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Un altro Amore che finisce

di anathema

Non so nemmeno da dove iniziare… il dolore mi stritola il cervello e fatico a ragionare. So solo che, come penso tutti qui dentro, ho bisogno di sfogarmi, di scrivere e condividere. Questo sito è già stato un rifugio per me diversi anni fa; da quel momento ho iniziato e terminato un paio di storie. Una di breve durata ma molto intensa, conclusasi con lui che spariva per una settimana per il suo presunto bisogno di “ritrovare se stesso” ed io che di conseguenza l’ho dovuta troncare e la più recente e bruciante storia di più di 4 anni con l’uomo più meraviglioso che abbia mai conosciuto.

Mi ha corteggiata molto, ha insistito ed io ho ceduto, nonostante fossi ancora fresca della precedente scottatura. La nostra storia si è sviluppata molto piano, con una dolcezza disarmante. Non avevo mai trovato prima d’ora un uomo che si fosse dedicato così tanto a me e che mi avesse dimostrato così tanto amore… mi sono persa in quell’amore profondo, mi sono innamorata di lui giorno dopo giorno, per più di tre anni. Siamo annegati insieme, presi da quell’infatuazione che non finiva mai, dalla comodità dello stare insieme, il nostro magico rifugio dal mondo esterno.

La verità è che sono stata io ad annegare. Ho vissuto quasi un anno di depressione dovuta ad alcuni problemi lavorativi e problemi con la casa in cui stavo; non ho saputo tirarmene fuori da sola, mi ha tirata fuori lui, con tutte le sue forze… io l’ho lasciato fare, mi sono annullata completamente in lui e lui si è annullato in me. Finchè stavamo insieme tutto il resto non aveva più tanta importanza ed io pian piano ho cominciato a riemergere, ad accorgermi che dovevo farlo da sola. Dovevo lavorare sull’odio verso la mia persona, sulla mia autostima inesistente. Ho fatto di tutto, ho lavorato sodo ed ho ottenuto risultati molto positivi che hanno cambiato totalmente il mio modo di vedere me stessa ed il mondo. Non ho più lasciato spazio a crisi esistenziali, alla voglia di sparire e a quel buio che vedevo al posto del mio futuro; avevo deciso di diventare una persona forte e coraggiosa e provare veramente uno di quei concetti che girano spesso sui social network e nei video motivazionali di ogni tipo, secondo qui se pensi positivo, le cose positive arriveranno.

Il mio IO stava riemergendo ma la mia storia ha cominicato ad annegare, lui ha cominciato a perdere la forza nel momento in cui io la stavo ritrovando. Mi sono detta: “Ora è il mio turno di essere il suo pilastro, mi farò il doppio della forza e lo aiuterò”. Così è cominciata la sua di depressione. All’inizio era una depressione lagata al lavoro, ma poi si è incentrata su di me, sul fatto che non vedeva più un futuro insieme, non sapeva se mi amava più. Abbiamo parlato per quasi un mese per arrivare a questa conclusione; avevamo deciso di sistemare tutto, di impostare la relazione su basi più solide in vista di una famiglia insieme, ma quando gli ho chiesto se vedeva un futuro e lui ha detto che non lo sapeva, ho perso le forze e me ne sono andata. Questo accadeva 2 giorni fa.

Ho sperato fino alla fine che mi chiedesse di restare, ma non è stato così, ha detto che era meglio per entrambi. Anche lui deve ritrovare se stesso. Quindi possiamo aprire una parentesi in cui mi rendo conto che tutti gli uomini con cui sono stata hanno avuto crisi d’identità? Scusate, ho cominciato in questo momento uno stream of consciousness probabilmente dovuto alla birretta che sto bevendo (anche se mi ero promessa di non bere troppo in questi giorni) e mi sto rendendo conto che c’è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo. La mia ipotesi è il fatto che io non sappia veramente stare da sola e ogni mio atteggiamento faccia apparire il mio estremo bisogno di amore… ed essere bisognosi, ad un certo punto, respinge l’altra persona. Potrei avere ragione, vero? Vorrei utilizzare questo dolore immenso per capire ed analizzare, ma essendo solo il secondo giorno, ho sbalzi d’umore terribili che non mi permettono di essere ragionevole quanto vorrei. Sono ancora impostata positivamente, ma sento che quella parte di me che ho cercato di ridimensionare, sta cercando una via per riemergere e farmi ripiombare nell’oscurità.

