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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2010. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albanascente.
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Che durezza! una durezza che mi ha ferito per una vita, una durezza finale che non accetto dopo averne subito tanta in questi anni. Questo è un inghippo che devo sciogliere perché è da qui che non riesco ad uscire. Non mi merito tanta durezza, la rifiuto e invece di dire finalmente BASTA, reclamo ostinatamente il capitale investito.
Dopo questa discussione, quando i figli se ne sono andati, mentre riordino un po’ piango, lui mi gira intorno chiedendomi di fare l’amore.
gli ho detto: io vorrei fare l’amore con te, ci penso spesso di cercare di superare le ferite che ho dentro (lui sbuffa), ho capito che non accetti che io ti abbia posto quella condizione, credo che se ti ho fatto del male a rifiutarti tu me lo abbia altamente restituito; pur dispiacendomi moltissimo. Mi rivedo in mille situazioni simili già vissute con molta speranza, ci mettevo la mia speranza al posto della tua durezza. Mi svincolo e dico, vorrei ma non posso, non posso farlo.
Più tardi ci siamo reciprocamente cercati, lui è venuto nella mia camera e io sono andata nella sua, cercavo disperatamente un gesto spontaneo, sì mi ha abbracciato, l’ho abbracciato, ci siamo rincorsi di qua e di là da una camera all’altra ma io non ricevevo quello di cui avevo bisogno, come sempre, riprovavo il vuoto affettivo di sempre, cioè la richiesta di sesso e l’assenza altre attenzioni che non fossero finalizzate a quello, stanchezza nel parlare, se parlavamo lui manipolava perversamente come sempre e con una superficialità e banalità che conosco, tutto concentrato ad ottenere altro ma a non spendersi in prima persona con un po’ di testa e di cuore.
Mi è servito a vedere con lucidità che con lui si vive così, o sei al suo servizio o ti tortura in mille modi, forse non sa nemmeno di farlo.
Gli ho detto: o vorrei fare l’amore con te e superare tutto ma mi rivedo nelle condizioni di sempre, tu non hai speso una parola che assomigliasse ad un sentimento, l’ha pure sottolineato nostra figli (lui sbuffa con un atteggiamento di disprezzo) devo inventarmi tutto io, devo illudermi o sperare che ci sia anche quello che non ci metti e se penso di dover ritornare in quella gabbia dopo aver assaporato un po’ di libertà dalle tue ostinazioni ora che mi ritrovo di nuovo davanti alle tue richieste senza una parola di desiderio di ritornare a una vita normale, senza una parola su tutto il male che mi hai fatto e che mi fai ma solo aprire e chiudere pagine, io ti dico che ho bisogno di riflettere, mi sento in una
io ti dico che ho bisogno di riflettere, mi sento in una situazione mortifera e troppo purgativa per avere chiesto un abbraccio accogliente
Non ho fatto l’amore, avevo iniziato io un approccio, ho provato a toccarlo ma dentro mi sentivo riluttante, come tante altre volte e poi sentivo che non era più l’uomo che credevo avesse amato solo me e che seppur maldestramente sia lui che io ci eravamo amati, lo sentivo un’altra persona, io mi sentivo spaccata in due, mi sentivo in debito di energia, sentivo che davo troppo e l’unica attenzione che ricevevo era attenzione al corpo, lui compiaciuto, io lo sentivo troppo distante in questo suo compiacimento, non capivo l’importanza di questo atto, per me non ne aveva. Vedevo lui e il suo corpo diverso da come lo avevo sempre visto, mi sprigionava un certo non so che non conoscevo e certamente non qualcosa di desiderabile.
Mi sono alzata, l’ho lasciato lì e me ne sono andata.
