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Tradimento, umiliazione, narcisismo

di albanascente
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 253 commenti

Pagine: 1 10 11 12 13 14 26

  1. 111
    albanascente -

    carissime,
    ieri sono venuta al mare e oggi ritorno.
    Mi sono appena svegliata e sento un dolore allo stomaco, mio marito ha iniziato una storia con un’altra donna (lui dice ai figli di no, poi che è logico che ha avuto qualche conoscenza ma di nessun conto)
    Ho motivi per credere che invece sia abbastanza coinvolto.
    Io mi ero accorta dopo 10 anni di fidanzamento che con questa persona o si faceva e pensava come voleva lui (tutto in modo molto soft ma ostinato) oppure io sentivo disagio a stare con lui. Ho interrotto il fidanzamento (1972) perchè sentivo che non ero felice. Succede che mia madre (che per anni mi aveva reso questo amore difficile (avevo 14/15 anni quando ci siamo fidanzati, aveva un’ossessione, non mi voleva perdere, non voleva pensare che un giorno mi sarei sposata,non ascoltava nessuno, nemmeno mio padre, tutti le dicevano che è una ruota che gira, niente da fare, così per 4/5 anni con questo problema in mezzo, ero in mezzo ad una tenaglia tra lei e lui. Poi il problema si attenua e stiamo insieme 10 anni e negli ultimi anni, essendo anch’io più serena capisco che quest’uomo cerca continuamente di imporsi in maniera soft ma ostinata, se non faccio come dice lui vuol dire che non voglio bene, io comincio a sentire disagio e ad un certo punto interrompo la relazione perchè sento di non avere spazio nel fare progetti futuri, vuole che vada a lavorare con lui, parlando del futuro, la sua visione è irremovibile. Lo lascio: Mia madre non volendo sentirsi responsabile si intromette e adducendo motivi di ordine morale (dopo 10 anni….., la gente…..lui soffre molto) fa di tutto per convincermi a riprenderlo, rimango incinta e ci sposiamo.
    e andiamo ad abitare con i miei ma dopo 1 anno, prima lui da solo (lì non si trovava bene) decide di andare e poi io con il figlio che era nato lo seguo nella sua casa arredata a suo tempo per noi.
    Così incomincia la nostra vita matrimoniale, io mi sentivo comunque molto legata a lui e un pò a disagio. Da quel momento io l’ho considerato mio marito, mi sono legata a lui ancora di più coi figli che sono nati, lui decisionista e per nulla incline al dialogo vero, incline a colpevolizzarmi, a criticarmi in modo costante, a dovergli dare continuamente prove del mio amore. Io ho accettato le colpe e ho iniziato ad impegnarmi per lui per fargli capire che mi dispiaceva se per causa mia aveva sofferto, iniziando così un comportamento di sottomissioneper20 anni mentre mi studiavo, volevo migliorarmi e farlo felice

