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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albanascente.
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rossana,
vorrei dirti che questa volta non voglio continuare a fare l’ingenua.
Io ho capito che se a me questa persona non interessa più posso separarmi anche senza tante prove. Sarebbe sufficiente quello che mi ha fatto. Per la visione che ho ora però, sento l’esigenza in questo momento che emerga, invece del nostro rapporto conflittuale, la sua volontà, ciò che vuole fare ma non per conseguenza del mio comportamento che costituisce per lui una grandissima copertura ai suoi intrallazzi e alla sua mancanza di comunicazione e dialogo.
Una volta per tutte deve scoprirsi.
I miei figli cominciano a valutare le cose diversamente da prima. Per me questo è importante; ma è importante soprattutto per me per smettere di pensare che io ho avuto la colpa o la corresponsabilità di tutte le nostre tensioni. Io ho comunque lavorato per costruire, lui se ne stava fuori dal rapporto. Poteva separarsi a tempo debito e non l’ha fatto, si è concesso di comportarsi come ha creduto a spese mie.
Lo so che alla fine si arriverà ugualmente ad una separazione.
Devo anche dire che in fondo io spero che mogio mogio ritorni da me ma cerco di sostituire questo pensiero frutto del desiderio di uscire dalla tensione di tante riflessioni che hanno spostato il centro del problema sempre in altra direzione con una fatica emotiva immane; inoltre mi pesa molto un cambiamento radicale della mia vita.
E d’altro canto non sono disposta a ritornare alla situazione di prima e lui a 69 anni non potrà essere diverso.
Quindi voglio impegnarmi a fare la mia vita non pensando a lui, cercando serenità in ciò che faccio e che sia lui a prendersi la sua strada; aveva detto che entro il mese di settembre si sarebbe trasferito, ovviamente le cose sono in evoluzione e forse lui ha già deciso di andarsene definitivamente. Il risultato così sarebbe per la prima volta coerente ma il significato è diverso. Non trovo molto gusto a sbatterlo fuori per i motivi che ho sempre addotto finora.
Per me è più accettabile che emerga lo stile con cui si è sempre comportato per cui la decisione finale è la più coerente. Che esca allo scoperto.
Grazie per l’occasione di questa riflessione. Un abbraccio
Andiamo a fare due passi?
Certo, mi dice lui, ma aspetta, devo darti una cosa, un pensiero che ti ho preso. Apre la portiera dell’auto e tira fuori un fiore, tutto avvolto in una garza bianca, con un fiocco bianco. Un rosa bianca.
Oh, che bella… Grazie…
Non sapevo se… Rossa… Sai…
Ma no, è bellissima questa. La rosa bianca è la mia preferita.
Non ci eravamo mai nemmeno ancora baciati.
Uhm… Quest’uomo potrebbe farmi perdere la testa. Come sono felice che sia entrato nella mia vita…
Alba, presto credo che scriverò a Viola e se lei ha già il tuo indirizzo me lo girerà, l’altro indirizzo non mi piace… Mi piacerebbe un indirizzo con Albanascente qualche cosa. E’ un nome bellissimo, Albanascente. E dice già tutto, Alba.
Scriverò a Viola perché anche a me piacerebbe conoscerla e conoscere te, Alba. Mi pare che siamo molto vicine a una conclusione, anche se io tornerò qui, per vedere se ci sono sviluppi e per qualsiasi cosa.
Ti voglio bene Alba, per me sei una donna speciale.
aura,
oggi ho provato un bella e calda sensazione nel leggerti finalmente felice. Mi hai fatto vivere lo stesso momento! Grazie!
Ho dato il mio indirizzo di posta a viola ma desidero accontentarti e ne creerò uno nuovo appena posso.
Un abbraccio e molti carissimi pensieri.
carissime,
portate pazienza, questa storia presenta ogni giorno un aspetto grottesco in più.
Ieri ho sentito mio marito al telefono,era al lago.
