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Tradimento, umiliazione, narcisismo

di albanascente
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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 253 commenti

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  1. 41
    Aura -

    Uhm… Cara Albanascente… Sei in un pessimo stato, confusa, stravolta, e questo lo capisco benissimo, è normale. Ora io non voglio per forza dirti cose che ti tolgano la speranza eventualmente di tornare con tuo marito, se è quello che vuoi, ovviamente alle tue nuove condizioni, ma ti dirò cose che magari, lo spero, potranno aiutarti in qualche modo a fare più chiarezza dentro te stessa (come puoi decidere qualcosa se non fai un po’ di chiarezza dentro te stessa?).
    Ti faccio un esempio: certo che quel mio ex voleva umiliarmi, come tuo marito, poco prima del mio unico schiaffo della vita. Siccome lui faceva cose indegne e non riusciva a sostenere una relazione equilibrata, basata sul rispetto, sulla lealtà, su un pari impegno ecc., aveva iniziato (una volta scoperto) da una parte a lagnarsi, disperarsi (non voleva essere lasciato), a fare promesse, e altro, dall’altra, appena vedeva che io gli avevo concesso una possibilità, continuava esattamente come prima e in più degenerando… Ma anche io avevo i miei “trucchi”, diciamo così, o il mio credo amoroso: io ti amo e ti do la mia fiducia (per quanto critica: non sono cieca, le cose le vedo, e se me le nascondi, le sento, talvolta percepisco cose che mi lasciano perplessa, ma dopo un po’ arrivo, anche razionalmente, al “nodo”…). Ovviamente, in certi momenti, quando tu sei così scoperto e vulnerabile, un uomo-verme, stai sicura che avrà dei comportamenti – evidentissimi!- del tipo: “è fatta! Mi ama. Guarda, ho fatto questo e lei non ha detto niente. Non può stare più senza di me” ecc. Inizia a essere stranamente noncurante, ti fa una serie di cose per cui tu ti senti persino invisibile, naturalmente viene la notte, e allora ti cerca, perché vuole la sua dose di sesso: gli spetta. Oppure ha altre richieste quotidiane, implicite (perché lui, ormai, siccome è amato, non deve esplicitare proprio niente: è scontato che tu debba amarlo…). In ogni caso, tu sei a disposizione. Ovviamente tu inizi a stare male, soffri, ti fa proprio male il cuore e la persona che hai lì accanto se ne accorge? Se ne accorge che soffri? Corre a porre rimedio, si preoccupa che tu stia meglio? No, naturalmente: non ti ama! Però vuole essere amato così com’è, e quindi inizia a sminuire la tua sofferenza: saranno fisime, problemi tuoi, chissà, forse persino una depressione. E vai così, chi si attacca all’alcol, chi a psicofarmaci, chi cade in forme di gelosia ossessiva, e inizia a scendere all’inferno…

  2. 42
    Aura -

    Ricordo molto bene, che nei momenti di maggior bisogno (all’apice della mia sofferenza: quando iniziavo a capire di non essere amata, di essere forse insieme a una persona con grossi problemi psichici, e al contempo, quando lui era all’apice suo, cioè alla massima certezza del mio amore… E questi si sentiva incredibilmente bene… E questo tienilo ben presente perché è importante), che cosa succedeva? Che lui iniziava a tirare la corda… Era, presuntuosamente, SICURO di SE’, sulle mie spalle, e credeva, il poverino, che così sarebbe stato in eterno: ormai mi aveva in pugno, secondo lui, capisci? Io che cosa ho fatto? Pur stando malissimo, dovevo vedere fin dove era capace di arrivare: perché essendo innamorata ormai, e spinta da lui (che aveva stranamente una certa fretta) a fare cose importanti per una coppia… Dovevo vedere fino in fondo chi era, costui. Solo vedendolo veramente, avrei potuto essere sicura: o starci o liberarmi per sempre, di lui.
    Ti assicuro che penso di aver visto abbastanza, ma poco, tutto sommato, per l’essere problematico che poteva dimostrare di essere lui: chissà cosa mi sarebbe aspettato stare anni con uno come lui! Posso solo immaginarlo…

