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Lettera pubblicata il 29 Agosto 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore blackrose90.
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@ets: grazie per i tuoi consigli, buona fortuna per tutto!
@Sirio: l’età anagrafica, invece, dice molto. Ad una certa età, e per di più senza esperienza, nessuno ti assume. Se fai l’università, impiegandoci tantissimo tempo per ottenere la triennale, è ancor peggio. Questo è ciò che penso. Io posso sentirmi anche una diciannovenne, dentro, non ha importanza. Non è così, non è che ho fatto l’università perchè “dovevo”, l’ho fatta perchè volevo, solo che non ho mai avuto inclinazioni particolari e quindi non ho mai saputo quale percorso scegliere. Quello che faccio ora non mi dispiace, ma so che non è il mio futuro. E’ difficile cambiare il proprio cielo e ci vuole una gran forza. Spero di riuscirci, un giorno. Grazie per i tuoi consigli.
Io questo discorso dell’età che più vai avanti e più diventa lavorativamente discriminante l’ho sentito solo da persone oltre la soglia dei 30 anni che si sono presentate nel mondo del lavoro con zero esperienze o quasi e con svariati anni fuori corso (e quasi sempre avendo fatto facoltà umanistiche non professionalizzanti). Tu però di anni ne hai 26, ti sei diplomata con il massimo dei voti, se inoltre sai qualche lingua (l’inglese almeno) puoi sicuramente trovare un’alternativa. Conosco persone che hanno lasciato l’Italia perchè stanche dei luoghi comuni e di sentirsi ripetere sempre le stesse cose.. e la loro strada ti posso assicurare che l’hanno trovata eccome. In tal senso ti consiglio i paesi nordici.. Irlanda, Norvegia ecc.. svariate aziende cercano giovani che conoscano l’italiano (oltre l’inglese) per gestire i rapporti commerciali e non con le sedi italiane di clienti e/o partner. Io personalmente ti consiglio Cork in Irlanda perchè ci sono stato in vacanza e ho anche lavorato con aziende che avevano lì sedi distaccate con un sacco di giovani italiani assunti. Dacci un’occhiata a questo sito, non sia mai che possa ispirarti: http://www.italianicork.com/ Volentieri ti aiuto se ti servono altre info in tal senso.
L’età anagrafica non conta? Mai provato a cercare lavoro oltre i 32? BAH.
@Sirio: la mia mail la trovi nei commenti sopra, se vuoi darmi consigli al riguardo.
E’ una mail creata ad hoc e non ho problemi a ricevere spunti, consigli o semplicemente a condividere esperienze e vissuti per conoscere nuovi punti di vista.
Grazie mille per i suggerimenti che mi hai dato.
@Yog: l’utente ha poi chiarito (sopra al tuo commento) cosa intendeva dire.
Nel mondo del lavoro l’età conta eccome. Vogliono gente apprendista x pagarli meno ma che abbiano esperienza ( che se nessuno te la fa fare, come farai ad averla non si sa, senza contare che è una contraddizione in termini). L’apprendistato per legge puoi farlo fino ai 29 anni, e anche un anno di volontariato ha un limite di età. Le aziende vogliono “schiavi”. Se lavori bene, sei fuori perché troppo adatto, se non lavori, sei logicamente fuori. Poi, ci sono aziende che non assumono donne, con la scusa di lavori troppo pesanti, in realtà é perché non vogliono cercare sostituti in caso rimangano incinte. Aziende che vogliono solo stranieri perché possono sfruttarli pagandoli poco e con meno problemi burocratici. E aziende che non sanno nemmeno loro cosa vogliono.
Diciamo che se invece di mollare avessisemplicemente ccambiato facoltà era meglio. Daltra parte non ti sono d’aiuto la famiglia, anche perché non é che uno si deverta a stare a casa.
Cara black rose..ti capisco alla perfezione.. Quella sensazione di trascinarsi andando avanti…cercando solo di soppravvivere e trascinarsi avanti…
Sei viva..e devi andare avanti…ma in realtà dentro ti senti morta da tempo..non c’è gioia..non c’è luce.. Non c’è allegria ne forza ne stimoli e ne entusiasmo! Io ti capisco benissimo perché io sono così…ma io alla tua età avevo già passato l’inferno e tentato il suicidio!
