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Tribunale dei minori, bambini allontanati dai genitori ingiustamente

di ilpadre
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Lettera pubblicata il 16 Dicembre 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 237 commenti

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  1. 11
    ilpadre -

    Ciao a tutti e grazie.
    La solidarietà delle persone riesce a darmi un pò di forza e di energia, grazie di cuore.
    Certamente non sarà la disperazione a farmi restituire il bimbo ma proprio la mia estrema determinazione e l’ incolmabile amore che egli nutre per me e viceversa.
    Riuscirò ad averlo, con le buone o le cattive, se sarò costretto a farlo.
    Da ciò che sento e leggo in giro ho però poche convinzioni sul fatto di poterla spuntare così facilmente con una sola udienza (7 genn 2010) e di riportarmi a casa Alex a giorni.
    Questo sopratutto per il terrore della mamma nel venire meno alle “disposizioni del tribunale” che le impedisce di accordarsi con me e l’ Avv.to che ho trovato!
    Le hanno “consigliato” di tenermi lontano, che è meglio per il bambino, che altrimenti potrebbe andare peggio (Come hanno già dimostrato di poter fare)
    Staremo a vedere.
    Buon fine d’ anno a tutti!

  2. 12
    chiara -

    E’ da un anno e mezzo che io ,mio marito e i miei 3 figli viviamo l’incubo. Non è vero, purtroppo che i servizi intervengono a favore dei minori, sempre. Purtroppo mi sono informata moltissimo su questi casi e mi sono fatta le idee molto chiare sulle circostanze: ripeto ,ogni caso è differente ma i servizi devono cercare sempre e lo devono fare gli psicologi e i tribunali, l’aspetto più conservativo possibile. La nostra bimba è tornata a casa dopo una sequela di vicissitudini incredibili. Stai attento a ciò che fai : il nostro avvocato ci ha sostenuto in modo esemplare anche se il Tribunale dei Minori è un muro di gomma: troppi casi,sono saturi di scartoffie, spesso non leggono le relazioni e decretano a pachwork, faticano a gestirli tutti, i tempi si allungano vertiginosamente.L’errore più grande ( te lo dico perchè l’ho vissuto) è lasciarsi prendere dall’emotività: rischi di essere considerato instabile e ti ritorna indietro in modo negativo ogni tuo gesto. Hai altri figli e nipoti: fatti sostenere in questo momento e continua la battaglia CON la Testa non col Cuore altrimenti non ce la fai! al cuore dai spazio per i pianti e le urla nella solitudine della tua stanza, la testa usala per ottenere quello che vuoi. Credimi, te lo dico col cuore, anche noi volevamo legarci su di un campanile per esere ascoltati ma se lo avessimo fatto non avremmo a casa la bambina! La guerra per noi inizia adesso: collabora perchè sino a quando il figlio è fuori è necessaria prudenza. La fine arriva per tutto e al momento opportuno ti muoverai, non far credere di essere instabile e incontrollato è controproducente. Agli occhi dei burocrati non si vedono i gesti dei genitori disperati che amano ma l’incapacità di autocontrollo: è assurdo ciò che ti dico ma è così! L’ho vissuto! scrivi a giorgiogal, “comunicazione Condiviso”, Rivolgiti all’associazione Figlipersempre :sono persone che ti possono aiutare.

  3. 13
    chiara -

    Ciao, io e mio marito vorremmo sapere come stai, fatti sentire se ne hai voglia. un abbraccio

  4. 14
    sergio -

    Cari amici,
    sto malissimo, questa è la verità e temo per la mia salute se non la vita. Non riesco più a nutrirmi a sufficienza, dormire, non riesco più a concentrarmi sul lavoro, non riesco più a suonare la chitarra e cantare per gli amici. Mi sento uno zombi, inutile, depresso, impotente.
    La mia paura è quella di sragionare e fare cose che non vanno bene.
    Non riesco a vivere senza il mio bimbo. Alla mamma voglio bene, ma mi ha deluso deluso deluso.
    La comprendo, poichè, timidissima e straniera, è impaurita dagli eventi e non ha il coraggio di ribellarsi e dire la verità.
    Non so cosa fare. Il mio dolore è insopportabile. Alla mia età non posso buttare via il poco tempo che rimane.
    So che legalmente. se otterrò qualcosa, sarà troppo tardi, quindi devo agire subito e con estrema caparbietà, sempre nel rispetto della legge.
    Ma di gente coraggiosa e decisa pare non ve ne sia molta. Lotterò da solo. Fino alla morte.
    Grazie dei vostri consigli, ma, come ci insegna la storia, a volte sono necessarie le guerre. E io, per il mio bimbo, la scatenerò se necessario.
    Rivoglio la mia famiglia e subito.

