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Lettera pubblicata il 21 Aprile 2008. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore lupetto.
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certo che questa società si basa tutta di come appari e non come sei.. ma parlando per me il mio gesto di mettermi un pò di ombretto non nasconde niente di tutto quello che è stato citato, anzi, mi trucco molto di più ora (cioè tutti i giorni) che prima quando non ero ancora fidanzata.
Il mio ragazzo mi ha visto in tutti i modi possibili, eppure non capisco.
Forse è colpa del mio lavoro a contatto con la gente, forse il fatto che truccarmi mi mette anche allegria, che poi ci dedico solo 5 minuti della mia giornata, non credo che in un gesto così piccolo si nascondono malignità così grosse.
Anche gli antichi egizi si truccavano no?
Tegola,quale tasto hai toccato…il lavoro col pubblico.Da noi si dice che i lavori col pubblico mettono nervosismo e non allegria e non li vuole nessuno
Beh, nel mio piccolo di esperienza al pubblico posso dire che bisogna avere una pazienza sovrumana, perchè chi sta al di là del balcone, sportello, scrivania etc…proprio non ci pensa a come sta chi è al di qua…vogliono, pretendono, bisogna stare a servizio si, ma non mi sembra che dobbiamo schiavizzarci….o non abbiamo sentimenti…
Allegria…si ma dipende dai giorni e dal tipo di mansione….
Tegola, non è che se una si cura, fa cose maligne è se una si cura estremizzando e criticando chi non lo fa o lo fa di meno che nascono i problemi, una mia collega, per dire, si trucca sempre perchè nella sua cultura (slava) le donne devono essere sempre a posto, sempre curate ovunque, anche in csa….però lei a differenza di me, non sta alla polvere…e al grasso e al resto delle schifezze che assorbo…se mi truccassi ogni giorno, poi quando voglio essere al massimo come sono? come sempre….
Ma poi immaginate che bello metto il trucco, mi prude in faccia la polvere, ho le mani sporche di grasso e zac bella maschera da Halloween divento….
Quando lavoravo al pubblico ero sempre ok, un velo di trucco che fa pulito e composto, ma nulla di sgargiante o elaborato…che senso ha…??
Altro che la pazienza col pubblico…quando poi ti schiavizzano i capi per prima imponendoti di non alzarti dalla sedia,di non dire una parola in + del dovuto,di stare oltre l’orario di apertura,in bugigattoli dove puoi a malapena stendere le gambe…
Ovviamente la riflessione deve essere fatto SUGLI ECCESSI! Non sulla normalità!
L’eccessiva ricerca di un’ effimera bellezza, non porta ad alcunchè, se non, appunto, ad un temporaneo pseudo-benessere! Dentro, lo ripeto, si rimane sempre gli stessi!
Ciao Isis
Ciao Micio!
Lupetto non so….io ero in un esercizio pubblico, niente bagno, niente lavaggio degli occhiali se si sporcavano…sempre al bancone sorridenti e serene e disponibili anche se non stavi bene o ti girava male e di fianco in un altro bancone il datore di lavoro che ti guardava male e ti rinproverava se parlavi troppo se parlavi troppo poco se eri troppo lenta troppo sbrigativa….ma se uno ama il proprio lavoro…lascia scorrere queste cose e non ci pensa,pensa a fare il proprio lavoro al meglio senza pensare alle critiche vedendole come una cosa costruttiva..certo c’è modo e modo di dire le cose…e il mio datore di lavoro non s’è laureato a Oxford…però…non bisogna prendersela troppo altrimenti si vive male noi stessi in primis….capisco la tua frustrazione, ma forse te la prendi troppo…forse dovresti essere più positiva nei confront idella vita….non puoi pesare tutto e sempre sennò non vivi…
si,ma non avete capito ciò che ho detto..
Mi mette allegria truccarmi, e non stare a contatto con il pubblico. Mi piace apparire al meglio nel mio lavoro come in ogni circostanza, Isis il tuo è un caso a parte..
Però io che lavoro a contatto con la gente da molti anni ormai, ho imparato a valorizzarmi per gli altri e apparire più sicura di me proprio perchè questa società non guarda più in faccia nessuno. Ma non ci penso, cioè, soprattutto lo faccio per me, poi non so se avete capito cosa intendo.
Scusa se ti faccio una domanda Tegola:faresti sentire in colpa una ragazza che non si trucca e che reputi sciatta?
Personalmente mi truccherò si e no una volta all’anno, di solito quando sono di malumore e decido di fare qualcosa di diverso dal solito che mi diverta, ma per il resto complice senza falsa modestia la natura che mi ha donato un viso abbastanza piacevole dalla mattina presto senza alchimia alcuna, non ho mai avuto pazienza per ritoccare i tratti del viso con costante quotidianità. Ma credo sia anche un fatto di educazione. Mia madre non si truccava mai, ha iniziato a farlo sporadicamente dopo i 45 anni nelle giornate in cui i segni della stanchezza si facevano troppo evidenti, fermo restando che una cura di sonno era da lei preferità. L’ abitudine al trucco è anche una cosa che si impara e si tramanda e non di rado sono anche i padri a ” insegnare” in un senso o nell’altro. Ci con padri che non battono ciglio sul trucco delle mogli o delle mogli, altri come il mio che lo trovano sgradevole e trasmettono questo alla moglie o alla figlia. L’unica volta che ho messo il rossetto rosso l’ho dovuto togliere perchè io padre non la finiva più di dire che sembravo sporca di sugo dela pastasciutta.
Ben detto,ChiaraMente.Anche i padri fanno la loro parte.Il mio dice che una donna deve portare i tacchi e io gli rispondo:’dici così perchè sei uomo e non puoi metterli,pensa se li mettessi e cadessi dalle scale’.Come si fa a camminare bene coi tacchi e come si fa a imporli da uomo che non se li porta?Anch’io non trovo poi così male il mio volto,ho tratti regolari e finchè non ho rughe o capelli bianchi non vedo cosa c’è da ritoccare.La semplicità di un volto,se non ci sono poi così grandi inestetismi,lo rende + bello.Talvolta è la gelosia delle vecchie befane che non sopportano di vedere ragazze al naturale che non hanno bisogno di truccarsi per sembrare decenti o il sofismo di uomini che guardano dal piedistallo senza provare le fatiche dell’apparire.