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Il dramma di non trovare uno straccio di lavoro

di Anonymamente
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 29 Giugno 2011. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 75 commenti

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  1. 21
    colam's -

    A parte che , salvo miei errori , lavorare e’ un “diritto” solo sotto regimi socialisti o comunisti. Noi (io penso purtroppo) viviamo in uno stato capitalista, in quanto tale il lavoro e’ grosso modo l’incontro di varie variabili economiche quali domanda/offerta, capitale e rendimento, competitivita’ e libero mercato…

    Cmq , non conosco Udine e provincia, ma se non hai ancora provato ti consiglierei di candidarti nelle seguenti industrie:
    – distillerie e enoteche (io penso Udine uguale grappa!)
    – acciaieria (credo sia la Danieli)
    – forse cartiere

    ?

  2. 22
    Clarissa -

    Colam’s, il lavoro è un diritto di tutti, in una democrazia. Art. 1 della Costituzione italiana.

    Immagino che tu, date le tue conoscenze, di lavoro pulisca i cessi (senza offesa per chi pulisce i cessi, conosce l’art. 1 della Costituzione, o almeno, se ignorante, sta zitto).

    Il lavoro nero è un reato (molto diffuso, in questa “democrazia”). Il lavoro “a progetto” è un reato “legalizzato” (molto diffuso). Gli stage degli “sfigati-ultimiarrivati” (molto diffusi) sono schiavitù pura e semplice. Proviamo un po’ a immaginare… Sommando ai lavori da me citati sopra, 1/3 circa del PIL di evasione fiscale, e vedete che cosa resta, di lavoro. Mavvelodicoafa’, Stefano e Colam’s? Siete la prova che il lavoro dovrebbero proprio proprio proprio averlo tutti. E invece no, perché bisogna essere “furbi”. Che dico, “astuti”, meglio. Quando, non raccomandati, o figli di papino, o zo......, oppure geni, eh? Che cosa c’entrerà, poi, la furbizia, con il LAVORO, con la buona volontà, la serietà, la competenza, l’onestà, Dio (o Stefano) solo lo sa.

    Ah, ma già… Dimenticavo… Siamo in Italia… Guai a non fare i furbi, vero? Devi crepare: se non sei furbo. Questo è il messaggio. Dei potenti e dei servi.
    “Che la furbizia sia caratteristica servile, e mai signorile, è la sola fondamentale scoperta politica che milioni di italiani devono ancora fare” (Michele Serra).

    Ciao Anonymamente, sei una ragazza in gamba.

  3. 23
    Stefano -

    Clarissa…
    Invochi la buona volontà, la serietà, la competenza, l’onesta…sono tutti pregi che reputo di avere…in più mi permetto anche di possedere quella malizia, furbizia, scaltrezza(chiamala come ti pare tanto rimane un tratto negativo per molti) che in molte situazioni mi permette di essere una spanna sopra a tante persone anche più “esperte” di me…è un peccato…?!?! Ripeto che il mio essere “furbo” non danneggia nessuno…è la semplice filosofia del “MAGGIOR RISULTATO COL MINOR SFORZO”…chi riesce a vivere la vita con questo pensiero in testa (OTTENENDO IL RISULTATO) vivrà beato e felice…ci sono persone che non ci riescono, e magicamente la frase diventa: “NESSUN RISULTATO CON IL MASSIMO SFORZO”…queste persone non devono piangersi addosso ma devono sforzarsi ancora di più perchè se con il massimo sforzo non ragiungono nulla, figuriamoci mollando tutto (riflettici Anonymamente)!

    AH TRALALTRO…io non sono MAI stato raccomandato…nonostante le migliaia di conoscenze che ho in giro…mi sono sempre fatto il c..o DA SOLO…!!! quindi non menarmela col discorso del figlio di papà perchè io sono andato a lavorare a 18 anni perchè mi ero stufato di essere un peso per la mia famiglia…questi discorsi mi fanno solamente incavolare…perchè poi si passa all’invidia di vedere qualcuno “arrivato” e darsi le giustificazioni tipo quelle che hai dato tu…
    UN ESEMPIO?
    La mia ragazza ha 23 anni, è segretaria di direzione…visto che prima hai citato le “zo......” ti sembrerà giusto dare della zo...... alla mia ragazza visto che a 23 anni guadagna più di me…quindi stai attenta a quello che dici perchè l’hai proprio fatta fuori dal vaso…!!!

