MG. Questa è la realtà, se poi ci vedi del vittimismo, significa che probabilmente nei paesi occidentali l’uomo di oggi è la vera vittima. Se 50 anni fa la era la donna, ne segue che detenendo il potere sessuale oggi abbia assunto un ruolo dominante. Tutto gira intorno al sesso e se una donna normale può teoricamente avere mille partner sessuali in un mese, cambiare fidanzato come se nulla fosse, sposarsi e portare via casa e figli, significa che gode di indubbi vantaggi.
IL successo (di massa) con le donne è racchiuso sempre nei soliti motivi: avvenenza fisica, status sociale, saperci fare (che si basa comunque sul provarci). Tutto il resto fa da corollario. Il rapporto successo femminile – successo maschile è di 100 a 1, bisogna avere l’onestà intellettuale di riconoscerlo. Come è giusto riconoscere che una donna a rischio maternità sia lavorativamente parlando più svantaggiata di un uomo. Poi ci sono quelle che per vari motivi non trovando lavoro danno la colpa al “sistema”, ma intanto bisogna saper riconoscere quella che è la realtà.
Non si accusa l’emancipazione femminile, si evidenza la differenza tra il prima e il dopo.
Una donna come si deve è una persona intelligente, ironica, coerente, in grado di fare discorsi centrati, indipendente, non una vergine, ma nemmeno una veterana del…. Una donna che sappia descrivere oggettivamente la realtà, non eccessivamente egocentrica e vittima del mondo. Donne così sono molto rare.
Mi spiace vedere che dopo tanto tempo e tanti interventi tu sia sostanzialmente ancora ferma al punto di partenza.
“Una donna come si deve è una persona intelligente, ironica, coerente, in grado di fare discorsi centrati, indipendente, non una vergine, ma nemmeno una veterana del…. Una donna che sappia descrivere oggettivamente la realtà, non eccessivamente egocentrica e vittima del mondo.”
questo Andrea è il TUO punto di vista su come debba essere una donna “decente”, ma ovviamente si tratta di una visione soggettiva che non può valere per tutti. ci sono infatti uomini che hanno trovato la loro ideale “metà” in una veterana del sesso, altri nell’ ultima delle vergini, altri ancora in donne dal carattere pungente. tu esponi le tue tesi come fossero verità assolute. è questo il tuo limite. Comunque di donne come ne descrivi ce ne sono tante. Ma ovviamente, essendo donne intelligenti, non daranno mai retta ai maschilisti ( cioè alla maggior parte degli uomini ) ed è molto difficile arrivare a loro e averci una storia. Perchè di solito questo tipo di donne rientrano in una o più di queste categorie:
– già impegnate da tanti anni
– vivono all’ estero, in paesi più evoluti del nostro
– sono single per scelta, o comunque perchè non trovano un uomo adatto a loro ( cosa non facile )
– oppure sono single perchè generalmente gli uomini si sentono minacciati dalla loro forza
– sono lesbiche
– non è facile incontrarle perchè vivono fuori dagli schemi e non si mescolano alla massa ignorante e facilona ( giustamente )
ergo, le donne che solitamente incontrate nelle più comuni occasioni sociali di ritrovo ( discoteca, centri commerciali, aperitivi, comitive di amici piccolo borghesi, gruppi di “comari” in libera uscita ) sono le più scadenti e dozzinali.
“Mi spiace vedere che dopo tanto tempo e tanti interventi tu sia sostanzialmente ancora ferma al punto di partenza.”
Non sapevo che bisognasse arrivare “da qualche parte”. Io su alcune cose ho le mie idee, e non vedo perchè debba cambiarle per forza.
“Una donna come si deve è una persona intelligente, ironica, coerente, in grado di fare discorsi centrati, indipendente, non una vergine, ma nemmeno una veterana del…. Una donna che sappia descrivere oggettivamente la realtà, non eccessivamente egocentrica e vittima del mondo”
Ne hanno avvistata una nelle foreste del Borneo, ma non ci sono immagini che possano provarlo.
Scusa Andrea se intervengo, ma non pensi che, da innamorati di una certa donna, basterebbe che questa fosse una persona sincera? Perché non so come si possa avere tutte quelle qualità in età prematrimoniale diciamo, ma spesso anche post. Ritengo che molti di quegli auspicabili aspetti possano essere proprio il risultato di una buona relazione di coppia, dove i due si configurino sull’altro senza perdere contatto con sè stessi, per quella crescita famosa che è il frutto di una volontà “postemozionidell’innamoramento” così tanto vituperata come cinica e calcolata durante il cruento dibattito vissuto, ma a mio avviso l’unica che giustifica il valore di un rapporto, visto che di innamorarsi sono capaci tutti.
