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Tristemente triste, lettera a me stesso

di eurolover

Buonasera, racconterò di me e della mia persona.

Sono profondamente triste. La causa dei miei problemi forse fu ed è il mio futuro. Ero un bambino speciale.. in classe con i ragazzi più grandi di me di un anno e nonostante ciò molto più intelligente di loro, fino alle media dove la superai con ottimi voti, mi iscrissi alle superiori e conobbi gente sbagliata dato che in fase di cambiamento e ancora poco maturo tutto cio mi influenzo in maniera negativa. Arriviamo al punto. Dopo essere stato bocciato due volte in seconda sup. Re mi iscrissi a una scuola di grafica così per caso. L’indirizzo mi piacque subito e nonostante le difficolta alla fine fui rimandao, d’estate non feci nulla e all’esame mi bocciarono. Da li inizio il mio calvario. Pensavo di aver perso il treno della mia vita e passai un anno da nullafacente a dormire e a deprimermi per quanto accaduto. Diventai molto taciturno nonostante io sia un ragazzo socievole e divertente, sentivo che chiunque persona che non vale nulla.. il punto è ora, adesso. Sono passati anni da quanto è accaduto ma non riesco a trovare la strada giusta nella mia vita. Non so cosa fare e mi sento perso. Ma tutto ciò è aggravato dal fatto che dovunque io vada a lavorare non duro più di uno o due mesi.. il motivo? Semplice sono un imbranato, non so tenermi un posto e appena inizio a lavorare mi fanno sentire un peso, una persona che è li per pieta, sta cosa io non la digerisco.. gli ultimi due lavori mi hanno liquidato perche lento di comprendonio e lento nella manualità, forse in fondo hanno pure ragione. Da quando è accaduto cio due anni fa (scuola) non sorrido più ne riesco a ridere, nemmeno in mezzo alle persone. Mi sento triste e non provo più sentimenti come quasi fossero repressi. In casa mi fanno sentire una persona inutile e inconcludente. Ogni tanto io vorrei essere felice. Non chiedo molto. Vorrei che mi accadesse qualcosa nella vita che me la stravolga ma più aspetto più il tempo passa e so che non tornera indientro e più ancora vivro di rimpianti. Conosco tante persone ma nessuno, ho notato che mi cerca, e questo mi fa sentire solo, molto solo, vorrei che qualcuno mi volesse bene, ma ho la sensazione che se morissi oggi, domani nessuno verrebbe al mio funerale. Quando esco con la mia compagnia nessuno nota ne la mia presenza, ne la mia assenza, sono triste. In fondo io vorrei il successo, essere famoso per qualcosa di glorioso che ho fatto con le mia mani, che qualcuno che non mi conoscesse mi fermi in strada e mi chieda una foto, soloper provare il gusto di essere una persona desiderata. I miei amici più stretti hanno trovato la ragazza e mi hanno abbandonato come un cane, ma in fondo li capisco, chi uscirebbe con una persona così triste e noiosa? Forse neanche io. Io la ragazza non riesco a trovarla, sono molto narcisista dal lato estetico, non potevo chiedere di meglio, ma la mia personalità così vuota e assente mi fa perdere le occasioni. Un esempio: magari approcio con una bella ragazza ( oggettivamente) e lei sembra che mi dia corda ma appena dico due parole, noto che si annoia e non è cio che vuole. Vorrei cambiare, diciamo più una rivincita verso la vita, vistoche mi ha già abbattuto. Forse i miei genitori hanno sbgliato troppo protettivi ma allo stesso tempo in grado di non fermare le mie ribellioni adolescenziali. Ma queste sono scuse e la colpa dei miei errori è solo mia. Vorrei qualcuno che mi volesse bene, e che mi pensasse. Ma questo è certo è solo un utopia.. non ho ami avuto relazioni serie se nonche storielle qua la sporadiche in cui lo scemo che veniva lasciato ero io. Ah, altra cosa, dicono che sono poco sveglio (lavoro, vita lavorativa, lavoretti in casa, progetti) ma io, sono semplicemente perso nei miei pensieri e nei miei dubbi esistenziali. Non riesco a cambiare, sento che la mia vita è piatta e senza stimoli, non ho più stimoli. Sono il tipo di ragazzo che nelle feste vede il viso triste del clown che è li solo per lavoro. Non mi piace niente, non trovo nulla che mi appassioni e ho provato qualunque strada possibile, ma niente dopo un mese sono di nuovo a capo della situazione. Dormo parecchio e sinceramente ho capito perché, nel mondo dei sogni non ho preoccupazione. Vorrei provare emozioni forti e nuove, che accada qualcosa, voi direte se aspetti non prenderai nitente, ma io non riesco a capire cosa voglio, quindi, cosa devo andare a prendere? Vorrei buttarmi a capofitto in qualche progetto, o in qualunque cosa, ma non riesco non ho più sogni nel cassetto.. ogni giorno è uguale e monotono. La mia unica dipendenza sono le sigarette, di cui sono fortemente dipendente, perché in quei minuti, non penso più a niente, finalmente! Forse è un illusione ma a me piace cosi. Vorrei un giorno rinfacciare a tutte le tipe che mi hanno snobbato e “amici” che si sono dimenticati di me, quanto io sia arrivato in alto, di quanto adesso “tanti saluti” siete voi a cercare me e non viceversa. Amore, per me parola sconosciuta, spero un giorno di conoscere questa emozione. Tente cose non me le spiego, perché i miei non sono mai andati d’accordo? Perché mio padre trattava male mio padre? Perché sono segnato in volto e le persone hanno pregiudizi su di me? Perché sono sempre, sempre sfortunato? Ogni cosa che faccio o ci provo non va mai per il verso giusto? Perché non trovo il mio posto nel mondo? Vedo che generalmente le persone che conosco sono relativamente felici dela vita che conducono.. nessuno riesce a strapparmi un sorriso.. mi odio e mi amo allo stesso tempo.. anche se ora l’odio sta crescendo e crescerà. Sarà mai falice la mia esistenza? Ho sempre pensao che forse la soluzione siano i soldi, ma so che non è cosi.. voglio farli, si ma con il lunedi che mi alzo felice, non che aspetto il sabato sera per divertirmi.. non è questo che voglio, la vita è un dono prezioso e di certo non lo buttero in fabbrica.. o almeno spero! Una ragazza una volta mi disse sei strano, hai un occhio indifferente e uno triste…