    “Mavvelodicoafa’, Stefano e Colam’s? Siete la prova che il lavoro dovrebbero proprio proprio proprio averlo tutti. E invece no, perché bisogna essere “furbi”. Che dico, “astuti”, meglio. Quando, non raccomandati, o figli di papino, o zo......, oppure geni, eh?”

    Questo intendevo quando parlavo di invidia..continua a credere che sia un mondo ingiusto…anzi no…prendi il mappamondo e trovati il paese perfetto…che ti da lavoro solo perchè lo chiedi ed è un tuo diritto…e che magari se sei incapace ti coccola pure e te ne trova un altro, e un altro ancora…finchè quando capiscono che non sai fare nulla ti danno un vitalizio senza chiederti indietro nulla…se cerchi bene lo trovi secondo me…quando lo trovi fammelo sapere…!!!!

    Anonymamente, io non crederei a Clarissa che ti dice “sei una ragazza in gamba”…o meglio anch’io credo che tu lo sia…ma ti dico: “SEI UNA RAGAZZA IN GAMBA, MA IN QUESTO MONDO TE NE SERVONO DUE DI GAMBE”…credo sia più motivante e più vicino alla tua realtà…
    In bocca al lupo per la tua ricerca…!!!!

  4. 24
    stefano -

    Anonymamente, un altro pensiero per te…:
    “ma è proprio l’idea di “vendermi” che non si avvicina per niente con la mia indole. Ho sentito con le mie orecchie persone vendere fumo: con me la realtà verrebbe svelata nel giro di 10 secondi, non sono capace di addobbare scatole vuote, non riesco a reggere uno sguardo se so che sto provando a convincere qualcuno a compiere azioni che so già essere vane.”

    Nel mondo in cui viviamo tutti abbiamo qualcosa da vendere…ma nella maggior parte dei casi non importa COSA vendi, ma COME lo vendi…mi sono spiegato? Io sono un Buyer, un compratore…e parlo tutti i giorni con gente che vuole vendermi qualcosa…e mi sono fatto le ossa…ho beccato anch’io venditori di fumo…ma credimi…succede una volta, forse due, poi basta…!

    E tu da come scrivi hai molto da vendere ma evidentemente usi il canale sbagliato…magari nelle selezioni ti passano davanti personaggi con dei CV imbarazzanti, ma che sanno usare le parole con destrezza…quindi al prossimo colloquio che farai stai molto attenta alle reazioni dell’intervistatore…cerca di invertire i ruoli come se loro già ti avessero scelto e stessero provando a convincerti a “vendere” le tue capacità…vedrai che avrai un approccio diverso…e ricordati che se arrivi a un colloquio TI HANNO GIA’ SCELTO…sta solo a te cercare di convincerli che sei la migliore…!

  5. 25
    Anonymamente -

    Colam’s,
    basta prendere la Costituzione e leggerla. Io sono sfigata, ma credo di saper capire il significato di due righe chiare e lineari.
    ART.1 “L’Italia è una Repubblica DEMOCRATICA, fondata sul LAVORO.”
    ART. 4 “La Repubblica riconosce a TUTTI i cittadini IL DIRITTO AL LAVORO…” (puoi continuare da solo…)

    Anch’io ho gli occhi e le orecchie e sinceramente vedo lavorare gente totalmente incompetente e di cui la grammatica è l’ultima dei problemi.
    Tra questi, per i maschietti solitamente si tratta di coloro che hanno la parlantina, l’i-phone, la macchinona e l’oggettistica d’apparenza varia…della serie tanto fumo e niente arrosto, mentre le femmine lavorano perchè “fisicamente prediposte” e disponibili a metterci “la loro parte”…ho detto tutto. Per cui il discorso di Clarissa non mi sembra poi tanto fuori luogo. Compresa la parte relativa ai contratti, ci aggiungere le agenzie iterinali, organizzazioni criminali organizzate. Farne tutta un’erba un fascio certo, è la solita generalizzazione, ma di gente raccomandata o “arrivata” non di certo per reali competenze ne conosco.