Stamattina mi sono alzata alle 4, mi sentivo una strano e pesante malessere allo stomaco, mi sono decisa a prendere una piccola dose di antidepressivo, lo farò per un po’, penso di avere aspettato anche troppo, ora non ce la faccio più a sopportare questo dolore, adesso mi prende il vomito è la prima volta, sono proprio al limite; non ne voglio più sapere; l’umiliazione subita è poca cosa di fronte al quadro complessivo di quest’uomo.
Ora ricomincio la settimana con questa consapevolezza in più. Spero di farcela perché l’ho visto in tutta la sua interezza, non può che farmi del male, io non sono più disponibile. Sarà quel che sarà. Vorrei riuscire a ritrovare le mie forze e trovare una certa serenità. Dovrei farcela perché lui no ha più bisogno di tenere i piedi su due staffe, ormai ha mostrato il suo vero volto.
Mi ha detto che sarebbe andato dallo psicologo, ovviamente per aiutare me. Ora ne parlerò con lo psicologo, mah
Alba,
scusa se mi permetto di esprimere un parere personale: se mi fossi trovata al posto tuo, avrei fatto di tutto per lasciar fuori i ragazzi dal rapporto di coppia.
così siete passati da genitori a figli (passaggio obbligato ma, a mio avviso, prematuro) in un contesto dove non dovrebbero mai essere coinvolti. inoltre, le relazioni, sia emotive che di letto, non possono e non dovrebbero essere “regolate” che da voi.
gli altri possono prendere atto indirettamente di come si evolvono le cose ma non dovrebbero aver voce in capitolo, nè conoscere troppi dettagli in merito…
un abbraccio
ciao rossana,
sapessi quanto mi dà dispiacere l’averli coinvolti. Eppure la cosa è scoppiata con una umiliazione di quel genere ed è finita con l’ennesima dello stesso tipo. Per come siamo arrivato all’umiliazione non aveSono d’accordo ma non ce l’ho fatta. Lo psicologo dice che i figli devono invece sapere, è chiaro che sapere le questioni sessuali può essere poco corretto o non so che altra parola dire, oerò non è che il sesso debba essere tabù, fa parte della vita e la nostra cultura è schizofrenica i fatto di sesso (o nascosto o esposto nella forma più commerciale; sono s’accordo, i figli se ne disgustano, però è così, è cominciata con quel problema ed è finita con quel problema. I miei figli hanno 37 e 38 anni e conoscono le storie delle famiglie dei loro amici, 7 amiche di mia figlia hanno i padri che hanno tradito le madri, ecc. ecc. Sono molto più disincati di noi nel considerare questi fatti.
Personalmente sarei d’accordo con te che si possono dire le connclusioni senza entrare nei particolari; è stato invece necezzario che i miei figli parlassero senza dare giudizi.
Sul fatto che sono diventati i nosri genitori in questa situazione, non può che dispiacermi, avrei voluto un epilogo più lineare e come Dio comanda nelle migliori familie, ma siamo anche noi di questo mondo . E’ stata durissima per me accettare di avere rotto loro lincanto della loro famiglia, è stata durissima. Spero che passata la bufera potranno ritornare giorni più tranquilli e riuscire a non sentirsi troppo responaabili dell’accaduto. L’accaduto è accaduto, Faccio una fatica ad accettare che sia accaduto ma penso che sia una necessità vitale. Che dire allora?
perfettamente d’accordo con Rossana. Non si devono confondere i ruoli: un uomo può essere un cattivo marito ma comunque un buon padre… e che i figli siano chiamati a fare da arbitri nel rapporto tra i genitori… beh è terribile, e parlo per esperienza personale. Un figlio non può schierarsi da una parte o dall’altra perchè ognuna di quelle due parti gli ha comunque dato la vita….
A te Albanascente vorrei dire che ho l’impressione che il tuo stress stia aumentando: forse è arrivato il momento di staccare un attimo la spina.. se hai la possibilità vai a farti un viaggio, allontanati per un pò e rifletti con tutta calma su quello che TU davvero vuoi. Un abbraccio affettuoso.
