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Lettera pubblicata il 13 Giugno 2018. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Poulenc.
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Perché vanno al Nord dal Sud per lavorare? Mica è necessario avere il Nobel in economia per capirlo : 300000 posti di lavoro bruciati dal 2007/8; se non hanno messo al rogo anche le persone da qualche parte avranno dovuto andare a cercarlo sto lavoro!!! Sugli/lle insegnanti ti prego, dinne un’altra!! Dopo anni di domande la cugina di una mia ex lavora stabilmente a Brescia perché è lá che c’era posto!! Ah, per la cronaca : dopo un fidanzamento “familiare” come lo descrivi tu andato a rotoli ora è felicemente accoppiata con un tipo che la sua famiglia non conosce nemmeno di vista!!!
Alessandro, ma tu sei sicuro di esistere? Pensi ( dunque esisti!), scrivi frasi di senso compiuto a tema, non sei paranoico, non odi le donne, sei realista, guadagni mille euro al mese e sopravvivi a Milano!!! Cmq, meno male che qualche uomo normale ogni tanto scrive…
Ma poi su questa questione c’è da far luce su due punti importanti:
1) Un tempo si socializzava di più con gli amici che con la famiglia perché si cercava un’evasione dalla propria famiglia con la quale si aveva sempre rapporti molto tesi; a quell’epoca i genitori imponevano ai figli il coprifuoco che bastava violarlo anche per soli 5 minuti e per l’intera settimana non si usciva di casa, il profitto e la condotta a scuola incidevano molto sui rapporti familiari e di conseguenza anche sulla tranquillità della vita domestica, ad esempio bastava una brutta pagella o essere bocciati che scattavano punizioni molto severe tra cui anche l’annullamento di intere vacanze estive che all’epoca erano di due mesi. Oggi invece c’è molta alleanza e complicità tra genitori e figli, tant’è vero che basta un semplice rimprovero di un professore nei confronti di un allievo per far scattare l’ira più assoluta dei genitori a tal punto da picchiarlo e mandarlo all’ospedale [continua…]
<– e inoltre i giovani di oggi hanno molte più agevolazioni in quanto sono figli unici (o al max hanno 1 solo/a fratello/sorella in camere separate) di entrambi i genitori lavoratori e residenti in ampi spazi, a differenza di quelli di un tempo che erano 3-4 figli in spazi stretti e lavorava solo il papà, e quindi preferiscono stare di più con la famiglia che con gli amici.
2) Oggi soprattutto al sud si fa carriera per raccomandazioni dei genitori, lo vedo soprattutto nel mio ambiente di lavoro dove quelli che sfondano sono tutti figli d'arte, ossia figli di colleghi docenti i quali li vedono come dei nipoti a cui riservare un trattamento preferenziale; quindi il successo che fanno lo devono tutto al padre e perciò rimangono fedelissimi alla famiglia, ergo non socializzeranno mai al di fuori della reggia familiare, soprattutto le figlie non si metteranno mai con uno qualunque al di fuori delle conoscenze familiari per non deludere le aspettative del padre che le ha raccomandate.