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Tutte le vite che non sto vivendo

di ragazzo_generalmente_considerato_tranquillo

Quanti caratteri ho a disposizione per esporre il mio problema? Non so… ma chiedendomelo ne ho già persi troppi. Quanti me ne rimangono ancora!? Eccone altri 30 che se ne sono andati.
Perduti.
Beh, comunque questo è un buon modo per riassumere la mia angoscia: la costante, infinita e irrimediabile sensazione di perdita.
Perdita di tempo, perdita di memoria, perdita di denaro… ma più` in generale perdita di possibilità.
Non posso fare a meno di pensare in ogni istante a tutto quello che mi sto perdendo. Se vivo in una citta` penso che potrei essere piu` felice in un’altra, se sto con una ragazza all’improvviso desidero tutte quelle che incontro per strada, se sto facendo qualcosa penso che forse sarebbe meglio fare qualcos’altro. A volte credo di impazzire. Puo` sembrare sciocco, ma a me pare irrimediabile. Non stiamo parlando semplicemente di rimpianto, di insoddisfazione o della cara vecchia paura della morte. Perche` per avere 25 anni sono piuttosto orgoglioso della mia vita, ho una laurea, un lavoro appassionante e ben retribuito, ho vissuto in 4 diverse citta`, ho una ragazza fantastica da ormai 3 anni. Insomma non cambierei quasi nulla. Ma sono anche cosciente che tutto questo e` terribilmente contigente! Adoro la vita, ma non riesco ad accettare il fatto che sia UNA sola unica vita. Quindi non mi consola l’idea del suicidio né quella di ricominciare tutto da capo. Potrebbe andarmi peggio come andarmi meglio, ma la mia vita sarebbe solo una misera serie di coincidenze.
Non voglio fare domande sciocche come “qual’e` il senso della vita?” oppure “esiste il libero arbitrio?”
voglio solo sapere “voi pensate mai a tutto questo?” e se si` “come fate ad andare avanti!?”
Perche` io non trovo quiete…

Lettera pubblicata il 24 Giugno 2009. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 29 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    Alessandro -

    Forse desideri ciò che non puoi avere… e questo desiderio, o meglio, ossessione non ti fa apprezzare quello che hai.
    Io ero come te, ho desiderato sempre altro, ma quando ho perso quello che avevo, sai cosa mi è rimasto? nulla…
    …e ora darei qualsiasi cosa per avere ciò che avevo e che ora non ho più.
    Il problema è che se non proviamo sulla nostra pelle la perdita, non ci rendiamo conto…
    …è una maledizione.
    Ora mi ritrovo intrappolato in una prigione senza sbarre e senza muri. Sono prigioniero della mia mente, perennemente insoddisfatto. Che dire…

  2. 2
    seastorm -

    Secondo me quando desideriamo una cosa diversa da quella che abbiamo, è perchè non siamo completamente soddisfatti di ciò che abbiamo.
    Io fino ad un mese e mezzo fà, stavo con una donna, che per me era il top, non vedevo nessun altra, lei e basta, quindi lei mi soddisfaceva al punto di non desiderare nessuna al suo posto.

  3. 3
    Lorenzo -

    Ti capisco alla perfezione! Mi sembrava di leggere nella mia testa! Pensa che ad un certo punto della mia vita (più o meno quando avevo la tua età, ora ne ho 29…) ho anche preso un quaderno e lì c’ho cominciato a scrivere tutte le cose che secondo me stavo perdendo nella vita (ci scrivevo di tutto: opportunità di fare carriera, donne, viaggi, occasioni di socializzazione…).