Cara Viola, grazie davvero per l’invito a scriverci. In questi giorni stavo proprio male, come avete capito dai miei interventi (non è che lo volessi nascondere), ieri, finalmente ho parlato con una persona, un uomo. Ore e ore a parlare, come ne avevo bisogno! Ho riso, riso, riso… Si è parlato di tutto e tutto era così naturale. Abbiamo fatto l’alba a parlare (l’alba, vedi Alba? come vedi tu c’entri sempre in qualche modo:-)
Oggi sono tutta in subbuglio, stravolta, non sto benissimo fisicamente, ma l’umore è buono. Dunque Viola, mi piacerà scriverti, solo ti chiedo di rimandare per ora. Stiamo tutte qui insieme, Alba ha bisogno di noi e noi (anzi io) di lei. Mi piace stare qui, con Alba e coi voi. Non mi piace che Alba soffra, beninteso, e mi spiace che siamo qui a parlare proprio perché lei sta male, ma come si dice tutto il male non vien per nuocere… Se d’accordo di stare per ora in contatto qui, Viola? Non perdiamoci adesso. Non disperdiamo le forze. Restiamo unite. 🙂
Alba cara, mi viene da dirti che ti voglio bene. Sono stanca di non poterlo dire a nessuno da un po’ e sono contraria a dirlo a chi non conosco, qui, nel mondo virtuale, ma al diavolo! Ti voglio bene e ti vorrei abbracciare, intanto. Ti ringrazio per le tue parole di ieri, per avermi considerata un’amica tra le tue amiche, sento un po’ la pancia strana, tutto un misto di emozioni, e mi voglio calmare.
Quindi vengo al nostro ragionare più lucido, più freddo, cerchiamo di capire. Ti volevo anche dire che ieri quando ho scritto i miei due interventi avevo letto solo i tuoi due della mattina presto, non quelli delle 9, perciò forse le mie parole erano da considerarsi nulle, visto che mi pare che dicevamo le stesse cose. 🙂
Passiamo agli sviluppi, certo abbastanza notevoli. I figli. I tuoi figli mi sono piaciuti davvero, ma davvero tanto. Ora sono di fretta perché tra poco scade l’orario per la pubblicazione. Sai che ci sono, che resto e che tornerò, se non faccio in tempo, con più calma. Tu continua ad aggiornarci come stai facendo, per favore.
Tua figlia è stata equilibrata, giusta, come tu dici. Tuo figlio ha giustamente stupito tuo marito (che si aspettava una quasi scontata, diffusissima, “solidarietà” maschile). Credimi è molto difficile che un figlio maschio abbia quella lucidità, quel senso di giustizia al di sopra delle parti. Lui ha detto delle cose semplicemente GIUSTE. Puoi ben essere orgogliosa dei tuoi figli: come vedi la tua vita non è un fallimento, ma un successo.
Passiamo alle altre cose… E’ veramente difficile voler entrare nella sfera intima di due persone, non lo vorrei fare e non ce n’è bisogno: ora stai male, sei in mezzo a una tempesta emozionale, ma vedrai che piano piano ti calmerai, e tutto ti sarà sempre più chiaro. Per non entrare troppo in cose intime tue, ti dico, in generale: forse se lui ti avesse mostrato tenerezza, Alba, questo mi viene da pensare, sarebbe stata un’altra cosa per te. Immagino: se voi foste stati distesi sul letto, se lui ti avesse carezzato per ore, dicendoti tante cose, e senza nemmeno desiderare, pretendere, di fare l’amore, per te sarebbe stato diverso. E forse avresti persino desiderato di farci di nuovo all’amore. (è un’ipotesi mia, questa).
Altro ancora. Sei molto scossa, Alba, adesso. Ti dico: calmati. Fai di tutto, in questo momento, per calmarti. Vai a fare lunghe passeggiate, prendi aria, e non pensare a nulla. Provaci. Hai bisogno al più presto di allentare questa morsa di dolore. Anche con piccolissime cose. Subito. Non pensare, se puoi, qualche minuto, ora, a lui. Sospendi tutto. Hai bisogno di respirare.
