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Tradimento, umiliazione, narcisismo

di albanascente
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 253 commenti

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  1. 141
    albanascente -

    Mi risponde arrabbiatissimo che così rovino una persona fragile, che sono una disgraziata, che ho bisogno di cure psichiatriche e poi parte e ritornerà nel pomeriggio.
    Mi manda un sms dicendo che avrò sulla mia coscienza un grande peso per questo mio comportamento (di dirlo al marito).
    Stacca il cellulare e io invio questi sms a lui:
    “avrei voglia di averti qui ora, parlarti con tutto l’affetto represso dai tuoi attacchi, ecc, ecc, voglio dimostrartelo ma fuori da giochi di potere e lo immagino molto ricco. Ti aspetto”
    “esigi che creda alle tue verità, mi aggredisci verbalmente se ho prove diverse inconfutabili, dove vuoi arrivare,non voglio distruggerenessuno, è il male chemi fai che mi faparlare così. Ti ho chiesto sincerità e non di lasciarla”
    A lei ho inviato questo sms perchè giorni fa le avevo telefonato ma lei ha voluto chiudere:
    “signora, voglio tranquillizzarla. Le avrei parlato volentieriperchè potremmo aiutarci. Mio marito cerca di ritornare con me e anch’io lo vorrei, molte cose ci legano. Mi dice che con lei è cosa chiusa. Io, come lei, credo, non voglio dividere un uomo con un’altra, sarebbe un rapporto falso, insignificante, destinato a finire e a soffrire. Se c incontrassimo potremmo capirci per il nostro bene per non restare in una fasulla illusione”.
    Tutto qua per il momento.
    Vi abbraccio e non abbandonatemi. Vi ringrazio.
    Viola, rispondimi pure qui per questo argomento, per altro invece io avrei piacere di continuare.

  2. 142
    Viola -

    Alba ma il tuo desiderio di lasciarlo? Non capisco..vuoi ricominciare con lui? mi rendo conto che cambiare vita dopo 40 anni non sia semplice ma mia cara, pensaci molto bene, non entrare nel vicolo cieco in cui mia madre si è cacciata, in cui tante persone cadono…
    Ti abbraccio.

  3. 143
    albanascente -

    Carissime,
    sono ad un punto cruciale.
    Ho voluto tentare l’ultima possibilità per non perderlo, per capirlo meglio, ora che so che cosa voglio e che cosa sono disposta a fare.
    Vi racconto i fatti.
    mia figlia telefonandomi mi ha detto che lei sapeva da sabato che la donna era la colf della zia perché lo aveva chiesto alla zia e poi parlando con il padre gli aveva detto: “adesso lo dici tu alla mamma che è lei” ma lui ancora, cioè al momento del commento precedente non me lo aveva ancora detto.
    Comunque, ieri sera molto tardi ritorna e se ne va subito a letto e non mi cerca.
    Lo raggiungo. Mi dice: “sono morto”, mi hai sfinito, ho bisogno di essere lasciato stare. Cancella i numeri di quella donna dal tuo cellulare, te lo chiedo come condizione per poter parlare. Non sento più niente verso di te. Vai via. Tira e molla. Mi tira verso di lui. Lo abbraccio e gli dico che ho una voglia grande di dare affetto, che non voglio perderlo. Lui risponde “di me non ti interessa nulla, è per te che ti dai da fare ma non sono io quello che vuoi dopo tutto quello che sei andata a dire in giro di me che ti maltratto, ecc. ecc., io mi sono distaccato e adesso voglio essere lasciato in pace.”.
    Facciamo l’amore, da dimenticare. Ecco, gli dico questo è l’amore che facevamo, per nulla soddisfacente. Se era questo che volevi è solo un fatto fisico, l’affetto non c’entra nulla, possibile che non te ne rendi conto? Una lite si appiana con un atto d’amore ma i bisogni sessuali sono altra cosa senza l’amore, sono pretese., ecc, ecc. E lui “mi dai sempre la lezione, io non so mai fare nulla di giusto”. Alla fine mi ha mandato via, lo agitavo, non mi voleva a dormire con lui.