  2. 112
    albanascente -

    in seguito io gli ho voluto molto bene, ho sempre pensato che mi amasse e che avesse avuto solo me (molti episodi di gallismo, qualche dubbio, niente di più). Lui era molto disponibile a parlare di tutto e io ho altrettanto. Però lui era un granito, come se parlasse da solo, non si poteva avere un dialogo costruttivo. Io che mi studiavo cercavo sempre di migliorare il mio modo di esprimermi per non cadere in discussioni. Ma non era mai l’oggetto della discussione che ci faceva litigare era che, l’ho capito tempo dopo, voleva ragione su tutto e non la smetteva finchè non gli davo ragione. Spesse volte anche se finivo per condividere ciò che diceva mi incolpava di averla pensata diversamente da lui e quindi non gli andava bene se alla fine io concordavo. Sono rimasta incastrata in questo gioco finchè non ho smesso di pensare di non essere io sempre in fallo e ho iniziato a riflettere su di lui e sulle sue modalità di relazione. Quindi ho iniziato a tenergli testa e a metterlo con le spalle al muro quando mi accorgevo che mi stava manipolando e così piano piano siamo arrivati alla fine. Ci sono state diverse tappe nel matrimonio in cui decisioni importanti che si riflettevano sulla nostra famiglia venivano soltanto COMUNICATE, l’investimento dei risparmi invece lo sapeva lui, insomma era totalizzante mentre le mie scelte di lavoro, di investimento, ecc, erano sempre criticate, avrei sempre dovuto fare diversamente. Tutto questo piano piano ha preso forma e mi sono accorta che era una persona assolutista e manipolatrice. Per me il problema si doveva risolvere parlando ognuno sinceramente, io lo facevo ma lui no, lui doveva vincere e per vincere usava qualsiasi mezzo compreso il raggiro e la menzogna. Perchè non ho detto basta? Perchè ero tutta protesa a risolvere, ero dentro la mia famiglia, mai pensato di lasciarlo, sognavo una vita diversa, mi creavo alternative studiando, coltivando buone relazioni, sfogandomicon le mie amiche
    Arriviamo a questi giorni. Misonoaccorta che lo amo?quando penso a come realmente è e si è comportato con me lo caccio viadalla mia mente, ma se lo penso come me lo sono rappresentata nella mia mente sperando che potessimo arrivare a stare bene io soffromoltissimo perderlo. La presenza di un’altra? Il vederlo così distratto e sulle nuvole,innamorato di un’altra, superficiale in un situazione come questa, cos’ poco impegnato da farmi pensare INUTILE il mio sacrificio di 50 anni incuicon presunzione pensavo di non perderlo mai

  3. 113
    Aura -

    Rossana, ciao,anche io senza alcun intento polemico! :-)La discussione per me è interessante. Mi piace che ci siano pareri diversi, diventa sempre più interessante, davvero. 🙂 Oggi pure sono un po’ scombussolata per conto mio, ma l’umore è buono, quindiscriverò un po’ a tutte e mi scuso se non entro troppo approfonditamente nelle cose che hai detto tu Rossana (nelle quali mi trovi anche in buona parte d’accordo, come concetti generali, la vita, caso per caso, è un’altra cosa.Rispetto ai concetti generali… I problemi vanno affrontati, nel concreto…), mi aggancio al volo così a una frase di Anna, che scrive che sua madre dice “lui ha sbagliato e lui deve andarsene e questa è casa mia”: e secondo me, sua madre (che avrà pur fatto i suoi errori) ha semplicemente ragione.
    Ragazze, ma se esiste la separazione, per legge, CON ADDEBITO DI COLPA, una ragione ci sarà.
    Certo, poi ognuno dovrà andare ad analizzare i propri limiti, errori, tutto quello che volete, ma:
    1) i problemi si devono risolvere, nell’ORA, nel QUI, se si soffre come cani (ma come si fa a riflettere, ad analizzare i propri problemi, le proprie mancanza, se si sta DENTRO, continuamente, in UN CASINO SENZA FINE? non si può, lo so per esperienza, poi ognuno è naturale, faccia come crede…)
    2) se io sto male vorrei ricevere prima un po’ di ascolto, un po’ di solidarietà intorno, poi vorrei risolvere i MIEI problemi, non quelli di mio marito.
    Anna, anche io tutta la vita ho dovuto ascoltare il rancore dei miei genitori, soprattutto di mio padre. Io ho fatto due cose nella mia vita, rispetto al problema dei miei genitori:
    1) non ho mai fatto mancare la solidarietà a mia madre (che, scusatemi, ma aveva RAGIONE, nella questione fra i due. Punto. Poi dei suoi problemi, di mia madre, delle cause psicologiche sue per cui aveva scelto mio padre, erano problemi suoi, avrebbe dovuto analizzarli, ma erano problemi suoi…);
    2) a un certo punto a mio padre quando lo andavo a trovare dicevo: ah no, se hai intenzione di parlare male della mamma, io me ne vado. Facciamo qualcosa, stiamo insieme, parliamo d’altro, altrimenti me ne vado. Be’, quando ormai era molto malato mi ha detto, senza che io fossi entrata in argomento: sai, avevi ragione. Non dovevo parlare sempre del passato.
    Cosa voglio dire? Ragazze, la vita è una, e se qualcuno vuole passarla a parlare sempre delle stesse cose senza MAI venirne a capo, faccia pure: MA NON E’ UN PROBLEMA MIO. Non è il mio modo di vivere e gli dico, fai pure, ma solo.

