Salta i links e vai al contenuto

Trentenni che decidono di andare a convivere senza un lavoro

di white knight
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Gennaio 2023. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi su facebook: Trentenni che decidono di andare a convivere senza un lavoro

La lettera ha ricevuto finora 55 commenti

Pagine: 1 2 3 4 6

  1. 11
    Trader -

    Angwhy, il mondo non è cambiato. Anzi, forse si, ma al contrario: oggi le coppie fanno meno figli per questioni di stabilità economica.
    Le società più povere sfornano figli a nastro, quelle ricche occidentali li fanno col contagocce.

  2. 12
    Solnze -

    White Knight, dovresti aggiornarti. Quanti anni hai, 60? Oggi il lavoro per sempre non esiste più. Siamo come l’America ma povera. Bisogna solo essere bravi a salire sui treni al volo quando passano e scendere dai treni in corsa senza farsi troppo male quando ci buttano fuori.
    Aggiornatevi, vecchiacci.

  3. 13
    white knight -

    @ Solnze: no in realtà ne ho circa la metà XD XD XD
    E comunque, chi ha parlato del “lavoro per sempre”? Cioè oltre ad esserci un’epidemia di redditodicittadinanzismo su questo forum c’è pure un’epidemia di mettereinboccacosechenonhodettismo, LOL!
    A quanti che invece sostengono che i vecchi sono delle “draghe di risorse” invece non mi sento di dare torto… anzi… ed è verissimo che i giovani si trovano ad affrontare una realtà ben più complessa rispetto a quella dei boomers… però la fannullonaggine di tanti trentenni (e la sponsorizzazione della medesima da parte dei loro genitori) non è la via secondo me…

  4. 14
    gabriele -

    …non si trasferiscono nella casa familiare di uno dei due ma capita, Caia, abbia un appartamento disabitato da abitare, e quindi vadano a convivere ma con le utenze pagate dalla quasi Suocera “Sempronia”.
    Oppure che vadano a casa delle “Suocere” se come dicevi tu, dovessero essere “figli di popolo”.
    Ora preparati white night, perchè dirò una cosa da quasi trentenne che ti sorprenderà: questo comportamento di mettere sotto onere, per le proprie aspettative la propria famiglia di origine ha a che vedere con l’opportunismo e l’individualismo tipico delle generazioni contemporanee, si dà per scontato che qualcuno debba aiutare sempre e comunque, negli ’70 invece, da quello che mi raccontano, le persone erano e sono rimaste più intraprendenti, se volevi fare una cosa nessuno ti ostacolava, non facevi affidamento su nessuno, c’èri solo tu e il tuo destino da conquistarsi. I ragazzi e giovani uomini del 2022, non pensano di perseguire il proprio destino ecco perchè esistono…

  5. 15
    gabriele -

    i fenomeni che hai descritto nella lettera.
    P.S.: L’orchestra del Titanic, un quartetto d’archi, ha suonato nel bel mezzo del panico generale, fino allo sbandamento e successivo inabissamento della nave, come tentativo di evacuazione di passeggeri e membri dell’equipaggio, più ordinato possibile; sono affondati insieme alla nave, quindi nessuno ha fatto festa quella volta…

  6. 16
    Max -

    probabilmente farò un po’ di sociologia e di psicologia da 4 soldi, del che spero mi perdonerete. Credo che nell’analisi di questo fenomeno abbiano ragione un po’ tutti. Anzitutto i trentenni di oggi hanno meno possibilità di quelli di ieri. Il lavoro era più facile a trovarsi. Se acquisivi un titolo di studio, dal più umile al più elevato, sapevi che prima o poi, sarebbe stato spendibile sul mercato, mentre attualmente le cose non stanno più così. I redditi e il potere d’acquisto non so se erano maggiori, ma esistevano dei sostegni che al giorno d’oggi sono scomparsi. Io che ho 55 anni ricordo parole come: equo canone d’affitto, edilizia popolare ecc., che oggi sembrano archeologia. A fronte di tutto ciò, se vuoi farti una vita familiare e non hai forti sostanze di tuo o non ti vengono incontro circostanze particolarmente fortunate, l’aiuto dei genitori/nonni ti serve, altrimenti vai poco lontano. Inoltre presso i genitori, il valore del figlio, spesso unico o quasi,