Dopo avermi detto che ritornerà tardi ma non sa a che ora, oggi che è venerdì, mi dice che in mattinata ha avuto una lunga conversazione con mia figlia al telefono sulla nostra situazione e che ne parleremo al suo ritorno. Stasera ho telefonato a mia figlia. Mi ha riferito di essere molto distaccato, non riesce ad avere gesti di affetto spontaneo, a pensare di venire a casa gli viene il vomito, io sono intrattabile, da anni non si trova bene con me. Mia figlia gli dice che se ha un’altra storia lo deve dire chiaramente. Lui risponde che conosce altre donne, ma non cose importanti. Mia figlia risponde che considerati i reperti trovati non si direbbe proprio e lui: “ma non contano nulla, quelli”. Le dice che non vuole guastare tutto ma che in questo momento sconvolto da tutto quanto è successo e già distaccato lui è come è, ha bisogno di tranqillità e calma. Mia figlia gli chiede se vuole restare in casa e continuare la sua storia con l’altra. Lui risponde no…..
Risultato: ho capito che non gli interessavo e tanto meno ora.
Sono stata torturata emotivamente per problemi suoi che non mi amava e io sono rimasta incastrata nel riflettere sulle sue accuse e cercare di guardarci dentro per migliorare. Lui non voleva nulla di tutto ciò, ecco perchè non voleva parlare.
Mi sembra assurdo che si sia chiarito con mia figlia e io alle spalle vengo a sapere di tutto questo suo disagio con me di cui NON MI HA MAI FATTO PAROLA nonostante le mie insistenze. Non ha senso di responsabilità.
Ne parla ora con mia figlia e passa,ora innamorato, dalla parte della vittima. Ho sentito la sua comprensione per lui e questo mi ha fatto malissimo per diversi motivi: mi sento estromessa dalle spiegazioni, come al solito non c’è considerazione da parte sua per me.
Oggi quando ritornerà avrà la strada spianata per dirmi tutto il suo distacco ora,nel momento che si è messo al coperto saltando addirittura questi mesi di tortura che sono stati utili per lui ma per me……..
Ascolterò cosa avrà da dirmi.
Cara Alba, grazie per le tue parole e la tua felicità condivisa con me.
Oggi leggendo l’ultima tua pensavo al titolo di questa lettera. Che è tradimento, umiliazione, narcisismo.
Ma cara Alba..lui non ha spiegato a tua figlia..non caderci..lui vuole solo giustificarsi con lei.. tipico!! Ma come fai a mantenere la calma? Sei brava..io non so come la gestirei..ciao.
cara viola,
non sono affatto calma, devo fare continui respiri lunghi per rimandare giù la tensione. Questi ultimi giorni sono stati un inferno.
Ho avuto un lungo momento di debolezza. Si è cercato un’altra donna invece di tentare una riappacificazione e io ho subito l’ennesima umiliazione.
Ora lui che fa? Fa la vittima con mia figlia così l’offeso diventa lui, soffriva di un disagio incredibile, era stato malissimo negli ultimi anni. Io non l’ho mai saputo, a me chiedeva rapporti sessuali, per il resto lo sapete già.
E ora salta fuori questo vittimismo che cancellerebbe in un sol colpo il suo comportamento veramente ignobile dei questi mesi.
Stasera ha cercato di abbracciarmi, crede di avercela fatta a bypassare i problemi posti da me?
Comunque io sono uscita con un mio amico e lui è uscito con il cane e ho visto che telefonava lungo una strada buia.
Vado a letto, sono tre notti che non dormo e non connetto più.
buonanotte
Alba,
non posso che schierarmi contro di te, e, credimi, mi dispiace MOLTISSIMO.
evidentemente non hai mai provato, fisicamente, come si sta quando si ha bisogno di soddisfazione sessuale. a me è capitato di rendermene conto, per la prima volta, di recente, e ti assicuro che non è affatto piacevole. a volte pure le notti ne sono disturbate…
anche prima, però, non è che fossi estremamente disponibile con un uomo che mi ha tradita ripetutamente (per bisogno di continue conferme) ma non mi sono mai neppure fatta desiderare troppo.
ho un figlio maschio e, ora più che mai, comprendo che amore è anche far sì che il proprio compagno viva serenamente le sue giornate, almeno per quello che dipende da noi donne. non ci vuole poi neppure molto ad amare un uomo fisicamente.
sono due binari paralleli quello del fisico e del sentimentale: con un uomo, se il binario fisico scorre alla grande, anche quello sentimentale ne può trarre giovamento. a mio avviso, è molto difficile che possa succedere l’inverso: in linea di massima, l’uomo ama attraverso la sessualità.
il carattere è capitolo a parte, da esaminarsi prima di dire sì definitivi.
quanto ai figli, a costo di essere veramente inopportuna, ribadisco che, se fossi stata al posto tuo, avrei preferito lasciare la questione rapporto a due nelle mani di uno specialista, psicologo o mediatore familiare. non credo che un figlio possa essere del tutto obiettivo nelle sue opinioni e/o considerazioni.
scusami: ho l’abitudine di essere sincera e di non cambiare parere, se non ne sono convinta!
cara rossana,
io con mio marito abbiamo sempre avuto rapporti molti soddisfacenti dal punto di vista sessuale.
