Ciao a tutti! Torno a chiedervi consiglio su una questione che ormai mi fa sempre più male, anche se è terribilmente banale e se avessi qualcosa da fare il sabato sera probabilmente non le darei il minimo peso.
Cercherò di essere breve.
Quando mi sono iscritta all’università, nell’ottobre 2010, conobbi una ragazza che da subito “adocchiò” un collega seduto alcuni banchi dietro e poiché per lei fu proprio amore a prima vista, con molta autostima (suppongo) cominciò a sorridergli e a cercare di flirtare.
La cosa durò pochi giorni (sì e no una settimana) perché lui per farla smettere iniziò a nascondersi la faccia con un braccio e a fare altri scatti molto umilianti per lei che li riceveva (oddio, gesti un po’ mortificanti secondo me, alla fine era una coetanea che come chissà quante altre da chissà quanti secoli voleva vedere se riusciva ad agganciare un ragazzo che le piaceva).
Dopo quella settimana (una delle iniziali) non la vidi più, sparì senza nemmeno curarsi di dirmi che aveva deciso di cambiare corso di laurea, mi sembrò strano ma andai avanti sebbene frastornata.
Intanto purtroppo sin dal giorno in cui lei sparì, ogni volta che entravo in aula questo ragazzo faceva scatti sulla sedia per nascondersi il viso con il braccio, le stesse cose che faceva con lei. In più si era messo una ragazza seduta vicino che in ogni momento della giornata mi fissava dritto negli occhi sorridendo.
Io ero un po’ scossa, non capivo, continuai con la mia vita di tutti i giorni, anche se vedere quei gesti a me faceva male, anche perché vi giuro c’era una cattiveria senza fine in quel modo SPREZZANTE in cui lui si girava infastidito, insomma qualcosa di strano, e poi che c’entravo io?
Adesso succede il peggio: il ragazzo finisco per incontrarlo un po’ di volte per seminari e altro, e per la mia curiosità di capire cosa gli passasse per la testa presi ad avere l’abitudine di tenerlo sott’occhio.
Solo che…e lo so che qui mi umilierete….lo guardo oggi, lo guardo domani, lo guardo dopo-domani….e la frittata fu fatta. Mi resi conto che era la creatura più bella che mai avessi visto su questa terra, bella non nel senso come lo intendono le ragazzine, intendo bello come lo intendo io, era semplice e pulito, con l’aria onesta (scatti a parte…), e tutti quelli che hanno queste caratteristiche li vedo carini. Comunque sottolineo che lui è anche carino davvero, ma per tutto il tempo in cui non mi ero abituata ancora alla sua “luce” non l’avevo notato perché sono indipendente dal concetto odierno di bellezza estetica.
Va bè andiamo avanti.
A causa di questa mia scoperta, comincio ad avere un bisogno ossessivo di lui. Arriva la mattina? Mi giro a vedere dove si siede. Cambia posto? Con gli occhi lo cerco, almeno per poter sentire quella sensazione dentro di me incredibile e magica. Umiliatemi, me lo merito.
Lui intanto è sempre più di ghiaccio. Aveva ragione questa volta, però. Eccome!!! Scopro su facebook (aggiungendoli con un contatto anonimo) che subito dopo una mattina in cui lui non venne, le aveva lasciato un messaggio dicendo: “Le hai buttato le bombe oggi?” e lei ha risposto: “Anche uova e fumogeni, domani ti racconto”.
Da lì io impazzisco. Mi viene un attacco di rabbia dal profondo, forse perché a scuola ho sempre dovuto subire le prese in giro senza potermi ribellare per motivi “sociali” mentre all’università essendo tra estranei non sentivo di dover essere diplomatica, non lo so.
Comunque incrocio casualmente la sua amica nei corridoi un paio di volte, e non l’avessi mai fatto, ho un gesto istintivo: un’occhiataccia, una classica occhiata storta, ma non era di minaccia, era di odio profondo, era colpa della bile (e della gelosia, dell’invidia) che avevo in corpo portato per tanti anni di fronte a ragazze che erano accompagnate dai tipi che mi interessavano e che non avevo mai potuto sfogare.