Le storie non funzionano quasi sempre per la mancanza di chiarezza, di comunicazione, di sincerità, anche involontaria, come tante letture di questo forum confermano. E i primi a raccontarci bugie siamo proprio noi stessi, in particolare quando siamo “consigliati” dalle conturbanti “voci” delle sirene di Cupido.
“Ritengo che molti di quegli auspicabili aspetti possano essere proprio il risultato di una buona relazione di coppia, dove i due si configurino sull’altro senza perdere contatto con sè stessi, per quella crescita famosa che è il frutto di una volontà “postemozionidell’innamoramento” così tanto vituperata come cinica e calcolata durante il cruento dibattito vissuto, ma a mio avviso l’unica che giustifica il valore di un rapporto, visto che di innamorarsi sono capaci tutti.”
Golem che dire… analisi obiettiva, acuta, lucida. se ognuno di noi fosse già PERFETTO di suo, il mondo sarebbe un’ altra cosa. ma basterebbe anche solo essere “migliori”; quello che ci rende migliori è l’ Amore consapevole, il confronto con gli altri, l’ apertura verso il giusto e verso il bello della vita ( cioè gli affetti sinceri ). per mia esperienza diretta e indiretta, posso confermare che nessuno è mai migliorato attraverso il continuo isolamento, la condanna e il vilipendio, la negazione delle proprie necessità umane e spirituali, e il continuo senso di colpa ( che ci porta anche a vivere amori sbagliati ).
l’ Amore rientra tra le nostre necessità vitali ( inteso come elemento che ci fa evolvere come esseri UMANI ), anzi direi che ne è il fattore principe.
Chi rifugge dall’ amore in maniera permanente, o comunque dai rapporti umani in generale, presto si trasforma in un individuo completamente disumanizzato, che pensa solo a soddisfare i propri bisogni più istintivi e immediati in una visione del tutto egoistica, e si autorelega al rango di “bestia”.
Platone amava le idee (diventate ideali) ed era contrario a quanto poteva indurre in illusioni. come si potrebbe mai dissentire? la realtà, invece, distingue parecchio fra gli “universali” e i “particolari”. gli “universali” sono perfetti, i “particolari” imperfetti.
si può negare che i “particolari” (tutti quanti gli esseri umani, ognuno per motivi diversi) provino amore soltanto perché hanno il difetto di essere imperfetti?
si può negare che un’attrazione amorosa, emotiva E sensuale (perché occorrono entrambe le componenti per un banale criterio di completezza), sia esistita in qualsiasi sua forma, e abbia prodotto i suoi frutti, in almeno uno dei partner se questa non raggiunge l’assoluto di una durata “finché morte non separi” e oltre?
questa è la ragione per cui, a mio avviso, solo la profondità del coinvolgimento fa differenza in una relazione di coppia. tutto il resto non sono altro che parole, nella migliore delle ipotesi scontati esempi a cui tendere, sempre consapevoli che non potranno mai essere perfetti…
quanto poi all’illusione, più o meno tutto nella vita può esserlo o diventarlo. questa deriva, BANALMENTE, dalle nostre aspettative, in qualsiasi campo si estendano le nostre proiezioni. vediamo, sentiamo, percepiamo soltanto quello che la nostra mente/memoria ci ritorna a seguito di un impulso anche minimo. l’idea è già in noi, si materializza soltanto, il più delle volte in modo più centrato nei sensi o maggiormente pregnante nelle emozioni. difficilissimo avere in entrambi gli aspetti la stessa intensità.
nessuna delle due è di serie B. entrambe fanno parte del meglio di un’esistenza, sia che possano durare una manciata di mesi che un’intera vita. ognuno realizza quanto è in grado di proiettare sull’altro, NON quanto l’altro gli sta offrendo.
al termine di un numero strabiliante d’incontri amorosi Casanova, che doveva pur essersi fatto un’esperienza in materia, affermava: “Amore, inpossibile a definirsi”. filosofia e pratica il più delle volte non collimano affatto!
