Scorrono le immagini dell’ assalto al palazzo del governo a Brasilia da
parte dei sostenitori dello sconfitto alle presidenziali.
Mi colpisce e spaventa la violenza di un popolo variegato che non si sente più rappresentato dal governo e dalle regole democratici.
Il presidente uscente e’ stato sconfitto e chiama alla rivolta, non riconoscendo la vittoria dell’avversario.
Lo ricordo su un pick-up, il mitra tra le mani e la sua gente intorno.
Un dittatore feroce che umilia il parlamento e si fa beffe dei tribunali.
E’ questo il tipo di uomo che il popolo sovrano vuole?
Mi sembra che sia trascorso un secolo da quando ci si scambiava
pensieri e ragionamenti sui malanni della democrazia, incapace di garantire diritti uguali e pari dignità.
Il nostro mondo è cambiato.
A renderlo evidente ci ha pensato la Russia con la sua logica di guerra
sanguinaria a dispetto della comunità internazionale.
Vincere con le bombe a grappolo e i missili che sventrano case e uccidono civili, questo è oggi.
Guerra insensata, l’Europa decide di sostenere l’Ucraina.
Mentre aspettiamo che tutto finisca per il bene dei nostri vicini e
per il bene nostro, arriva la notizia del nuovo tentato colpo di stato.
Dopo l’ assalto a Capitol Hill, ecco il ripetersi della stessa violenza a Brasilia.
Rivedo l’ultimo comizio dell’ex Presidente americano, il tycoon che
ha fatto a pezzi la società multietnica di un grande Paese, creando divisioni forse insanabili.
Brasile e Stati Uniti ci fanno paura.
Il popolo che si fa giustizia con le proprie mani porta indietro il libro di storia: forse se qualcuno ascoltasse la voce che viene dal basso, forse
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Categorie: - Mondo
Personalmente preferisco che i manifestanti, se proprio devono essere violenti, si scaglino contro i palazzi del potere e le istituzioni che contro le vetrine di poveri commercianti del centro cittadino o contro le auto parcheggiate della gente comune (come invece fanno i no global di casa nostra e i neri del black lives matter… ma lì nessuno dice mai nulla vero?).
La società multietnica americana sta fallendo sì, ma non mi sembra che i governi DEM abbiano fatto meglio dei GOP.
Il Brasile sperimenta tassi di violenza anche maggiori ogni giorno nelle sue diffusissime favelas. Le proteste dei giorni scorsi, per quanto riprovevoli, sono delle ragazzate in confronto: smettete di guardare il dito e cominciate a guardare la luna.
Russia e Ucraina: affari loro, lasciamo che le genti dell’est si scornino tra di loro senza farci coinvolgere. NON E’ LA NOSTRA GUERRA.
Le elezioni sono state truccate come quelle americane, tutto è cambiato si,tranne lei che continua a non capire nulla, vada ai giardinetti a dar da mangiare ai piccioni che fa piu bella figura
Beh tutto sta cambiando sì anche la capacità di rispondere e discutere e confrontarsi senza essere maleducati: pare che questa sia una pratica dimenticata