    La SBERLA veramente potentissima, quella sì, non è stata quello schiaffo che lui voleva per trascinarmi in basso con lui al tappeto (riuscendoci, per un solo momento), anzi è stato un DESTRO DA PESO MASSIMO, che lo ha steso completamente a terra, il verme, è stata semplicemente lasciarlo, definitivamente, senza speranza. Tuttavia, il mio non era un destro di attacco, ma di difesa, semplicemente. Se poi lui fosse al tappeto, che colpa potevo averne? Se lui era un viscido poveraccio, che si approfittava delle persone nel momento di vulnerabilità maggiore (quando si ama), per trarne vantaggio stile sanguisuga, che colpa ne avevo io? Io, del resto, lo avevo solo amato. Capisco che dopo fosse al tappeto… La mancanza d’amore improvvisa fa un po’ male, ma anche io avevo sofferto: avevo avuto una mancanza d’amore perenne, avevo avuto una bella coperta di menzogne. Tutto questo, Albanascente, in pochi mesi, quindici o venti, adesso non ricordo. Anche io avevo provato “nuove condizioni”, in quei mesi: ma il poverino si era già abituato così. E questo tipo di uomini si abitua così perché o trova una donna che si abitui a lui, o nulla. In breve: non cambiano. Al massimo fingono: per un po’. La domanda è: tuo marito lo sai com’è? E tuo marito così come è, non è così da mesi, ma da anni. Pensaci.

  3. 43
    albanascente -

    rossana,
    pensavo che tu fossi ancora con tuo marito, invece hai avuto il coraggio di lasciarlo. Il guaio è che all’inizio di questa fine io, pur essendo amareggiata e triste da sempre, pensavo che al punto in cui eravamo, mi era un pò rafforzata nell’autostima e non ritenevo più possibile sottostare a continue incomprensibili angherie, gli ho posto la condizione di parlarne prima di avere di nuovo rapporti sessuali. La mia richiesta andavanell’ottica del superamento,del miglioramento. Invece, cosa che non mi aspettavo, ha alzato il tiro con l’umiliazione ecc ecc il successivo comportamento da furbo orgoglioso, da verme comunque e la ricerca di nuova partner. Non gli interessava nemmeno la spaccatura della famiglia. Continuava angherie, noncuranza, disprezzo nei miei confronti e coltivava altre relazioni.
    Io non avrei mollato tutto se non fossero intervenuti i comportamenti di questi mesi e la sua totale chiusura. Non me lo aspettavo. La mia richiesta pensavo facesse bene anche a lui, di chiarire.
    Invece è successo il contrario e ora vedo tutto sfumare, anche quello che mi illudevo che ci fosse tra noi, l’idea che eravamo una famiglia che, comunque vadano le cose, non ci vedremo più nei panni di prima. E’ questo sbocco che non avevo considerato.
    Alba, tu hai ora un altro affetto? Hai spiegato benissimo cosa succede con questi vermi, alla perfezione. E’ la stessa storia.
    E’ vero che si rinforzano sulla nostra debolezza.
    Avevo fatto un elenco prima di dargli la condizione con tutte le vessazioni fatte nella vita in comune. Devo tenermele sott’occhio, non c’è una parola di più,mi fa bene rileggerle perchè in quel momento io mi ero allontanata parecchio da lui che è sempre quello anche ora, anzi è peggiorato.
    Non vorrei cadere nella nostalgia che inganna la mente, il pericolo è grande. Il mio dolore è che invece di pensare che me ne sto liberando e potri finalmente pernsare da sola senza critiche ed umiliazioni il mio dispiacere va sul costo emotivo che faccio pagare ai miei figli, alla mia perdita totale dell’idea di essere in una famiglia, al pensiero di essermi impegnata molto con lui e di trovarmi come carta straccia in un cestino.
    Devo farcela.

  4. 44
    Aura -

    Albanascente, vorrei dire ancora. Tu scrivi: Pensavo che fosse semplice da capire,soprattutto perchè lui mi voleva o meglio voleva rapporti sessuali, senza se e senza ma, altrimenti mi diceva “non vuoi perchè non mi ami,io invece ti amo e il mio affetto passa di lì, il resto sono stupidaggini”. Invece con i duri, niente da fare e vedete in che bel guaio sono ora. Pensavo che fosse semplice da capire? Chi ti dice che sia semplice? Oppure chi ti dice che lui non capisca? Dubito che sia un cretino. Però è uno, mi pare, che impone le cose: o così o pomì. D’altra parte, come fargliene una colpa? Sono anni che era abituato così: sei tu che sei cambiata, per lui, probabilmente. Prima ti andava bene, adesso fai scenate. Oppure, prima non sapevi, adesso hai scoperto. Magari lui, nella sua testa, è convinto che era sottinteso che tu immaginassi, oppure che una volta scoperto, tu ti adattassi. “Pensavo che fosse semplice da capire” è di nuovo la tua ostinata logica ferrea di cui ti dicevo, che non so quanto possa aiutarti: ognuno, alla fine, è quello che è. Se qualcuno non ci capisce, o fa finta di non capire, o capisce ma se ne frega ecc., la cosa ovviamente ci fa soffrire, ma non possiamo restare in eterno a quel punto: pensavo che fosse semplice da capire. Anche io credevo che fosse semplice da capire quello che c’era da capire, di cui ho ovviamente parlato col mio ex, fiduciosa che potesse capire (o dovevo pensare che fosse un cretino cui non c’era niente da dire?), ma se non capiva, o faceva finta o tutto quello che vi pare, a un certopunto, che cosa dovevo fare? Prenderlo a calci nel culo? Urlare? Stare a contorcermi perché sì, alla fin fine stavo con un cretino che alla fin fine per me non capiva un emerito nulla, né di me, né di quello che era importante per me per vivere bene? E che vivesse come gli pare, scusa! Viva la libertà di essere come si è, se non si fa male ad altri! Ma attenzione: mentre io lasciavo libera una persona di agire come credeva, il verme si fingeva un altro, quindi lui la libertà la toglieva a me. Era immorale quanto faceva.
    Aveva una doppia morale… Ma quanti ce ne sono così, uomini e donne? Tantiiiiiii. Tanti, tanti. Doppia morale e va bene così (sulle spalle e alle spalle degli altri). Chi dice loro niente in fondo? Che si accoppiassero tra loro, non sarebbe meglio? Peccato solo che a loro di solito non piaccia avere per compagno/compagna uno/una come loro… Eh no, non c’è proprio da fidarsi…

