Il grave incidente di Firenze mi ha suggerito di riflettere sul valore sociale delle professione di ingegnere a difesa delle pubblica incolumità e gli interessi contrapposti di vari soggetti della società.
Ia legge del 1923 prevedeva di riservare agli ingegneri le attività relative alla progettazione e alla costruzione di edifici nell’ottica di salvaguardare la pubblica incolumità. A seguito del DPR 137 2012 il CNI sembra aver adottato una strategia che tutela maggiormente il committente, forzosamente riducendo la tutela della professione e della pubblica incolumità.
Le ditte hanno un interesse immediato alla rapida realizzazione delle opere, ma un grave incidente, oltre alle perdite di vite e e salute determina anche enormi rallentamento, e potrebbe suggerire alla società, di auspicare la piena tutela della professione di ingegnere e della pubblica incolumità; anche ai grandi committenti potrebbe convenire di accettare una minor voce in capitolo nei momenti decisionali che riguardano progettazione e realizzazione dele opere .
Dopo aver riflettuto sono pervenuto alla conclusione che il grave incidente potrebbe suggerire di abbandonare obiettivi di parte o adoperarsi per la piena realizzazione della tutela della professione di ingegnere.
Ing. Salvatore Comenale Pinto
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