del mondo, di aiutare a trovare delle soluzioni.
Anche perché, molto spesso, un amico proietta le proprie idee, il proprio vissuto, i propri limiti (e chi ha studiato psicologia questo dovrebbe saperlo) mentre uno psicoterapeuta ha fatto un percorso anche per non farlo.
se un amico è depresso, o persevera nel vivere una situazione che gli fa male (male della cui portata spesso non è neppure consapevole) posso ascoltarlo per 250 ore di fila, posso dargli dei consigli, posso dargli un imput, un punto di vista diverso, posso esserci, ma non posso avere la mancanza di umiltà di credere che sempre bastino quattro (o 400 parole) dette o ascoltate e una pacca sulla spalla.
Ah, tra l’altro non sai nemmeno – così pare – che non è che chi va dallo psicologo debba fare psicanalisi (quella che dura anni) ma può fare anche una terapia breve (oggi ne esistono da tipo 8 sedute), terapie brevi post-traumatiche (come l’EMDR, che si è dimostrato utile in casi anche molto gravi), o anche, come ha fatto per esempio una mia amica tempo fa (in consultorio, gratuitamente) dei colloqui – pochi – su un problema specifico.
Appunto, la psicologia è una riflessione intorno al comportamento umano, che studia le dinamiche, aiuta ad essere più consapevoli delle proprie emozioni, del proprio rapporto con la realtà circostante, spostando il punto di vista da una realtà subita ad una realtà agita.
Ah, per inciso non parlo nè da psicologa, nè da studente o ex studente di psicologia, parlo da persona che ha visto altre persone riuscire a venir fuori da autentici INFERNI di molestie morali (e da meccanismi veramente perversi, che sono assolutamente democratici, perché possono colpire qualsiasi fascia di popolazione e qualsiasi sia il Q.I. in dotazione) dopo anni grazie ad un aiuto che ha fatto sì che finalmente si ribaltasse il punto di vista in situazioni in cui chi era la vittima era stata convinta di meritare maltrattamenti, di fare “schifo”, di essere unica causa del proprio male o di quello della relazione.
La molestia morale, rispetto ad un occhio nero, è molto meno visibile, più sindacabile e manipolabile.
spesso chi la subisce non ne parla (anche per proteggere la persona che ama, con la convinzione che i panni sporchi si lavino in famiglia, per la vergogna, per senso di inadeguatezza, per paura di sentirsi dire: mollalo!), se ne parla – e spesso non dice tutto (perché vive sempre nel bilico del: ma è vero o sono io che ingigantisco? lui mi dice che sono io che sono fuori di testa…) spesso si sente dire cose tipo: ma sei stupida, non vedi che è uno st…? – alle donne piace essere maltrattate da degli str… – che vuoi che sia… tutte le coppie litigano – sei sempre stata un po’ permalosa, non è che esageri? – d’altra parte lui ha ragione… se non vuole trovarsi un lavoro saranno anche fatti suoi…
tutte cose che non risolvono il vero problema.
Amore fatto di dittaura??? Strana tipologia di amore.
Ma come è possibile ciò?? Mah!!! Misteri della psiche femminile
Non è una tipologia di amore, infatti, è una tipologia di relazione, semmai.
L’amore, per definizione, non può avere nulla a che fare con la dittatura. Ed era ciò che dicevo appunto ad esquirez.
Cmq “misteri della psiche femminile” un corno. Misteri della psiche, semmai, in generale, quando capita.
EMISQUIZ mi sono accorta ora che ti ho cambiato nome 😉
fregata dalla lettura veloce 😉
Il vero mistero della psiche femminile è il fatto che le donne continuano a farsi curare per i problemi mentali di altri. Chi subisce violenza non è un malato. Perciò non ha nessun bisogno dello psicologo. Chi ha veramente bisogno dello psicologo è chi la violenza la pratica ogni giorno, sotto qualsiasi forma.
Tu dici che conosci gente che è uscita da situazioni tremende con la psicologia. Io posso affermare con certezza che ce ne sono molte di più che non sono uscite da un bel niente come anche persone che ci hanno rimesso la salute e finanche la vita con gli psicofarmaci.
Perciò trovo che sia un’imperdonabile leggerezza quella di consigliare lo specialista a chi, come in questo caso, ha un semplice problema sentimentale (o, psicologicamente parlando, di dipendenza affettiva).
Poi Vitty è liberissima di sprecare i prossimi dieci anni della sua vita ripensando ai suoi traumi infantili che non faranno che acuire la sua tristezza. Ma come dici tu non bastano venti esami a fare uno psicologo e in giro ci sono soprattutto fanfaroni che si pagano le vacanze alle Maldive sulla pelle di giovani disorientate.
Un vero amico può fare molto, moltissimo. Certo, se si spaventa dopo le prime settanta chiacchierate, come amico è meglio perderlo che trovarlo…
si ma nn mi pare che le donne instaurino rapporti di dittatura sugli uomini, spesso sono le donne che stanno sotto a subire.