Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 21 Dicembre 2017. L'autore, f03, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
@ Gabriele, in questo lungo anno ma anche prima ho cercato di mettermi dall’altra parte e capisco che non sia facile accettare un parente gay, grosso ostacolo è il giudizio delle persone e dei parenti, o la visione del suo possible futuro ben diversa da com’è, ma non si può cambiare. Capisco tuo fratello e ti spiego anche perhè…
Non credevo mi sarebbe mai passato per la mente di pensare di mollare l’università ( ho dedicato tutto me stesso) a un passo dal traguardo. Il motivo ? Protrà essere banale, ma vi assicuro che non lo è… semplicemente per vivere a pieno la mia vita essendo libero e me stesso. Gli anni persi so che non li potrò mai riavere, continueranno a passare altri se non faccio nulla. Io prima di rivelarlo avevo sempre un pensiero in testa: se la mia famiglia mi appoggia e vuole continuare ad essere partecipe della mia vita, andrò avanti fregandomene del giudizio degli altri che ci sarà sempre, però i silenzi o le parole fanno male. Per me la mia famiglia è tutto e se ho tenuto tutto per me è per il semplice fatto che non sopporto l’idea che si possano vergognare di me o essere insultati per colpa mia, ho sempre messo loro per primi.
Poi si arriva ad odiare i propri genitori annullando quasi ogni forma di dialogo perchè indirettamente sapendo come la pensano non li voglio deludere, e non è facile trovare il coraggio ma allo stesso tempo si capisce che bisogna incominciare a pensare a se stessi o si finisce per impazzire continuando a reprimere chi si è realmente e fingendo davanti agli altri che vada tutto bene, mentre dentro si è completamente svuotati.
Infatti, la voglia di allontanarmi in modo da non dare fastidio mi spinge a cercare un lavoro per avere la mia autonomia e uscire con persone da conoscere senza dover mentire in famiglia perchè so che i miei genitori non condividerebbero le mie uscite. La voglia di autonomia è tanta e si è disposti ad accettare qualsiasi lavoro purchè si riesca a pagare un affitto anche di una stanza…
La cosa che mi da più fastidio è quella di essere etichettato solo in base all’orientamento sessuale, ma io non sono solo quello. Trovare degli amici che siano disposti a non vedere l’omossessualità come un ostacolo è difficile a me che non lo siano, poi ci possono essere delle eccezioni ma rare.
Abitare in provincia non aiuta di certo anzi c’è la grossa paura che qualcuno posso dire qualcosa ai tuoi genitori, ed è questo il motivo per cui oggi sono nel punto in cui sono. Inoltre non ci sono molti ragazzi gay da conoscere per istaurare un’amicizia.
P.S Gabriele se fossi in tuo fratello mi farebbe piacere poterti raccontare la mia vita in tranquillità, ascoltare la tua, sapere di poter contare su di te, riallacciando un rapporto fraterno che si è spezzato per un motivo che va al di sopra di entrambi…. Comportati nel modo più normale che puoi, senza pensare alle circostanze.
Boh, per me sarebbe ottimo che la maggioranza dei maschi fossero gay, per ovvi motivi.
Però non la farei tragica, iscriviti all’Assogay o robba simile, so che mi’ cuggino ha un amico che ha un amico che alcuni pensano sia gay. Mica vogliamo conoscerlo, assolutamente, anche perchè a Vergate s.M. – considerato il toponimo – potrebbe non trovarsi benissimo, ma tanto per dirti che in giro mica sei l’unico e nemmeno il primo.
Ciao caro
Io ho molti amici gay. Un ragazzo si confidò con me nella grande casa dello studente dove abitavamo e io gli dissi che poteva aprirsi anche con altri che erano aperti, e così fu. Lui aveva scelto me perché mi aveva visto aperta e spensierata. Non devi farla finita nè abbandonare gli studi. Prova ad usare chat gay o iscriverti a comunità gay, o semplicemente ad ampliare le amicizie. Puoi tenerlo per te, con i tuoi parenti tipo nonna e zia, ma puoi avere approcci con dei ragazzi inizialmente in segreto, poi un domani… 🙂 Sei giovane. Non è una colpa, va tutto bene. Guarda anche gli etero hanno altri problemi e non si sentono accettati, un bacione
Gli etero non si sentono accettati? Mah. Dipende. Al club di Topolino comunque li prendono senza problemi.
non hai niente che non va, e come tutti hai diritto di essere felice e di fare quello che ti piace. A me un bravissimo psicologo mi ha aiutata a capire chi ero e cosa volevo e cosa stava dicendo il mio corpo. devi cercare la persona giusta, pagarla ( poco, secondo me chi si fa pagare di meno è più onesto). Forza e coraggio. Sei bellissimo, sei importante. Così come sei.
Conosciti meglio e asseconda i tuoi desideri di realizzazione