Andrea_The_Original,
che nel rapporto di coppia la donna sia oggi avvantaggiata di brutto rispetto a ieri appare scontato, pur nel limiti della quotidianità che fanno capo al suo sesso, così come gli analoghi limiti che fanno capo al sesso opposto. non c’è vittimismo né personale sminuizione nel riscontrare una propria realtà dei fatti, che può essere o meno condivisa.
a mio avviso, l’attrito che di recente si è venuto a creare su LaD tra alcuni utenti è ascrivibile al fatto che persiste l’intento di far prevalere (con varie modalità, più o meno accettabili), un’opinione rispetto a quella opposta, non tenendo conto che niente di quanto riguarda la psiche e il comportamento umano è assimilabile a un esperimento scientifico di laboratorio.
in materia di umanità tutte le idee e le percezioni, in tutte le epoche, sono state sostenute, negate, riprese, confermate o rigettate, senza che nessuna di esse potesse mai affermarsi in assoluto. non si tratta che di OPINIONI/LETTURE personali, quasi sempre diverse anche fra gli uomini più saggi e più eruditi.
basterebbe, a confronto esaurito, non insistere nel voler prevalere, come qui si faceva un tempo, anche a seguito di lunghi dibattiti…
MG. Ovvio che sia il mio punto di vista soggettivo, come d’altronde quello sull’ uomo come si deve è il tuo e non di tutte le donne. Qui si parla per forza di cose generalizzando, poi nella vita fortunatamente tutto è possibile. Ho fatto solo che riportare quello che è il sentire comune di molti uomini.
Ricorda che ciò che vale per te vale anche per gli altri e viceversa.
Per il resto non dico che dovresti modificare la tua linea di pensiero, ma riuscire, come hanno fatto alcune altre, ad ampliare le tue vedute, immedesimandoti in quelle che sono le problematiche maschili. Solo così si può sperare di impostare una discussione che sia arricchente e non la solita polemica.
“Chi rifugge dall’ amore in maniera permanente, o comunque dai rapporti umani in generale, presto si trasforma in un individuo completamente disumanizzato, che pensa solo a soddisfare i propri bisogni più istintivi e immediati in una visione del tutto egoistica” Concordo.
Golem. Non credo che la sola sincerità basti a far funzionare un legame, a maggior ragione se è intesa come alibi (sono stato sincero per cui posso fare ciò che voglio). In realtà le caratteristiche che ho elencato non sarebbero così rare se non fossimo più o meno tutti immersi in una smisurata cultura del proprio ego. Hai ragione, le storie naufragano prevalentemente per i motivi che hai citato, ma anche per l’incapacità di comprendere e accogliere le esigenze dell’altro, soprattutto una volta termina la “sbornia da innamoramento”.
Ross. Bellissimo commento il 25. Per quanto riguarda il resto sono d’accordo, personalmente sto cercando di accettare le opinioni che divergono dalle mie, purché si basino su un terreno comune, altrimenti diventa impossibile. Do per assodato che mediamente un uomo abbia una forza fisica superiore a quella di una donna e non viceversa.. così tutto il resto..
nessuno vuole imporre niente…va semplicemente riconosciuto che il punto di vista di Andrea_The_Original circa l’ attuale condizione delle donne è del tutto unilaterale. chi non lo ammette, è perchè manca di senso critico, o è in cattiva fede…
c’è anzitutto da dire che questo presunto “potere sessuale” di cui godiamo noi donne, è il più delle volte un’ arma a doppio taglio, foriera di futuri problemi. Il potere VERO, quello che conta sul serio, è ancora prevalentemente in mano agli uomini. tante donne ne sono coscienti, e fintanto che sono giovani e belle cercano di giocarsi l’ unica arma a loro disposizione. punto primo.
punto secondo: è un azzardo dire che nelle relazioni di coppia le donne siano avvantaggiate. da che punto di vista ? in che fase del rapporto ? ( conoscenza, prosequio, declino )?..
L’ emancipazione delle donne da una condizione precedente di subordinazione, ha comportato un prezzo altissimo per le donne stesse. e questo, in molti casi è consistito nella rinuncia a una vita sentimentale anche perchè comunque il sistema in cui viviamo da una parte ci vuole forti, autonome, sicure di noi. ma dall’ altra tende ancora a premiare sopratutto le donne “acquiescenti” e remissive.
