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Lettera pubblicata il 5 Giugno 2019. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Max.
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Max,
istintivamente mi veniva di suggerirti di allontanarti da casa per una settimana o poco più, al fine di far comprendere a tua moglie il valore di una semplice presenza, volenterosa di aiutare e di sostenere, anche soltanto a parole. potresti, senza alcuna acrimonia, decidere di trascorrere qualche giorno presso i tuoi genitori, restando aperto sia al dialogo che a ogni possibile supporto.
ma… tale momentaneo rimedio “per permettere a entrambi di ricentrarsi su se stessi e di riconsiderare con maggior serenità l’altro”, potrebbe rivelarsi disastroso, in questo momento di serio malessere di tua moglie. dal di fuori, difficile ipotizzare la sua reazione.
forse, ti potrebbe essere utile consultare uno psicologo ASL, tanto per avere un’opinione più esperta in questo tipo di problematiche, ammesso che lo specialista non sia troppo giovane e abbia un minimo d’esperienza in materia.
dal mio punto di vista, dando per scontato che con adeguate cure migliorino le condizioni di salute di tua moglie, vale per entrambi il suggerimento di resistere: fra due o tre anni le bimbe cominceranno a scrollarsi di dosso una madre troppo apprensiva e la situazione potrebbe rientrare nella normalità di molte famiglie.
Eccomunque, essendo Professore, chiaro che ci indovino.
Ciao Max, vorrei scriverti alcune cose, ma comincio dicendo che mi sento così piccola, così insignificante di fronte alle realtà che tu vivi, alle complessità che tu affronti, che quasi mi vergogno a pensare di poter offrire un supporto, sia solo dare una parola di coraggio.
In realtà penso che con la tua forza il coraggio lo doni tu a noi, veramente.
La famiglia è una cosa bellissima, penso che tu con tanto buon cuore abbia condiviso di far arrivare queste due bimbe soprattutto perché sia tu che tua moglie siete esseri dotati della capacità di amare. E’ questo è meraviglioso.
Ho già visto altre persone (soprattutto donne) rischiare di rovinarsi irresponsabilmente pur di avere dei figli: di fronte alla possibilità magari di avere irrisolvibili problemi di salute, irrisolvibili problemi economici, loro a tutti i costi hanno dovuto avere un figlio e poi hanno fatto pure il secondo. Chi può osare chiedergli perché? Non io, forse nemmeno tu, nessuno può.
A parte queste belle parole, e la cosa bellissima che state provando entrambi a fare insieme, giusta o irresponsabile che sia, vorrei arrivare al punto della situazione, ossia i tuoi disaccordi con tua moglie.
Mi fa male sentire che nelle coppie c’è una persona che agisce con responsabilità e che si spreme oltre le sue possibilità, e un’altra che sfiora i limiti dell’irrazionale.
Caro Max, in passato ho parlato con persone molto sagge di situazioni del genere e mi dispiace dirlo ma l’unico modo di ragionare con queste persone irragionevoli – ovviamente noi ci atteniamo a quello che tu ci dici di lei – è far sapere loro che i loro comportamenti e i loro abusi potenzialmente possono essere discussi in tribunale, e che se lei non la smette di essere irresponsabile il primo ad andare da un avvocato e a far sapere al consultorio e ai servizi sociali quello che passi tu e che passano le bambine SARAI PROPRIO TU.
Il tuo unico sbaglio con questa donna infatti è stato il non puntualizzare prima del concepimento che di fronte a comportamenti irrazionali o irresponsabili tu avresti, nell’interesse tuo e dei nascituri, percorso la strada dei servizi sociali immediatamente. Tu hai ceduto per amore, ma ti rendi conto che questa donna può distruggere se stessa, distruggere le tue figlie che sono delle bambine innocenti, e infine distruggere te per la sua immaturità e la sua irrazionalità?
Lo so che solitudine significa miseria, non ti biasimo per aver avuto paura e aver paura tutt’ora di rimanere solo. Ma credo che non rimanere soli e imbarcarsi in situazioni del genere in cui tu sei indifeso tanto quanto le tue figlie nemmeno va bene.
Il primo passo da fare è un consultorio familiare, fai mettere nero su bianco tutta questa storia, e ascolta i pareri del caso (lì ci sono psicologi, avvocati, assistenti sociali etc) , informa tua moglie della situazione, innanzitutto fallo perché i tuoi sintomi di depressione preoccupano moltissimo, sono segnali allarmanti.
Ti faccio vedere che questi personaggi così arroganti si ridimensionano subito di fronte alla possibilità che il mondo giudichi la loro irresponsabilità, la loro immaturità, e il modo in cui stanno mandando in miseria un marito addirittura affetto da disabilità. Lo devi fare non solo per te, anche se ti farà male, ma soprattutto per le tue figlie, che vanno tutelate per il futuro. Altrimenti tu cadrai su te stesso presto, lei ti accuserà che ti vuoi sottrarre dai tuoi doveri nella sua follia, le bambine ti odieranno, e succederà un caos inimmaginabile. Se metti consultorio e assistenti sociali in mezzo ti faccio vedere come si darà una bella regolata!