    Al momento di scegliere l’università ho scelto di andare fuori perchè non potevo perdermi l’esperienza in una grande città universitaria, poi mi sono sentito “costretto” a fare l’Erasmus per lo stesso motivo, il Leonardo idem. Ma questa sensazione non s’è ancora placata: oggi vivo con un lavoro gratificante a livello personale, meno dal punto di vista economico, e dentro di me sento che dovrei partire, andare all’estero per cercare qualcosa di meglio. Mi sembra che se così non facessi perderei occasioni, sensazioni importanti nella mia vita che poi non potrei più riprovare…Avevo una storia importante che ho rotto qualche mese fa, perché credevo (sbagliandomi) che in giro potessi trovare di meglio…

    Come faccio ad andare avanti e a trovare “quiete”? A volte mi placo pensando a quante cose ho fatto nella mia vita, penso ai miei amici che hanno fatto la metà delle mie esperienze e mi sento meglio. Penso che sicuramente la mia giovinezza l’ho sfruttata al meglio, e questa consapevolezza ce l’avrò sempre anche se a volte sento che ci sono un mucchio di cose che ancora non ho fatto e che mi sto perdendo…

    Spero di averti aiutato…mi piacerebbe continuare a parlare con te di quest’argomento che ci accomuna e che, credo, non riguardi poi molte persone…

  4. 4
    ragazzo_generalmente_considerato_tranquillo -

    Grazie per i vostri commenti,
    devo dire che in effetti ho spesso il dubbio di non essere “pienamente soddisfatto” tuttavia non penso che sia così semplice. Ovviamente sono certo che se perdessi tutto quello che ho, come è successo a te Alessandro, rimpiangerei molte di queste cose. Infatti non posso certo dire di essere infelice… ma quello che mi tormenta è che non posso avere la certezza che questo sia tutto il meglio che posso avere. Capite? è il dubbio il mio problema.

    Bisogna dire che ho sempre avuto molte difficoltà a scegliere.
    Per me non esistono cose buone/sbagliate in assoluto, non riesco a dividere tutto in bianco e nero. Faccio sempre delle graudatorie, delle raffinate scale di grigio e poi scelgo la prima classificata. L’ho sempre fatto, in ogni cosa: da quando devo ordinare un gelato a quando devo scegliere l’università da frequentare.

    Il problema è che con il passare del tempo le mie classifiche si fanno sempre più lunghe e dettagliate e non includono solo le possibilità reali ma anche le cose che “forse” potrei avere “se solo…” Lo so è perverso, ma non riesco a farne a meno…
    ma ora capisco che per avere la certezza di fare la scelta giusta dovrei conoscere tutti e provare tutto, quello che c’è al mondo. E questo è impossibile.

    Per fare un esempio pratico: credo di poter dire (onestamente) di non conoscere ragazze con cui mi trovo meglio che con la mia attuale compagna. Però per quanto lei sia fantastica è statisticamente probabile che esistano da qualche parte delle ragazze migliori. Ma finché sto con lei, ovviamente non avrò mai occasione di conoscerle. D’altra parte sarebbe stupido lasciarla in nome di una vaga possibilità, perchè potrei anche non conoscerle mai, queste “altre” ragazze e quindi pentirmene. E mentre faccio questi pensieri, il tempo passa e non mi sono veramente goduto quello che avevo. Sono bloccato in un limbo di speranze, rimpianti e possibilità. E non vedo via d’uscita…

  5. 5
    ragazzo_generalmente_considerato_tranquillo -

    X Lorenzo

    …e` incredibile ma quando ho scritto la mia risposta non avevo ancora letto il tuo commento! Eppure parliamo esattamente delle stesse cose. Credo che tu mi possa davvero capire, e un po` mi consola sapere che potro` andare avanti per altri 4 anni senza impazzire 🙂

    Comuqnue le nostre storie sono incredibilmente simili.
    Da qualche anno tengo una (lunga) lista delle occasioni perdute.
    Ho lasciato la mia ragazza del liceo piu` o meno per gli stessi motivi (poi pentendomene) e mi sono spostato piu` volte durante l’universita`. Sempre forzandomi di ricominciare, sempre cercando qualcosa di nuovo (anche se in realta` stavo benissimo dov’ero). Ora sono finito a Londra a fare il dottorato dei miei sogni (o almeno credo che lo sia) ma nonostante tutto non riesco a liberarmi di questa inquietudine.