Ne consegue che mentre l’ uomo forte e deciso raccoglie consensi dappertutto, la donna forte e decisa è ancora vista perloppiù come una “minaccia”, e quindi sabotata e isolata. tutto questo mi da molto da pensare circa la genuinità delle tesi di Andrea, non è questione di voler a tutti i costi portare avanti un pensiero…
dire che poi una donna medio-brutta ha più possibilità SENTIMENTALI di un uomo normo-carino, è un’ affermazione del tutto campata per aria che non tiene assolutamente conto dei DATI REALI. Gli uomini che scelgono donne poco appetibili sono essenzialmente di due categorie:
– quelli rimasti precedentemente scottati da donne belle, e che quindi non vogliono più “rischiare”.
– quelli che non si fidano delle donne belle per “partito…
…per “partito preso”.
La mia vicina di casa per esempio sembra uno yeti, ed è anche una persona insopportabile umanamente e caratterialmente. eppure ha un ottimo fidanzato. in seguito ho scoperto casualmente che LUI è separato dalla prima moglie, una bella squinzia che gli ha mangiato quasi tutto il patrimonio.
ma capite bene che la stragrande maggioranza degli uomini di oggi è sprezzante di certi rischi, pur avendoci già sbattuto il muso diverse volte. e tra una donna comune, socialmente svantaggiata e/o cessa e una donna molto avvenente ( specie se giovane ) sceglierà sempre quest’ ultima, anche se le sue qualità umane e la sua intelligenza sono nettamente inferiore a quelle della prima. e anche se il tizio non è niente di che.
è da qui secondo me che deriva lo scontento di tanti uomini. Ma bisogna capire che occorre fare delle scelte e accettarne il prezzo: chi sceglie la “audi ultimo modello” anzichè …una “macchina d’ epoca”, è verrò che lì per lì CORRERA’ PIU’ FORTE, ma da un giorno all’ altro rischia di non trovarla più in GARAGE… non so se mi spiego.
Non credo di essere l’unico ad immaginarmi innamorato per sempre della persona che desidero. Chi ha provato questa sensazione sa di cosa parlo. Ora, se questa è un’aspirazione umana, come tale è realizzabile. In fondo si ha a che fare con un’altro essere mortale che si auspica la pensi come noi, e su questa base si procede, secondo quello che si sente, verso l’obiettivo. Sbaglio? In fondo amori del genere sono esistiti mi pare, ma fanno meno rumore di quelli tormentati. Un pò come la metafora dell’albero che cade e fa rumore, e la foresta che “cresce” ma NON LO FA. Ma anche più banalmente del male e del bene, dove il primo fa più “audience” mentre il secondo non batte chiodo come ascolti. E una caratteristica umana, molto simile a quella che spinge molti nei tunnel del terrore o sull’ottovolante dei Luna Park. Le reazioni “interne” sono le stesse: l’eccitazione.
IoPerTe, Noemi, L’innominata di vecchia data, mia moglie col suo “amato” e altre cento di cui ho letto su LaD, e non solo, vivevano SOLO questa “bella” tensione, ma neppure avevano cominciato a “fare l’amore” col loro amore (“fare” come faber, chi “costruisce”, chi FABrica). Possono essersene convinte per le forti emozioni che provavano, ma certe emozioni le possiamo provare anche mentre sogniamo, incubi compresi. Ma quando ci “svegliamo”, che si abbia sognato di essere stati a letto con George Clooney o nelle mani di Jack lo squartatore, tutto scompare, e la stessa cosa si ha in certe situazioni/onirico amorose. IPT vede quello che NON c’è, VUOLE vederlo (conosco bene questa sensazione e sapete anche perchè) ma vede ciò ché NON esiste. Allora che fa? Aspetta il prossimo “sogno”, quando i due escono, stanno “bene insieme”, e lei è tanto affamata di attenzione e affetto che NON VEDE i compromessi cui è costretta a scendere pur di incontrarlo, esattamente come faceva la mia lei con quello scioperato. Fino a quando non la lascia di nuovo, a “svegliarsi” da “SOLA” una volta a casa. Come potremo chiamare questi momenti? Io direi sogni a occhi aperti.
Cosa ha a che fare questo col “FARE” L’AMORE? N U L L A. Non lascia nulla, solo un ricordo, proprio come quando si sogna nel sonno in maniera così intensa che pare di averlo vissuto. Io non dimentico mai un pomeriggio di sesso sfrenato con Sharon Stone, avevo 25 anni e lei pure. Anche in questo momento ho i brividi di piacere nel ricordarlo. Ma lo AVEVO SOGNATO c....! Io ci metterei la firma per un sogno cosi una volta al mese. Voi no? Ma è amore?