Ovviamente non ti sto proponendo di denunciare già i fatti belli e chiari, ti sto consigliando di cominciare a trovare un supporto esterno che molto spesso già di per sè risolve la situazione (tua moglie sta giocando sulla tua debolezza, pensa di fare di te quello che vuole, dal mio punto di vista tu sei già solo e non amato!) , e ti consiglio di far capire a tua moglie che la prima che ci guadagna ad avere te in casa in quanto a presenza affettiva e economica è lei. Inizia pian piano, lo so ti farà male ma tu hai bisogno di essere aiutato, altrimenti sarai in balia delle follie di questa donna che secondo me non possono che peggiorare dato che ce la presenti abbastanza sconnessa dalla realtà.
Credo che tu non abbia altre soluzioni, il buonismo non risolve niente come hai già potuto vedere, se c’è uno sbandamento in lei è meglio che lo risolva da uno psicologo, è inutile essere buoni oltre misura.
Ti auguro il meglio, sarà un lungo percorso ma ne vale la tua salute e il tuo futuro oltre a quello delle tue figlie che nel loro interesse è meglio mantengano un buon rapporto con te che sei molto più responsabile della madre. Un abbraccio
La solitudine significa miseria ?
Ma chi ve le ha messe in testa ste panzanate?
Solitudine significa :
– Stare con chi vuoi quando vuoi
– spende tutti i tuoi sordi come te pare
– frequentare chi vuoi senza rendere conto a nessuno
– magnare quanto vuoi , quando vuoi, quel che vuoi
– non avere chi ti dice come fare questo e quello
– non sortire ricatti di ogni sorta , corna, ultimatum, minacce, musi lunghi, tradimenti, giudiZi, lamentele
E ve sembra poco?
E questa sarebbe miseria?
Bah…voi donne parlate tanto di indipendenza ma L unica emancipziome che concepite è quella di cornificare questo e quello (emancipazione sessuale) …non sapete stare da sole …ecco il vostro problema !
Ne avete di strada da fare cocche!!
@Rdf, perdonami ma data la delicatezza del post preferirei non mettere in mezzo discussioni uomini contro donne. Devo essermi espressa in modo poco felice dal punto di vista dell’italiano, intendevo dire che la condizione della solitudine può sembrare miserabile a chi non la desidera.
Comunque bere e mangiare e cuccare con chi si preferisce lo fanno veramente in tanti, io che dire, non sono portata. Come faccio brutti pensieri oppure bevo un mezzo bicchiere di vino giusto per assaggiare mi sveglio la mattina dopo di cattivo umore e senza voglia di fare niente, ho anche un’espressione orribile. Hai ragione che ogni tanto bisogna prendersi uno svago, ma secondo me è meglio ricercarlo nello sport oppure in un bel viaggio entusiasmante, in una nuova emozione come andare in giro in barca, poi dipende anche dalle attitudini. Io indubbiamente sono il tipo a cui piace coltivare pensieri romantici, stesso compagno e stessi amici, anche stessi luoghi, mi fa paura l’idea che cambierò più partner nel corso della vita, ma l’importante è essere sereni, e se con una persona le cose non vanno più è giusto andare avanti.
Ciao Lilly, grazie infinite per avermi risposto. I tuoi consigli su come affrontare mia moglie e l’intera situazione che stiamo vivendo mi sono stati molto utili e effettivamente già da prima delle vacanze mi sto attivando in tal senso.
Debbo dire che l’aver scoperto il grave problema che lei ha alla tiroide mi ha portato a rivedeve un po’ il mio giudizio sul suo conto, poiché quando non si è in salute si è generalmente meno sereni e la tiroide, a quanto ho appreso, ha una notevole influenza sull’umore e sull’emotività e un suo malfunzionamento può portare forti perturbamenti in questi ambiti della persona.
Quanto a RDF: quando diciamo che la solitudine può portare a tristezza e miseria intendiamo dire che:
Non tutti hanno il carattere che li porta a essere spregiudicati, andare con chi si abbia voglia, magna’,, beve’ e fa’ ciò che te pare. C’è anche chi ha l’esigenza di un rapporto basato su prospettive più stabili e romantiche, nel quale ci si voglia bene e si costruisca qualcosa.
Inoltre, la società italiana, che è familistica e cattolica, penalizza molto chi è da solo, per cui, soprattutto se sei in difficoltà o sei affetto da una disabilità, è difficile avere degli aiuti (a meno che non li paghi fior di…
Inoltre, la società italiana, che è assai familistica, penalizza molto chi è da solo, per cui, soprattutto se sei in difficoltà o sei affetto da una disabilità, è difficile avere degli aiuti (a meno che non li paghi fior di quattrini) e la prima domanda che ti viene fatta è: ma non ha un parente, una moglie o qualcuno che possa aiutarla? In altri Paesi invece, lo Stato aiuta di più le persone, fornendo servizi a costi contenuti e non costringendo a fare affidamento sui familiari, che possono anche non esserci o ai quali, magari, non ci si vuole rivolgere.
Infine, io ho già vissuto la fine di storie d’amore e, pur con le batoste del caso, son sopravvissuto e mi son rialzato.
Ma la fine di questo mio matrimonio per me avrebbe conseguenze molto più disastrose: anzitutto perché ho 52 anni, che non saranno tantissimi ma non son nemmeno pochi e a quest’età la capacità di guardare al futuro e l’energia per ricominciare è minore. Inoltre io mi son sposato, per costruire tutto ciò che ho messo in piedi ho speso tutto ciò che avevo, dato che mia moglie da parte sua non aveva nulla, e ho due figlie, la cui responsabilità continuerei ad averla anche in caso di rottura; per cui non potrei permettermi di darmi alla pazza gioia come…