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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albanascente.
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GRAZIE. Voglio ringraziarvi per avermi dedicato tutte queste attenzioni e voglio dirvi che avete ragione che dovrei scrollarmi di dosso questa situazione e dovrei smettere di compiangere mia madre, ma credetemi tante volte sono stata dura con lei (per poi starci male), tante volte le ho anche sbattuto in faccia il mio dolore, lei si mortifica ma non cambia, non può cambiare, è una debole, non è abituata a prendersi responsabilità, è rimasta un po’ bambina per alcuni aspetti. Però è l’UNICA che mi ha SEMPRE voluto bene senza condizioni che mi darebbe tutto di lei con infinita generosità. Come faccio a lasciarla sola? proprio non ce la faccio. E’ anche malata. Cancro. Ma il suo cruccio più grande non è la malattia è questo marito che non la ama, questo marito che ama un’altra. Lo so che sbaglia, lo so che la sua è diventata una perversione mentale ma che posso farci? ci sono momenti meno bui quando è con mia figlia, quando siamo tutti insieme, ma sono momenti… Comunque vi ringrazio per la solidarietà, tutte.
viola carissima,
il rapporto con tua madre è come il mio con la mia.
E’ vero ci vogliono bene, moltissimo e stiamo loro vicine. Pensa che io ci vado 3/4 volte al giorno da sempre, anche quando non ne aveva bisogno, mi dicevo che il suo bisogno era di non sentire la solitudine. Come facevo a riempirle le 24 ore al giorno con la mia presenza? Quando venivo a casa mia mi portavo dietro la sua solitudine, la sua tristezza, la vivevo insieme a lei.
Credimi, lei aveva bisogno di buttarmi addosso il suo dolore e quando be parlava diceva: “a NOI è capitata…..” e io pensavo che la morte arriva in casa di tutti e poi perchè dire “NOI”. A volte le chiedevo come si era comportata quando era morto suo padre e lei mi rispondeva che dopo un pò il dolore si era affievolito e poi che lei aveva già una famiglia sua. Infatti, tutto regolare per lei, perchè allora se non andavo tutti i giorni per anni al cimitero con lei anche con un metro di neve si sentiva abbandonata?
Quando sono riuscita a distaccarmi interiormente (il che non vuol dire che ho smesso di andare a trovarla, ho continuato come sempre, ma ci andavo non per dovere, aspettavo che me ne venisse un pò voglia, cercavo un’altra motivazione per spezzare il circolo vizioso del dovere e del dovere essere una brava figlia per una madre che non vedeva che me, e diceva sempre “NOI”, non si pensava mai come “IO”.
Pazzesco. Insomma, in fondo in fondo ho pensato che se riuscivo a stare nell’idea che mi importasse un poco di meno la sua soffernza perchè tanto non ci potevo fare nulla, avrebbe potuto cercarsi un nuovo marito per non rimanere sola, invece no, la sua morale glielo impediva, allora dicevo io, perchè devo vivere da 80enne io che non so che cosa mi offrirù il futuro? Di certo non avevo una vita matrimoniale soddisfacente come aveva avuto lei e ancora non sapevo che cosa mi sarebbe successo. Per fortuna sono riuscita a fare un poco di ordine dentro di me, a non sentirmi più in colpa se tardavo, se qualche volta non andavo, piano piano, piano piano, un giorno ci riuscivo e uno no, pazienza, mi dicevo, forse domani sentirò meno questa morsa. Coraggio Viola, ognuno in fondo sceglie il male minore, anche tua madre, senza saperlo. Piano Piano accantona un poco il peso che senti, non fa bene neppure a lei, tua figlia ti aiuterà certamente a riempire qualche vuoto a tua mamma.
Un grande abbraccio, non sei sola, ti sono vicina, raccontaci quando hai tempo come evolvono le cose. Un caro pensiero a tua mamma.
sempre complessi i legami con i figli, in particolare quello madre-figlia… eppure, credo si debba essere di appoggio ai genitori, psicologicamente, sia pure in misura ridotta.
a suo tempo non sono stata capace di esserlo quanto avrei dovuto con mia madre, per non farmi coinvolgere troppo nella tristezza della vecchiaia, e questo è diventato uno dei miei pochi rimorsi, forse quello più importante.
la panoramica data finora conferma, comunque, che non è bene coinvolgere troppo i figli nelle beghe o nei dolori di coppia, che a loro non competono.
