Necessito di un aiuto urgente perché la situazione è seria e intricata. IL caso: un’amica di vecchia data È IN GRAVI CONDIZIONI ECONOMICHE. Ha 60 anni e una vita condizionata da una serie di circostanze negative (madre in dialisi per 24 anni e vita familiare difficile) . È figlia unica, nessun risparmio da parte (i soldi lasciati dal padre, sui 50000 euro, non lavorando se li èmangiati in pochi anni) . Arrivando al fondo del barile da 2 anni circa lavora (in nero) come badante per 420 euro al mese. Ha la casa di proprietà ma cade a pezzi e di scarsissimo valore economico. Nella vita ha fatto una marea di errori: a 35 lascia il lavoro (si sarebbe dovuta sposare e poi il matrimonio è saltato. ) Da allora non ha più lavorato e si è fossilizzata in una vita casalinga imprigionata (con una padre che aveva attenzione solo o quasi per la moglie) e si è incancrenita in una vita a dir poco sballata: a letto tardi in piena notte, risveglio in tarda mattinata (per ripicca fose verso i suoi) una serie di relazioni sentimentali sballate e cosi’ via. Da quando è sola ha trovato solo uomini che volevano divertirso o impegnati e le abitudini sono peggiorate (a letto alle 3/4 e risveglio a mezzogiorno) Lavora 4 pomeriggi alla settimana. In passato c’era stata un’amicizia che era andata oltre e in 2 riprese le avevo dato 800 euro (regalia e non prestito) . In altre occasioni le ho fatto la spesa con un biglietto da 50 euro allungato.. Ora è in debito con l’amministrazione, deve restituire i soldi a un’amica e ha richiesto soldi (1 rata di amministrazione) . Io sono sposato e sto anche bene economicamente ma il punto è un altro: mi sento taglieggiato ciclicamente. Mi fa pena e mi dispiace dirle di no. Ma il problema non è temporaneo : È ORGANICO. E secondo me può solo peggiorare. Quello che mi fa incavolare è che (per ansia e solitudine) fuma 1 pacchetto al giorno (e non ha intenzione di limitarsi) . Non ce la fa, è”la sua droga”. Allora pero’ mi incavolo e dico; ma con 420 euro al mese ha un senso aiutare una persona che ne spende 150 in sigarette? (e quasi rinuncia a mangiare e non si accende il riscaldamento per risparmiare) .. È serio aiutare una persona che non riesce a limitare queste spese? Ha fatto errori paurosi e ora ne paga le conseguenze. Assistenti sociali? Parole e intenzioni ma fatti niente. Ho scritto ai giornali presentando il caso ma nessuna risposta. Prima o poi (ma passerà poco tempo) farà qualche gesto estremo. E dicendole di no mi sento in colpa (l’hanno abbandonata tutti) . Nello stesso tempo pero’ so che saràuna situazione senza sbocco e non è giusto per la famiglia e per me stesso continuare a far finta di niente… Cosa fareste? Sono veramente in crisi.. Il caso è vero e drammaticamente reale…
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Categorie: - Amicizia
Se veramente vi lega un sentimento di amicizia, non puoi esimerti dall’aiutarla. Ciò non significa necessariamente allungarle dei soldi ( che magari sprecherebbe), ma interessarsi a cercare soluzioni più strutturate. In primo luogo, mi rivolgerei al suo comune di appartenenza, che deve attingere alle risorse apposite per aiutare le famiglie indigenti. Poi, potresti cercarle un lavoretto supplementare; se ne hai la possibilità potresti pagarla tu per delle pulizie, curarti il prato o qualsiasi altra occupazione. Regalare i soldi è sempre un atto penoso; costringere una persona a rimboccarsi le maniche significa regalarle invece un po’ di dignità.
Non darglieli per regalia, perché la tua amica deve responsabilizzarsi o non sarà mai autonoma. Fai così, avendo tu la possibilità di aiutarla: faglieli guadagnare!
Cioè la aiuti per il piacere di fare carità fraterna, ma le assegni dei compiti altamente responsabilizzanti, per i quali sai lei sia all’altezza; dopo, se avrà svolto bene le mansioni assegnatele, le darai i soldi che puoi darle! Altrimenti una parte o niente, se non avrà lavorato a dovere secondo gli accordi preventivamente presi.