  7. 17
    Max -

    ebbene tale valore è molto aumentato rispetto al passato. Per quel figlio si fa di tutto, a lui si permette di tutto, da bambino come da adolescente come da adulto. In lui si trova la risposta alle proprie frustrazioni e ai propri problemi irrisolti e per giunta, siccome si percepisce, in modo più o meno consapevole, di avergli lasciato un mondo peggiore rispetto a quello degli scorsi decenni, ci si sente in colpa e lo si vuole risarcire a tutti i costi. Infine i famosi trentennni, abituati a sentirsi al centro del mondo, tendono a dare per scontate le cure e le premure dei più anziani. Per cui ci si sposa contando sulle mamme che continueranno a preparare da mangiare e a stirare le camicie alle neo-coppie, si fannno i figli aspettandosi che questi genitori accetteranno di fare i nonni a tempo pieno, anche perché spesso sono essi stessi a “volere il nipotino”. Ovviamente non è così in tutte le famiglie, ma i casi che rispondono a questadinamica familiare non mi sembrano pochi.

  8. 18
    Trader -

    “Il lavoro è un diritto”.
    Niente di più falso. Il lavoro bisogna guadagnarselo. Oggi le persone credono che, senza sapere fare niente, senza aver voglia di fare niente, senza essere utili, gli spetti un lavoro. Lo Stato, deve provvedere a trovarti un lavoro, qualcuno deve bussarti alla porta per proportelo. Non un lavoro qualunque, ma un lavoro che ti piaccia, il lavoro della tua vita. Ma non finisce qui. Questo concetto è travisato, diventando “lo stipendio è un diritto”. L’importante è avere un reddito, non un lavoro. Le persone credono che sia giusto farsi mantenere senza dare niente in cambio.
    Io ho studiato e mi sono impegnato per intraprendere il mio lavoro da trader (e per il mio secondo lavoro da aspp). Non è una professione che possono fare tutti. Quanti scemi ho visto gettare al vento i loro risparmi alla velocità della luce investendo senza capire un’acca di mercati finanziari. Ognuno ha quello che si merita. Se non sai fare niente, vai a pulire le scale.

  9. 19
    nikolas -

    @white knight
    Mi associo alla tua perplessità, pur precisando che e’ un fenomeno che riguarda un solo componente della coppia: in genere la mantenuta e’ la ragazza.
    Tuttavia esistono anche casi diversi, in cui il soggetto del lavoro precario o assente, e’ l’uomo di casa. E’ molto improbabile che entrambi gli pseudo-innamorati siano senza lavoro, o con poca stabilita’ economica.
    Ho parlato di pseudo-innamorati perche’ e’ fin troppo evidente che il loro vero obiettivo di vita sia “sfangarla”, piuttosto che una scelta d’amore consavevole.
    Con una convivenza si danno un tono da persone mature, e al contempo caricano le loro esigenze sulle spalle di altri provveditori, in attesa di una svolta miracolosa (che talvolta puo’ essere un altro amore..).
    Sarebbe piu’ dignitoso starsene in casa dei propri genitori e semmai provare ad abitare DA SINGLE per un periodo, tanto per testare le proprie effettive potenzialità.

  10. 20
    Ana -

    Qui in UK quelli che sfornano figli a nastro sono quelli del ceto proletario, spesso discendenti di immigrati caraibici, pakistani e somali che prendono sussidi a gogo. Quelli di classe medio alta fanno pochi figli, se li fanno. Il reddito di cittadinanza non e’ facile da ottenere, se sei titolare di eredita’ ti scartano seduta stante. Come hanno fatto a mia madre nonostante invalida e con una pensione bassa perche’ sposata con un cittadino italiano titolare di diverse eredita’. Gli hanno detto al CAF se ne torni in Istria. I miei stanno programmando di tornare in Croazia una volta venduta l’eredita’ e compratami la casa a Londra. Spero a Kensington. A me non riconoscevano l’Asperger e l’ADHD come invalidita’ mentre qui in UK si. Mi danno 100 £ al mese, perche’ non sono molto invalidanti le mie diagnosi e perche’ guadagno bene in finanza e mio marito prende piu’ di me come Manager in un’azienda di logistica per beni di lusso. Qui calcolano anche i redditi del partner.

Pagine: 1 2 3 4 6

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili