Come da titolo, per chi, ha lasciato o è stato lasciato e desidera un supporto emotivo e relazionale con altri utenti nella sua stessa situazione contingente: qui potete scrivere e sfogarvi ogni giorno, con l’obiettivo di fare progressi nel distacco dalla persona lesiva. Anziché scrivere a lui o a lei, scrivete qui, e sfogatevi qui, finché non sarete del tutto indipendenti dall’oggetto della vostra ossessione! Rileggendovi, già da domani, e giorno dopo giorno, vi sentirete più forti per i progressi fatti e, con la superiorità del giusto, acquisirete sempre maggiore auto-consapevolezza, fino al distacco completo dall’oggetto della vostra dipendenza. La parola chiave è libertà!
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Categorie: - Amore e relazioni
Bella idea! Quindi il giorno che starò con un ennesimo stronzo…invece di insultare lui verrò qui a scrivere?…
No piccola ti ringrazio..sei stata gentile per il pensiero ma mai farei pesare cose agli altri di cose mie..
Buongiorno! Oggi secondo giorno di distacco dalla mia amicizia non pienamente corrisposta con A.
Se state affrontando anche voi un no contact, questo è il posto giusto per scrivere!!
Avanti tutta!!!
…..ed io che pensavo che ci fosse una guida dettagliata su come svignarsela, dagli enti creditori.
A Piccola, non dare illusioni alla povera gente, non ti basta quanto siamo già inguaiati? Che poi dobbiamo venire pure quà a sfogarci per superare la cantonata. No vabbè, fra i vari rimedi preferisco affogarmi nelle fragole, non essendone allergico le trovo un ottimo supporto nonchè rimpiazzo alle delusioni…..con lo zucchero poi per me, sono la giusta morte. :-))
Ahahahah Gimmy: commenti memorabili!
Piccola, sevvoi te faccio un sorcismo io che te dimentichi pure quanno sei nata.
Ne sto uscendo, Yog! Grazie!
“distacco dalla mia amicizia”.
Ma vuoi vedere che Piccola è veramente una bambina? Mia figlia usava questa frase a 4 anni.
Ok. Accetto questo spazio.
Mi allontano da una persona lesiva … si. E no.
Mi allontano da una relazione lesiva. Ecco.
In una relazione lesiva due sono i componenti lesivi.
Lei è sicuramente narcisista. E potrei passare ore a descrivere il dolore che è capace di infliggere. Anche lei usa il no contact. E lo fa prima di me. Mi anticipa nemmeno fosse Gentile su Maradona nei mondiali del 1982. Lo anticipava sempre. E Maradona non toccò un pallone…
Mi allontano da me. Che sono dipendente. Che anche ora potrei parlare ore sul mio diritto ad essere riconosciuto e amato. Rispettato anche nel distacco. Come tante persone umane sperimentano in tante relazioni equilibrate.
Ma non accade.
E ora so che non accade perché io e lei ci siamo attratti è piaciuti. Io da dipendente amo attrarre persone narcisiste. Una volta che lo so.. inutile lamentarsi. Loro fanno ciò per cui sono nate.
Posso comprendere che io. Nel rapporto ho esaltato con la mia dipendenza il suo narcisismo. E posso cambiare atteggiamento. Smettere di pensare che ciò è solo profondamente ingiusto. E lo è. Ma che io l’ho alimentato perché non ho posto rimedio in tempo alla mia dipendenza.
Una volta fatto. Ho acquistato il mio spazio. Lei è rimasta narcisista… E ora fa ciò che meglio sa fare.
È un problema? Si. Ma anche no.
Il vero problema. La vera battaglia è in me stesso. Se conservo e consolido la mia indipendenza non attraggo ne lei. Ne persone simili.
Allora sono guarito. E… il no contact serve a qualcosa. Ha uno scopo. E anche se duro e doloroso lo porto avanti. Perché serve a me. Alla mia dignità. Al mio amore. E a non avere di nuovo la stessa esperienza con altri.
Grazie.
Wasabi,
il tuo post conferma, in modo onesto e dettagliato, il mio concetto di caduta in amori che arrecano più dolore che gioia, e che quindi prima o poi si concludono, di comune accordo fra persone civili, o con cattiverie varie, fra persone immature.
servono a evidenziare e riparare, almeno in parte, alcune serie carenze nel temperamento o nella crescita emotiva.
secondo me, niente ci accade per caso. siamo sempre partecipi in qualsiasi tipo di scelta non forzata, sia nel bene che nel male. spesso tutto è chiaro alla mente ma si decide soltanto con la volontà se accettare o meno una relazione amorosa tormentata, in base anche a un insieme di condizioni al contorno, oltre che all’intimo sentire.
ti auguro buon cammino, nella maggior conoscenza di te stesso, che, con il carattere, darà la forma che meglio ti riuscirà di concretizzare al tuo futuro. sei sulla buona strada!
Grazie Rossana.
Mi piace che a rispondere sia una Rossana perché Cyrano di Guccini è stata la mia canzone di rivolta e di rinascita.
La sola cosa che obbietto è l’uso della parola Amore o rapporti amorosi.
Non lo è. Non lo sono.
Dare il nome corretto alle cose mi ha liberato. Serve a tutti. A far chiarezza e a smettere di raccontarsi balle.
“Rapporto di potere lesivo” ecco cosa era. Se lo continuo a chiamare amore.. Non ne esco più. E mi dico, usando quel termine, amore, che io mi accontento del metallo meno nobile. Dello scarto. Dell’inganno. Invece di cercare vero amore, vero rispetto, vera… amicizia. Perché si, amore adesso per me non poggia solo su passione e attrazione. Se non c’è rispetto e “amicizia” nel senso di cura apertura e del “volere il bene” dell’altro… Non ho il diritto di chiamarlo “amore”. È un insulto agli amori veri quelli che sono fatti di mille gesti di altruismo vero e di bisogni chiesti e non pretesi. Fatti anche di liti, ma aperte e sincere non sotterranee e ricche di disprezzo e di mancanza di onore e di rispetto anche per il “nemico” che abbiamo momentaneamente davanti.
Amore non è abuso. Non è servirsi di un essere umano per i propri bisogni brucianti e poi gettarlo o rigettarlo quando non fa più ciò per cui è stato “assunto” si… come uno schiavo. Un servo. Un utile sciocco pronto al sacrificio.e a non chiedere mai niente.
Quello non è “amore”.
È potere. Rapporto di forze impari. È conquista, controllo, soggiogamento, schiavitù, è prigione, svalutazione, plagio, manipolazione.
Allora si. Posso liberarmi. Provare vergogna di me stesso per aver accettato. Creduto. Vissuto questa menzogna. E provare la giusta rabbia verso di me e la spinta ad uscire.
Se lo chiamo “amore” mento.
E non ne esco mai.