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Lettera pubblicata il 19 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore sarah.
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Comunque vada avanti la storia di Sarah e Andrea sara` la loro vita (dentro di loro e la’ fuori) e non qualcosa che esiste (qui dentro e la’ fuori) in un modo o in un altro perche’ Rossana nel suo egocentrismo valuti i toni o l’andamento tipo le azioni in borsa o dica “io ve l’avevo detto”. Non ho idea perche’ tu abbia preso di mira Sarah, con certi atteggiamenti che vanno oltre l’espressione di un’idea (e se a 67 anni non te ne rendi conto e’ grave… Anche perche’ non avendo appigli – due adulti e liberi si mettono insieme…- pare che hanno offeso una tua idea o momento tuo della vita e dell’umore semplicemente “esistendo”). Ma poiche’ con me (e non solo me) e’ successo qualcosa di analogo in diverso contesto – si e’ risvegliato qualcosa di TUO – e via per la tua tangente, in un tuo mix di aggressivita’/vittimismo/acidita’ ecc… beh, non mi stupisce a questo punto piu’ di tanto vederti esprimere non un modo di fare ma di essere. Nel forum. La’ fuori, per fortuna, non lo so
Lilly, oggi casualmente ho letto questa frase: @per qualcuno la felicita’ altrui e’ come una puzzetta, gli da’ fastidio perche’ non e’ la sua@
e meno male che c’è almeno qualcosa che non sai, Luna.
per il resto, non vale la pena di soffermarsi oltre. chissà perchè non riesci una buona volta a farti i fatti tuoi!
Credo che l’errore di fondo sia, sempre, lo stesso. Credere che tutto l’universo si muova secondo regole generali, fisse, standard. E che se le cose paiono prendere una strada diversa è solo questione di tempo e, prima o poi, il sentierino sconosciuto porterà, inevitabilmente, alla ben nota strada principale.
Ma non è così.
Fa piacere crederlo, da sicurezza crederlo, consola crederlo. Forse!
Ma non è così.
L’esperienza di dieci, cento, centomila, un milione non è l’esperienza di tutti.
Se dovessi rapportarmi a Sarah ed Andrea74 sulla base della mia, ormai venticinquennale esperienza, potrei comodamente essere la più nefasta e nefanda corva in aziona, potrei immaginare scenari apocalittici di tragedia e rotture, potrei diventare ironica, sarcastica, sardonica, inondarli di pessimismo, etichettarli come dodicenni in calore.
Ma non lo faccio neppure con me stessa. Ieri non è oggi e oggi non è domani. Tizio non è Caio, le ragioni di Mario non sono quelle di Silvestro.
E non lo faccio non perchè sono una Santa subito o una buonista o una Pollyanna ad oltranza.
Lo faccio perchè ho vissuto, sto vivendo e butto un occhio, non per spettegolare, sulle persone che ho intorno e su quelle che ho conosciuto indirettamente tramite le persone che ho intorno.
Chi mi conosce, anche attraverso un forum, sa quante volte sono stata lì lì per buttare la spugna e me stessa.
Eppure ho sempre provato un moto di nausea all’idea di fare il capobranco in braghe corte, cappellino e fischietto che organizza una sorta di abdicazione di gruppo ai propri sogni e speranze tenendo in mano una cartelletta stracolma di statistiche, dati scientifici e quant’altro.
Io posso essere infelice o sulle spine, per mille motivi, insieme al 99,8% della popolazione mondiale. Eppure il sapere che esiste un minuscolo 0,20% di persone serene in grado di vivere gioia e disgrazie tenendosi saldamente per mano mi basta per spiegare quel moto di nausea e per essere contenta che una Sarah ed un Andrea si siano conosciuti, ricosciuti, messi insieme.
Mi basta a frenare e a far sparire quel pessimismo cosmico che, a volte, mi riempie.
Resta il fatto che non capisco (o meglio, capisco fin troppo bene, ciò che non mi spiego è come si possa credere che possa sfuggire a chi legge) è il mascherare un evidente fastidio con due apparenti buone intenzioni: 1)l’invito a riflettere su quanto potrebbe essere dolorosa la culata se si cade da tre metri sopra il cielo anzichè dal piano ammezzato 2)l’invito al pudore nelle manifestazioni di affetto.
Sia Sarah che Andrea hanno ampiamente parlato di culate tali da rendere le chiappe due tavole levigate. Non sono dodicenni che mettono il becco nel mondo per la primissima volta.
Il pudore…..lo potrei capire se fossero piombati in un forum di disperati per amore scrivendo (in coppia)” noi siamo felici tiè”, non lo capirei se scrivessero in un forum di disillusi per portare una ventata di speranza.
Non riesco proprio a piazzarlo in un contesto logico in questo caso di specie.
Lei ha scritto a lui.
Lo ha fatto in forma pubblica ……e quindi?
Le ha fatto piacere dire in un forum quanto il suo fidanzato l’ha fatta stare bene.
E lui le ha risposto in termini analoghi.
Lo hanno fatto migliaia di autori nel corso dei secoli.