  5. 45
    albanascente -

    è partito di nuovo il commento e non l’avevo finito.

    Ho perso troppe volte il filo. L’ultima cosa che volevo di re è ciò che ha detto a mia figlia: se tua madre sta male che faccia un passo indietro; io sono stato troppo male, la testa non la chino. Gli ha risposto: “non stai male a sufficienza”.
    Io non sapevo che lei gli stava telefonando e sono entrata nella stanza,per un attimo ho sentito la sua voce tagliente e mi sono detta
    come io abbia fatto a piangere per due giorni pensando di averlo perso, non avevo perso nulla, come ho fatto a piangere per due giorni pensandolo come me lo immaginavo fosse in tutti questi anni in cui speravo che mi potesse capire siccome non era un cretino. Aura, Rossana, avete ragione: NON VOLEVA CAPIRE.
    Ora ripasserò costantemente le sue angherie che ho scritto su un foglio, quando ritornerà a casa questa mia nostalgia del mio sogno infranto verrà immediatamente distrutta dalle sue posture e comportamenti soliti. Quando si dice che ci si affeziona all’abitudine di tanti anni e si fa fatica a lasciare…….Rileggerò pure le vostre lettere che mi accompagnano con un sostegno e una dirittura che non immaginate quanto mi aiuti. Vi abbracccio, è unalettera sconclusionata, molte cose volevo dirvi. Chissà che giorno sarà domani, spero migliore, spero di riuscire a dire definitivamente “vai pure”

  6. 46
    Viseminara -

    Gli uomini sono
    bravissimi afingere,ci si accorge molto dopo,tranne
    quelli stupidi
    che
    mostrano subito
    le
    porchezie,ma
    non credo
    che vengano
    cagati
    molto,molti sono
    anche
    infami!

  7. 47
    Viseminara -

    Quando sono mignottai,bisogna neanche
    avvicinarcisi,non
    capiscono, vorrebbe
    dire
    dare le
    perle ai
    porci.sapessi
    quanti
    ne
    ho scansati,e quanto
    ne allontano ancora…..

  8. 48
    albanascente -

    viseminara,
    cosa ti è successo?
    Ora voglio stampare tutti gli interventi e le messe in guardia. devo prepararmi per bene.
    Mi rendo conto di quanto lavorio, quante riflessioni, quanta autocritica in questi commenti.
    Mi sembra un paradosso quello che sto pensando: mi sento buttata via da lui come carta straccia in un cestino e allo stesso tempo, da quando mi ha umiliato il livello della mia autostima che era ssempre ad un basso livello è cresciuto. Vi sembrerà strano perchè spesso mi dispero ma da quel momento io mi piaccio, provo piacere a vestirmi e a curarmi e una certa soddisfazione di me stessa, più libera, più sicura di quel che voglio in qualche acquisto. Sarà perchè non vedo più il mondo a quattr’occhi coi suoi due occhi piegati in giù verso di me in segno di disapprovazione? Io penso di sì, l’ho perso ma si sono ritrovata.
    Buonanotte a tutte

