Qualche anno fa ho chiuso una relazione che mi fece versare lacrime amare. Quando la conobbi mi innamorai all’istante, ma lei era fidanzata e per quansi un anno si instaurò un odiato triangolo. Poi lui la lascò e lei fu mia, ma per poco tempo dal momento che presto iniziò una seconda relazione anche mentre era con me, la scoprii, scomparvi nel nulla.
Da allora mi diedi alla ‘caccia’, ogni notte era la notte giusta per del sesso occasionale. Riconosco che più che dal desiderio il mio spirito era spinto dal bisogno di togliermi Lei dalla testa. La cosa durò tre anni e per quanto l’invidia generata dalla la mia dissolutezza fosse forte e la mia fosse considerata la ‘bella vita’ ero vuoto, un vampiro in cerca di prede ed ero triste e solo.
L’anno scorso però la mia strada ha incrociato quella di una ragazza, la cui bellezza, raffinatezza e cultura mi hanno catturato nel profondo, ci fidanzammo ufficilamente, la amavo… o almeno così era all’inizio. Ero felice dopo molto tempo e credevo che finalmente avrei potuto scacciare le mie maledizioni, ma una notte di qualche mese fa successe ciò che mi distrusse completamente… avevamo litigato quel pomeriggio, un battibecco senza importanza. Avevo deciso di passare la serata con degli amici, una birra e tante risate. Quella sera però, non ero tranquillo, chiamatelo sesto senso… ero inquieto, come se qualcosa mi stesse avvertendo di un imminente sciagura. Forse era solo suggestione, forse lo è ora a posteriori.
Quella sera spenta l’ultima sigaretta salutai gli altri e mi diressi verso casa. Anche la mia ragazza quella sera l’avrebbe passata con degli amici ma era molto tardi e così passai a casa sua per controllare che andasse tutto bene, che fosse tornata a casa ‘sana e salva’. Si trovava di strada e così non esitai. mentre passavo vidi le persiane erano aperte seppure la luce spenta. la sua finestra si trova al pian terreno così mia vviciani alla finestra giusto per vedere se fosse in casa e se fosse sveglia. in quel caso magari l’avrei salutata dalla finstra come si addice ad un gentiluomo.. ma quello che sentii mi raggelò l’anima.
Gemiti. I suoi che bene conoscevo ed altri maschili che non erano i miei. Sconvolto diedi un calcio alla finestra della sua camera e urlai: apri la finestra!- lei si rivestì in fretta e aprì. era in reggiseno, forse infilato all’ultimo momento. -che c’è?- mi chiese. Era spaventata, cercava di nasconderlo ma sapeva che avevo sentito. -esci fuori, codardo!- urlai. Nessuna risposta. La guardai e dissi. -è finita-. Me ne andai a casa mia e dopo pochi minuti mi aveva raggiunto. Piangeva e piangeva pregandomi di perdonarla. Io preparai la valigia e non le aprii la porta. Ma quando infine valigia in spalla ero pronto a partire la aprii e la vidi. il volto rigato dalle lacrime. La mia intenzione era di prendere il primo treno in partenza per chissà dove. Era proprio quello che avrei fatto se non che mi minacciò che si sarebbe suicidata se me ne fossi andato. Cominciai a camminare verso la stazione e lei dietro di me a piangere. Mi bloccai e le dissi di andarsene ma lei ancora continuava a seguirmi e a piangere supplicandomi letteralmente. Alla fine spaventato dalle sue continue allusioni alla distruzione di se stessa accettai di rimanere a parlare. Chiamò il ragazzo con cui mi aveva tradito e davanti ai miei occhi gli disse che non avrebbe mai più voluto vederlo ne sentirlo mi promise che non era successo altre volte e che era stato un errore. Sono rimasto e sono ancora con lei. L’ho perdonata, o meglio, non l’ho perdonata ma mi aggrappo a quella flebile, piccola, quasi insignificante sensazione di pace che provai le prime volte che ci vedevamo. Tuttavia ogni giorno il macigno di quel tradimento è più pesante. Ogni giorno penso che non è giusto che io e lei stiamo insieme ed ogni giorno penso che potrebbe essere quello della nostra fine.