quanto alla felicità degli ultimi cinque anni di vita, espressa da Aura, dissento da questa visione. come si potrebbe essere felici quando si è rimasti soli, si è quasi sempre ammalati (altrimenti non si morirebbe nel giro di pochi anni) oppure si è semplicemente vecchi, con tutti i limiti fisici e psichici che questo comporta…
a mio avviso, tutti abbiamo avuto un periodo felice, di almeno una manciata di anni, ma è difficile che questo si possa realizzare in vecchiaia…
Cara Viola, vorrei solo precisare che io non volevo invitarti, assolutamente, ad abbandonare la tua mamma malata. Volevo, semmai, ancora più perché è malata, invitarvi insieme a cogliere ora, adesso, subito, delle cose positive che ci sono. Lo so, magari è banale dirlo, ma voglio dirlo, perché quando uno sta male, secondo me, è bene certe cose dirle ad alta voce o così sentirne il suono, come a rinnovarne il piacere, la vita. Queste cose le hai dette anche tu: per tua madre sei tu, per te, per esempio, è questo suo amore bellissimo, infinito, incondizionato, che ci hai raccontato. Ma davvero, Viola cara, questo ti sembra poco? Davvero, per tua madre, se dovesse un po’ distogliersi dai pensieri cupi per pensare a quelli belli, questo sarebbe poco?
E per fermarmi solo a questo, senza considerare quell’altro miracolo di cui sai benissimo. 🙂
Per il resto ti ha detto Alba cose importanti e belle, e proseguo con l’inviarti altre cose via mail, molto personali mie, che preferisco non raccontare qui.
Cara Alba, anche se hai perso il contenuto di un intervento, per quanto mi riguarda ti sei espressa benissimo, e credo proprio di avere afferrato bene. Credimi, quando ti dico che sento cose positive è perché le vedo proprio leggendoti. Tu stai facendo un grandissimo lavoro su te stessa in questo periodo. Io vedo un sacco di risultati, non te lo dico solo per incoraggiarti puramente. Li vedo proprio. Inutile dirti che ho iniziato anche a divertirmi, da quando esci, ti fai bella, vai di qui e di là, impazzisco e bramo sempre nuovi episodi della mia strepitosa Beautiful Alba.
Anche oggi ho gioito alla grande. Sai quale la scena di mio maggior piacere? Quando hai detto “ciao” e lui è sobbalzato sulla poltrona. Eh? Dove vai? E tu nisba. Ciao, ciao… Dio come ho goduto… Che soddisfazioni che mi daiiiii, my Beautiful Alba…
PS: per non parlare del suo essere nervoso, e del bottiglione dell’olio auhahahha! Guarda che sei una grande, io non so mica se arriverei ad analizzare tutto così, dei giochetti, delle dinamiche perverse, essendoci calata dentro… Sono più il tipo arrivederci e chi s’è visto s’è visto ehehheeh 🙂
carissime,
non vedo più mio marito con i soliti occhi con cui l’ho visto e l’ho abbracciato fino a lunedì. Mi sembra proprio un’altra persona, anzi finalmente lo vedo per la persona che è e non che mi sono immaginata che fosse. Non sento più nemmeno il bisogno di chiedere, indagare, quasi nemmeno di abbracciarlo se non per mantenere un livello di convivenza vivibile che ci porti a trattarci come cugini ed uscire dall’idea di una relazione sentimentale espressa solamente dai rispettivi ruoli ma non dai nostri comportamenti.
Mi sono avvicinata, era di spalle, stava riempendo i vasetti di marmellata
(a me quando mi sorprende di spalle non è mai piaciuto, perchè ho le mani impegnate di solito e sento che gli piace questa mia posizione debole)
gli ho accarezzato la schiena, lui era impegnato coi vasetti quindi è restato in quella posizione e mi ha detto “vuoi sco....?”.
Non sono una persona ironica, purtroppo, dico: “no, no” e me ne sono andata fuori a studiare. Per recuperare, dopo poco, viene a chiedermi come deve fare per il fondo del tegame, a me lo chiede? lui che sa fare tutto e mi insegna continuamente? Gli rispondo con garbo e finisce tutto lì. Dopo cena, senza dire nulla, nemmeno ciao, esce in macchina e se ne va.
Io esco e vado da mia mamma e dal mio amico. Che bello, la televisione spenta, sottofondo il silenzio come quando ero piccola, chiacchierare, stare anche dieci minuti in silenzio, sonnecchiare. Io sulla poltrona, lui sul divano a debita distanza. Peccato che a me non scatta la scintilla. Meglio così, ci sarebbero subito altri problemi, poi l’abitudine, la monotonia, ecc. e io non ne ho più voglia, comincio a sottovalutare il bisogno di un abbraccio sentimentale, ci sono altri tipi di abbracci accoglienti e non ci si può sempre fissare su ciò che non si ha, diventa una paranoia, quasi una ipocondria, come mia mamma che quando le manca il suo disturbino se lo va a cercare con la fantasia, le manca sempre qualcosa per essere felice.