Prima mi scadeva il tempo e ho dovuto scrivere di fretta. Adesso vorrei riprendere il discorso dei figli. Scusa Rossana, Anna, e lo dico con tutto il rispetto (anzi, credo che opinioni diverse ci arricchiscano tutte), ma con una certa risolutezza mi viene da dire: belle parole, bei principi, sono d’accordo che i figli non dovrebbero essere tirati in ballo. Ma dipende, eh. E poi, la teoria pura e semplice è diversa dalla realtà. Nella vita, nella realtà, ci sono i problemi, e bisogna affrontarli, non girare la testa dall’altra parte. Qui ci sono due giovani adulti, non due bambini, due quasi quarantenni, su. Qui c’è un marito (non è colpa di Alba se lui mente ai suoi figli, attenzione: voi le avete dato colpa ad Alba e fine del discorso, non mi pare giusto, le cose sono un po’ più complesse) che DICE BALLE AI FIGLI. Lo avete letto bene questo? Lui a loro sta dicendo che ama la loro madre e che è lei che non lo vuole, omettendo, naturalmente di dire la verità, omettendo di dire che lui se n’è fregato DEL PROBLEMA. Qui è venuta semplicemente la verità a galla, e Alba a farsi prendere in giro (lui strumentalizzava i figli, non lei) non ci stava: forse proprio ANCHE per i suoi figli.
Nella vita esiste il tradimento. Inutile fare tragedie ora perché i figli lo hanno scoperto. E che sarà mai! (scusa Alba, non voglio per questo sminuire che una tragedia per te, un dolore, ma spero che tu capisca cosa intendo dire…).
Come ha detto Alba i suoi figli conoscono perfettamente queste cose: per via di amici o altro. Mica vivono sulla Luna, spero!
Leggo che anche lo psicologo (ma di chi, di tuo marito Alba? E bene se ci va!) sta dicendo, come me, che è bene che i figli sappiano. Ma ci rendiamo conto dei problemi psicologici che le persone hanno o avranno quando si rifiutano di vedere la realtà? Ma che crediamo che sia meglio? No! Allora. Lui si ostinava a dire BALLE, alla moglie, ai figli, ed è stato sbugiardato davanti a tutti. Era l’ora! E’ così che si dovrebbe fare normalmente. Il fatto è che ormai è più diffuso il contrario! Non si deve dire la verità, si deve fare finta di niente, si deve girare la testa dall’altra parte!
Sapere la verità non impedisce a un figlio di volere bene a tuo padre, che può essere una persona che sbaglia. Punto. Pure io parlo per esperienza personale. Pure io ho voluto bene lo stesso a mio padre che è stato uno stronzo con mia madre. Era malato? Aveva problemi psicologici? Era un retrogrado? Era stronzo? Ok, amen! Era così e basta.
Non è rimuovendo il fatto che mio padre ha dei problemi (psicologici, nel caso specifico di mio padre) che posso rimuovere che mia madre soffra. E che soffro anch’io che mi manca un padre normale. O che posso dimenticarmi che lui è mio padre. O che devo automaticamente (e aggiungo anche egoisticamente: perché, si deve voler bene a un genitore finché è perfetto? Se invece ha problemi no? No, non mi sta bene) rifiutarlo in toto perché ha dei problemi. Così, scusatemi, ma non si procede nella vita… Domani avrò problemi non con mio padre, ma con un altro, e in tutta la mia vita, se non voglio vedere le persone per quello che sono, e anche amarle lo stesso, perché no, purché, ovvio, non mi manchino di rispetto, non mi facciano male senza senso, per problemi loro.