Sono una persona piuttosto risoluta, ma tedio nel prendere la decisione che so essere quella giusta. Le sono sempre stato fedele anche dopo il suo tradimento, perchè sono un uomo e non abbandono i miei valori perchè sono stato ferito… ma sono triste e forse ancora più solo, attaccato come una crisalide al ricordo distorto di una felicità che non c’è più…
Scritto bene – onestamente talmente bene che mi chiedo se e’ una storia vera oppure se sei uno scrittore.
In ogni caso la mia personale opinione e’ che in questi casi o perdoni davvero (senza sognarti di ritirare fuori la storia tra 10 o 20 anni, come mi e’ capitato di sentire indirettamente) oppure e’ meglio lasciarvi.
Beh, ti caopisco benissimo essendoci passato anch’io Sia da una parte che dall’altra, in due storie diverse. .
Posso assicurarti due cose:
La prima è che quasi sicuramente lei non ti tradirà mai più, dopo quello che ha passato dopo quel primo errore, perchè sicuramente non c’è giorno che i sensi di colpa non le rosicchino il cervello!
Come seconda cosa, devi capire se la ami ancora nonostante quello che è successo, perchè ti assicuro che se non è così, volutamente o meno prima o poi verrà a galla e ti stancherai ogni giorno di più di vedela accanto a te come “Traditrice”, alla quale basta così poco per tradire. E arriverai comunque alla decisione ma soffrendo ancora di più . . quindi ti consiglio di capire bene cosa c’è dentro di te, ancora per lei! Facci sapere !
La tua storia d’amore, tanto travagliata e triste, mi ha colpito molto, al punto che potrebbe essere un ottimo spunto per una canzone!
Anche perché nelle canzoni non si può sempre nemmeno parlare solo dele proprie storie d’amore, oppure solo di ragazze immaginarie e fortemente idealizzate e quindi inesistenti, alla fine.
Se mi uscirà qualcosa di interessante e che valga la pena di essere ascolato, te lo farò sapere.
Infine, anch’ìo ho subito due tradimenti da parte di due delle sette donne che ho avuto finora e quindi so benissimo cosa significhi; solo che io, a differenza di te, non le ho mai perdonate, e mai lo farò!
Un caro saluto.
Mi diletto nella scrittura da molto tempo orami… è la mia storia, tutto vero, garantisco. Il vero problema ritengo sia l’analisi del perdono. Il macigno del tradimento non smette di pesare ed anzi la gravità lo attrae sempre di più verso l’abisso. Forse dovrei lasciarla, il mio spirito me lo suggerisce. A volte ho detto a me stesso nelle notti di solitudine che tutti siamo esseri umani, tutti abbiamo diritto di errare, ma la scelta è quello che distingue l’uomo dall’animale. La possibilità di affermare io sono ciò e agisco in base ai miei valori.
Sin qui tutto bene. Dov’è la decisione però? Ho paura di tornare preda dei demoni che mi perseguitarono negli anni passati. Mi aggrappo come ho scritto, mi aggrappo incapace di lasciare la tela di ragno a cui maldestramente sono appiccicato.
AL di là di tutto, minacciare di uccidersi è il ricatto più subdolo che potesse farle.
La vita è fatta di momenti ed in essi capita talvolta di essere o di voler essere quello che normalmente non saremmo . L’esperienza a volte , la coscienza in altre , magari la coerenza o forse il caso impediscono che accada l’irreparabile .
Altre volte ,invece , si cade .
Quelle volta maledette le chiamiamo errori ma non lo sono.
Sono spirito di antagonismo verso noi stessi e gli altri, sono sfoghi di energia negativa , abissi di irrazionalità , esplosioni di pura libertà ,bocconi di rischi consapevoli , istinti di curiosità.
Tutto cio’ fà sentire un essere finito , perchè mortale , infinito .
