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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albanascente.
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Care 🙂
Alba, innanzi tutto vorrei dirti che non avevo letto il tuo intervento ravvicinato a quello molto triste di Viola, perciò mi ero rivolta solo a lei… Mi sa che non lo avevano pubblicato, quindi ti dico ora. L’idea di andarsene in un nuovo posto (e da come lo descrivi mi sembra che ti piaccia molto: posto da scoprire meglio, centrale, con già amici che ti interessa frequentare…) per un periodo mi sembra OTTIMA. Poi, se ci riuscirai, se e quanto ti fermerai ecc., lo vedrai. E lo vedremo. Ma l’idea mi piace già moltissimo.
Mi stupisce la reazione emotiva di tua figlia a questo periodo – evidentissimo – di crisi tra te e tuo marito: succede, è la vita. Non capisco (ma comprendo: ognuno è fatto a modo suo e reagisce alle cose in maniera diversa) questo suo essere “distrutta”, questo suo piangere per la situazione di suo padre e sua madre, che hanno un problema che è venuto alla luce (c’era, sotteraneo, da tempo: perché allora non si disperava per te? Le andava bene che sua madre si “umiliasse”? Non era lei a dirti “mamma, non ti fare più umiliare”? Boh, non capisco). Domani, se avrà una crisi col suo compagno, come la affronterà?
Io comunque, se fossi in te, allenterei molto il coinvolgimento con i tuoi figli. Entrambi, a suo tempo, ti hanno anche detto: mamma, non ti fare umiliare più. Punto. La solidarietà l’hai avuta. A che serve ora coinvolgerli ancora in una decisione, o anche in un necessario vostro rispettivo periodo di “riflessione”, che sarà (in un senso o nell’altro) solo vostra?
Quanto dovevi dire ai tuoi figli lo hai detto. Le cose sono venute a galla. Le cose, da sotto il tappeto, sono venute fuori. Adesso una decisione (anche di sospensione, per ora, di decisioni definitive) spetta a voi. O anche, se non c’è dialogo e decisione congiunta, a uno di voi, e l’altro subirà la decisione.
Per farti capire la difficoltà, se questa vostra crisi dovesse diventare una costante, quanto potrebbe essere difficile per i tuoi figli (forse soprattutto per tua figlia), ti vorrei fare un esempio.
Se qui oggi arrivasse tuo marito, e scrivesse una lettera sua (senza sapere che tu sei qui) io lo ascolterei e probabilmente capirei anche un po’ le sue ragioni (considera che però mi sono fatta un po’ un’idea di lui: ha delle caratteristiche talmente, come dire, banali, nel loro essere comuni, diffuse, direi quasi stereotipate, e insomma, non ne ho una grande idea, di lui), e sarei persino un po’ solidale con lui.
Probabilmente lo vedrei che sta poco bene, o che ha un’incertezza (fare di tutto per stare con mia moglie? Continuare con l’altra/altre? è solo un esempio…), e cercherei, potendo, di aiutarlo. Quello che voglio dire è che è normale, ascoltando qualcuno, diventare un po’ partecipi di quello che vive. Immaginati dunque una figlia. E’ difficile che lei possa dimostrarti l’assoluta, costante, perpetua solidarietà. Se lei parla col padre, magari si accorge che lui sta male, di conseguenza, per essere un po’ solidale con lui, si attenua un po’ la solidarietà con te. Mi spiego? Sai, mia madre prese una decisione e aveva perfettamente ragione: continuare avrebbe significato peggiorare ciò che già subiva, ma peggiorare anche la sofferenza di noi figli. Purtroppo (parere mio) per quanto io possa avere sofferto (e ho sofferto di molte carenze: non solo affettive, ma anche materiali, visto che non potevo avere le cose normalissime che avevano tutti gli altri bambini) la situazione più devastante per una persona non è una separazione come quella dei miei genitori, ma un “matrimonio” (o una NON separazione, mettiamola così) come quello dei genitori di Viola, che pur essendo ormai una donna, grande, matura, con sue responsabilità, una sua vita, soffre ancora tantissimo… E per cosa? Sempre per i suoi genitori! Sempre per la stessa situazione fra loro, da anni! Tutto questo per me è veramente assurdo. Si rovina la vita di persone: quella dei diretti interessati, e quella di altri che non c’entrano niente… Mi fa rabbia tutto questo, davvero. Lo trovo assurdo e ingiusto. Mi verrebbe da prenderli a calci in culo (scusatemi) a tutti quanti! E che cavolo! Che vivessero come vogliono e la smettessero di mettere in croce gli altri!
Ammiro mia madre: è una che quando decide decide. E guarda che io mio padre lo capivo anche. Ho analizzato tutto il possibile. Avevo compassione per lui. Era un uomo del sud, incolto, viziato dalla famiglia, immaturo per avere una famiglia, educato a una mentalità di tipo maschilista, smarrito fuori dal suo mondo, dalla sua regione… Ovvio che potesse avere dei problemi (inoltre anche psicologici: soffriva probabilmente di depressione, con una buona dose di manie di persecuzione e altro…), ci mancherebbe. Posso comprendere. Ma non tolleravo che si mettesse a fare moralismo su mia madre (scandalo! si era separata, negli anni ’70, che donnaccia!), eh no! Lui poteva fare quello che voleva… E lei non poteva separarsi? Eh no, non funziona così.
carissime,
abbiamo parlato un’altra volta.
E’ la stessa musica.
IO ho fatto una prova: gli ho detto: ricominciamo come marito e moglie, siamo un pò distanti, è vero, abbiamo interessi diversi, personalità diverse, ma abbiamo molte cose in comune. Vorrei poter ricevere le mie amiche e i miei amici con i quali non ho relazioni sentimentali, ma solo di salda amicizia; certo che dovrei chiederti un atto di fiducia nei miei confronti perchè capisco che dirti che non ho altri uomini è dirti solo pareole.
E tu cosa ne pensi? Eh, io ho bisogno di tempo, mi va bene ma io voglio mantenermi le mie amicizie personali.
Chiedo “amicizie personali come le mie o amicizie, conoscenze un poco più importanti, vuoi dire amicizie femminili che io non conosco?”
Lui: sono amicizie personali che non ti devono interessare.
Io: a questo punto preferisco che ognuno faccia la sua vita in assoluta libertà e nemmeno prevedendo l’ottica della ricongiunzione.
L’ottica della ricongiunzione è come un cappio al collo, si è liveri ma si bada a cosa fa l’altro, non è utile, anzi.
Meglio libertà totale, senza obiettivi.
Lui: Perchè senza obiettivi? possiamo incontrarci qualche volta anche solo per fare l’amore
Io: forse, se ci arriviamo vorrà dire che avremo ritrovato in noi stessi un certo benessere nello stare insieme.
Lui: ma no, io dico, che possiamo fare l’amore perchè ci va, senza tutte queste migliaia di parole e di precisazioni che continui a fare e che innervosiscono.
Io: non sento che mi arriva un interesse particolare diretto a me da parte tua, posso comprenderlo, siamo stati distanti troppo, ma non mi sembra nemmeno il caso di continuare a perdere tempo per una situazione che si è fossilizzata: tu non fai che imporre, ti arrabbi se aggiungo le mie considerazioni, è la solita storia, sono stanca, non ho molte energie per riconquistare una persona immobile, e poi non capisco del mio doverti riconquistare, io riconquistata ma chissà, non vdesidero un rapporto pacifico che sento che mi arricchisce anche solo perchè io ci sto bene.
Poi ha giustificato tutto il traffico telefonico dicendo che la WIND ha commesso un errore addebitando ripetutamente i messaggi…………
Ragazze, spero di farcela a partire.
Un abbraccio
“Lui: sono amicizie personali che non ti devono interessare”.
Ancora? Ma diceva così 40 anni fa?
“Io: a questo punto preferisco che ognuno faccia la sua vita in assoluta libertà e nemmeno prevedendo l’ottica della ricongiunzione”.
Naturale. Coerente.
“Poi ha giustificato tutto il traffico telefonico dicendo che la WIND ha commesso un errore addebitando ripetutamente i messaggi”.
Ahahahahah! Scusa Alba… Ma mi fa ridere…: un ultrasessantenne bamboccino… Eh, bisognerà contattare la compagnia telefonica, non va mica bene addebitare qualcosa come 15 messaggi al giorno per un mese, per errore. E io pago… 🙂
Non sono riuscita a ritrovare un passo in cui accennavi alla libertà, su cui vorrei ritornare. Mi sembra terribilmente ipocrita parlare di libertà (sulla pelle di un altro, perché davvero avrei voluto vedere voi due a parti invertite… Avrei voluto vedere quanto sarebbe stato severo il giudizio, in quel caso, di tutti, marito, parenti, figli…). Se uno vuole essere completamente libero non si sposa, o non convive, o non si fidanza, o non fa intendere a qualcuno di voler essere in coppia fissa. Io non credo, comunque, che sposarsi significhi necessariamente perdere la libertà: è una libertà diversa, che presuppone sempre una uguale libertà per entrambi e il rispetto. Non i sotterfugi, perché io sì e tu no… Perché questo pensano molti infedeli: io posso, tu no.
Ogni coppia ha le proprie regole. C’è chi si mette d’accordo di avere la libertà di frequentare amicizie femminili (nel caso di un uomo) pregresse al rapporto e stessa cosa per la donna; chi decide che si possano frequentare, ma in modo condiviso (ci vengo anch’io); chi non stabilisce un bel niente credendo semplicemente di farsi gli affari suoi e dopo si vedrà (e infatti si vede sempre…); chi non avendo stabilito insieme all’altro (forse percependo un fastidio dall’altra parte a stabilire niente, o forse un’ambiguità di fondo) chiude un occhio, ma un bel giorno non lo vuole più chiudere.
Cara Alba, vista da fuori la situazione, a me sembra che tuo marito sia sempre stato in un certo modo: sei tu che sei cambiata (o sei in piena tempesta emozionale: perché stai cambiando). I tuoi figli ti hanno detto: ha perso la testa, non lo recuperi più. In realtà, la sua mancanza di rispetto e amore nei tuoi riguardi, come in tutte le coppie che ho visto (compresa quella dei miei genitori), e insieme vorrei dire i suoi problemi (perché ne ha), si sono semplicemente aggravati. Sono peggiorati.
Carissime,
dopo che mio marito mi ha detto che l’operatore telefonico ha fatto un errore che deve verificare perchè lui non ha inviato sms (come l’avvocato, il commercialista, ‘agenzia delle entrate, l’assicuratore….) ho verificato e l’operatore mi ha detto che invece il traffico è esatto e la prova è che per ogni sms lui paga due volte, una per la conferma di inoltro o ricevimento del sms, quindi al ricevimento di queste conferme, che gli vengono addebitate, avrebbe dovuto da tempo chiedersi di “quali sns inviati” erano conferme.
A me lui ha detto: “deve proprio esserci un errore perchè ci sono sms a distanza di un minuto l’uno dall’altro quindi non è possibile che io sia riuscito a farne un’altro immeediatamente”
Poverino.
Invece è tutto vero.
Ieri mattina trovando tutte le finestre aperte dalla zia (c’era la colf) sono entrata dandole la mano le ho detto che ero la moglie e le ho detto: lei è una persona disonesta e poi sono andata su dalla zia.
E’ arrivato mio marito e sono andata ad aprirgli e quando me li sono trovata di fronte tutt’e due gli ho detto dei disonesti ad ambedue, che non mi sembra il caso di doverci contendere un uomo di questo tipo, complimenti. Sono soltanto venuta a dirvi che non mi faccio prendere in giro dalle vostre balle. Fate pure quello che credete.
Mio marito mi dà una spinta e mi manda a casa ma interviene la zia e lo sgrida, “tu non ne hai il diritto di mandarla a casa”.
Poi io e la zia ce ne andiamo su.
La zia incredula ascolta tutte ciò che le dico: zia ho fatto di tutto, ho messo da parte tutto, tutto, nulla escluso, lui ha un comportamento ambiguo, se n’è voluto andare per riflettere in montagna? Balle, balle, balle. Che viva le sue storie d’amore. Io sono arrivata alla fine, è troppo stittico, mi vuole ma vuole solo mettermi una mano sotto la gonna, io con un tipo così non ci sto e me ne vado.
A casa al pomeriggio solite storie: ha fatto queso perchè io……quest’altro perchè io……ma non prende in considerazione minimamnete o tropppo sfumatamente le mie richieste sempre con il condizionale strascicato: io gli ho detto che ho riflettuto parecchio sulla nostra lontananza, ho capito qualcosa di te che voglio tenere in considerazione, quindi se vuoi possiamo ripartire come marito e moglie, se ci teniamo la distanza piano piano diminuirà, io vorrei conservarmi le mie amicizie, non ho avuto storie con nessuno e per questo non pocco che chiederti un atto di fiducia, non posso darti prove——-
Forse un tempo “salvava la facciata”, aveva una sorta di riguardo, protezione forse, per i tuoi figli, ma ormai le cose sono venute allo scoperto. Inoltre tu, prima, eri diversa: o quantomeno riusciva a farti reprimere il più possibile la tua personalità, schiacciandola e facendoti soffrire. Se ci pensi è abbastanza coerente, non è che è molto diverso da prima. SEI TU CHE STAI CAMBIANDO. E se ci pensi stai dicendo anche di tua madre: mi sono stancata. Parto e in caso ci penserà mia sorella. Non ti pare che un insieme di cose tornino? Tua madre, a modo suo, ti tiranneggiava col ricatto: se sto male e tu non mi aiuti non sei una brava persona, non sei una brava figlia. Tuo marito ti dice un giorno, quando vai ad abbracciarlo: ecco, è così CHE DEVI ESSERE? Perché finché NON ESEGUI quello che vogliono la risposta è negativa. Ti domando: è amore questo? E poi dicono che il difetto più comune delle donne è che vogliono cambiare gli uomini. Ah, davvero? A me sembra molto il contrario: la donna è stata per secoli controllata (e come dire: CAMBIATA A FORZA), prima dai genitori, poi dagli uomini.
Prova a immaginare le parti tra te e tuo marito invertite… Immagina che tu te ne vai al lago dalla zia, le lettere trovate nel cestino dal marito (e i figli), il traffico telefonico, le menzogne… Il dire a tuo marito: sono cose personali che non ti riguardano. E poi prova a immaginare che cosa ti avrebbe detto tuo marito (essendo tipo come te), che cosa ti avrebbero detto i tuoi figli… Non credo che tua figlia sarebbe stata molto comprensiva con te, nei suoi giudizi.
I due pesi e due misure di tuo marito sono così diffusi! Sono (anche) CULTURA maschilista, profondamente radicata. Altro che libertà.
Le cose che fa tuo marito, la sua mentalità, io l’ho ritrovata e la ritrovo in tantissimi giovani uomini (non tutti, fortunatamente). Uomini delle più giovani generazioni che dovrebbero essere cambiati rispetto ai loro padri, ai loro nonni. Macché. Siamo sempre lì. Vorrebbero sposarsi (fidanzarsi ecc) e farsi gli affari loro… Oggi però molte donne a quanto pare hanno molta più libertà: iniziano a cornificare pure loro. Giustamente. Oppure si separano. Legittimo. Oppure escono pure loro da separate in casa e si fanno la loro vita. Solo che tutto questo non mi pare che abbia a che fare con un rapporto di coppia felice.
perchè non ho nè prove di relazioni nè prove di interruzioni quindi.
Io però a pranzo a mezzogiorno non posso esseri perchè incomincio tardi a studiare e non posso interrompermi dopo mezz’ora, comprometto tutta la giornata e la pomeriggio diventa difficile per stanchezza mentale. Alla sera invece mi fa piacere pensare di cenare insieme tranquilli.
Lui mi risponde: “e io posso tenermi le mie amicizie?”, certamente
Lui “io voglio mantenermi le mie amicizie personali”
Io: “cosa intendi per amicizie personali?”
Lui: le mie amicizie personali, non ti devono riguardare.
IO, le tue ultime amiczie femminili?
Lui: le mie amicizie che non ti riguardano
IO: bene questa strada allora non si può percorrere.
Preferisco che ognuno si faccia la vita sua, coltivi le amicicizie che crede e NON nell’ottica della ricongiunzione come la settimana scorsa, perchè quell’ottica porta a considerare i comportamenti dell’altro, che significato hanno e io ho già visto che non ci sto bene. Liberi saremo e quel che sarà sarà, non ti vedo più lungo la mia strada e non ho più nulla da rivendicare in questo modo e tu altrettanto.
Lui: mille parole, non ci capisco più nulla, basta basta, adesso ci fermiamo.
IO. si ci fermiamo sulla formula finale, non ho più intenzione di riprendere alcun discorso.
Lui: Vedi io potrei anche dirti la telefonata alla Moldavia
IO: se vuoi dimmelo
Lui: Invece no, non te lo dico, perchè tu hai delle paranoie, non ti basterebbe, continueresti a scavare, a scavare, mi perseguiti e a me questo dà fastidio.
Io: stai ritornando indietro, avresti potuto dirmelo se avessi avuto la volontà di guardarmi in faccia, vedere la mia sofferenza per te e aavere il desiderio di stringermi fra lebraccia e di farmi stare bene togliendomi qualche angoscia. Non sono per nulla paranoica perchè quello che ho scoperto a dispetto delle tue balle è tutto vero.
Ma adesso a me della moldava non interessa più.
La zie mi ha detto che io lo devo riconquistare perchè lui si sente inferiore e fa il duro. Eh no, è una vita che lotto con i miei problemi e con i suoi a cui lui sfugge dopo aver tirato su un muro di granito. Mi dispiace, non mi sono mai posta al di sopra di lui, il problema purtroppo è suo e con questa prepotenza e con le sue mani che sanno solo frugare, la sua prepotenza…ho esaurito le mie energie, penso di potermi più proficuamente dedicare ad altro
Sì, ragazze, ho avuto bisogno di farmi massacrare, ma sono viva e vegeta. Un grande abbracco,grazieperlapazienza
carissima aura,
mi capisci in profondità, sei schietta e profonda, analizzi in lungo e in largo i significati, io sento fino in fondo tutto quello che mi dici. E’ molto confortante. Ti voglio molto bene per stare in questa corrispondenza dolorosa.
Oggi mi sono seduta a pranzo davanti a lui: io ho mangiato prugne, lui si è cotto una pastasciutta ma andava continuamente fuori dalla cucina, era a disagio, enorme disagio.
Mi chiede: allora ci vai al mare?
Io: il mese di settembre è bello anche qui in pianura, andrò forse in ottobre in posto caldo, comunque te lo farò sapere. (avevo l’impressione che volesse togliermi dai piedi)
Poi chiacchieriamo un pò, lui sempre nervoso.
Ad un certo punto gli chiedo: hai risolto con la Wind?
Mi dice che la Wind è disonensta perchè gli fa pagare per ogni sms che invia il costo di un altro sms di recapito, ecco perchè 22 sms in un giorno.
Io dico: sono veramente disonesti e non riesci a togliere il servizio? E’ assurdo versamente. Però 11 messaggi li hai inviati, questi sono giusti.
Lui ha cominciato a dire che anche lì ci sono errori (ma io avevo già telefonato alla wind che mi ha assicurato che di errori non ce ne sono e gli sms di recapito che lui riceveva e a cui non ha mai obiettato, 11 al giorno, lo confermano.
Glielo dico e si innervosisce, vuole che io creda che la Wind è disonesta per gli sms di recapito, degli altri non ne devo nemmeno parlare, non c’entrano nulla……….
Mentre blatera esco sbattendo sia la porta della cucina che la porta di casa mentre mi dice: st….., ecc. ecc.
E’ incredibile la sua falsità e la sua arroganza, mi considera veramente un’ingenua cretina.
Un grande abbraccio
aura,
per quanto riguarda il passaggio sulla LIBERTA’.
Due pesi e due misure. Hai descritto perfettamente. E’ stato così.
Anche riguardo la doppia morale. Proprio ieri mi ha detto: lascia perdere il tradimento di 30 anni fa, tu mi hai tradito col pensiero e questo è peggio.
Pietoso difendendersi ancora oggi a questa maniera. Lui si che è stato male pensando a i miei pensieri licenziosi. Ce n’è fin che si vuole per “LE COMICHE” e riderci su.
FIno a ieri desideravo un suo abbraccio. Ora comincia a farmi una sensazione strana, un poco di disgusto, perchè Aura, hai ragione, lui è sempre stato tale e quale e io l’ho aiutato, quando l’ho messo con le spalle al muro negandomi lui si è rivoltato….non vuole una donna come me e non ha ancora fatto un passo verso di me.
Sono anche fortunata perchè dei passi verso di me se ne guarda bene dal farne, se non le mani sotto il vestito, quindi non mi confonde, è molto chiaro e non c’è niente di nuovo.
Sono io che faccio fatica a staccare la spina ma ci sono quasi arrivata.
Un fortissimo abbraccio e un bel sentimento per voi tutte.
Cara Alba, per prima cosa un’integrazioncina tecnica, così, tanto per ridere, e provare anche a sdrammatizzare un po’ (vedere il ridicolo, riderne, secondo me aiuta a iniziare a distaccarsi…). :-)))
Quindi: mi dici che i messaggi “raddoppiati” erano perché messaggi di “conferma”. Benissimo. Ma sono un’opzione, una scelta. Clicchi su “impostazioni”, credo, sul tuo telefono e li disattivi (o “sì” o “no”: non è difficile…), ERGO: per quello che penso io, l’infantile marito CI TENEVA a sapere che quei messaggi arrivavano a DESTINAZIONE e QUANDO (ecco la ragione di un messaggio a distanza di un minuto che lui ti dice “non potevo mandarlo subito dopo un minuto”: certo, quello magari era la ricevuta, la conferma cioè che la sua amante lo avesse appena ricevuto… Ma queste saranno PARANOIE mie, tu non farci caso Alba :-)))
Seconda cosa. Lui ti ha SPINTONATO a casa della zia? Ma che carino. Un signore.
Terza cosa: non sono d’accordo sulla (tutta presunta da te) disonestà della signora in questione. E’ molto probabile che la signora, tornando alla mancanza di libertà delle donne, sia stata nell’ordine: segregata dal marito prima, e dopo illusa dal tuo, di marito (oppure si è coinvolto: non lo so; quel che è molto probabile è che per la signora tuo marito magari sarà un signore, un galantuomo, rispetto al suo, di marito; può darsi anche che ne sia innamorata e pensi che lui sia innamorato di lei, ricordati che lei nei suoi messaggi gli ha detto chiaro e tondo di voler stare con lui completamente, senza limitazioni, alla luce del sole, non mi pare un comportamento disonesto: è lui che non è chiaro, né con te, né con lei, quel suo messaggio te ne dà la certezza e soprattutto la certezza, di questa ambiguità, te la dà che lui non se n’è andato di casa per stare con lei, cosa che lei probabilmente sperava e spera).
Quarta cosa. Non ti devi preoccupare di “fare fatica a staccare la spina”. Io sento che ce la farai (non importa che sia ora, subito: ma ce la farai e molto bene. Tu sei ricca dentro Alba, sei piena di risorse, anche se ora forse non ti sembra, o non te ne rendi conto, o magari lo senti solo a momenti, a intermittenza). La cosa che stai vivendo tu non è una cosa da poco. E’ un vero terremoto, ma tu ce la farai. E ascolta, cara Alba: se io sento bene, sento che sei molto simile a me in una cosa. Te la dico quale. Siamo un tipo di donne, nel fondo, molto passionali, e analitiche. Tu hai bisogno di avere l’ASSOLUTA CERTEZZA. Vuoi andare fino in fondo.