Giovedì 18 febbraio 2010.
Squilla il telefonino e guardo il display : numero anonimo.
– Pronto -.
– Pronto -, mi risponde l’anonimo -, è il signor Capuano? –
– Sono io, chi parla? –
– Sono il tecnico Telecom…chiamo per l’installazione della linea nel suo appartamento…
lei ha fatto un contratto …. è disponibile per domani mattina? –
Ho avuto appena un attimo di esitazione nel quale mi sono compiaciuto con me stesso per la rapidità del contatto telefonico, essendo trascorsi pochi giorni dalla richiesta di allacciamento…
– Certo che lo sono…a che ora è disponibile? – rispondo -,
– Va bene per le nove? –
– Va bene, va bene, grazie! …se è così domani non andrò in ufficio e se è necessario rimanderò anche la mia partenza…devo andare giù in Calabria, ma è meglio se facciamo prima questo impiantino e poi partirò anche se dovesse farsi tardi…-
Quasi non ci credevo che fosse risolto il mio problemino della connessione ADSL ad appena qualche giorno dalla stipula del contratto.
– La ringrazio, ma mi raccomando, venga a fare l’impianto se no mi rovina …-
– Non si preoccupi … –, mi risponde ancora l’anonimo, – a domani, …buona giornata! –
-Buona giornata -, rispondo io con un sorrisetto compiaciuto e ingenuo…
Venerdì 19 febbraio.
Mi sono alzato alle 6, 30 per preparare i bagagli.
Il lavoro da fare in casa è poca cosa : sei-sette metri di doppino telefonico dalla porta di ingresso
fino alla presa, tutto lì, in una mezzora l’avrà bello e fatto; la cassetta di derivazione è proprio sul pianerottolo in alto, di fianco alla porta di ingresso…una cosetta semplice e rapida poi parto.
Verso le 11 mi guardavo la valigia pronta sulla sedia col telefonino caldo caldo stretto nella mano da una buona mezz’ora…
Alle 12 mi rimproveravo di essere stato troppo ottimista…: mia moglie rimbrottava dalla stanza da letto rimproverandomi anche lei chissà cosa…
Alle 13 la cucina era spenta e perfettamente in ordine, segno che non si cucinava…e non si mangiava,. Tuttavia non disperavo che l’anonimo almeno mi chiamasse.
Tutto vano; alle 14 mi sono deciso a partire, con al passivo una inutile giornata di ferie consunta e un digiuno forzato anche se benefico per la dieta…e per consolarmi facevo riflessioni su quello che normalmente viene definita “buona educazione”.
Trascorrono così tre giorni nel più assoluto silenzio del cellulare.
Lunedì 22 febbraio.
Alle 10, 40 mi squilla il telefono : il solito numero anonimo mi mette in ansia…vuoi vedere che stavolta si risolve il problema?
– Pronto -.
– Pronto -, mi risponde l’anonimo -, è il signor Capuano? –
– Sono io, chi parla? –
– Sono il tecnico Telecom…chiamo per l’installazione della linea nel suo appartamento…
lei ha fatto un contratto …. è disponibile per questa mattina? –
Non credevo alle mie orecchie però mi sentivo offeso dalla mancata creanza di una telefonata non dico di scuse ma almeno di comunicazione di sopravvenuti impedimenti.
Perciò non ho perso occasione per manifestare le mie civilissime rimostranze avendo capito che all’altro telefono non c’era la stessa persona del giovedì precedente ma un tecnico diverso.
Ovviamente l’interlocutore non ha ritenuto di scusarsi per conto del suo precedente collega, magari accampando una scusa, così, tanto per salvare la faccia sua e della Telecom…ma non importava, l’appuntamento, visto che era in zona e non aveva ben chiaro il mio indirizzo, era di lì a mezz’ora in piazza Duca degli Abruzzi, dove mi sarei fatto trovare e lo avrei condotto in Piazza Salerno, distante appena meno di due chilometri.
Passano 10 minuti e mi richiama : solito anonimato sul display.
– Pronto -.
– Pronto -, mi risponde l’anonimo -, è il signor Capuano? –
– Sono io, chi parla? –
– Sono di nuovo il tecnico Telecom…ho capito dove si trova piazza Salerno… è disponibile a spostare l’appuntamento direttamente a casa sua verso le 14??? –
Comincio ad avere sospetti strani…. un attimo di esitazione e gli rispondo:
– Io non ho problemi ma…mi raccomando, non faccia come l’altra persona che mi fa spostare impegni e poi mi manda in bianco, guardi che per le 18 devo essere a Santa Maria Capua Vetere…-
– No, No, No, stia tranquillo…ci vediamo alle 14… arrivederci.
– Arrivederci – rispondo e chiudo.
Alle 18 stavo seduto al tavolo del soggiorno a rigirarmi i pollici e a pensare cose della Telecom che buongusto, educazione e norme giuridiche mi impediscono di scrivere…., ma tant’è…sic transit gloria mundi…e arrivo a Santa Maria alle 19 con un’ora di ritardo…
Ovviamente mi sono scusato scaricando sul traffico intenso il mio ritardo.
Martedì 23 febbraio.
Ore 11, 00 circa -, solito anonimo…
Rispondo al primo squillo…- Pronto -.
– Pronto -, dice l’anonimo -, è il signor Capuano? –
– Sono io, chi parla? –
– Sono il tecnico Telecom…chiamo per l’installazione della linea nel suo appartamento… lei ha fatto un contratto … –
Lo interrompo garbatamente e gli spiego la situazione con molta, molta e civilissima calma : – possibile che si disattendano appuntamenti presi senza avere il “garbo” di informare l’utente di sopravvenuti impedimenti? …-
-…Mi dispiace… ma siccome sono su un altro impianto, le dispiace se ritelefono fra 10 minuti? –
– No, no certo, si figuri…ma mi chiami però …!
Ore 15, 30 : i dieci minuti sono passati per trentatre volte e mi chiedo : ma la Telecom avrà promosso la conoscenza e diffusione di un Codice Deontologico tra il personale?
Roba da terzo mondo…, mi vado ripetendo, ma quando la SIP agiva in regime di monopolio queste cose erano meno frequenti… o no?
E continuo a rigirarmi i pollici in attesa di improbabili scuse….
Lester Capuano
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Categorie: - Consumatori
é uno scandalo!Non c’è più rispetto…
Io ho fatto una casa da zero e sa una cosa? I fili per la linea telefonica non li ho proprio messi! Uso solo il cellulare, anche per internet. Un problema in meno.
Mi hai fatto ridere! Comunque, la telecom dovrebbe davvero vergognarsi!!!
A me è successo una volta, per un giorno di ritardo: gli ho fatto venire giù il mondo e il giorno dopo, puntuale, è venuto il tecnico!
Sono Santa mica stupida, ché bisogna essere furbi come serpenti e puri come colombe!
Con me ‘ste cose ammanco 5 minuti durano che gli porto un tal casino in casa che pur di risolverselo accorrono come se non ci fosse un domani! Apprendete gente! Apprendete!