Lettera pubblicata il 17 Luglio 2018. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Elledix -

    Io penso che nella vita (anche se è difficile) bisogn apprezzare quello che si ha e fare pace con gli errori del passato. Prima di tutto devi essere tu a volerlo! Non c’è male a lavorare in fabbrica tutta una vita e se vuoi cambiare la tua vita è il momento di vincere contro le cattive abitudini di te stesso. Ce la puoi fare, lascia perdere vizi, sigarette, non ti crogiolare nella depressione, ma trova il coraggio di andare oltre questa situazione e di vivere la tua vita così com’è oggi con lo spirito giusto.

  2. 2
    anika -

    Ciao Eurolover, in parte mi riconosco e comprendo la tua lettera. Nel mio caso ho completato gli studi ma non ho avuto la possibilità economica di proseguire con l’università e questa cosa mi ha segnato molto, è un grandissimo rimpianto che mi porto dentro, anche se ad oggi ho un posto di lavoro fisso, ma non era questo ciò a cui ambivo. Vorrei però portarti un esperienza positiva di un mio caro amico. Lasciò la scuola a 16 anni per lavorare. A 30 anni si è però reso conto che se voleva puntare più in alto gli servivano dei titoli di studio consoni. Ha fatto le serali e si è diplomato, dopodiché ha preso 2 lauree! Una in economia e una in ingegneria. Non è stato facile, ha impiegato 10 anni tra diploma e le due università però adesso si è messo in proprio e io lo vedo molto più felice! Il mio consiglio quindi è di porti un obbiettivo e un lasso di tempo in cui raggiungerlo. Ti suggerisco per esempio di diplomarti. Nel frattempo se puoi continua a lavorare così riesci a mantenerti…

  3. 3
    anika -

    Prima di questa grave depressione, cosa ti piaceva fare? Quali erano i tuoi hobby? Cos’ eri capace di fare? In cosa riuscivi meglio? Io partirei da queste domande per capire che sbocchi potresti avere. Vedi anche se adesso vedi tutto nero hai un vantaggio: mi sembra di capire che vivi con i tuoi, quindi niente affitto/bollette/responsabilità. Devi approfittarne! Io penso che se i tuoi genitori vedono che hai un obbiettivo, uno scopo, ti sosterranno più volentieri. Questo ti permetterà di completare gli studi e organizzarti al fine di fare ciò che davvero vuoi. C’è un mondo di opportunità la fuori, e tu sei ancora in tempo per coglierle! Io ho una famiglia da mantenere, affitto, bollette, spese mediche ecc… per me è impossibile iscrivermi all’università, dedicarmi allo studio o fare semestri all’estero. Ma tu puoi ancora farlo! Per quanto riguarda il resto della lettera anche io ho passato un periodo di grave depressione e questo rendeva molto difficile alle persone approcciarsi a me