    Me ne sono andata, un po’ tanto delusa ma non angosciata come ho passato questi mesi. Mi sono chiesta se non ho altre occupazioni più piacevoli di occuparmi di quest’uomo. Detto questo rifletto che mi dispiace che non capisca ancora nulla.
    Ci alziamo questa mattina e cerca di venire verso di me.
    Io sono un poco a parte. Mi dice che vorrebbe dirmi due cose:
    LUI: ”io in questi ultimi anni ho avvertito ed avverto ancora un vuoto che non mi porta verso di te. Un vuoto grandissimo che mi fa stare male, ci ho pensato bene stanotte e ti dico che anch’io vorrei poter ricongiungermi con te in una maniera soddisfacente senza più quelle pesanti discussioni dalle mille parole che mi irritano e non portano a nulla. Ho bisogno di distanza per riflettere bene, lunedì vado in montagna per una settimana,

  4. 144
    albanascente -

    perché ci vado volentieri per andare a funghi, non per andare via da te, non pensarlo neanche, se tu la prendi male partiamo già con il piede sbagliato. Però mi sento troppo distante per potere avere spontanei gesti di affetto, lo stesso io spero che le cose ci portino di nuovo insieme, ma tu mi devi riconquistare, ho perso completamente la fiducia di te.”
    IO dico: “anch’io ho un vuoto da anni per essermi sentita messa da parte, svalutata, disprezzata; ecco il vuoto ed il rifiuto dei rapporti sessuali che in queste condizioni sono obblighi/doveri, e poi si è aggiunto il vuoto straziante e le nuove umiliazioni e la tua indifferenza totale di questi 6 mesi; anch’io vorrei potermi ricongiungere; avevo provato a pensare concretamente alla separazione, sono precipitata in un’angoscia tale da accantonare quest’idea, forse se fossi riuscita a sopportare un altro po’ l’angoscia in cui sono precipitata ce l’avrei fatta, ma ho patito una sofferenza tale da non riuscirci; ora quello che desidero è continuare la mia vita con la mia famiglia e con te. Ora so quello che voglio da un rapporto. In questo periodo ti ho capito meglio e ho messo in conto qualche mia rigidità da ammansire e nello stesso tempo ho capito che non posso non avere i presupposti della vita a due, cioè tolleranza, rispetto, venirsi incontro, attenzione all’altro, ecc. che possono attutire le differenze di carattere. Ho anche assaporato una situazione di libertà che mi fa stare bene e ho avvertito quanto bisogno ho di liberare buoni sentimenti dentro di me soffocati da continue incomprensibili aggressioni per accuse che molto spesso non mi riguardano e non voglio più ritornare in quella dimensione di calo di energie. E Questi sono i miei vuoti ora. Ce li siamo detti. Come continuare?
    Lui mi interrompe arrabbiato perché io ho rivangato i motivi del vuoto che non si dovevano nominare se no ritorniamo sempre al punto di prima e non andiamo avanti, dice lui.
    E continua “Io volevo solo dire di lui e basta e non c’era bisogno che tu dicessi la tua. Io intendeva dire solo del vuoto e che voglio continuare ma che ho bisogno di tempo e di rilassatezza e non di continui attacchi. Che altro da dire c’era ancora?”
    Io dico, come ci comportiamo allora? Se nell’ottica della riunione allora vuol dire agire considerandoci insieme oppure se nell’ottica della libertà di ognuno vuol dire che uno può spendersi per l’altro e l’altro no oppure nessuno si spende a seconda del momento…….
    Lui mi dice(finisco prossimam

  5. 145
    albanascente -

    carissime,
    ricominciare come prima? fossi matta. Ho sentito il bisogno di mettermi alla prova, ho ben saldo ciò che voglio. Lui non può cambiare, tiene alto il tiro come sempre, anche in queste ore.
    Siccome ha detto che ognuno deve essere libero di andare o no verso l’altro….io so che questa per lui è una sfida nei miei confronti propio dicendo che parte dal suo V U O T O e dice che io lo devo RICONQUISTARE e arrabbiandomi perchè ho messo anch’io sul piatto i miei vuoti datati tempo immemorabile, cosa che non dovevo fare, lo dovevo ascoltare e basta: così si è tradito.
    C’è una differenza però: io non mi sento più obbligata, ha fatto troppi passi falsi e nessuna autocritica, lo ritrovo….sempre quello.
    Io non sono sempre quella, faccio la mia vita e seguo le cose che mi riempiono e non che mi svuotano come stargli appresso. Ero disposta ad andare verso di lui ma…..mi sento già svuotata.
    Dopo tanti anni mi sono sentita di tentare…….
    Comunque presto ripartirà e sarà un’occasione per riflettere a mente serena.
    A presto

