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Lettera pubblicata il 28 Agosto 2006. L'autore ha condiviso 26 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albert.
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Cara Barbara,
in effetti i comportamenti di tuo marito sono al di là della sopportazione per un coniuge, e feriscono profondamente.
Quando io parlavo di “spazi” intendevo il fatto che un conto è che uno dei due, o entrambi, a un certo punto abbiano provato un’attrazione per un’altra persona, e CON DISCREZIONE la frequentino ogni tanto, ma senza ostentare la cosa, e con moderazione (ogni tanto, es. un week end ogni due-tre settimane, ogni mese, ad esempio, senza lasciarsi travolgere), e soprattutto senza ferire il coniuge.
Ben altro è se uno dei due passa le notti stabilmente fuori casa, o porta a casa l’amica/o, o ne parla apertamente, o crede che l’altro/a sia indifferente alla cosa.
Anche la storia del preservativo è una vera cafonata, e parlare di sbadataggine mi sembra fuori luogo.
Credo che però il problema sia che tu prenda a tua volta due decisioni: a) pretendere rispetto da tuo marito, se vuole restare con te b) fargli capire che anche tu hai diritto a vivere senza subire, e vuoi organizzare meglio la tua vita e il tuo tempo.
Non fargli credere che tu sei come Penelope che lo aspetta paziente. Cerca di frequentare persone o di impiegare il tuo tempo in modo gratificante, se lui non ti vuole essere vicino anche se lo dice a parole.
Ciao
Albert
Caro Albert, a proposito del tuo quesito sull’impostazione del rapporto di coppia io credo che tutti impostino, o almeno lo è stato nel mio caso, un rapporto di coppia basato sull’amicizia, stima e fiducia reciproca, il permettere libertà all’altra persona senza ostacolarla nella sua crescita e nello sviluppo della sua vita se poi lo si fa insieme ben venga ma ci sono percorsi che è giusto affrontare da soli ben sapendo che hai vicino qualcuno di cu fidarti e di cui puoi chiedere aiuto, e il tradimento? dirai tu ? ma è fuori di luogo che nessuno ametterebbe mai di dire ma si scopa con chi vuoi che a me non importa, lascia perdere che se accade e tu lo puoi sospettare, ma la cosa non ha intaccato il tuo rapporto di coppia non dovrebbe fregartene piu di tanto, puo accadere a me a lei e cosi via, ma quando questo tradimento mina il tuo rapporto perche lei o lui sono assenti , non vivono che per l’altra persona sono ipnotizzati dall’amore nuovo e tu non capisci un fico, forse non lo vuoi capire, allora no questo è mancanza di rispetto di stima reciproca ma che cavolo di rapporto diventa se uno dei due non fa parte piu della coppia ma anzi vede estraneo l’altro componente.e quasi gli da fastidio la sua presenza quella dei figli e cosi via, non si tratta di tradimento e di provare nuove emozioni, ma si tratta di di rifiutare il passato travre le scuse per giustificare il suo comportamento riempendo di veleno l’altro partner accusandogli le cose peggiori, no Albert al quel punto cosa c’è da essere aperti ed amicali, certo se poi in una coppia l’amore era finito ognuno pian pianino si crea la sua vita i suoi affetti e si tratta solo di dividere insieme alcune cose della vita, la casa ,i figli natale e pasqua ma certo non è piu un rapporto di coppia ma di convivenza amichevole in cui un tempo c’era stato amore ed oggi non piu, bisogna vedere se ci si accontenta. Ciao grazie a tutti Ciro
Caro Ciro,
il punto è che se a un certo momento uno dei due si innamora di un altro, allora non ha capito nulla.
Quando io parlo di amicizia, parlo di un sentimento che ti permette di non arrivare alla follia, a stare male, a non capire + nulla.
Cosa diceva quella canzone? “Ho voglia di innamorarmi, ho voglia di stare male, di una donna, di una animale…”
Ecco, se uno vuole stare male, allora si innamori pure, faccia pure le cazzate da 15enne, non dorma di notte, ecc., ecc.
Personalmente a un certo punto ho deciso di evitare l’innamoramento (ci sono passato anch’io a 18-20 anni, ma ora che ne ho 45, qualcosa credo di aver capito) più della peste, e ti garantisco che vivo benissimo!
Ma io ti ho detto appunto che impostare un rapporto sull’amicizia significa riuscire a evitare di sentirti al 7° cielo quando hai conosciuto una donna, ed arrivare a sentirla come ingombrante e pallosa, dopo alcuni anni (e viceversa nel caso delle donne), quando la passione si è spenta.
Però l’equivoco continua a correre su questo filo: tu usi sempre la parola amore, io uso sempre la parola amicizia.