Volevo buttarmi sul lavoro e sull’esercizio fisico (l’ho sempre fatto per fortuna, quindi sono allenatissima) ma mi sembra meglio vivere tutto il dolore senza sensi di colpa… peccato che non ci stia riuscendo. E poi… io non so stare da sola.. nonostante io ami la solitudine e ne abbia bisogno per il mio lavoro.

Ha senso vivere senza amare un altro essere umano? Posso amare me stessa, direte voi… posso amare quello che faccio, l’arte, la musica, gli amici, persone random su internet… La poca autostima recuperata mi dice che non sono malaccio, ma il mostro del cervello mi suggerisce che non troverò mai un uomo adatto a me. Cerco di combatterlo… e soprattutto di dirgli che voglio prima imparare a stare da sola… ma lui mi parla di nuove storie. Sto diventando bipolare? I criceti nel mio cervello stanno impazzendo?

ps. i criceti del cervello hanno ben 30 anni ormai… avrei voluto fossero più svegli.

 

Lettera pubblicata il 23 Gennaio 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 18 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    sara -

    Per la miseria smettila di commiserarti e cresci. Inizia a vivere nel mondo reale.Se la sstoria non va tronca e va avanti, perché non è giusto x nessuno dei 2.

  2. 2
    Rossella -

    Ti consiglio di vivere la convivenza come l’orizzonte di ogni conoscenza. Prima d’intraprendere un percorso di vita insieme hai bisogno di capire se sono più le cose che vi uniscono o quelle che vi dividono. Nel secondo caso potresti tranquillamente risparmiarti l’onere del dialogo perché al dunque avresti bisogno di qualcuno della tua famiglia che ti aiuta a traslocare le tue abitudini in un altro ambiente. Ogni persona ha il suo carattere, ma questo non significa che non sia una persona amabile. Ti fa fare quello che vuoi: che problema c’è? La tua libertà è la sua libertà. Il matrimonio non è una festa: è una cerimonia. Questo significa che esistono occasioni più formali di altre. La vita ordinaria non deve diventare un lavoro. Una visita va vissuta come un dovere. Un impegno è un impegno, una scelta una scelta… poi le cose capitano e si affrontano al momento. Che dire? Non ti scoraggiare! Ti auguro buona domenica 🙂

  3. 3
    ets -

    Anche a me qualche anno fa, mentre io uscivo da un periodo complicato con la mia famiglia e ritornavo a sorridere, la mia ex mi molla.
    Quindi ritorno nel baratro più profondo. Nuova relazione, finisce male, altra relazione finisce malissimo.
    Tutto questo in circa 4 anni oramai. Ho imparato che è inutile stare a cercare persone con cui stare per paura della solitudine, meglio imparare a viver soli. Poi la persona giusta arriverà.
    Quindi sii forte, impara a vivere da sola e a non avere più paura della solitudine. Vedrai che dopo un po di tempo sceglierai con molta cura le persona con cui vorrai relazionarti.

    un saluto

  4. 4
    Lux79 -

    “essere bisognosi, ad un certo punto, respinge l’altra persona” QUANTO É VERO!!!! Il bisogno ad un certo punto squilibra il rapporto e se uno ha gia problemi personali, non riesce a sopportare pure i problemi dell’altro. Spesso si tende ad allontanare l’altro. L’altro, che appare debole, diverso da come appariva all’inizio, e quindi meno interessante. E poi la debolezza demolisce i progetti di un futuro prospero. Tu adesso cosa pretendi da te stessa? Sono passati così pochi giorni! Potreste capire che vi mancate e amate fortemente e tornare insieme fra pochissimo. Non ti abbattere troppo e non pensare al peggio. Ma se proprio finirà, NON vivere di ricordi e trai la forza di superare il dolore, vivendolo.