    Ecco credo che sia questa la parola giusta: inquietudine.

    Anch’io come te sono pienamente soddisfatto della mia vita, sopratutto quando (senza falsa modestia) mi paragono alla gente che mi circonda. Ma la mia non e` mai una felicita` tranquilla, pacifica ma e` sempre frutto di un continuo calcolo, paragone e riflessione che sinceramente comincia a stancarmi.

    A volte finisco per desiderare una vita semplice, quasi ascetica… vorrei vivere da solo (o al massimo con la mia ragazza) in un luogo sperduto i cui i giorni passano tutti uguali. Vorrei imparare a essere felice semplicemente per il fatto di essere vivo. Smetterla di pensare a tutte le varie possibilita` e cose da fare.

    Credi che questo sia possibile?

    Sarebbe bello avere anche l’opinione di qualcuno piu` maturo, per sapere se si puo` vivere felicemente una vita intera in questo modo oppure bisogna trovare un equilibrio prima o poi (per esempio che fare quando arriverrano dei figli?).

  6. 6
    seastorm -

    Ma quanto siamo scemi tutti quanti, perchè non pensiamo che ciò che abbiamo è molto importante e che molti vorrebbero essere nelle nostre condizioni?
    Perchè non siamo mai contenti? se non ci accontentiamo di ciòche abbiamo, non saremo mai soddisfatti perchè c’è sempre qualcosa che riteniamo migliore, ma se il destino ci ha riservato questo, dobbiamo accontentarci e ritenerti fortunati, perchè non si guarda mai sempre avanti, ogni tanto guardiamo un pò nello specchietto retrovisore, guardiamo indietro.

  7. 7
    Denny -

    Prova a pensare solo per un attimo che c,è gente come me che purtroppo è destinata nel rimanere sola nella vita, che non si fidanzerà mai più, anche se sono ancora giovane, mentre tu hai avuto questa fortuna, fanne tesoro di questo, ti saluto.

  8. 8
    ragazzo_generalmente_considerato_tranquillo -

    Cari Denny e seastorm,
    capisco perfettamente il vostro punto di vista ma non lo condivido…

    prima di tutto io non credo nel “destino” ne in nessuna volonta` superiore. Ognuno di noi ha delle possibilita` nella vita (molte o poche che siano) e sta solo a noi coglierle. E per quanto riguarda il discorso dell’accontentarsi il problema e` di nuovo “quando” bisogna accontentarsi? Come faccio a sapere “quanto” e` abbastanza? E sopratutto perche` dovrei accontentarmi se ho anche solo una vaga speranza di avere di piu`?

    C’e` sempre qualcuno che sta peggio di noi…
    (e probabilmente questo blog ne e` pieno) non dico che i vostri problemi non mi interessino, ma non mi aiutano a stare meglio. Perche` secondo questo ragionamento, per quanto la vostra vita sia difficile sono convinto che sia sempre meglio di quella del 80% della popolazione mondiale che deve lottare ogni giorno semplicemente per avere del cibo e dell’acqua potabile.
    Ma questo vi basta?
    Siete contenti della vostra vita?

    PS: sia chiaro che non voglio provocare nessuno, ne lamentarmi inutilmente… spero davvero che qualcuno abbia una risposta.

  9. 9
    Sergio -

    La cosa che mi fa paura è che parlate tutti di destino…

    ALla fine la nostra vita dipende da nostre scelte e dalle scelte delle persone che incontriamo, purtroppo.

    Ma quale destino

  10. 10
    Denny -

    Purtroppo per chi non c,è dentro in certe cose non può capire, è questo il problema! Io desidero solo avere una donna credo che sarei felice.

Pagine: 1 2 3

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