L’amicizia è un sentimento stabile, l’amore ha i picchi, e ti frega.
salve a tutti,
a Monia
dico che non è facile decidere e la mia non è certo una posizione facile per dare consigli, posso solo dirti di capire meglio cose c’è dentro di te, e cosa senti veramente per il tuo uomo.
ad Albert
dico che almeno per quanto mi riguarda il nostro rapporto era fondato sull’amore e rispetto reciproico, poi pero con il tempo qualcosa non ha funzionato tra noi e io che mi ritengo il piu debole da un punto di vista sentimentale, non ho retto più alla solitudine nella quale mi ero rinchiuso a causa del comportamento freddo di mia moglie e così alla prima occasione (non ho mai tradito in tanti anni), mio sono lasciato coinvolgere troppo forse perche bisognoso di affetto e amore. Mi chiedo e ti chiedo come si può comandare al cuore? come puoi dire al tuo cuore “no fermati non ti devi innamorare?”…A me è successo anche se poi dopo ho capito che stavo fascendo una cavolata ..ma era troppo tardi..
a Barbara
dico che in effetti suo marito in alcuni frangenti ha davvero esagerato, non so se lo abbia fatto con noncuranza o per sbadataggine, certo che a te non deve aver fatto bene, non lo tu lo conosci e sai se e stato per l ‘una o l’altra cosa, in ogni caso a volte è capitato anche a me di lasciare in giro effeti che avevano a che fare con l’altra, ma ti posso garantire che se è succeso è stato solo per dimenticanza e mai per cattiveria e cosi penso che sia per tuo marito..non voglio difenderlo anche se un po mi ci riconosco vista la somiglianza delle due storie…
A Ciro
dico che anche se dalla parte opposta capisco le tue sensazioni e i tuoi dubbi…si quello che dice Albert sarebbe l’ottimale..il problema è come arrivare ad una consapevolezza simile…..forse con il tempo…..
Caro Giorgio,
grazie della domanda: “come si può comandare al cuore”?, alla quale potrei forse rispondere con un’altra domanda: “Ma tu credi che provare un sentimento di vera amicizia per una persona sia poco?”.
Io non sto affatto dicendo di soffocare i propri sentimenti per una persona che ci piace, dico solo che si tratta di non arrivare a quello che comunemente si chiama amore-passione, e che ci spinge a stare male, a credere che quella persona sia l’unica al mondo, a vedere solo i suoi pregi e ad esagerarli, a non vedere i suoi difetti, a credere che la vita con quella persona sarà qualcosa di unico, da romanzo, da favola.
E come si fa? Mi dirai tu.
Prima di tutto quando si comincia ad avvertire un trasporto per una persona, non si dovrebbe dimenticare che in gran parte si tratta di attrazione sessuale, ed esserne consapevoli. E’ vero che una persona può piacere per un mix di personalità e attrazione, ma è pur vero che l’attrazione fisica gioca un ruolo notevole.
A quel punto bisognerebbe evitare di fantasticare, di credere che la vita con quella persona sarà qualcosa di unico, perchè poi quella persona, vivendoci insieme, rivelerà difetti, limiti, ecc., che alla lunga non saranno per nulla piacevoli.
Si può anche decidere di viverci insieme e di sposarla, ma evitando l’errore di vederla come “persona ideale”, perchè non c’è nulla di ideale e assoluto, tra le persone.
Questo vale anche per chi, umanamente, può provare un’attrazione per un’altra persona nel corso degli anni del matrimonio.
Se si vedrà questa persona come un’amicizia, si eviterà di lasciarsi coinvolgere eccessivamente, la si frequenterà saltuariamente, insomma, si eviterà di cadere in un vero e proprio coinvolgimento sentimentale.
In definitiva, non è vero che al cuore non si comanda. Il cuore è come un’ubriacatura, ci sono persone che bevono con moderazione e non si sono mai ubriacate, altre che cominciano a bere e superato il limite ovviamente non possono più tornare indietro e perdono il controllo.
il tradimento nasce dalla mancanza del coraggio di dirsi che le cose non vanno più come una volta all’interno di una coppia o forse non sono mai andate davvero bene
dopo…che capiti con il california dream man di turno che ti fa il balletto davanti, o che vada in cerca tu della cosa volutamente…
…al momento del fattaccio se davvero ci tieni alla persona con la quale stai insieme ti blocchi e non prosegui….siamo fatti anche d’istinto d’accordo, ma se il rapporto non è in crisi non vai a farti del male da sola buttando via una storia
anche perchè ste robe vengono sempre a galla alla fine, anche per voci riportate dagli altri
poi raga c’è un altra cosa…c’è chi è portato per la poligamia e chi per la monogamia….chi è portato per la poligamia farebbe bene a frequentare chi la pensa come lui e non chi pensa ad un possibile futuro insieme, punto.