Io stamattina mi alzo con un certo peso sullo stomaco, un certo disgusto più che dolore, penso di scrivere ad aura e a viola, mi dispiace che rossana non si unisca a noi, a parte, penso alle mie belle e importanti relazioni e incomincio a pulire la casa, con misura, però finchè sento di farlo con leggerezza.
un grande abbraccio a tutte.
Ma io l’ho sempre detto che Alba è una leonessa!! 🙂
Oddio lo sai che anche mio marito prende le mie carezze quasi sempre come approcci sessuali, non è così diretto magari e io a dirgli vedi che voglio solo questo..ma se mi avvicino troppo lui non si trattiene.
A volte mi è sembrata proprio brutta questa cosa, ma lui ha proprio un’altra sensibilità.. lui non è il tipo da coccole, non lo è mai stato e mai lo sarà. Al massimo riesce a stare 10 secondi in un abbraccio affettuoso! Che posso farci? Glielo avrò detto un milione di volte ed ora mi sono anche stancata sinceramente e poi se a lui non piace anche quando si sforza per farmi contenta io lo prendo così come uno “sforzo” e nemmeno lo apprezzo. Ci vediamo poco, lui lavora tutto il giorno, la sera siamo stanchi per vedere insieme la tv, tra l’altro lui ama quei programmi noiosi..pesanti che io alla fine di una giornata proprio non reggo.. un film.. e chi ce la fa? arrivo alle dieci che sono “cotta”, poi c’è la piccola che deve fare la ninna e con lei vado a ninna anch’io.
Scusa se ho divagato.. comunque potevi rispondergli “si scopiamo qui…sul tavolo della cucina!!! e magari ti facevi pure una risata!”
Scopiamo poi.. non so.. mi sembra più il linguaggio di un ventenne..un trentenne.. ma un settantenne!! Non voglio offenderti Alba per carità, ogni età ha la sua sessualità anche se io non riesco ad immaginare la mia… ma sai perchè? tu pensa che in gravidanza sono ingrassata 25 kg, un 12-13 sono rimasti e lo sai che io non mi accettavo e anche fare l’amore non era più come prima perchè non ero contenta del mio corpo e allora mi domando come sarà fare sesso quando non sarò più così appetibile ma almenosecondosecondo i miei paramentri)..ora voglio dire anche se tuo marito è arzillo e magari sessualmente attivo sempre settantanni ha.. insomma io il sesso quando ci arriverò e se ci arriverò lo vedrei più come un tenero avvicinarsi dopo tanti anni di vita insieme e no come uno sfrenato congiungimento di corpi..insomma mi sembra proprio inadeguato questo crudo “vuoi sco....?” tu che gli accarezzi la schiena? meriterebbe più un bel calcione ma vabbè…lo fai perchè provi ancora qualcosa o è una tecnica per snervarlo? Con l’amico secondo me con il tempo qualcosa potrebbe nascere.
Comunque Alba, concordo con Aura stai facendo bei progressi.
Un abbraccio.
Uffa, Alba, a parte che sei bravissima a descrivere queste scene, questi bottiglioni d’olio che non si trovano, questi pasticcini che abbondano, queste cene… Ma io ora voglio sapere che tipo di marmellata c’era nei vasetti con cui era impegnato tuo marito! Ahahaah… Sto impazzendo! Sto immaginando una specie di spot pubblicitario surreale, con tuo marito, che dopo che gli hai carezzato la schiena, si volta sorridente con un vasetto in mano, e ti mostra una nuova etichetta creata appositamente da lui tuttofare e incollata sopra, che dice: “vuoi sco....?”.
Quanto a come fare col fondo del tegame, so io che cosa ci farei…
Viola! Sì, Alba è una leonessa, ma l’altra sera, col vestitino nero, era una panterona! Il suo amico ha sofferto come un cane (però di razza, secondo me), poverino… 🙂
Alba, ma sei sicura che il tuo amico non ti piaccia? Nemmeno un pochino-pochino-pochino? Sicura-sicura-sicura?