MG. Questa è la realtà, se poi ci vedi del vittimismo, significa che probabilmente nei paesi occidentali l’uomo di oggi è la vera vittima. Se 50 anni fa la era la donna, ne segue che detenendo il potere sessuale oggi abbia assunto un ruolo dominante. Tutto gira intorno al sesso e se una donna normale può teoricamente avere mille partner sessuali in un mese, cambiare fidanzato come se nulla fosse, sposarsi e portare via casa e figli, significa che gode di indubbi vantaggi.
IL successo (di massa) con le donne è racchiuso sempre nei soliti motivi: avvenenza fisica, status sociale, saperci fare (che si basa comunque sul provarci). Tutto il resto fa da corollario. Il rapporto successo femminile – successo maschile è di 100 a 1, bisogna avere l’onestà intellettuale di riconoscerlo. Come è giusto riconoscere che una donna a rischio maternità sia lavorativamente parlando più svantaggiata di un uomo. Poi ci sono quelle che per vari motivi non trovando lavoro danno la colpa al “sistema”, ma intanto bisogna saper riconoscere quella che è la realtà.
Non si accusa l’emancipazione femminile, si evidenza la differenza tra il prima e il dopo.
Una donna come si deve è una persona intelligente, ironica, coerente, in grado di fare discorsi centrati, indipendente, non una vergine, ma nemmeno una veterana del…. Una donna che sappia descrivere oggettivamente la realtà, non eccessivamente egocentrica e vittima del mondo. Donne così sono molto rare.
Mi spiace vedere che dopo tanto tempo e tanti interventi tu sia sostanzialmente ancora ferma al punto di partenza.
“Una donna come si deve è una persona intelligente, ironica, coerente, in grado di fare discorsi centrati, indipendente, non una vergine, ma nemmeno una veterana del…. Una donna che sappia descrivere oggettivamente la realtà, non eccessivamente egocentrica e vittima del mondo.”
questo Andrea è il TUO punto di vista su come debba essere una donna “decente”, ma ovviamente si tratta di una visione soggettiva che non può valere per tutti. ci sono infatti uomini che hanno trovato la loro ideale “metà” in una veterana del sesso, altri nell’ ultima delle vergini, altri ancora in donne dal carattere pungente. tu esponi le tue tesi come fossero verità assolute. è questo il tuo limite. Comunque di donne come ne descrivi ce ne sono tante. Ma ovviamente, essendo donne intelligenti, non daranno mai retta ai maschilisti ( cioè alla maggior parte degli uomini ) ed è molto difficile arrivare a loro e averci una storia. Perchè di solito questo tipo di donne rientrano in una o più di queste categorie:
– già impegnate da tanti anni
– vivono all’ estero, in paesi più evoluti del nostro
– sono single per scelta, o comunque perchè non trovano un uomo adatto a loro ( cosa non facile )
– oppure sono single perchè generalmente gli uomini si sentono minacciati dalla loro forza
– sono lesbiche
– non è facile incontrarle perchè vivono fuori dagli schemi e non si mescolano alla massa ignorante e facilona ( giustamente )
ergo, le donne che solitamente incontrate nelle più comuni occasioni sociali di ritrovo ( discoteca, centri commerciali, aperitivi, comitive di amici piccolo borghesi, gruppi di “comari” in libera uscita ) sono le più scadenti e dozzinali.
“Mi spiace vedere che dopo tanto tempo e tanti interventi tu sia sostanzialmente ancora ferma al punto di partenza.”
Non sapevo che bisognasse arrivare “da qualche parte”. Io su alcune cose ho le mie idee, e non vedo perchè debba cambiarle per forza.
“Una donna come si deve è una persona intelligente, ironica, coerente, in grado di fare discorsi centrati, indipendente, non una vergine, ma nemmeno una veterana del…. Una donna che sappia descrivere oggettivamente la realtà, non eccessivamente egocentrica e vittima del mondo”
Ne hanno avvistata una nelle foreste del Borneo, ma non ci sono immagini che possano provarlo.
Scusa Andrea se intervengo, ma non pensi che, da innamorati di una certa donna, basterebbe che questa fosse una persona sincera? Perché non so come si possa avere tutte quelle qualità in età prematrimoniale diciamo, ma spesso anche post. Ritengo che molti di quegli auspicabili aspetti possano essere proprio il risultato di una buona relazione di coppia, dove i due si configurino sull’altro senza perdere contatto con sè stessi, per quella crescita famosa che è il frutto di una volontà “postemozionidell’innamoramento” così tanto vituperata come cinica e calcolata durante il cruento dibattito vissuto, ma a mio avviso l’unica che giustifica il valore di un rapporto, visto che di innamorarsi sono capaci tutti.