Lei corre da lui a dirglielo davanti ai miei occhi, intanto io mi sentivo malissimo, lui mi guarda sbigottito con gli occhi spalancati per diversi secondi senza nessun gesto, e da lì inizia l’inferno.
Scompaiono dai corsi come prima cosa, per motivi personali spero. Quando raramente ci incrociamo, tutti e due cominciavano a fare facce sarcastiche, lei con l’aria spaurita da cucciolina gli si nasconde vicino e lui poveretto che chissà che cosa deve sopportare…mah…
La cosa che più mi ha fatto male è che un giorno, che scendevo le scale per uscire, me li ritrovo davanti che parlavano e lui le fa segno di scappare e così si dividono, lei in una direzione e lui dall’altra.
Quando ho visto questa scena….sono stata inondata da un dolore immenso, da un senso di mortificazione insuperabile, perché..scappare…e che senso aveva? Ma chi li conosce, innanzitutto? Chi ha mai provato ad avvicinarli? E’ vero lui lo fissavo, lei purtroppo la guardai male, ma che senso ha fare questo…comunque succedono altre cose brutte, lei un giorno mi seguì fuori l’università, io non sapevo che fosse venuta a lezione e me ne accorsi quando mi superò per strada dandomi una spallata…per dirne una. Ma era sola, quando è in compagnia di lui è sempre dolce e angelica. Quindi non so se gliel’ha mai detto del suo gesto.
Oggi abbiamo superato il limite, era più di un anno che non ci vedevamo, me ne stavo per fatti miei in un edificio lontano da quello dove loro stavano dando un esame, loro all’improvviso passano per andare in un aula studio, avrei voluto fuggire e non farmi vedere dato che avevo deciso di evitare a vita sentendomi una “appestata”, dico solo che appena si sono avvicinati hanno iniziato ad alzare la voce (soprattutto lui) e dire:
“Ma che combinazione che oggi sta qui, chissà perché, ieri hai scritto su facebook che oggi davi l’esame di…, che caso!”
“No dai ma che dici, deve fare un ipotetico esame forse”
A questo punto, non so più che fare. Datemi un sostegno, vi prego.
Le cose che puoi fare sono due.
La prima è quella di non guardarli proprio. Appena li vedi, guarda da un’altra parte. Fa come se non esistessero. Puoi anche darsi che facciano o dicano qualcosa di cattivo, ma tu li ignorerai.
Infatti loro si fanno forza del fatto che tu li osservi. Quindi, nella loro testa, tu li stai adorando. Loro si sentono adulati da te, e quindi pensano di potersi permettere di trattarti male. Nel momento in cui smetti di guardarli, non avranno più soddisfazione nel ridicolizzarti.
La seconda è crearti un gruppo tuo, almeno un’altra ragazza, con cui parlare. Mi rendo conto che può non essere facile. Comincia dal tuo vicino di banco, scambiaci qualche battuta. Così la volta dopo lo risaluti e ci puoi parlare ancora. E da lì è facile fare conoscenza. Se ti vedono in un gruppo, sembrerai una preda più difficile. Hai mai visto le tattiche di caccia degli animali in branco? Si avventano sull’elemento debole e solo, e difficilmente su un gruppo intero. Sono dinamiche tribali radicate anche nel nostro cervello.
Ti sconsiglio gesti eclatanti e parossistici. Loro puntano a umiliarti. Se ti fai vedere in escandescenze, farai il loro gioco. Mantieni la calma e non guardarli. Questo è tutto.
Vorrei aggiungere anche un’altra cosa:
nell’ultimo anno ci saremo incrociati sì e no tre volte io e lui, e ormai è questo che succede: se io noto la sua presenza, e sottolineo che è sempre attento a me, appena arriva in aula probabilmente sono il suo primo pensiero e per questo i nostri sguardi si incrociano nonostante io lo distolga subito, mi propina le sue scenette da delirio (smorfie, mani in faccia, quaderni in faccia per nascondersi, mosse di nascondersi sotto al banco e via dicendo…mi mette in imbarazzo con le altre persone presenti).
