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Lettera pubblicata il 9 Ottobre 2007. L'autore, Giuseppe, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Le Ambasciate sono (perlomeno quelle italina in Croazia) sono la cosa più inutilie e ridicola che abbiano mai potuto creare, solo una spreco di soldi e di ridicolizzazione della bandiera italiana persone che non smuovono il culo per niente , i lporoblema è il tuo non tizio che dovrebbe rappresentarti in quel paese che se non ha delle pressioni dall’italia di senatori che sei riuscito con chi sà quale mezzo a contattare scordatelo che ti verrà mai a trovare e aiutarti. E ti parlo di esperienza personale, sanno troppo bene come funziona da quelle parti ma preferiscono tenere la testa sotto 10 metri sabbia e intascarsi il loro bello ultrastipendio mensile senza problemi.
Salve a tutti
L’ambasciata italiana a zagabria mi ha appena
informato che non risultano fatti di questo genere.
e di visitare il sito viaggiare sicuri.it
E pensare che questi … li abbiamo aiutati noi a diventare indipendenti. La stessa cosa comunque avviene da sempre in Slovenia, nei nostri confronti… noi non siamo esseri umani. Noi siamo ‘TALIANI, non crediate. Lo dicono con un’espressione di disprezzo al limite del raccapriccio.
io ,pienamente d’ accordo
oggi ho preso 2 multe di 150 euro
non avendo fatto nulla ,mi hanno rivoltato la macchina come un criminale ,sequestrato i documenti se non pagavo le cose come dicevano loro
tratta i miei famigliari di cui una bimba di 6 anni come io
no tratterei nemmeno il peggiore dei miei nemici,
non ho parole
vorei giustizia per tutti
sono annichilito dall’orrore di questa vicenda,quindi in Romania mi è andata di lusso,mai successo niente con loro, si confermo che ai tempi(parlo del 1993)della crisi croato-romena ebbi l’imprudenza di entrare in Croazia(Kirschia…almeno nella loro lingua serbo-croata) e lo sbirro della vama(dogana)quando vide il passaporto romeno di mia moglie mi fece segno che non potevamo transitare causa una crisi diplomatica in corso con la Romania,( la Romania vendeva petrolio tramite la via fluviale del danubio all’allora belligerante Serbia(dirimpettaia davanti alla Romania) in guerra con la Croazia…
Mi insegno’,il poliziotto,che a 4 km c’era un’altra “Vama” quella slovena e da allora feci sempre quella schivando la croazia.
Allucinante la Vostra vicenda ancor piu’ quella patita in carcere da Giuseppe, vorrei solo sapere dopo 2 anni come è andata a finire, perchè un fatto cosi se fosse successo in Romania(che non è una nazione di santerellini) avrebbe avuto come esito l’incarcerazione e espulsione dei poliziotti coinvolti e del giudice…
Hanno fatto bene!
Salve a tutti sono Giuseppe il malcapitato, che dirvi inanzitutto grazie per la vostra solidarietà, a distanza di 2 anni sono in attesa di processo alla corte europea Bruxel io e altre 15 persone (provenienti da tutta europa) che come me hanno subito cose simili e peggiori in Croazia.. Poi che dirvi cerco di non pensare a quanto successo perchè la ferita è sempre aperta, non auguro a nessuno di subire un ingiustizia pagare per una cosa non commessa ed essere derubato della propria libertà solo ed esclusivamente per soldi, sto continuando a pagare io e mio padre il mutuo di 50.000€ che la mia famiglia ha dovuto per pagare la cauzione e le spese di avvocato. La cosa che fa male e che il nostro stato e miei connazionali (se ancora esiste una nazione che si chiamava Italia) restano nella totale indifferenza di quanto succede all’estero a connazionali pensando semplicemente “Tanto è capitato a te!”oppure “chi sa come sono andate veramente le cose ” e non mi riferisco solo ai semplici italiani in quanto persone, ma a tutii gli enti le telvisioni le radio che ho cercato invano di contattare, ma non perchè amo la pubblicità o la notorietà anzi… solo per mettere in luce quello che mi è capitato perchè potrebbe accadere ad un altra persona. Vi ringrazio dei messaggi solidari tanti saluti giuseppe monsurrò.
Io, italianissimo, le vacanze in Croazia le faccio dal 1992, quando non ci andava nessuno per paura di una guerra che si combatteva a centinaia di km. di distanza. Bene, dal 1992, ho ogni anno cambiato posto, perché la costa croata è talmente bella che mi piace visitarla palmo a palmo. In 18 anni, mai avuto un problema. Quindi non è vero che queste cose sono diffuse in Croazia. Il fatto di aver subito un’ingiustizia non autorizza nessuno a generalizzare.
Il fatto capitato a Giuseppe è raccapricciante. E a lui va tutta la solidarietà. Per il resto ho letto molte leggende metropolitane nei commenti degli altri, leggende che ascoltavo quando vivevo a Trieste dalla parte nazionalista e fascista dei triestini. Parte che ha da sempre in odio Slovenia e Croazia. Paesi che per me sono assolutamente civilissimi e meritevoli di essere in Unione Europea molto più di tante regioni d’Italia dove la legalità è un optional.
A proposito di questo, vorrei ancora aggiungere che la regola del silenzio è in molti campeggi e villaggi fissata alle 22 perché ci sono molti turisti nordici che hanno orari diversi dai nostri.
Le regole in Croazia si devono rispettare. Hanno la mentalità asburgica, mitteleuropea, non la mentalità italiana lassista. Se a qualche italiano non va bene che ci sia il “silenzio” alle 22, vada in altri campeggi o vada in un’altra nazione a fare le vacanze. Di gente in Croazia d’estate ce n’e’ anche troppa.
Questo non giustifica nessun abuso. Ovviamente.
Spero che la Corte Europea faccia giustizia.
Vorrei raccontare due episodi di cui sono stata testimone lo scorso gennaio sui voli a/r Girona-Londra, protagonisti alcuni “itagliani”. Sul volo di andata l’itagliano che comincia a vociare in maccaro-inglese e insulta l’hostess con un “f***ing b***tch”, cosi che la hostess (spagnola) gli risponde per le rime (con savoir faire, senza insultare beninteso)e lo rimette in carreggiata. Quando siamo scesi mi sono sentita dire un secco “BYE” pure io che non le avevo fatto nulla! (aveva purtroppo visto il mio passaporto italiano!). Sul volo di ritorno un gruppetto di “itagliane” fastidiose e rumorose che oltre a far c***ino sparavano cavolate a più non posso, senza parlare dei soliti insulti verso le hostess per via di una valigia a mano (pesava più di 15 kg e ste principesse volevano portarla in cabina, si vede che loro sono al di sopra delle leggi, tse!). Ecco gli italiani all’estero: cafoni, rumorosi e maleducati, uomini e donne. E se non si è come ‘sti specimen ci si va di mezzo lo stesso: per lo straniero sei un “itagliano” pure tu che sei perbene!
Magari in quel villaggio prima di Giuseppe e la sua comitiva sono passati gli altri “itagliani” che hanno piantato giù chissà quale casino tanto da costringere la security a passare ai fatti a partire dai prossimi italiani che si azzardano a discutere regole e ordini del villaggio, la cosa non mi sorprende affatto visti gli elementi che ci precedono il più delle volte…
Noi italiani, quando andiamo all’estero, siamo prepotenti, chiassosi,
volgari e maleducati. Ci sta solo bene se ogni tanto qualche poliziotto
ce la fa pagare come meritiamo.