Lettera aperta al Ministro Tremonti
Non insultiamo, ancora una volta, i giovani italiani dicendo che non vogliono lavorare e che sono tutti bamboccioni.
E’ vero che i giovani italiani non vogliono fare i lavori umili ! Perché sono tutti lavori a basso reddito che non permettono di avere un futuro decoroso e mettere su famiglia !
Lei, signor Ministro, accetterebbe un lavoro da 800 euro al mese ?
Non bastano nemmeno per pagare l’affitto di una abitazione.
Lei, signor Ministro, accetterebbe di trasferirsi, ad esempio, in Friuli perché soltanto lì c’è offerta di lavoro, lasciando la sua famiglia e i suoi affetti, e sapendo che quel poco che guadagnerà lo spenderà tutto per mantenersi da solo, senza che rimanga nulla per il futuro ?
I 4 milioni di immigrati che lavorano in Italia, secondo le sue affermazioni, coprono proprio i cosiddetti lavori umili, ma vivono anche in baracche oppure ammucchiandosi in una sola abitazione.
NON E’ VERO CHE FRA GLI IMMIGRATI NON CI SONO DISOCCUPATI.
Abbiamo strade, quartieri, città piene di extracomunitari allo sbando perché senza lavoro, che finiscono facilmente nella delinquenza. Abbiamo le carceri italiane strapiene di extracomunitari, perché non trovando lavoro finiscono nella criminalità.
Come mai abbiamo il 29% di disoccupazione proprio fra i giovani italiani. Secondo lei sono tutti giovani irresponsabili e fannulloni ?
Basta insultare i giovani italiani, milioni di giovani italiani che hanno voglia di lavorare DECOROSAMENTE.
Sal Carello
Roma, Lido di Ostia
PS: Copia inviata a Tremonti, Fini, Napolitano, ed altri politici.
Grazie per questa tua lettera, potrebbe essere la portavoce di molti.
Anche in Friuli la situazione non è buona, sai? Ti dicono che c’è lavoro, ma se guardi un pò in giro offrono lavoro indeterminato quasi esclusivamente a provenienti dal ramo ingegneristico con ottima conoscenza di lingue straniere o specializzati con esperienza pluriennale nell’ambito tecnico. Come fa un ragazzo ad evere pluriennale esperienza se ha appena finito la scuola, siano le superiori o l’università? Come fa a conoscere in modo Ottimo lingue straniere se non ha avuto la possibilità di fare dei viaggi, di fermarsi per dei periodi all’estero in un momento delicato in cui, e ricordiamolo, molte famiglie a fatica sbarcano il lunario?
Ho vent’anni e sono mesi che cerco. Mi accontenterei di fare la cassiera, di andare ad aiutare nei mercati o a raccogliere frutta e verdura se solo a) trovassi chi mi assume, b) mi permettessero uno straccio di sicurezza per il futuro
E invece niente! Mi hanno sempre detto che sono brava e una brava ragazza, ma sono a casa.
Un piccolo imprenditore, un tipo tosto e determinato, in un contesto assolutamente extralavorativo (in un ambito che assolutamente non mi compete), mi ha dato fiducia ed è davvero soddisfatto di me, ci si è affezionato, abbiamo creato un ottimo rapporto, ci vediamo spesso anche insieme al mio ragazzo. Conoscendo la mia situazione, dice che mi stanno sprecando, che non è possibile. E so che, nonostante fossi contraria perchè non in linea con i miei principi, ha parlato di me a diversi conoscenti, tra cui direttori di supermercato. Per il momento non ho sentito ancora nessuno, non so nemmeno se mi chiameranno. Ma questo è per dire che oggi SE, e sottolineo SE, riesci a ottenere qualcosa è per la “conoscenza giusta”. Io che queste cose le ho sempre detestate ora mi ritrovo a dovermi “lasciar andare”, a dover scendere a compromessi con quelli che sono i miei saldi punti nella vita, tra cui la correttezza, per vivere e far vivere la mia famiglia.
No, non è giusto!