Caro Albert, credo che seguirò le tue istruzioni per il futuro!! Sperando che sia facile con la prossima persona , se ma ne incontrerò una, di scindere la passionalità dall’affetto, l’importante credo a questo punto della vita e dopo quello che sto passando di dare ma sempre con moderazione e con merito, Ciao Ciro
Ciro ma hai deciso di chiudere? Dalle tue parole sembrerebbe di si….perchè non considerare di recuperare il tuo rapporto magari su basi diverse..come ha suggerito Albert?
Grazie Albert della tua risposta
per Silvana 80
be cara silvana come lo dici tu sembrerebbe facile ma sai bene che a volte ci sono molte complicazioni, che non rendono queste scelte del tutto ovvie….
L’intervento di Silvana solleva un problema importante.
In realtà il tradimento non è un problema delle persone “poligame”, come lei crede, perché spesso sono proprio le coppie apparentemente più solide e fedeli a entrare in crisi, a volte improvvisamente.
L’intervento dell’amico Ciro e la sua esperienza personale, ad esempio, mi pare siano molto indicative al riguardo.
A parte il fatto che statisticamente circa il 50% delle persone coniugate ha avuto esperienze extraconiugali, e comunque anche le persone più fedeli hanno spesso fantasie sessuali di rapporti con altre persone, quindi la monogamia perfetta nella specie umana non esiste.
Senza considerare che, se pure è vero che vi sono persone cronicamente infedeli che si sposano, è altrettanto vero che oggi molte persone che non credono nella possibilità di un rapporto di coppia duraturo (non necessariamente infedeli croniche, magari per ragioni di lavoro, impegni personali, ecc.) evitano del tutto di sposarsi.
Va poi notato che l’intervento di Silvana è tipico di una persona molto giovane, tra i 20 e i 30 anni. Le risposte sarebbero molto diverse se si interrogassero coppie più mature, tra i 30 e i 40, o sopra i 40-50 anni, perché si vedrebbe che col procedere degli anni è molto più facile che le persone siano sempre meno sicure della possibilità di mantenere un rapporto totalmente fedele col coniuge, anche sulla base delle proprie esperienze.
Molti studi in proposito, ad esempio, indicano che le donne tendono a cercare esperienze extraconiugali più spesso dopo i 40 anni, mentre l’uomo tende a farlo già dopo i 30 anni.
E c’è un’altra cosa, che Silvana forse non considera. In Italia (e non solo), c’è una vera e propria industria criminale, quella della prostituzione, che non conosce affatto crisi, e che importa le donne, quindi i clienti non mancano. Ora, cosa spinge migliaia e migliaia uomini, spesso sposati, a pagare per incontri squallidi, di pochi minuti, di sesso consumato frettolosamente, a volte senza precauzioni, col rischio di infettare ignare mogli? Ci vuole poco a capire che la sessualità di coppia, per uomini che arrivano a questo, deve essere diventata una totale fonte di insoddisfazione e infelicità.
E non sarebbe meglio allora, guardare le cose come stanno, e anziché arrivare alla frequentazione di prostitute, se questi uomini potessero frequentare con discrezione delle amiche?
In conclusione, parlare del problema e analizzarlo senza paure e senza luoghi comuni può servire anche a chi si ritiene totalmente sicuro del proprio rapporto di coppia.
Concludo con un pensiero a Ciro: la penso anch’io così, prenditi tempo e non affrettare le cose nel rapporto con tua moglie, davvero puoi ripartire su basi nuove.
Scusami Albert, ma a 48 anni rimango ancora del parere che sono tutte cavolate, conosco una donna, che ama veramente il suo lui, che prima di tradire il suo “lui” gli ha chiesto aiuto e gli ha spiegato ciò che ancora non era successo ma che poteva succedere ed il tradimento con l’aiuto del marito è stato scongiurato. E’ bello dare la colpa agli altri, farsi l’amante e tenere il piede in due staffe.Vuoi sapere il mio pensiero? Un uomo o una donna prima che tradiscano hanno mille occasioni per dirlo e se non lo fanno non è per quello o per questo motivo ma perchè è più comocdo così, perchè hanno il desiderio di farsi la scappatella senza tante rotture di scatole, senza affrontare il problema all’interno della coppia e risolverlo come ha fatto la donna di cui ho parlato; e basta con questo sentirsi trascurati, se così è un “ti lascio” è più coraggioso e dignitoso dell’umiliazione di condurre una doppia vita e, come più spesso accade, di venire scoperti.