  5. 5
    anathema -

    Ragazzi, grazie di cuore per le risposte. Forse però dalla mia lettera non si era capito che ci siamo lasciati, definitivamente…e non voglio che torni, ho bisogno di questo momento per capire. Appena lui ha espresso il dubbio sul nostro futuro insieme, io me ne sono andata. Mi sono fatta molto coraggio, ho preso le mie cose e sono tornata nel mio piccolo monolocale affittato (per fortuna non l’avevo ancora dato via). Ha detto che era meglio così, per entrambi.

    Mi sento sola e spaesata, hai voglia ad andare avanti a consigli come “smettila di autocommiserarti e cresci” ma il dolore di una storia finita dopo 4 anni è molto forte e richiede un duro lavoro e pazienza. Io lo sto facendo il duro lavoro, stringo i denti e vado avanti cercando in tutti i modi possibili di imparare a stare da sola. Ho anche prenotato un viaggio molto lontano, voglio cercare di godermi la libertà invece che soffrirne. Voglio crescere ed in una situazione del genere credo sia inevitabile, è comunque un vantaggio 🙂

  6. 6
    Golem -

    Hai descritto uno stato “allotropico” dell’amore, non l’amore.
    Tu vuoi fuggire da te stessa rifugiandoti in un altra persona, ma se non ti riconcili col tuo “essere”, sarai sempre considerata una mendicante, non una donna pronta a costruire un amore, e trattata come tale.

  7. 7
    rossana -

    Anathema,
    secondo me, gli amori che fioriscono istintivamente e non hanno poi la possibilità di trasformarsi in un futuro di coppia (futuro in cui l’amore spontaneo si trasforma a poco a poco in affetto fraterno) sono importanti momenti di maturazione emotiva, necessari a entrambi i partner per comprendere meglio se stessi e cosa cercano sia in un compagno che nella quotidianità.

    sono sempre e solo le circostanze a mettere alla prova un sentimento. si evolve e si cambia fino a quando non si è raggiunta una relativa stabilità nel proprio modo di essere, che, se riscontrabile anche nell’altro, può lasciar sperare una continuità amorosa di variabile intensità insieme alla persona con cui si condividono interessi e aspettative.

    mi dispiace per la tua attuale sofferenza: ogni esperienza apporta conoscenza, ma non si può intuirne il prezzo a priori, così come nessuno può ipotizzare con certezza gli inevitabili cambiamenti in ogni aspetto dell’esistenza.

  8. 8
    Golem -

    Se per far durare una coppia, l’amore spontaneo si dovesse trasformare solo in affetto fraterno, vivevo direttamente con mia sorella – con la quale vado d’accordissimo e che è una cuoca eccezionale tra l’altro – e risparmiavo un sacco di tempo.
    L’innamoramento si trasforma in amore se, quando questo si attenua, subentra finalmente la ragione, e la comune volontà di proseguire il percorso che la vita ci metterá di fronte, e la coppia diventa così un “nuovo organismo” fatto di due cuori e di due menti che appaiono un solo cuore e una sola mente. Quello che la tiene insieme e la fa vivere in quella maniera non è amore fraterno, e l’Amore.

  9. 9
    Lux79 -

    Rossana “futuro in cui l’amore spontaneo si trasforma a poco a poco in affetto fraterno”. Se fosse così, perché sono stato lasciato? É proprio perché in me vede un fratello che non pensa ad un futuro insieme. E poi il sesso è importante in una coppia e tra fratelli non c’è sesso.

  10. 10
    Lux79 -

    anathema devi trovare te stessa prima di pensare a trovare un altro amore, altrimenti continuerai ad avere rapporti sbagliati. Non puoi fare carico ad un altro dei tuoi bisogni, perché quando finirà sarai nuovamente dipendente e nuovamente a pezzi

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