Le storie non funzionano quasi sempre per la mancanza di chiarezza, di comunicazione, di sincerità, anche involontaria, come tante letture di questo forum confermano. E i primi a raccontarci bugie siamo proprio noi stessi, in particolare quando siamo “consigliati” dalle conturbanti “voci” delle sirene di Cupido.
“Ritengo che molti di quegli auspicabili aspetti possano essere proprio il risultato di una buona relazione di coppia, dove i due si configurino sull’altro senza perdere contatto con sè stessi, per quella crescita famosa che è il frutto di una volontà “postemozionidell’innamoramento” così tanto vituperata come cinica e calcolata durante il cruento dibattito vissuto, ma a mio avviso l’unica che giustifica il valore di un rapporto, visto che di innamorarsi sono capaci tutti.”
Golem che dire… analisi obiettiva, acuta, lucida. se ognuno di noi fosse già PERFETTO di suo, il mondo sarebbe un’ altra cosa. ma basterebbe anche solo essere “migliori”; quello che ci rende migliori è l’ Amore consapevole, il confronto con gli altri, l’ apertura verso il giusto e verso il bello della vita ( cioè gli affetti sinceri ). per mia esperienza diretta e indiretta, posso confermare che nessuno è mai migliorato attraverso il continuo isolamento, la condanna e il vilipendio, la negazione delle proprie necessità umane e spirituali, e il continuo senso di colpa ( che ci porta anche a vivere amori sbagliati ).
l’ Amore rientra tra le nostre necessità vitali ( inteso come elemento che ci fa evolvere come esseri UMANI ), anzi direi che ne è il fattore principe.
Chi rifugge dall’ amore in maniera permanente, o comunque dai rapporti umani in generale, presto si trasforma in un individuo completamente disumanizzato, che pensa solo a soddisfare i propri bisogni più istintivi e immediati in una visione del tutto egoistica, e si autorelega al rango di “bestia”.
Platone amava le idee (diventate ideali) ed era contrario a quanto poteva indurre in illusioni. come si potrebbe mai dissentire? la realtà, invece, distingue parecchio fra gli “universali” e i “particolari”. gli “universali” sono perfetti, i “particolari” imperfetti.
si può negare che i “particolari” (tutti quanti gli esseri umani, ognuno per motivi diversi) provino amore soltanto perché hanno il difetto di essere imperfetti?
si può negare che un’attrazione amorosa, emotiva E sensuale (perché occorrono entrambe le componenti per un banale criterio di completezza), sia esistita in qualsiasi sua forma, e abbia prodotto i suoi frutti, in almeno uno dei partner se questa non raggiunge l’assoluto di una durata “finché morte non separi” e oltre?
questa è la ragione per cui, a mio avviso, solo la profondità del coinvolgimento fa differenza in una relazione di coppia. tutto il resto non sono altro che parole, nella migliore delle ipotesi scontati esempi a cui tendere, sempre consapevoli che non potranno mai essere perfetti…
quanto poi all’illusione, più o meno tutto nella vita può esserlo o diventarlo. questa deriva, BANALMENTE, dalle nostre aspettative, in qualsiasi campo si estendano le nostre proiezioni. vediamo, sentiamo, percepiamo soltanto quello che la nostra mente/memoria ci ritorna a seguito di un impulso anche minimo. l’idea è già in noi, si materializza soltanto, il più delle volte in modo più centrato nei sensi o maggiormente pregnante nelle emozioni. difficilissimo avere in entrambi gli aspetti la stessa intensità.
nessuna delle due è di serie B. entrambe fanno parte del meglio di un’esistenza, sia che possano durare una manciata di mesi che un’intera vita. ognuno realizza quanto è in grado di proiettare sull’altro, NON quanto l’altro gli sta offrendo.
al termine di un numero strabiliante d’incontri amorosi Casanova, che doveva pur essersi fatto un’esperienza in materia, affermava: “Amore, inpossibile a definirsi”. filosofia e pratica il più delle volte non collimano affatto!