I figli di Alba, scusatemi, ma secondo me hanno dimostrato una grandissima maturità. Ce ne fossero di figli così! Io sono orgogliosa, come loro coetanea, di loro, di essere una di loro.
I marito di Alba ha detto BALLE ed è stato sbugiardato. Se non diceva balle, se non strumentalizzava i figli dicendo loro che era la loro madre a creare la crisi irreparabile, magari questa riunione non avrebbe avuto luogo. E’ lui che li ha tirati in ballo, in realtà. E’ lui che voleva usarli per indebolire Alba. Alba non ha usato i suoi figli: si è difesa. E’ diverso. Alba sentiva aggravato il suo dolore dal fatto che i figli erano in confusione, dal fatto che il padre diceva loro cose false e lei era incerta se dire loro il vero o no: questo era un altro grande, sia pure sotterraneo, dolore per Alba! Lei non sapeva cosa fare con i figli. Il padre se ne fregava, di nuovo. Diceva balle e fine. Nascondeva, per dirla con una battuta (cerco di alleggerire un po’ che ci fa bene…) l’amante sotto al tappeto e credeva che nessuno l’avrebbe vista!
Su, siamo onesti. Il bubbone è scoppiato, ecco tutto.
Adesso, in questa famiglia, si possono iniziare ad affrontare le cose.
Alba, sei fortunata: domani i tuoi figli, se avranno problemi da affrontare (e i problemi ci saranno: nessuno è esente da problemi! è la vita!), avranno gli strumenti per farlo.
E non ti sentire in colpa: i tuoi figli non smetteranno di volere bene al loro padre! Ma ora sanno che lui ha un problema: ed è lui, non loro, che lo deve affrontare, e da solo. Se crede.
Ti basti che lui, dicevi tu, diceva nella discussione: lei, lei, lei.
E’ ovvio che lui ha un problema suo, e tenta di buttartelo addosso, non prendendosi le responsabilità della SUA vita.
aura, viola,
carissime tutte, vi abbraccio insieme, vi voglio bene anch’io.
Ti ringrazio aura per avermelo detto e anche tu viola, quanto ne ho avuto bisogno e ora il doppio! Grazie, è molto bello sentirselo dire, posso dire che è veramente una bella giornata, sento il fronte di solidarietà intorno a me, l’invito di aura a tenerci strette per aiutarmi mi ha commosso. Avevo già dato il mio indirizzo ma lo ripeto volentieri: viletuuccidiunuomomorto@live.it, non è un bel nome, inventato in un momento difficile quando ho cominciato a scrivere qui, poi vi darò quello che uso sempre e sarò felice di rispondere a informazioni più personali; per il resto anch’io ci tengo che continuiamo per il momento qui. In questi giorni (avete ragione aura e anna65 sono peggiorata, stressatissima, mamma compresa, figlia compresa, figlio compreso, marito boh!).
Mia figlia è venuta a casa anche oggi, io sono messa piuttosto male nonostante questa mattina sia andata alle terme per attività varie portandomi dietro tutto il mio peso di malumore.
Per quanto riguarda le tenerezze, sono d’accordo con te aura, ma lui ha fretta di ottenere il maltolto da me e ha guastato tutto, comunque abbiamo parlato inframezzato ogni tanto da opportunismi e scemenze varie, sono stata stesa sul letto con lui, pensavo alla rischio di perdere la libertà acquisita e opportunista come sempre, mi sono alzata e l’ho lasciato lì.
Avevo l’impressione di bruciarmi, mi sentivo in calo di energie.
Seguirò il vostro consiglio, ragazze, devo mettere qualcosa al posto del pensiero di mio marito, voglio svuotare i pensieri nel cestino, ce la farò? Inoltre devo riprendere a studiare, domani andrò al laghetto, comunque lui ritorna dalla zia al lago Grazie e vi abbraccio, stanotte sarete il mio lenzuolo.
Aura Pomodori verdi fritti l’ho visto e anche molti altri del genere.