Comunque, sul fatto che “ci sono altri tipi di abbracci accoglienti” e che non ci si debba fissare, mi trovi molto d’accordo. Guarda me, per esempio, io ti sto addosso come un segugio, ormai mi sento un po’ sposata a te, un po’ come se fossi la tua maritina, ecco. 🙂
Comunque, puoi frequentare il tuo amico, per ora ne hai ancora il mio permesso, non sono gelosa fino a questo punto… Anche se, diciamolo, sono perfettamente consapevole dei rischi…
Ps: hai notato che da quando non vuoi sapere più che cosa fa tuo marito, lui se ne va arrabbiato senza nemmeno salutare? Mah… Secondo me non sa più bene nemmeno lui che cosa è… Uscirà e si dirà: sono sposato o no? Sono separato o no? Ho l’amante o no? Ci posso andare o no? Al momento sembrerebbe un pochino preoccupato di farti capire che… L’uomo è uomo, e tu sei SUA moglie! 🙂 Noi qui, per ora, come dato certo, sicurissimo, abbiamo che vuole “sco....” con te. Almeno in apparenza. Dico così, perché c’è una cosa… Lui lo dice, lo propone, in un modo un po’ così… Respingente… Ovvero, lo fa in un modo per cui sembrerebbe conoscere già la risposta… Quindi, a dire il vero, mi ha messo nel dubbio anche su quello. Insomma, non lo capisco mica se vuole veramente fare all’amore con te. L’altra notte ti diceva: vai fuori a farti i cavoli tuoi e poi vuoi sco.... con me?
Alba,
non sono mai stata in totale sintonia con te, nè con Aura e Viola. sono molto più moderata: tendo a essere comprensiva e conciliante soprattutto con chi lo merita di meno, non vedo mai i torti tutti da una parte e mi sforzo di tener conto dell’attuale realtà nei rapporti di coppia, che necessita di parecchie generazioni per potersi evolvere…
inoltre, se amo un uomo (che non racchiude mai in sè tutto quello che vorrei) gli lascio l’illusione di essere lui a condurre il gioco. se non lo amo o non lo amo più, lo lascio semplicemente andare per la sua strada…
il mio punto di vista sulla tua situazione l’ho espresso più volte e non mi va di continuare a fare il processo a un assente, sia pure carico di difetti, come tutti noi, del resto…
i tuoi sono tempi lunghi, com’è giusto che siano dopo tanti anni passati insieme. mi sembra, comunque, che sai orientarti molto bene verso i gli obiettivi a cui aspiri, che ti auguro di piena soddisfazione.
care amiche mie,
Viola, “scopiamo sul tavolo” ecco, questa era la battuta che mi è mancata, invece io, che cerco altro, mi blocco, mi arrabbio invece di fare una risata e sorprenderlo, dargli la mazzata ed uscire, imparerò prima o poi….
Comunque il suo linguaggio è sempre stato di tipo sessuale ma non così volgare, erano ammiccamenti continui……ora penso proprio che l’età, qualche donna che si interessa a lui e lui che si sente (?) virile (se deve prendere il viagra……) o si misura continuamente come le salite in bicicletta che racconta come un orgasmo……..Queste società sportive di soli uomini settantenni che si sfidano continuamente………..e poi per raccontarsi ed esaltarsi durante la settimana per le prestazioni della domenica precedente……
Non mi offendi, Viola, ero io che ci mettevo dentro il sentimento alla mia relazione, questo uomo, che ovviamente conoscete solo attraverso le mie parole, vede la relazione come relazione sessuale, l’affetto come interesse sessuale per una persona. Chiuso, non è capace di empatia. La zia dice che al lago era ammirato da tutti i condomini per la sua generosità. Non sono cattiva se definisco la sua generosità strumentale per ottenere applausi, conferme a se stesso, in parte è vero che siamo tutti gratificati se una persona ci ringrazia, quello che voglio dire è che la sua è una generosità senza sentimento. Sono 40 anni che lo studio per capire e ora ciò che prima non mi quadrava ora è chiarissimo.
Anch’io alla tua età pensavo con un certo imbarazzo alla sessualità delle persone più vecchie, non riuscivo nemmeno a pensarci. Man mano passano gli anni invece, se si accettano i capelli bianchi, le rughe, se si accettano e non si combattono ostinatamente, se ci si prepara mentalmente alla menopausa, ci si trova e si trova tutto naturale, anzi io provo un certo orgoglio per i mie capelli biondi quasi bianchi, mi sento combaciare dentro e fuori, io la mia sessualità, anche se interrotta con mio marito da due anni, la sento, la penso non diversa da quando ero giovane.
Tu sei una bellissima ragazza, hai avuto una figlia, i tuoi chili in più ne sono il segno, è un bel segno se ci pensi, è il segno di una tappa importante della tua vita, portali con fierezza anche quando sei con tuo marito, pensaci ogni tanto a queste cose. Se ci lavori su piano piano prendi sicuramente un’altra forma, un risalto positivo, ti valorizzi, è bella la floridezza, deve riuscire a starci bene e guardarla positivamente.