Ho visto troppe volte la stessa immagine.
Eccola, una bambina fare capolino da un mucchio di borse sacchi stoviglie vestiti peluche e un gatto, gettati su un camion che porta lontano.
Oggi sono le donne ucraine, forti come roccia, a caricarsi della tragedia dell’ umanità
Lasciano una terra martoriata qualcuno o qualcosa di cui non è rimasto nulla.
Il mezzo parte tra rumore di ingranaggi per conquistare la strada di fango e resti di bombe.
Non si guarda indietro la madre ucraina, rimbocca la coperta all’ unica ragione che la muove.
Nel silenzio dei miei pensieri
mi ritorna in mente una poesia imparata alla scuola media.
di Giuseppe Ungaretti Anno 1916
“Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
è il mio cuore
il paese più straziato”
Lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Cultura - Riflessioni