  9. 49
    Aura -

    Viviseminara, e fai bene a scansarli! 🙂 Rossana, chi si accontenta gode.:-) Però appunto gode: farsi del male è un’altra cosa. 🙂 Albanascente, ricordi il detto? “Perdonare sempre, dimenticare mai”. L’idea di fare la lista scritta di vessazioni e angherie subite è ottima: ti rende la misura… Ti ricorda tante cose brutte e ti deve far venire i brividi a pensare di tornare indietro a quelle stesse cose. Pensiamo anche, al confronto, alle cose positive: l’assenza appunto di continue vessazioni, angherie, umiliazioni, violenze psicologiche, l’assenza della continua richiesta di un dialogo che non vuole esserci… (potrai allora scegliere di parlare con chi ti ascolta e dimostra di volere un dialogo… con chi considera anche il tuo punto di vista… con chi può considerare interessante, stimolante, ciò che dici, pensi, sei, fai…), l’autostima che sale, la morsa della tristezza che si allenta, lasciando posto a una pace, un’improvvisa gioia non frenata da continui ostacoli, l’aria che senti arrivare uscendo di casa, un appuntamento con persone che ti stimano, ti vogliono bene, per andare a fare qualcosa che ti piace… Una passeggiata da sola… L’aria che respiri, il mondo che vedi intorno e ti dici quante cose, quante cose ci sono… Inizierai a pensare alla tua libertà, ad ammirare te stessa, a pensare sono uscita da un carcere… Inizierai a vederlo con più distacco, come se fosse un mondo lontano che ti fa meno male, sempre meno male, e forse recupererai anche i bei ricordi…
    No, io non sto con nessuno adesso, anzi da un bel po’. I corteggiatori non mi mancano, le occasioni, solo che lo voglia, nemmeno, ma questi corteggiatori sono corteggiatori di un giorno, non veri corteggiatori: se non riescono a portarti a letto in un lampo, in un lampo spariscono, quindi… Poi ci sono una serie di uomini di vario tipo: mediocri, superficiali, con pessimo carattere, maleducati, paranoici, aridi, narcisisti, stressati, egocentrici, depressi gravi ecc. Senza considerare quelli un po’ anziani che ci provano, e poi ancora gli sposati, i fidanzati, i separati con figli, i falsi separati con figli ecc. E naturalmente qualche ex, che butta là, con mia indifferenza o fastidio. Insomma, una giungla. Ogni tanto, ma di solito dura poco, tiro un respiro di sollievo. Per esempio ieri ho fatto molte risate parlando a lungo con un uomo che almeno mi è sembrato schietto e simpatico. Sono diventata una perfetta asociale, ma ho provato a seguire il vostro consiglio…

  10. 50
    albanascente -

    Aura,
    sei speciale, come non pensare, infatti, a tutto quello che potrei coltivare fuori dalla sua gabbia; persone che mi apprezzano, persone che non mi lasciano sola, che posso chiamare quando sto male, nessuno è fuggito da me inquesta circostanza. Anzi, ho trovato te, rossana ed altre che mantengono questo contatto con me. Cosa mi diceva lui? ti circondi soltanto di persone che ti danno ragione……., hai bisogno di sentirti dire che hai ragion; mi ha proibito di invitare persone carissime in casa. Era un disprezzo che mi faceva male perchè sono tutte validissime persone, autocritiche, attive, propositive.
    Ho bisogno del vostro aiuto: rispendere a questo sms di stamattina? (ieri pomeriggio ha ricevuto la telefonata di mia figlia di cui ho scritta in un mio precedente commento): “Giulia (mia figlia) mi ha detto che stai male e questo non può che dispiacermi. Venerdì sono a casa, se vuoi possiamo parlarci”.
    Per fare il punto della situazione ho buoni motivi per credere che giovedì notte la passerà con un’altra donna, aveva detto ai figli che sarebbe venuto a casa giovedì, dopo essere stato 8 giorni con una zia di 83 anni e la bici, c’è bisogno di metterci pure la notte di giovedì e venire a casa la mattina del giorno dopo?

    Questo messaggio mi ha fatto questo effetto: si “allerta” a propormi di parlare su input di mia figlia. Certo che gli può dispiacere, non vuole avermi sulla coscienza. Da parte sua non fa un passo indietro come ha detto ieri. Se sto male, oggi è mercoledì, ma quanta fretta di soccorrermi…..di fare il buono
    Io gli risponderei di tutto punto ma capisco che in questo caso bisogna essere strategici e io non conosco questa arte.
    E pensare che io stamattina quando mi sono alzata pensavo di vederlo tornare…….
    Io non ho intenzione di parlare, so cosa vuol dire per lui, dovrei ascoltare e dargli ragione: il fatto che non venga a casa subito mi dice che non ha nulla di urgente da veire a fare a casa, vuole solo lavarsi la coscienza verso i figli.
    Io sto male perchè non era questa situazione il mio obiettivo, sto anche male per perderlo ma ho anche due buone vie per ricordarmi bene chi è e che cosa invece potrei meritarmi. Gli direi che ho capito che persona è e quanto tiene a cuore me e i figli

    Vorrei vedere dove va giovedì sera e impedirgli di prendermi in. giro, al suo ritorno, ma questo stress posso risparmiarmelo. Quel messaggio è povero, troppo povero e quindi, meglio così, non voglio ingannarmi da sola. Grazie

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