  4. 114
    rossana -

    anna,
    se non ti esprimessi anche tu, mi sarei da tempo limitata a leggere.

    sono contenta di non essere sola nel pensiero e nelle sensazioni.
    grazie.

  5. 115
    rossana -

    Alba,
    adesso la relazione e la sua evoluzione sono MOLTO più chiare.

    anche a me, purtroppo, è successo di sbagliare scelta la prima volta a causa della mia inesperienza e della forte opposizione dei miei genitori. mi sono trovata, giovanissima, fra le pressioni del mio ex marito (incantatore e molto esperto in materia di donne) e i veti della mia famiglia… risultato: ci siamo sposati in meno di sei mesi e non eravamo adatti a stare insieme.

    quindi, ti sei ritrovata con un figlio e un uomo che non era proprio il tuo ideale. hai fatto di tutto e di più per adattarti a lui e negli ultimi anni sei ricorsa a quella che speravi essere una risorsa, anche se estrema.

    come sei cambiata dai quindici anni a quando ti sei sposata, inevitabilmente sei evoluta anche in tutti gli anni seguenti nell’ottica del tuo temperamento, mentre tuo marito è rimasto lo stesso, anzi, forse con il tempo si è pure irrigidito un po’ di più.

    in ultimo, si è aggiunta la deflagrazione del tradimento, e ora la consapevolezza che l’affidabilità di tuo marito in questo contesto non è affatto quella che immaginavi.

    capisco la difficoltà e la sofferenza che provi nel prendere le distanze dall’idealizzazione che ti eri fatta di lui, a mio avviso, perchè l’amavi o volevi poterlo amare. solo quando si ama o ci si impegna a fondo in un rapporto si vedono meno i difetti del partner o si cerca di porvi rimedio per poterli meglio accettare.

    sempre secondo me, lo ami ancora ma desideri, logicamente, poterti staccare da lui. se è così, ci riuscirai di certo, in modo brusco o diluito nel tempo: la scelta e le modalità sono tue soltanto. stai mettendo la ragione in primo piano, cercando nel contempo di sopprimere gli ultimi fremiti del sentimento.

    molto doloroso e molto triste.
    un abbraccio

  6. 116
    Aura -

    Viola, grazie delle parole. 🙂
    Come ho detto per ora sono un po’ scombussolata, sto parlando moltissimo con quest’uomo e mi sento un po’ agitata oggi… Restiamo in contatto Viola, come siamo, poi si vedrà eh? Adesso non posso dedicare tempo a scrivere mail singole, purtroppo è così, non ce la faccio, ma restiamo in contatto qui per ora. Un bacio. 🙂

    Alba cara, apprezzo molto che tu sia andata alle origini del tuo rapporto con tuo marito (penso per merito di Rossana che ci ha stimolato, giustamente, a rivolgere l’attenzione ai nostri problemi, più che a quelli degli altri: ripeto che per me è un concetto giusto, veramente giusto).
    Mi rattrista tutto il racconto, lo ammetto, e sospettavo qualcosa… insomma, Alba, ecco, mi sembra nato male questo rapporto, molto travagliato. E’ solo che in questo momento, opinione mia, mi sembra un po’ troppo, affrontare tutto il dolore presente andando a vedere ADESSO tutto insieme il passato.
    E’ chiaro che tuo marito avrà sempre avuto certe caratteristiche, come tu le tue. Quello che voglio dirti è che, secondo me, adesso dovresti toglierti da QUESTO CASINO, nella maniera che preferisci, che senti più TUA. Insomma, lo sentirai tu quale sarà la MANIERA MIGLIORE. Cosa ti devo dire… Io, sempre, quando ti leggo, ho una grande fiducia in te,nelle tue capacità. Lascia stare che sei in mezzo a una bufera, quella è una cosa provvisoria, voglio dire che ti trovo una persona piena di qualità, che saprebbe cavarsela benissimo. Dal tuo racconto, vedi, emerge che la fiducia in te stessa è stata schiacciata: adesso invece tu, questo vedo, VUOI VENIRE FUORI COME SEI.
    Io questo vedo: vedo una donna che mi piace moltissimo e che non ha potuto, per questa o l’altra ragione, venire fuori. Ma c’era sempre, Alba, questa donna, c’era sempre. E lei preme, preme… Per venire fuori…
    Un abbraccio cara Alba, a presto. 🙂