Lo hanno fatto, addirittura in TV, Fellini e la Masina, Sandra e Raimondo, Manfredi e sua moglie Erminia, Pertini e la consorte…..
@per qualcuno la felicita’ altrui e’ come una puzzetta, gli da’ fastidio perche’ non e’ la sua@
Credo che tu, LUNA, abbia visto giusto
Rossana io e te non abbiamo mai nè dialogato nè litigato. Nè ci siamo confrontate in alcun modo.
La tua esperienza di vita ti ha portato a convinzioni in cui stai bene e che nessuno pretende che tu cambi o che tu tenga per te.
Ma sono convinzioni che fanno stare bene te.
Con certe convinzioni, io, per come sono fatta (e ho 40 anni, ormai mi conosco….) starei di mer*a come tu, probabilmente, staresti di mer*a se avessi le mie.
E’ il tono da guru con cui diffondi il verbo e la pietà con cui sembri guardare l’altrui felicità (tipo: scrivi scrivi….tanto aspetto al varco…..la statistica, la storia, la filosofia ti porteranno nel mio cantone) che provocano diatribe.
Non i contenuti.
I modi.
Ciao.
:))))))))))))))))))))))))
Il mio 86 era per la chiusa dell’83 di Rossana, che per me ha una faccia tosta notevole. – LILLY, quoto tutto. E trovo anche parecchio kitch che si vada avanti con formule matematiche per cui 30 sta due volte in 67 con il resto di 7 in base ad esperienze di vita. E non lo dico per me, che tra l’altro non ne ho 30, per cui del “30enni immaturi” tanto piu’ per me posso fregare. A parte che oltre alle esperienze di vita conta quel che te ne fai e che sei e come le metabolizzi, il punto non sta neanche li, ma nel modo, appunto, di porsi. Ho conosciuto e incontro ogni giorno gente di ogni eta’, anche maggiore e una delle persone migliori che ho conosciuto e’ morta a 102 anni. E mai ho sentito queste persone, per quante ne avessero passate e vissute,avere un certo tipo di atteggiamento. neppure quando,.
Erano in dissacordo o volevano, e sinceramente, dare un consiglio o mettere in guardia. Ma non gettando negativita’ o bisogno di controllo in un mix tra “tanto e’un trastullo” ma “tutto mi e’ concesso perche’ ho una mia idea” e come se il modo non contasse.
mah io dico solo che l’ipocrisia ha raggiunto il culmine,leggere cose tipo:
“il forum è frequentato in modo assiduo da alcune persone “dure e pure”, ben inserite nel contesto culturale dominante, che non hanno sbagliato mai e che mai sbaglieranno, sempre pronte a giudicare pesantemente e a fare la morale.”
da chi poi si permette di “assolvere”, “valutare” e “analizzare” mi fa cadere le braccia.Comodo assolvere un traditore come se si fosse una giuria per dire “ciccio ok assolto e cerca di rigare dritto”, quando poi è palese che quello dritto non riga,e poi la stessa persona è pronta a offendere se si scrive una lettera d’amore,passando poi per discorsi alla quark,alla darwin e chi ne ha più ne metta…il nocciolo è semplice: giustificare un certo comportamento perchè ci si è comportati in modo simile e ci si augura che la società non giudichi certe cose e dica “mah si capita”.
A me non frega nulla se ci sono persone talmente egocentriche da voler l’applauso e voler apparire come moderne e aperte quando sotto i documentari esposti alla piero angela si notano evidenti pruriti.Cerco di non rispondere ad altre discussioni perchè mi sono scocciata e non mi va di ripetere le solite cose.
Per coloro che sanno ancora amare e hanno capito il significato di questa lettera:
nessuno può assicurarvi che incontrerete la persona della vostra vita,non c’è sicurezza ma credo che in primis bisogna capire cosa si vuole e lottare per questo.Bisogna essere sempre se stessi e puntare tutto sulla comunicazione,comprensione e sincerità, cose basilari a mio parere in un rapporto, che deve essere reciproco per funzionare in modo che ogni piccola cosa diventi un ricordo dolce e sereno da strappare un sorriso in una giornata triste e cupa.
SARAH, innamorarsi, almeno secondo me, non e’ affatto facile e tutt’altro che banale. E l’imprinting per me non c’entra una fava con il fatto che, lungo il cammino, non sono 289 le persone che hai amato, per quanto tu (generico) possa aver pensato figo/che simpatia e aver voluto bene, e anche molto bene, ad un sacco di gente. La dipendenza affettiva esiste e diversi la confondono con l’amore o sovrasta l’amore, e se e’ per questo c’e’ chi per non star solo si fidanzerebbe con un portachiavi, ma molto piu’ per ragioni interne a dei suoi vuoti o bisogni che per schemi imposti dall’esterno. E se uno si sposa solo perche’ senno’ delude sua zia Gesualda o non molla la fidanzata che non ama per paura delle conseguenze sociali, materiali o famigliari o perche” lei pero’ cucina bene i maccheroni o i futuri suoceri hanno casa a Cortina il problema cmq sta in lui piu’ che fuori