  4. 4
    Angwhy -

    sono argomenti delicati e non troverai risposte in un forum,ma cerca se puoi di farti aiutare,non dagli amici stronzi che se ne fregano o dai famigliari che fanno quello che possono ma da persone competenti che possono consigliarti per il meglio altrimenti non ne verrai fuori,devi farlo per te stesso

  5. 5
    anika -

    I miei amici tendevano ad evitarmi, e i ragazzi si avvicinavano subito intrigati dall’aspetto fisico, ma poi non c’era altro visto che appunto ero molto depressa e non riuscivo a sostenere conversazioni piacevoli. Adesso che ne sono fuori mi rendo conto che non posso dare colpa agli altri per non essermi stati vicini. Era difficile relazionarsi con me: vedevo tutto negativo, parlavo solo di aspetti negativi della mia vita, desideravo morire e nient’altro, nulla aveva senso per me. Ci vuole una persona molto forte per sostenere questo peso, e i miei amici non lo erano, così come non lo era la mia famiglia. Mi sono rivolta a uno specialista, ho chiesto aiuto e ho fatto terapia. Tutto questo per dirti che anche se è triste e brutto che le persone ti evitino, sappi che non è cattiveria la loro: semplicemente non sono persone pronte per sostenere il peso emotivo di una persona che sta così male. Non sono amici davvero. L’amico vero ti sta vicino anche nei momenti più difficili!

  6. 6
    Golem -

    Ti potremmo consolare, dicendoti che sono molti ad essere nelle tue condizioni, ma nessuno, neanche il più empatico, risolverebbe il tuo problema, che è quello della fiducia in te stesso, che ti manca. E come si fa a prendere fiducia? Con un progetto a cui puntare e perseguire. Anche piccolo, ma che metta in moto la tua volontà di farcela e di raggiungere un obiettivo.
    Si può vivere di riconoscimenti che ci provengono dagli altri, come succede per esempio a certi personaggi pubblici, artisti e non, ma non bastano, e sono effimeri; infatti a quanti di quei vip non è bastato sino alle estreme conseguenze? Sono le nostre conquiste, i nostri sforzi e le nostre fatiche che ci “costruiscono”, non certo le parole degli altri.
    Ma ci vuole tempo, pazienza e costanza. Devi impegnarti su quello che ami fare e che sai fare meglio, e i risultati arriveranno e con essi l’autostima. Ma devi abituarti a contare su te stesso. Sei l’unico che avrai “sempre” vicino nella vita.

  7. 7
    Yog -

    Ieri ho chiesto la foto a un tipo per strada, che non conoscevo. Mai visto. Volevo alzargli l’autostima, ma quello invece si è pure incazzato. Gli ho detto allora se potevamo fare un selfie assieme e quello ha tentato di darmi un cazzotto. Così va il mondo.

  8. 8
    rossana -

    Eurolover,
    per me, il tuo disagio nasce da: “Ero un bambino speciale.. in classe con i ragazzi più grandi di me di un anno e nonostante ciò molto più intelligente di loro, fino alle media dove la superai con ottimi voti, mi iscrissi alle superiori e conobbi gente sbagliata dato che in fase di cambiamento e ancora poco maturo tutto cio mi influenzo in maniera negativa.”

    a volte basta un cambio d’ambiente sociale o di insegnanti, a cui essere simpatico/antipatico, a creare scompensi in età infantili o adolescenziali difficili poi da superare.

    ondeggi tra il voler tornare a essere il “bambino speciale” e il dover renderti conto che ti sei affondato da solo, nel peggio del peggio. la via ottimale sarebbe quella di mezzo, da ricalibrare con umiltà e grinta, cominciando appunto, come ti è stato suggerito, da piccoli progetti, da volersi però con impegno e determinazione.

    un viaggetto da solo, anche on the road, ti potrebbe aiutare a ritrovarti in un confronto più maturo e più ampio.

  9. 9
    Esther -

    Va bene, ma perché non ti concentri sulle cose positive e non le usi da trampolino per nuovi traguardi? Forza!!! Ché nella vita devi rendere conto solo a te stesso e a chi ti ha creato: i pettegoli attaccabrighe saltali a piè pari, gli altri selezionali e sii sempre fiero di te stesso, perché… È inevitabile! Tu sei tu, e questo ti rende speciale!

  10. 10
    Claudio -

    Ciao mi chiamo Claudio anche se non ti conosco mi rivedo molto nelle tue parole e in qualche modo mi sento legato a te
    Sono qui se vuoi parlare e ti sono accanto

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