Per me non era sufficiente questa soddisfazione per sentirmi amata. Mancava completamente la sfera del rispetto, ecc. ecc. e mi sentivo un oggetto, ero un suo diritto., se mi amava mi amava in questa maniera.
Ora so che cosa desidero. Desidero alcune cose che non si possono contrattare ma che devono emergere dal comportamento:
rispetto, venirsi incontro, tolleranza, compiacimento reciproco. Tutto ciò è mancato da parte sua.
Questo rapporto mi procurava un calo di energia.
Ora se incontrerò qualcuno per una storia vera o se incontrerò di nuovo mio marito per continuare questa storia (che mi piace fisicamente pur essendo piccolo e tozzo) sulla mia strada sarà perchè sento presenti quegli ingredienti che non voglio più dover mendicare.
Può darsi che io abbia in futuro esigenze diverse o di rapporti erotici? Mah, l’importante è saperlo per non spendere più del necessario come ho fatto finora; non è nella mia natura ma la sessualità della terza etù ancora non la conosco, ho sempre e soltanto avuto mio marito e avrei molto volentieri continuato con lui.
Un abbraccio, cara Rossana, l’argomento è interessante, se non ho capito bene quello che mi hai voluto dire sono disponibile a rifletterci ancora su.
carissime,
dopo la sofferenza emotiva e fisica dei giorni scorsi ora devo riprendere un pò le forze e per il momento voglio pensare a fare le cose in libertà e a non pormi il problema della sistemazione futura: acquistare un appartamento, rimanere qui in due abitazioni adiacenti di 300 m2 cadauna, separarmi e vendere? Troppi problemi mi schiacciano causandomi una sofferenza immane da non riuscirne a vedere la fine.
Già da ieri pomeriggio sto meglio e oggi, mentre facevo la spesa per la mia famiglia mi sono sentita a posto, strano a dirsi ma mi sentivo meglio di prima della bufera, anzi come non mi sono mai sentita. Prima facevo la spesa per la famiglia ma mi sentivo fuori dalla famiglia.
Ecco, mi sono detta, così voglio vivere le mie giornate. Sarà in virtù del fatto che voglio occuparmi di me, voglio seguire il criterio di fare le cose per me e non a seconda del giudizio altrui (di mio marito); lo so che non si può in assoluto ma sento di potercela fare.
Non voglio più sentirmi dipendente e non sarà facile.
Voglio sganciarmi mentalmente da lui e sostituirlo con me stessa.
Purtroppo lui pur dimostrando un poco di disponibilità verso di me rimane fisso e fermo nella sua durezza e nel suo contorcimento per vincere. Non me ne posso occupare, non voglio occuparmene.
Non so cosa ne pensate. In questo momento quello che mi importa di più è la mia dignità e il rispetto della mia persona da parte di me stessa, non riuscirà mai ad avere un’apertura verso di lui alla sua maniera anche se a volte mi viene di pensare di concedermi. Non posso, soprattutto perchè è la sua condizione e il resto che io voglio lui non ce l’ha dentro di sè quindi non glielo metterebbe.
A lui che pur negandolo ha iniziato un’altra storia voglio dire: fai pure, vai pure.
Non si tratta di fare i separati in casa. Si tratta di riuscire a vivere la mia vita in libertà, lui che possa fare la sua, incontrare una persona con cui stare bene, sentirmi libera di uscire e mantenere in piedi ciò che abbiamo costruito in 40 anni e comportarci almeno da cugini.
E’ un’utopia? Per il momento è solo un progetto, forse assurdo, un momento di debolezza?
Se è un’utopia vuol dire che in questo momento ho bisogno di un’utopia per ricaricarmi un pò, ho consumato 10 kg in pochi mesi.
Non lasciatemi, non so che senso ha questo mio ragionamento, forse solo il bisogno di allentare tutta la tensione che ho accumulato.
Un abbraccio a tutte, buonanotte