Se non potrai più dargliene per via della tua famiglia, glielo farai presente con anticipo e poi manterrai la parola di non dargliene più. Non serve vittimizzarsi né serve giudicarla: entrambe queste cose lasciano il tempo che trovano. Deve essere aiutata per responsabilizzarsi oppure, come tutti, dovrà sbattere la testa contro il muro dei suoi errori, finché non impara.
Ci sono persone messe anche peggio e nessuno le aiuta cosa ti aspettavi,se questa non è buona a risparmiare butti i tuoi soldi nel cesso.chettedevodì,assumila!
Aiutarla significa non darle più soldi ma costringerla ad agire. Non puoi prestare soldi a persone fallite, non nel senso societario, ma solo regalarglieli. E non sentirti in colpa. Meglio oggetti e non soldi, faglila spesa, comperagli un paio di scarpe, ma non dargli soldi. Con i soldi rimandi di un po’ la sua fine. E con i finti prestiti perderà tutti gli amici, vuoi essere l’ultimo? Parlo per esperienza personale. Ed hai fatto un esempio importante, il vizio del fumo per il quale rinuncia mangiare e a scaldarsi.
Concordo con Angwhy! E ribadisco: non buttare soldi, ma ottimizza le tue possibilità economiche investendo in opere di carità e in risultati concreti.
Cose che può fare x tirarsi su economicamente:
1) se casa sua ha più stanze subaffittare una camera da letto, sono circa 150-200 € al mese.
2) cercare lavoro come badante H24, sono come minimo 800€ al mese più vitto e alloggio. In più potrebbe affittare casa sua per intero o anche solo per il periodo universitario o estivo, arrivando tranquillamente a 1000€ al mese.
Aiutarla a compiere questi passi.
La storia della cicala e della formica. E giustamente, la formica ben sapendo prevedere il futuro teme per la propria dispensa.
Grazie per le risposte,tutte con spunti interessanti..Responsabilizzarla e’ una parola dura.
Giustissimo per carita’.Il problema e’ che ci si scontra con una situazione a dir poco fossilizzata.Sarebbe terreno fertile per uno psicologo..Il problema di fondo e’ che non ha mai voluto crescere.Sopra il letto ha un poster della squadra di calcio di fine anni 70,un armadio pieno di peluches..Sembra di entrare in una camera di una ragazza di 40 anni fa.E come se fosse una”bambina vecchia” chiusa in casa e mai uscita(come nelle favole).Il problema e’ che questa e’ realta.Altro esempio e’ il disturbo di accumulo.Pile e pile di giornali anche vecchi:per farne cosa?Centinaia di dvd presi quando i suoi erano vivi(e chissa mai se visti).Presi per compensazione consolatoria alla situazione casalinga disastrata e tenuti li..In compenso si e’ venduta il poco oro che aveva in caso ma il distacco anche simbolico con il suo mondo infantile non c’e mai stato.
Per me una situazione difficilissima:difende la sua casa perche’ li ci sono i suoi ricordi e il suo mondo anche se sta andando a pezzi.Una soluzione sarebbe quella di aumentare anche al mattino ore di lavoro(ma soffre anche di cervicale)e quindi piu’ di tanto non puo’ fare.Per me una(parzialissima)soluzione sarebbe p.es andare a stirare ad ore e dimezzare le sigarette..Ma ci si scontra con un muoro.Lei dice”passo i Sabati e le Domeniche nel totale isolamento e fumo per non pensare alla solitudine”.Certo darle soldi vuol…
Se mi pagate, ve la rimetto in sesto in 15 gg. Tasse a vostro carico nel compenso. Sistemo lei e la casa e diventa nuova! Ma chiedo 10000 euro al giorno.
Io non saprei vedi molto problemi psicologici in questa persona però le idee k ti hanno dato quasi tutti sn ottime…
Ha 60 anni e le dipendenze che ha non le perderà mai..
Fai ciò che sentì nel tuo cuore aiutala però senza mentire alla tua famiglia..in fondo se hai la possibilità di farlo perché no..non saranno mai soldi buttati ma gesti d’amore fatto ad una persona che ne ha bisogno e che da quello che posso capire gli vuoi bene..