Per un momento è padrone della situazione , manipolatore di persone , dispensatore di verità ,creatore ed artefice dell’inizio e della fine . Dall’inizio fino alla fine .
E’ solo un altro nostro essere. Giusto o sbagliato non puo’ esserlo detto in assoluto . Forse la morale comune? Ma la morale comune non vince sulla fine della vita .
Solo le emozioni forti ne allontano il pensiero facendoci sentire vivi.
E ne abbiamo tutti da vendere e comprare altrimenti , forti della sola razionalità , saremmo tutti suicidi .
Non perdonarla per l’errore. Perchè non ha sbagliato per caso.
Non pensare che oggi ti sia fedele se per amore si sarebbe tolta la vita .
Perchè mentre rischiava di perdere il tuo amore non credeva certo di poter poi morire.
Amala come si ama un’ amante se lo credi , ma le vostre strade di vita , lo fai intendere , si sono già divise . E anche lei se ne accorgerà.
Forse si ricomporrano , forse no .
Se così sarà , aspetterai fin quando avrai la tua inutile “vendetta” o passerai per una nuova e consapevole sconfitta.
Si, vi fate tutti impressionare da due passati remoti e quattro cliché ben piazzati, per quanto riguarda “lo scrittore”.
Se invece fosse una storia vera… non si capisce bene cosa voglia fare quest’uomo.
Impressionarci?
Sta male?
Vuol solo dire “guardate che storia drammatica che mi sparo io” ?
Mille auguri a lui, se sta soffrendo. Del resto qualcosa da capire nella vostra storia, se fosse vera, c’è: vi è bastato un battibecco per precipitare la china.
Forse vi annoiate? Forse non sapete più che dirvi?
Di soldi nessuno parla mai. Chi paga l’affitto?
Non credo nei perdoni o pseudo-perdoni dei tradimenti. Forse sono limitata io, ma resto ancorata all’idea che un tradimento sia imperdonabile e insuperabile. La fisicità è relativa. Quello che non saprei spiegarmi è l’attimo in cui chi ti tradisce riesce a dimenticarsi, forse infischiarsene di te o, perlomeno, del rispetto che ti deve se non riesce ad amarti.
Credo che l’abitudine alla tendenza fedifraga dei nostri tempi né l’inesorabile monotonia dei rapporti non giustifichino né spieghino un atto così vile. Non sono un’esperta delle relazioni, mi considero piuttosto asociale e riservata. Ma se c’è una cosa buona che sono riuscita a costruire è un rapporto solido con il ragazzo che mi immagino accanto per tutta la vita. E so quanto sia facile inciampare nel trabocchetto dei giorni tutti uguali, nella passione che a momenti si appiattisce, dei problemi che sostituiscono le gioie della quotidianità. Però non mi sognerei mai di cercare altrove quello che lui non può darmi. Perché prima di amarlo gli voglio bene e il solo pensiero di ferirlo mi uccide. E perché non sarei capace di guardarlo negli occhi e mentirgli. Ne sono incapace per costituzione, per genetica e per formazione. Altrettanto mi aspetto e credo in chi mi stà accanto, se venisse meno a questo insostituibile principio, abdicherei.
Se non sei riuscito a superarlo, non ci riuscirai più. E credo sia giusto così, anche se fa male da morire.
La monogamia è una scelta “spirituale”, non la sceglie il corpo; Ho letto poco tempo fa questo intervento riguardo alla fedeltà:
” Se nello spirito c’è “incontro” con lo spirito di un’altra persona, probabilmente la monogamia “scenderà” nell’anima e pervaderà il corpo.
Senza incontro spirituale, resterà un vuoto che sarà colmato da frustrazione o poligamia… è semplice ”
Solo voi sapete cosa siete…
Auguri
Ciao sono quel che rimane del tuo orgoglio di uomo e ti consiglio vivamente di fargli pagare duramente lo scotto e poi abbandonarla facendola sentire in colpa….vorresti vivere col peso sullo stomaco ancora per quanto??? dov’è finito il tuo amor proprio? fossi in te…