  7. 117
    rossana -

    Alba,
    anche stavolta il mio temperamento riflessivo e conciliante non è in sintonia con quello di Aura.

    stai riconsiderando te stessa, alla luce di quanto tuo marito ti ha rivelato di lui. adesso lo vedi in modo diverso, forse anche un tantino offuscato dalla rabbia e dal risentimento.

    non mi sembra un uomo manesco e quindi non dovresti correre troppi rischi. al limite, potresti anche tu, come fa lui, assentarti da casa per qualche giorno… staccarti un po’ da questa penosa situazione.

    gli stai dando una bella lezione e, se non è del tutto scemo o del tutto disinteressato, dovrebbe finire con il capirla, moderandosi almeno un poco in alcuni aspetti del carattere che ti stanno stretti.

    se fossi in te, mi prenderei tutto il tempo necessario per riflettere sul da farsi, in modo da agire con sicurezza, possibilmente senza successivi ripensamenti. quello che si è costruito in anni è difficile che possa essere distrutto in pochi mesi, nè dentro nè fuori di noi…

    prima o poi, calmate le acque con un minimo di distacco anche da tuo marito, vedrai chiaro in te e nel futuro in cui intendi ricollocarti, perchè, in ogni caso, sia che resti con lui, sia che prosegui da sola, niente sarà più come prima…

  8. 118
    albanascente -

    carissime,
    sono ritornata dal mare. Ero presso la ragazza di mio figlio (10 anni di fidanz) che mi ha raccontato il tradimento di lui e quelli di suo papà molto dolorosi. La famiglia è ancora unita perchè lei e la sorella sostengono emotivamente la madre e affrontano il padre duramente quando occorre. Lei mi ha detto di essersi pentita di averlo perdonato perchè quella storia è sempre tra di loro e manca la fiducia di prima.
    Vi ringrazio di tutti i vostri commenti.
    Ora che ho scoperto che mio marito ha una storia importante (lui dice solo una conoscenza) con una 52 che fa progetti (così emerge dalla lettera che gli aveva scritto: ti voglio senza orari nè condizioni, sei entrato nella mia vita, mi piaci da morire, buonanotte amore mio) e da altri segnali passati che ola interpreto in altro m odo non oglio più continuare a pensare sul perchè sul per come tra me e mio marito c’è sato un braccio di ferro e poi una umiliazione su un vecchio tradimento (ce n’era in atto uno nuovo?) e la successiva cattiveria insensibilità verso di me in questi 6 essi.
    Ok, la durezza di carattere, il narcisismo, la cattiveria caratteristica simile al vecchio zio ultranovantenne con sua moglie a cui io non ho saputo tenere testa.
    NO, esco dal gioco di tutte le mie 40ennali riflessioni. Quest’uomo è stato superficiale nel rapporto con me, dal primo tradimento in poi.
    Mi ha considerato una moglie nei ruoli, abbiamo avuto momenti felici con alla base un sottile impercettibile veleno, risposte e domande ambigue che mi facevano sempre cadere nel tranello. I miei figli non se ne sono accorti. Per lui tutto ciò che pensava era un suo sacrosanto diritto. OK.
    Ma soprattutto quest’uomo non era moralmente impegnato nel senso della coppia, per questo si è permesso di fare richieste come pretese, per questo non ha concesso gentilezze, si permetteva ciò che voleva.
    Non voglio sentirmi responsabile per non aver saputo governare questo rapporto. Se se ne vuoleandare devescoprirsi
    E ora a me pare che voglia essere cacciato di casa per uscirne pulito.
    Avevo pensato di chiedergli di venire al mare con me per 10 gg.
    Avrei capito dalla sua risposta le sue definitive intenzioni.
    Mia figlia mi ha detto che domenica lui non ha risposto adeguatamente alla mia proposta quindi di non fare tentativi che potrebbero umniliarmi ancora. Sorridi, fai l’indifferente, esci, mi ha detto, hai tenutoinpiedi la famiglia, lui c’è stato per noi figli ma non in coppia, Un grosso abbraccio a tutte