Ragazza mi spiace davvero per ciò che stai passando e anche che hai genitori del c.... così… Che invece di aiutarti e capirti e venirti incontro ti vogliono solo fuori dalle balle!
Devi solo tu trovare la forza dentro di te! Non ho capito che università stai facendo e che lavoro dovrebbe darti dopo ma tanto è evidente che vai avanti così per fare qualcosa! Devi ritrovare te stessa!lascia perdere il passato!non rimuginarci sopra perché non serve a nulla!non cambia il passato ormai è andato così ma sei ancora giovane! Non è tardi! Puoi ancora rimetterti in gioco e provare a vivere DAVVERO!
Ma devi volerlo con tutta te stessa e tutta la tua anima! Devi riprenderti la tua vita….
Se i tuoi ti rompono le palle dovresti dirgli che dovrebbero solo vergognarsi ..un genitore dovrebbe capire quando ha un figlio che sta attraversando un periodo di crisi profonda ..già ma è più facile condannare e giudicare! Dovrebbero imparare a fare i genitori!…
Pensa a che lavoro vorresti fare cosa ti piacerebbe. Pensa alle tue attitudini e qualità e poi cerca! Lascia stare gli studi…servono a un c....!
http://Www.jobatus.it
Vai su questo sito. .ci sono tante offerte di lavoro in tutta Italia!
Non è tardi per nulla! Prova e credimi!
Blackrose90, la tua lettera mi colpisce tantissimo. Io ho 23 anni e sono nella tua stessa situazione, bloccata nello studio (e nelle amicizie). Vedo che hai indicato un indirizzo mail per scriverti ma prima di farlo ti chiedo se posso usufruirne anche io. Sapere che qualcuno prova le mie stesse difficoltà è confortante.
@iosonoio: concordo sul fatto che l’età conti. Ho provato a fare domanda per il servizio civile ma non credo che mi prenderanno. Intanto il tempo passa e quelli più giovani hanno sicuramente più speranze di esser assunti, rispetto a me che non ho manco esperienze significative, in ambito lavorativo, alla mia età. Non incolpo i miei perché credo mi stiano spronando, anche se con me ottengono l’estatto opposto: mi abbattono.
@sofia: grazie per il tuo commento. Ci tengo a precisare che i miei non è che mi stanno dando un ultimatum o altro. Mi terranno qui sino a che non avrò un’indipendenza economica. Però sento, lo sento io, di esser un peso. Mia sorella più piccola si é laureata e lavora. E vive da sola! Io sono la pecora nera della famiglia! Oramai, almeno la triennale, vorrei finirla…poi so che non seguirò il percorso dei miei studi, perché non potrò trovare lavoro nel mio campo.
@nevealsole: Certo che puoi contattarmi! Anzi, come già detto sopra, mi fa piacere se posso confrontarmi con altre persone e darci consigli, suggerimenti, vissuti! Quindi utilizza pure la mia mail per scrivermi, se vuoi!
Ciao Rosanera (e già il nick la dice tutta :))
Innanzitutto smettila di darti delle etichette negative (pecora nera, nullafacente, inconcludente etc…), altrimenti l’autostima trova il petrolio.
Quello che è accaduto oramai è passato, focalizzati solo su ciò che puoi fare da qui in avanti.
Da dove cominciare?
Per esperienza (sono un Mentalcoach) ti dico che conviene sempre partire da ciò che più ti appassiona, da ciò che scatena in te la gioia di fare, di vivere.
Ovviamente se non hai ancora ben chiaro cosa, il primo step è cercarla. Ferma il mondo e pensa solo a cercarla per perseguirla.
Vedrai che poi tutto il resto verrà da se.
Buona vita!
Senti, perché non vai a vivere con tua sorella? Forse lei ti riesce ad aiutare moralmente, è chiaro che i tuoi non riescono anche se non lo fanno apposta. Ti stacchi dai tuoi, così già cominci a non sentirti più un peso, e stai con tua sorella che credo può avere un altro modo di porsi con te, e cominci a studiare più intensamente (saresti già in un ambiente diverso, magari ci riesci), e anche volendo potresti cercare un lavoretto, per contribuire alle spese. Probabilmente con tua sorella potresti sentirti più leggera, in un ambiente con minori pressioni, che ne pensi?