  5. 15
    chiara -

    Ti facciamo i migliori auguri e speriamo che il nuovo anno faccia rinsavire le persone che hanno determinato questa situazione. Ci auguriamo anche che la tua salute si rimetta e altro non so dire perchè di fronte a tanto dolore non ci sono parole, spero che tu riesca a trovare le risorse per sopportare questo momento. un abbraccio

  6. 16
    BARBARA -

    Sono una mamma di 31 anni,ho letto tante storie drammatiche di figli tolti ai genitori ingiustamente. Anchio sto vivendo questa situazione dal 13 settembre 2006 i servizi sociali me lo hanno portato via e mi son sempre chiesta il motivo. Rivolgendomi ad un avvocato sono riuscita ad avere le relazioni scritte dai servizi sociali ed e’ veramente una cosa vergognosa.hanno scritto falsita’ sul mio conto e per chi mi conosce puo’ dimostrarlo. Ho un lavoro di cui ne vado fiera,non mi manca nulla,l’unica cosa che voglio e’ riavere mio figlio a casa.voglio dire solo questo a tutte le famiglie a cui sono stati tolti i propri figli di chiedere giustizia. Sono figli nostri non dei servizi sociali ne tanto meno dei tribunali. Attendo risposte di persone che hanno intenzione di collaborare insieme. Barbara

  7. 17
    ilpadre -

    Ciao Barbara, ciao a tutti.
    Ho provato a rivolgermi a diversi avvocati e a varie associazioni.
    Il discorso è sempre quello: ci vuole tempo e denaro ed il risultato non è affatto certo. Io non ho nè l’ uno ne l’ altro.
    Ho però sempre la speranza di trovare genitori “decisi” a riavere i loro diritti alla svelta.
    Manifestazioni e petizioni non portano a nulla o per lo meno in pochi casi si è risolto qualche cosa.
    Prendiamo come esempio gli operai che occupano le loro fabbriche: ottengono sempre ciò che vogliono.
    Forse che i figli sono meno importanti del lavoro?
    Facciamolo anche noi, perchè no?
    Inutile manifestare o polemizzare davanti ai tribunali per poi andarsene a mani vuote, con la magra consolazione di avere almeno “fatto qualche cosa”.
    Sono disposto a bivaccare e fare lo sciopero della fame e sete ad oltranza e anche morire se non mi ridanno mio figlio in assoluta libertà ed indipendenza e senza intromissioni da parte di un tribunale incapace di amministrare con criterio la giustizia.
    Se poi fossimo in più di uno, decisi e motivati,(ripeto, come gli operai disperati), credo che i tribunali dovranno accettare giocoforza le nostre richieste.
    Bisognerà coinvolgere i media, la stampa ecc.
    Certo non è una impresa facile, ma organizzandoci possiamo farcela.
    Potete scrivermi anche in priv.: feritoia@gmail.com
    Sergio – Milano

  8. 18
    chiara -

    ciao a tutti sono dinuovo io!vi ripeto che la nostra famiglia:i nostri figli e io e mio marito abbiamo già subito questo “trattamento-Pena”!!ne siamo usciti da poco e vi garantisco che le abbiamo provate tutte! è vero che dobbiamo unirci! fate proposte noi ci siamo e abbiamo molti amici! stiamo scrivendo un libro e ne abbiamo appena pubblicato uno sulla nostra vicenda! divulgare e combattere il sistema! è malato questo sistema perchè sopravvive sugli allontanamenti!se non siamo uniti e non ci cerchiamo le cose non cambiano! da soli ,individualmente non possiamo fare una rivolta!

  9. 19
    ilpadre -

    Ciao Chiara, ciao a tutti.
    Ieri ho visto mio figlio e sua madre, per tre minuti, dopo oltre due mesi
    Ho dovuto tendere loro un “agguato” vicino al nido.
    Mio figlio di un anno mi ha sorriso e mi ha teso con la manina un pezzetto di carta stagnola con cui stava giocando. Mi è venuto da piangere, è un bambino buono, generoso e sensibile.
    Mi ha fatto pena. La mia è una situazione disperata e ogni giorno che passa sono sempre più disposto a tutto, a non mollare mai.
    Ma il tempo passa e nessuno si muove.
    Chiara, mettiamoci in contatto, incontriamoci, qualche amico posso trovarlo anch’io.
    Dobbiamo unirci e costringere il tribunale a rivedere “subito” le ordinanze che ci riguardano.
    Secondo me è un errore pretestare in troppi e chiassosamente, niente cartelloni e megafoni, insulti.
    Niente violenza, dimostriamo di essere genitori seri e responsabili.
    Solo caparbietà e intransigenza verso le nostre richieste.
    Credo che una decina di persone che facciano lo sciopero della fame e della sete in modo civile, sopratutto e necessariamente con l’ interessamento della stampa e TV non può avere che successo.
    Io voglio poter frequentare mio figlio senza limiti nè controlli da parte di alcuno.
    Chiara, inviami un recapito telefonico per e-mail: feritoia@gmail.com
    potremo così accordarci e studiare un piano d’ azione.
    Ho già vissuto esperienze di questo genere per altri motivi, (la casa) e per vincere ho dovuto fare quello che sto facendo ora.
    Aspetto notizie. Il tempo stringe.
    Ciao a tutti.

  10. 20
    maria -

    caro sergio,
    sei senz’altro una persona che sta soffrendo e se sei veramente un bravo papà auguro a tuo figlio di avere la giustizia che merita ogni bambino, e cioè di vivere sereno con le persone che più lo amano e proteggono!

    cara BARBARA:
    a te voglio invece dire che ci sono centinaia di MAMME nelle tue condizioni che si stanno unendo per aiutare i propri figli sequestrati, se t’interessa unirti a loro di dò qualche indicazione in più…
    ciao

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