Andrea_The_Original,
che nel rapporto di coppia la donna sia oggi avvantaggiata di brutto rispetto a ieri appare scontato, pur nel limiti della quotidianità che fanno capo al suo sesso, così come gli analoghi limiti che fanno capo al sesso opposto. non c’è vittimismo né personale sminuizione nel riscontrare una propria realtà dei fatti, che può essere o meno condivisa.
a mio avviso, l’attrito che di recente si è venuto a creare su LaD tra alcuni utenti è ascrivibile al fatto che persiste l’intento di far prevalere (con varie modalità, più o meno accettabili), un’opinione rispetto a quella opposta, non tenendo conto che niente di quanto riguarda la psiche e il comportamento umano è assimilabile a un esperimento scientifico di laboratorio.
in materia di umanità tutte le idee e le percezioni, in tutte le epoche, sono state sostenute, negate, riprese, confermate o rigettate, senza che nessuna di esse potesse mai affermarsi in assoluto. non si tratta che di OPINIONI/LETTURE personali, quasi sempre diverse anche fra gli uomini più saggi e più eruditi.
basterebbe, a confronto esaurito, non insistere nel voler prevalere, come qui si faceva un tempo, anche a seguito di lunghi dibattiti…
MG. Ovvio che sia il mio punto di vista soggettivo, come d’altronde quello sull’ uomo come si deve è il tuo e non di tutte le donne. Qui si parla per forza di cose generalizzando, poi nella vita fortunatamente tutto è possibile. Ho fatto solo che riportare quello che è il sentire comune di molti uomini.
Ricorda che ciò che vale per te vale anche per gli altri e viceversa.
Per il resto non dico che dovresti modificare la tua linea di pensiero, ma riuscire, come hanno fatto alcune altre, ad ampliare le tue vedute, immedesimandoti in quelle che sono le problematiche maschili. Solo così si può sperare di impostare una discussione che sia arricchente e non la solita polemica.
“Chi rifugge dall’ amore in maniera permanente, o comunque dai rapporti umani in generale, presto si trasforma in un individuo completamente disumanizzato, che pensa solo a soddisfare i propri bisogni più istintivi e immediati in una visione del tutto egoistica” Concordo.
Golem. Non credo che la sola sincerità basti a far funzionare un legame, a maggior ragione se è intesa come alibi (sono stato sincero per cui posso fare ciò che voglio). In realtà le caratteristiche che ho elencato non sarebbero così rare se non fossimo più o meno tutti immersi in una smisurata cultura del proprio ego. Hai ragione, le storie naufragano prevalentemente per i motivi che hai citato, ma anche per l’incapacità di comprendere e accogliere le esigenze dell’altro, soprattutto una volta termina la “sbornia da innamoramento”.
Ross. Bellissimo commento il 25. Per quanto riguarda il resto sono d’accordo, personalmente sto cercando di accettare le opinioni che divergono dalle mie, purché si basino su un terreno comune, altrimenti diventa impossibile. Do per assodato che mediamente un uomo abbia una forza fisica superiore a quella di una donna e non viceversa.. così tutto il resto..
nessuno vuole imporre niente…va semplicemente riconosciuto che il punto di vista di Andrea_The_Original circa l’ attuale condizione delle donne è del tutto unilaterale. chi non lo ammette, è perchè manca di senso critico, o è in cattiva fede…
c’è anzitutto da dire che questo presunto “potere sessuale” di cui godiamo noi donne, è il più delle volte un’ arma a doppio taglio, foriera di futuri problemi. Il potere VERO, quello che conta sul serio, è ancora prevalentemente in mano agli uomini. tante donne ne sono coscienti, e fintanto che sono giovani e belle cercano di giocarsi l’ unica arma a loro disposizione. punto primo.
punto secondo: è un azzardo dire che nelle relazioni di coppia le donne siano avvantaggiate. da che punto di vista ? in che fase del rapporto ? ( conoscenza, prosequio, declino )?..
L’ emancipazione delle donne da una condizione precedente di subordinazione, ha comportato un prezzo altissimo per le donne stesse. e questo, in molti casi è consistito nella rinuncia a una vita sentimentale anche perchè comunque il sistema in cui viviamo da una parte ci vuole forti, autonome, sicure di noi. ma dall’ altra tende ancora a premiare sopratutto le donne “acquiescenti” e remissive.