  6. 146
    albanascente -

    Lui mi dice, io non voglio partire con dei presupposti che mi incastrerebbero subito e non sarei spontaneo e sincero. Se tu vuoi uscire con qualcuno, se tu vuoi chiedere a me di uscire fai quello che vuoi, quello che ti senti…….., vedi io sono già alterato, le mille parole mi disorientano, mi sto agitando, non ci capisco più nulla.
    Alla fine per capire meglio io gli sono andata vicino l’ho abbracciato a lungo e mi ha detto:
    “ecco così va bene, è meglio di tante parole”.
    Non so se le più ottimiste o buoniste sono d’accordo ma io qui ho capito che lui è rimasto al punto di partenza: devo io dare dimostrazioni di volerlo.
    Conclusione: non ho più l’angoscia e credetemi che questo è già moltissimo per me; non mi sento in calo di energie, non ho nessuna intenzione di fare lo zerbino, lui si è mantenuto sul suo piedistallo e vuole saltarci fuori alla maniera di sempre, si aspetta che io vada verso di lui, anzi io DEVO andare verso di lui. Questo mi dà nausea, la solita nausea, il solito modo costrittivo che mi prosciugave di energie, io ero sempre in debito perché io sono nel suo conto solo come un diritto.
    Io voglio la mia famiglia è vero ma quest’uomo che continua ad essere come è sempre stato non è necessario a questa mia idea di famiglia. Ciò che è necessario e basilare in un rapporto spero di trovarlo fuori, immagino che ci sia e che mi succeda un giorno, come ad Aura. Ora vado fiduciosa e leggera verso i miei prossimi giorni.
    Mi sembra assurdo che due persone attempate non riescano da convivere decentemente, dignitosamente, rispettando perfino la fine dei sentimenti. Allora non stupiamoci perchè ci sono le guerre e noi ci scandalizziamo perchè ci sono. Non sappiamo mediare. Per voi è una resa? Forse. Io però non sono una “casalinga tradizionale”, anzi non sono semmeno una “casalinga” se non nel senso che mi occupo sufficientemente della casa ma non la patisco. La tengo in ordine e pulita ma la pulisco quando è sporca.
    Penso di potermi guardare intorno e sentirmi coerente con me stessa.
    Non mi ama più? Non lo amo più? Spero di amare un’altra persona. Certamente alla mia età COSTRUIRE assieme ad un altro è una chimera ma se dovesse capitare lo farò. E’ un momento di passaggio verso non so che cosa ma certamente mantenendo integra la mia famiglia e aperta all’esterno. Sarò una persona sui generis, faccio quello che posso.
    Un abbraccio, aspetto le vostre considerazioni.
    I vostri commenti sono indispensabili, li aspetto e vi abbraccio

  7. 147
    rossana -

    cara Alba,
    anch’io non sono in gran forma (nè mentale, nè fisica) ma non voglio che ti manchi il minimo di supporto che ti posso dare.

    a mio avviso, hai fatto bene a tentare un approccio di conciliazione, se non altro per rompere il clima di ostilità e per valutare meglio la situazione, calandoti in essa con tutta l’obiettività possibile. così, qualsiasi cosa accada in futuro, non avrai nulla da rimproverarti.

    appare evidente una grande discrepanza di caratteri e, anche, da parte di tuo marito una posizione, acquisita e mantenuta nel tempo, difficile da accettare, se non volontariamente, cioè ponendosi interiormente un gradino più in alto e considerandolo, nei suoi aspetti emotivi, come si potrebbe considerare l’immaturità di un bambino. ma questo può avvenire solo per scelta, non per costrizione.

    ce l’hai messa tutta, per tanti e tanti anni, e adesso non te la senti più di essere quella tenuta ad andare sempre verso di lui, per facilitargli la relazione, mentre lui non fa nulla per ricambiare nel modo in cui tu vorresti.

    mi sembra proprio che siete giunti al punto di non ritorno, o meglio al punto in cui, forse, sarebbe possibile soltanto salvaguardare posizioni di facciata e di reciproco opportunismo. forse per molti è così, dopo una vita insieme.

    a te spetta ora la scelta. mi sembra, in buona sostanza, che lui, a ragione o a torto, l’abbia già fatta. meglio comunque decidere sempre a bocce ferme, senza farsi trasportare dalla rabbia del momento. e mi pare che adesso ci sei. hai, inoltre, una settimana per riflettere ulteriormente, che non guasta. e anche lui potrà beneficiare della stessa tranquillità per chiarirsi le idee…

    personalmente, faccio ancora fatica a capire se il tuo sentimento nei suoi confronti è di amore o è piuttosto alimentato da orgoglio ferito e da desiderio di pareggiare i conti una volta per tutte. tu sola puoi sapere come stanno davvero le cose…

    ti auguro che la serenità che hai acquisito ti accompagni a lungo, che tu riesca a vedere chiaro in te stessa e a decidere per il meglio.

    un abbraccio

  8. 148
    viola -

    Che dire… secondo me è ancora tutto in gioco, forse lo sarà per sempre. Sei una donna forte ma tanti anni insieme..
    non lo so, mi sembrate ancora in una fase di transizione, ancora tutto può succedere a mio avviso. Ci vuole tempo..tempo..tempo