  9. 119
    albanascente -

    carissime, sono completamente rilassata, lo so che durerà pochissimo, ma ne avevo un bisogno!!!!!! Vi dirò come: Già nella lettera precedente vi ho detto della mia nuova ottica che mi solleva dalle colpe, si permetteva di essere così cattivo per giustificare i suoi traffici fuori????? Mah, è possibile? O E’ possibile invece tanta durezza in un rapporto che interessa. Comunque è un’assurdità anche se fosse questione di carattere o di personalità, ma IO NON C’ENTRO se non come alimento per lui. Quindi esco dal gioco nevrotico perchè mi spiego la questione come ho detto nella lettera precedente e non mi interrogo più su ciò che avrei potuto tentare e non ho tentato e anche che avrei dovuto tagliare prima, per arrivare ad un fallimento dopo tanti sforzi: non riesco ad accettarlo perchè è lui che ha fallito anche se io lo perdo e me ne dispiaccio ma spero non più come in questi ultimi giorni di dolore immenso. Che vada dove vuole andare ma che vada lui.
    Ce l’ho fatta a parlargli molto tranquillamente e soddisfatta. Me ne sono accorta perchè lui invece ha continuato a dire con un pò di vittimismo che aveva bisogno di relax;
    Stasera inaspettatamente mi telefona e mi chiede se sono tornata.
    “sì”,
    “com’è andata?”
    io, molto serenamente e con voce soddisfatta rispondo:
    “benissimo, è stata molto accogliente, affettuosa, il posto mi è piaciuto e poi sono soddisfatta della mia nuova auto, viaggio tranquillo, ecc. ecc.” il tutto con questo tono felice del mio viaggio
    “ah, bene allora” e sta per chiudere. Dico: “e tu?”
    “io, sono qui” “come stai?”
    “stasera vado ad un corso di micologia” “volevo sapere se stai bene”
    “eh, insomma, avevo bisogno di rilassarmi, qui c’è caldo ma non c’è tensione, torniamo venerdì”
    “beh, adesso stai già meglio però”
    “faccio un pò fatica” ” e perchè?” “beh, gli ultimi giorni sono stati pesanti” “hai ancora un giorno; comunque, dico io, il mio viaggio mi è piaciuto” “sì, sì, allora ciao” un poco stupito.
    Ora al suo ritorno mi sarà più facile fare l’indifferente.
    Vediamo cosa succede.
    Un abbraccio a tutte, stanotte dormiamo bene?

  10. 120
    rossana -

    Alba,
    puoi avere perfettamente ragione nel considerare che la sua durezza e la sua riluttanza alla collaborazione nel costruire il rapporto fossero dovute al fatto che ti considerasse come oggetto acquisito, in relazione al ruolo di moglie, e che quindi potesse trattarti a piacimento dall’alto al basso, avendo anche altre avventure amorose in corso.

    resto perplessa come tu possa non essertene accorta. c’è una bella diversità fra il fare l’amore per amore e il fare l’amore per sesso…

    in ogni caso, sembri decisa a voltar pagina. e allora non ha senso proporre di venire 10 giorni al mare con te, che può essere da lui interpretato come un tentativo di riappacificazione. vai decisa dall’avvocato e chiedi la separazione per colpa… non mi sembra che, uscendo di casa così, si possa considerare “pulito”…

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