Ti ho parlato di questo signore perchè io lavoro “per lui”, in un contesto che nulla c’entra con la sua attività. Lavoro gratuitamente. Ma non per questo mi risparmio. Molti pomeriggi li passo con lui proprio per organizzare eventi, incontri, articoli, video ecc… Tutto questo per informare le persone, per offrire loro qualche minima occasione di cultura, quella che i fondi pubblici eliminano per prima. E la maggior parte degli “attivisti” se così li chiamiamo sono GIOVANI. Giovani che hanno avuto in eredità dai loro genitori un mondo egoisticamente individualista e che, anche andando controcorrente rispetto a molti dei loro coetanei superficiali e vuoti (molti miei coetanei sabato sera erano in discoteca, io, il mio ragazzo e ovviamente altri, eravamo ad una conferenza), cercano di far andare le cose un pò meglio. Ci mettono energia, passione, voglia, entusiasmo, ideologie, sogni, valori, umanità, tempo e talvolta anche denaro.
Grazie ancora.
E’ senz’altro vero che la situazione in Italia è tutt’altro che rosea per i giovani che cercano lavoro, ma io non darei interamente la colpa al “sistema”….
1) Buona parte dei giovani come me (ho 27 anni) che non lavorano, non hanno neanche idea di cosa VORREBBERO fare. Ora io capisco che in tempi come questi uno si deve un po’ barcamenare adattandosi a quello che trova, ma io credo che se uno SA quello che vuole fare nella vita ha molte più probabilità di trovare un buon lavoro di uno che dice “mi accontento di qualunque cosa pur di lavorare” (e magari lo va anche a raccontare al colloquio di lavoro…). I giovani di oggi sanno benissimo cosa NON vogliono fare, ma non hanno idea di cosa invece vogliono. e questo secondo me è il loro problema più grosso.
2)Se uno non trova lavoro immediatamente, non è che finchè cerca il lavoro della sua vita sia obbligato a rifiutare categoricamente qualsiasi altro lavoro “temporaneo” gli si presenti, anche se sottopagato, perchè non corrisponde alle sue aspettative. Prendere poco è sempre meglio che prendere niente. E poi,soprattutto per chi non ha mai lavorato, capire come funziona il mondo del lavoro è FONDAMENTALE, anche se poi si cambierà ambito. A volte parlo con gente che ha 26-27 anni, che è ancora all’università (o l’ha appena finita) e che non ha mai lavorato, e mi viene da ridere perchè da quello che dicono capisco che NON HANNO IDEA di come funzioni il mondo del lavoro, e questo li porterà a fare errori madornali nella ricerca e nei colloqui, e a causa di questi si giocheranno diverse possibilità (e lo dico per esperienza personale, perchè anch’io ho fatto l’errore di non fare quei “pessimi lavori sottopagati” durante gli studi).
3)Passiamo all’università. Parliamoci chiaro: i corsi di laurea che danno da lavorare si contano sulle dita di una mano. Ora è inutile che uno si iscriva al corso di laurea in psicosociologia del canarino (…perchè non ho voglia di farmi un mazzo tanto per 5 anni…) e poi speri di trovare un lavoro. Ci saranno migliaia di laureati in psicologie,sociologie,scienze politiche ecc che non trovano lavoro, c’è scritto da tutte le parti. E allora uno cosa si iscrive a fare? per la gloria?
4)immigrati. non venitemi a raccontare che gli immigrati che delinquono fanno questa vita per necessità. Uno costretto a delinquere per la fame va a rubare un panino al supermercato,non va a spacciare droga o a svaligiare appartamenti. Se uno fa questa vita, lo fa perchè gli fanno comodo i soldi facili. Se poi aggiungiamo che in Italia ci si fa 2 anni di galera per una pedata a un cane, e neanche un minuto per spaccio di droga, e aggiungiamo che le menti illuminate che lavorano nei nostri comuni pagano affitti e portano da mangiare a gente che passa le sue giornate in bar e che gira con lo smartphone del momento, la frittata è completa.