  9. 149
    albanascente -

    cara rossana,
    la tua lettera mi ha fatto molto bene, vorrei ringraziarti con un abbraccio e con la voglia di conoscerti.
    I sentimenti di ostilità verso mio marito sono molto molto attenuati. Non mi sento in calo di autostima e questo è già molto per me, mi sembra anche strano ma è così. Ora ho un criterio da seguire: quando mi sento in calo di energie cambio luogo, cerco di non perdermi del tutto come ho sempre fatto. Ho un debito grande verso me stessa. Come ti ho detto in altre lettere non riesco a spezzare questo legame nonostante tutto ed è intervenuto un fatto positivo: mio marito non mi costringe più a comportarmi secondo le sue paranoie per evitare la sua aggressività e il suo disprezzo. Almeno in questi ultimi due giorni. E’ chiaro che può avere altro per la testa. E’ altrettanto chiaro che, considerato il suo carattere assolutista sta tirando verso di sè la corda per intravedere la mia totale sottomisssione, anche se non gli interesso più. Sento che sto uscendo da questi giochi di potere. Sono già due mattine che quando ci alziamo o l’uno o l’altro prende l’iniziativa per un abbraccio e questo è reciproco. Perchè lo abbraccio? La risposta è complessa e nemmeno molto chiara.
    Mi fa bene pensare che lo abbraccio per tutto quello che abbiamo condiviso. E finisce lì. Ieri sera io sono uscita prima di lui per andare da un amico (solo amico), non ho dovuto dirgli dove andavo, non me lo ha chiesto e stamattina mi ha chiesto se sono a casa a pranzo e ho risposto di no. Non mi va di essere a disposizione per approcci, mi va di ritrovare del tutto me stessa, lui non lo sento più al centro dei miei interessi. So che non mi può dare ciò di cui ho bisogno. So che sarà pure difficile trovare ciò di cui ho bisogno ma sono disponibile ad orientarmi fuori di casa. Non è una questione di sesso, se lo voglio con lui lo posso avere.
    Mi sento in una posizione matura nei suoi confronti mentre i suoi balletti mi sembrano molto infantili, ma questo è affar suo.
    Sono comunque in una situazione in evoluzione e avrei piacere che continuassi a leggermi.
    Ora sono più tranquilla e vorrei sapere di te, qualcosa di più della tua forma fisica e mentale. Mi hai dedicato molti pensieri in un momento in cui non ero capace di ascoltare.
    Un grande abbraccio

  10. 150
    albanascente -

    viola, la tua capacità di leggere così a fondo mi meraviglia per la tua età e allo stesso tempo le tue parole sono un ottimo specchio di confronto perchè centri il bersaglio.
    Quest’uomo non mi ha mai capita, io mi sono impegnata a realizzare un ideale di compagno impossibile. Forse sono più affezionata al mio impegno che si incarna in lui che in lui stesso che non risponde ovviamente, del tutto diverso, a ciò che vorrei.
    Come ho detto nella mia precedente, ora, fuori dall’idea di una separazione (comunque non del tutto esclusa), io, molto meno angosciata e quindi più libera emotivamente e fisicamente sento di vivere le mie giornate cn meno peso addosso e con molta libertà. Cerco di sostituire i pensieri che ho di lui con altro. Ho ripreso a studiare, presto avrò il penultimo esame. Tengo controllato il mio termometro emotivo. Ieri sera a cena non avevo voglia di ascoltare banalità tanto per il gusto di parlare. Mi sentivo di andare in calo di energie. Me ne sono andata in giardino a guardare il cielo tra i salici. A volte basta poco se non si resta in scacco emotivo. Io vorrei riuscire a raggiungere uno stato di benessere non legato a lui, nonostante lui. Se mi capitasse un uomo come dico io può darsi che me ne andrei. Sono vigliacca? Non credo, mio marito in casa è una persona che aiuta molto, basta lasciarlo fare, se tolgo la lotta di potere perchè il gioco non esiste più tra di noi, io penso di farcela. Vado, vengo, senza più occhi di traverso che mi guardano. Mi sembra una fase di passaggio ad una diversa maturazione. Ho molto desiderio di essere quella che sono, buona, cattiva, quella che sono per me e spero di incontrare chi riesca a liberare tutto il mio affetto sepolto da umiliazioni e mortificazioni.
    Può darsi che mio marito invece prenda un’altra trada, non posso sapere cosa hain mente. Posso dire che sono affari suoi anche se con una punta di dispiacere? Non si può avere tutto dalla vita, ora perònon mi sento mortificata come prima. Ho me stessa nelle mie mani.
    Mi illudo? Vedremo. Aspettto le tue impressioni. Grande abbraccio

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