    E sì, se Clarissa mi dice “sei una ragazza in gamba” UN PO’ sono d’accordo con lei perchè per quanto sfigata sia so che al loro posto certe cavolate e certi atteggiamenti di certo non sarebbero il mio caso. Vorrei aggiungere che personalmente, sempre da sfigata quale sono e resto, che pur non percependo alcun compenso sono volontariamente un’addetta stampa, non mi sono proposta ma sono stata scelta, per quanto sfigata sia….e preferisco di gran lunga trovarmi di fronte a persone umili (e con questo intendo prive di arroganza) gentili, corrette. Ma queste sono le doti rare in questa realtà dove l’etica della furbizia (dal senso più “innocuo” al più schifoso) prevale in qualsiasi contesto. Qualsiasi.

    Detto questo sentirsi dare dei “sbagliati” perchè non si riesce a trovare lavoro “neanche come spazzina” non è nè piacevole, nè motivante oltre che parecchio stonato. Per inciso, senza nè vanti nè altro io mi sono diplomata con un voto superiore a quello di Stefano, sarà anche sfigata, ma me lo sono guadagnato, ci ho lavorato su. Iniziavo la scuola alle 8,10 e negli ultimi due anni alle 6, talvolta alle 5.30 di mattina ero sveglia a ripassare, terrorizzata all’idea di prendere un’insufficienza. Non mi ha aiutata nessuno. Anzi, mi deridevano pure…a questo punto facevano bene, ho dato l’anima per niente.
    Avrò sbagliato anche il canale, ma non credo che tutti i lavoratori siano superdotati. Solo io e chi mi è stato vicino in questi anni può sapere quanta dedizione ci abbia messo, ho tratto soddisfazioni ma ci ho anche pianto sui libri. E adesso vedere delle perfette oche o dei perfetti bamboccioni (mi scuso per i termini ma anch’io dico quel che penso) mi fa rabbia, mi fa pensare che ci sia ingiustizia.
    Quindi vanno bene le critiche, ma arrivare ad apostrofare le persone come sfigati, cretini o perfetti inetti mi sembra ignorante rispetto chi si ha di fronte.

  6. 26
    stefano -

    Ehi spero che non ti riferisci a me…io non ho mai parlato di sfigati, cretini o inetti…mi sembra che quella che si autodefinisce sfigata sei tu…io mi sono limitato a esortarti dal mollare la presa…
    perchè se fai così il lavoro non lo troverai mai…ti ho anche invitata a porti in modo “commerciale” con le persone, cercando di vendere al meglio quello che sai fare…se non riesci ad ottenere nulla devi cambiare canale o rivedere le tue priorità o sviluppare meglio la tua proposta…io me la sono presa con clarissa la quale, come si fa spesso quando si parla di questi argomenti, ha generalizzato…e io non sopporto chi fa di tutta un’erba un fascio…perchè non ci sono due persone uguali in tutto il mondo…ognuno ha la sua storia…quindi daccordo sul fatto dei bulli e pupe, ma in certi settori sta storia non vale…siamo onesti…

  7. 27
    Almost-Imperfect -

    Anonymamente stai passando proprio il segno, guarda se all’inizio potevi anche avere ragione stai rapidamente passando dalla parte del torto.
    Oche, bambocci, incompetenti, ignoranti, incapaci… Tanto per mettere le cose in chiaro comincia a moderare i termini e a considerare che stai parlando con persone che non conosci, alle quale devi rispetto; sei su un canale che può essere letto da miliardi di utenti, poniti in modo educato nei confronti di tutti.
    A me sentirmi dare dell’oca o peggio della z…. perché lavoro, proprio non mi va e onestamente tra i miei colleghi ci sono tante persone che valgono. Forse è la tua realtà ad essere sbagliata.

    Ma tu quando vai a fare un colloquio di lavoro ti poni così con i tuoi esaminatori? Così saccente, così polemica, così poco rispettosa ed offensiva nei confronti di tutti? Non mi stupisco che nessuno ti prenda, sei pesante. Il lavoro è fatto anche di convivenza con altre persone, di rapporti, di dialogo e confronto, otto ore al giorno per cinque giorni… personalmente dovessi essere in ufficio con te a quest’ora t’avevo lanciato dalla finestra; credi che un datore di lavoro certe considerazioni non le faccia? A volte certe decisioni si prendono anche per sensazioni “a pelle” e ti assicuro non c’è bisogno di darla via, te la puoi tenere e lavorare lo stesso!
    Cioè… Ma ti sei riletta? Un lamento continuo, sembra che i sacrifici a ‘sto mondo li hai fatti solo te, perché hai studiato (capirai ti sei presa un diploma), ti sei alzata presto, hai sgobbato sui libri. Come se il resto della popolazione italiana avesse trovato il diploma, o meglio un contratto di lavoro, sotto l’albero di natale.
    Non è l’atteggiamento giusto questo.

  8. 28
    Clarissa -

    Ovviamente non ho letto tutto il Nostro (Stefano, vale a dire Dio): mi bastano poche righe, qua e là, nonché i suoi precedenti commenti (…). Uno che si permette parlare di cv “sgrammaticati” di altri, di “sfigati” stagisti, di diciottenni con quell’aria “che te lo spiego io che non meritano proprio di avere un lavoro” (manco a pulire i cessi, magari) perché ce lo dice lui che ne conosce che non meritano un lavoro (tradotto: meritano di crepare di fame), che lui è l’ommo vissuto, si capisce, quello che si è fatto il mazzo, con la lezioncina (immorale) dell’ottenere col minimo sforzo, e si vede: non sa manco scrivere una lettera, il ragionierino che si è fatto le ossa e i muscoli su una macchina fotocopiatrice.
    E ci mancava pure la sua ragazza Segretaria di Direzione. Che ovviamente non è una zo…la, e ci mancherebbe pure, è la sua ragazza… Ma mi faccia il piacere, mi faccia.
    Se uno riuscisse a leggere quello che cercava di dire la ragazza di questa lettera, se uno riuscisse a leggere quello che ho scritto io: che vale a dire che uno come Stefano il lavoro lo può avere solo rientrando nelle categorie di persone che ho elencato (raccomandati, zo......, furbi quale lui stesso si definisce senza alcun minimo, ma proprio minimo, imbarazzo) e non che tutti quelli che lavorano rientrano nelle stesse.
    Sono proprio quelli come Stefano che dovrebbero perlomeno tacere, e invece no, devono dare la loro lezioncina (im)morale, pure. Oppure pratica (perché solo loro hanno lavorato, solo loro sanno come si lavora, solo loro sanno come si trova lavoro…): oh senti, fai così, fai colà, sbaglierai tu, mandami il curriculum che vedo io cosa fare… Dove aggiustarti… Ma vaffanculo va. Vallo a dire di persona a milioni di persone che hanno perso il lavoro, che sono in cassa integrazione, che sono disperate per i loro figli: vai e diglielo in faccia e poi ne riparliamo. Vai a dare la tua lezioncina da “professionista” (ragionierino fotocopiante) da strapazzo a una massa di persone che sa che cos’è l’onestà (con l’accento sulla “a”, ignorante cafone) e l’umiltà. Codardo.

  9. 29
    Clarissa -

    Ah, dimenticavo: vai a dire le tue vergognose ca…te anche ai genitori con figli che si sono suicidati perché erano lavoratori precari e all’ennesima “perdita del lavoro” (non erano sufficientemente furbi, si capisce) si sono suicidati.

  10. 30
    colam's -

    Va beh i toni sono sinceramente fuori luogo.

    Vorrei dirvi (Clarissa e Anonymamente) che, sì avete ragione, la nostra Costituzione dice quello che avete detto, ma nella pratica avete torto.

    Se il lavoro fosse veramente un diritto di tutti, tutti quelli che vorrebbero lavorare adesso lavorerebbero. Il che non è vero, perciò come vedete la Costituzione non è applicata.

    Potete sempre provare ad andare ai colloqui con una copia della Costituzione dicendo “assumetemi perché è un mio diritto”…

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