Ne consegue che mentre l’ uomo forte e deciso raccoglie consensi dappertutto, la donna forte e decisa è ancora vista perloppiù come una “minaccia”, e quindi sabotata e isolata. tutto questo mi da molto da pensare circa la genuinità delle tesi di Andrea, non è questione di voler a tutti i costi portare avanti un pensiero…
dire che poi una donna medio-brutta ha più possibilità SENTIMENTALI di un uomo normo-carino, è un’ affermazione del tutto campata per aria che non tiene assolutamente conto dei DATI REALI. Gli uomini che scelgono donne poco appetibili sono essenzialmente di due categorie:
– quelli rimasti precedentemente scottati da donne belle, e che quindi non vogliono più “rischiare”.
– quelli che non si fidano delle donne belle per “partito…
…per “partito preso”.
La mia vicina di casa per esempio sembra uno yeti, ed è anche una persona insopportabile umanamente e caratterialmente. eppure ha un ottimo fidanzato. in seguito ho scoperto casualmente che LUI è separato dalla prima moglie, una bella squinzia che gli ha mangiato quasi tutto il patrimonio.
ma capite bene che la stragrande maggioranza degli uomini di oggi è sprezzante di certi rischi, pur avendoci già sbattuto il muso diverse volte. e tra una donna comune, socialmente svantaggiata e/o cessa e una donna molto avvenente ( specie se giovane ) sceglierà sempre quest’ ultima, anche se le sue qualità umane e la sua intelligenza sono nettamente inferiore a quelle della prima. e anche se il tizio non è niente di che.
è da qui secondo me che deriva lo scontento di tanti uomini. Ma bisogna capire che occorre fare delle scelte e accettarne il prezzo: chi sceglie la “audi ultimo modello” anzichè …una “macchina d’ epoca”, è verrò che lì per lì CORRERA’ PIU’ FORTE, ma da un giorno all’ altro rischia di non trovarla più in GARAGE… non so se mi spiego.
Non credo di essere l’unico ad immaginarmi innamorato per sempre della persona che desidero. Chi ha provato questa sensazione sa di cosa parlo. Ora, se questa è un’aspirazione umana, come tale è realizzabile. In fondo si ha a che fare con un’altro essere mortale che si auspica la pensi come noi, e su questa base si procede, secondo quello che si sente, verso l’obiettivo. Sbaglio? In fondo amori del genere sono esistiti mi pare, ma fanno meno rumore di quelli tormentati. Un pò come la metafora dell’albero che cade e fa rumore, e la foresta che “cresce” ma NON LO FA. Ma anche più banalmente del male e del bene, dove il primo fa più “audience” mentre il secondo non batte chiodo come ascolti. E una caratteristica umana, molto simile a quella che spinge molti nei tunnel del terrore o sull’ottovolante dei Luna Park. Le reazioni “interne” sono le stesse: l’eccitazione.
IoPerTe, Noemi, L’innominata di vecchia data, mia moglie col suo “amato” e altre cento di cui ho letto su LaD, e non solo, vivevano SOLO questa “bella” tensione, ma neppure avevano cominciato a “fare l’amore” col loro amore (“fare” come faber, chi “costruisce”, chi FABrica). Possono essersene convinte per le forti emozioni che provavano, ma certe emozioni le possiamo provare anche mentre sogniamo, incubi compresi. Ma quando ci “svegliamo”, che si abbia sognato di essere stati a letto con George Clooney o nelle mani di Jack lo squartatore, tutto scompare, e la stessa cosa si ha in certe situazioni/onirico amorose. IPT vede quello che NON c’è, VUOLE vederlo (conosco bene questa sensazione e sapete anche perchè) ma vede ciò ché NON esiste. Allora che fa? Aspetta il prossimo “sogno”, quando i due escono, stanno “bene insieme”, e lei è tanto affamata di attenzione e affetto che NON VEDE i compromessi cui è costretta a scendere pur di incontrarlo, esattamente come faceva la mia lei con quello scioperato. Fino a quando non la lascia di nuovo, a “svegliarsi” da “SOLA” una volta a casa. Come potremo chiamare questi momenti? Io direi sogni a occhi aperti.
Cosa ha a che fare questo col “FARE” L’AMORE? N U L L A. Non lascia nulla, solo un ricordo, proprio come quando si sogna nel sonno in maniera così intensa che pare di averlo vissuto. Io non dimentico mai un pomeriggio di sesso sfrenato con Sharon Stone, avevo 25 anni e lei pure. Anche in questo momento ho i brividi di piacere nel ricordarlo. Ma lo AVEVO SOGNATO c....! Io ci metterei la firma per un sogno cosi una volta al mese. Voi no? Ma è amore?