Quando io riesco ad individuarlo prima che si presenti, ad esempio mentre sale e quindi mi preparo in aula oppure “all’incrocio” con la testa bassa nella borsa o nel telefonino, per non disturbarlo involontariamente, FA DI TUTTO per farsi notare e non si ferma finché non alzo la testa, a volte mi riesce difficile ignorarlo, anche solo per uno scatto di stizza.
Ieri c’è stata la scenetta delle sue battute sarcastiche, e quando mi è passato vicino (io avevo già la testa bassa) ha alzato la voce come se fosse a due km, mi ha urlato in un orecchio per farmi notare che lui era lì…insopportabile…
Altre cose non le sto a specificare ma è accaduto di tutto: un giorno arrivai in aula in ritardo e dovetti mettermi dietro, lui stava quindi davanti a me e passò la seconda ora ad alzarsi sulla sedia per cercare qualcuno ai primi banchi. Si guardava attorno frastornato, si girava a controllare l’altra fila sempre i primi banchi alzandosi con il sedere dalla sedia, e indovinate chi è che di solito siede lì ed è tenuto sotto osservazione qualsiasi movimento faccia…IO!
Allora sono due le cose che fa:
A) Se io camminando lo vedo, anche se distolgo subito gli occhi lui comincia a fare le sue moine
B) Se io preparandomi già a chilometri prima o la testa bassa, oppure davvero non mi accorgo che lui c’è e sto per fatti miei, lui mi attacca per farsi notare oppure fa il sarcastico
Non so come liberarmene perché qualsiasi cosa faccia lui ha sempre da comportarsi in un modo, è insopportabile!
Grazie mille kombo per il commento, cercherò di fare frutto di ogni singola parola che mi hai scritto!
“appena arriva in aula probabilmente sono il suo primo pensiero”: raramente ho letto una frase così egocentrica..
Ciao, anche considerando l’altra lettera che hai scritto ti consiglio di guardarti un po’ di film sugli studenti americani, non quelli demenziali tipo American Pie o Animal House, ma quelli come
Mean Girls (1 e 2)
La mia vita è un disastro (film inglese)
Keith (il + serio, ma bello)
Ragazze a Beverly Hills
Bella in rosa
Breakfast Club
divertenti, ma non demenziali. ..
Su sky alcuni li trovi anche in questi giorni.
Potresti riconoscerti in qualche personaggio e alla fine trovare anche simpatiche le situazioni che ti capitano.
Da guardare assolutamente in lingua originale, anche con i sottotitoli, perché doppiati fanno pena.
la prossima volta che ti lui ti guarda puoi dirgli “scusa puoi smetterla di fissarmi sai com’è il mio ragazzo è geloso” e se lei fa qualcosa le dici “hey befana vedi che non sono lesbica quindi puoi smetterla di guardarmi” se non riesci a farlo evitali totalmente,se ti seguono puoi minacciarli di denunciarli per stalking ihihhihihihi
Spero frequentiate una facoltà innocua (di quelle totalmente inutili, per intenderci)ve non abbiate tra le mani il futuro della nostra salute, delle nostre case, dei nostri diritti. Altro che Università…… asilo. Asilo nido.
All’università dovrebbero essere piu maturi, ma mi sa che sti tizi non hanno ancora finito l’asilo, hai ragione @Miao
Meno male che quando andavo al corso di laurea in Turismo non ho incontrato gente cosi, ma nemmeno all’MBA a Londra. Il primo anno feci infermieristica, che non ho potuto continuare perché mi hanno diagnosticato la sindrome di Asperger. Purtroppo ho trovato persone come dice l’autrice del post, ma per fortuna erano in un altra aula e solo a ricreazione le vedevo, ma stavo in gruppo con i miei compagni di banco. Qui a Londra nelle università c’é un ufficio speciale che tratta il wellbeing dello studente e il bullismo. I bulli possono essere facilmente espulsi. Qui nelle università inglesi se non dimostri un atteggiamento maturo ti cacciano. Nella mia classe dell’MBA eravamo tutti grandi.