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Tradimento di coppia, quando c’è davvero

di albert
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 28 Agosto 2006. L'autore ha condiviso 26 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 385 commenti

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  1. 181
    albert -

    C’è poi una cosa che evidentemente sfugge a quelli e quelle come Riccardo, che credono che le cose siano tutte bianche o tutte nere, e sia sempre possibile troncare subito rapporti pluriennali con un taglio netto.

    Ci sono rapporti matrimoniali in cui uno dei coniugi (quasi sempre la donna, ma potrebbe essere anche il contrario, soprattutto oggi) è molto più debole, ad esempio perchè ha rinunciato al lavoro per mettere al mondo i figli ed allevarli, e non potrebbe trovare più lavoro, e magari non ha nessun altro che possa aiutarlo (genitori defunti, ecc.).

    Che dovrebbe fare ad esempio una donna sposata ad un uomo ricco e carognone, che l’ha ingannata promettendole amore e dedizione, e che poi in realtà fa quello che vuole, la trascura, pensa solo al lavoro e agli amici?
    Divorziare? E perchè, visto che il primo a tradire, cioè a venir meno all’impegno assunto è stato il marito, che l’ha ingannata e l’ha solo usata per farle fare i figli e l’ha relegata in una casa, privandola della possibilità (che lui invece ha avuto) di crearsi una buona situazione lavorativa?

    Molto meglio tenersi buono il fetentone, punirlo usando in suoi soldi, e trovando qualcuno che dia vero amore e vero affetto.

    In tal modo i figli non verranno sballottati per anni da uno e dall’altro, niente avvocati, nè tribunali, nè persone separate ridotte alla fame, magari senza lavoro e con figli da mantenere (ci sono anche ex coniugi ricchi che trovano il modo di non pagare gli alimenti, magari espatriano).

    Solo un portatore di corna in più.

    Chiaro Riccardo?

    P.S.: ma com’è che scrivi i tuoi post alle 3 o alle 4 di notte? Mi sa che sei preda di pensieri tormentosi (con chi sarà?) e notti insonni.
    Mah, io dormo benissimo! Ah, ah, ah.

  2. 182
    albert -

    C’è poi una grande differenza tra chi dice di aver le palle e non le ha (sarebbe come dire di essere un grande amante, o un individuo generoso. Chi lo è veramente lascia che siano gli altri a dirlo, non lo dice di sè), e chi oltre ad aver le palle ha anche la testa.

    Chi ha la testa ha anche senso dell’humor, ironia, sa ridimensionare le cose, e distinguere tra le cose veramente gravi e quelle che non lo sono.

    E chi ha la testa è anche furbo, e sa trovare le soluzioni migliori al contrario di chi dice di aver le palle.

    Uno come Riccardo, che non ha il minimo senso dell’ironia, e perde le staffe per niente, è una pacchia per una donna furba, che se lo rigira come e quando vuole.

    E’ come vedere Carnera (il pugile enorme e ottuso) contro Max Bear (molto più piccolo, ma furbo e freddo).
    Carnera venne mandato a tappeto innumerevoli volte e umiliato da un avversario astuto e rapido.

    Povero Riccardo, ti ribalto tutto il tuo discorso: tu dici che è da senza palle tradire, meglio non mettere su famiglia.

    E io invece ti dico: è da senza palle e da carognoni mettere su famiglia solo per avere una che ti fa i figli e ti stira le camicie, mentre tu ti fai i tuoi comodi.

    A chi fa così io dico e ridico: ve le meritate le corna!
    Vi piacerebbe che lei (o lui) vi dicesse: “Non ti amo più, ho trovato un altro”
    Eh no, poi sarebbe facile (per chi ha i soldi) divorziare, liquidare con due soldi la moglie, e poi magari lasciarla nella miseria, senza lavoro, con i figli da sfamare, mentre tu te ne sei scappato all’estero.

    E posso anche prendermela con quelle che magari vorrebbero divorziare, prendersi la casa dell’ex marito, tenersi i figli, e costringere il marito a mangiare alle mense della Caritas, perchè non ce la fa più a pagare affitto, e a pagare gli alimenti alla ex moglie.

    Come vedete non prendo parte nè per l’uomo nè per la donna, ma so che “tirare fuori le palle”, come suggerisce Riccardo, spesso (non sempre è ovvio. Ho detto anch’io che quando si litiga tutti i giorni è inutile stare insieme) significa solo essere fessi, mentre spesso occorre essere furbi, in queste cose, per non peggiorare la situazione.

    Ma questo uno come Riccardo non può capirlo.

  3. 183
    albert -

    Ragazzi, intervenite, non è che deve diventare un mio soliloquio.
    Cmq, Stefy mi ha fatto venire in mente un’altra situazione, che credo sia tra le più comuni, senza arrivare necessariamente alla malattia grave di uno dei due partners.

    E’ abbastanza comune che dopo 20 o 30 anni di matrimonio, anche le coppie + affiatate dal punto di vista dell’intesa caratteriale e del rapporto quotidiano possano (non dico debbano, per carità) vedere spegnersi la sessualità anche se – ripeto – tra loro vi sia ancora amore e solidarietà.

    A volte è uno dei due che poco a poco perde interesse sessuale per il partner, a volte entrambi.

    Che fare a questo punto? Provare a individuare le cause di ciò rivolgendosi a qualche sessuologo? Provare una terapia di coppia?
    Ma quasi sempre tutti questi “rimedi” sono inutili, semplicemente perchè dopo anni alcune coppie perdono l’interesse sessuale, oppure uno dei due aveva in partenza un modesto interesse per il sesso, minore rispetto all’altro partner.

    E allora quale sarebbe la soluzione?
    Lasciarsi solo perchè l’intesa sessuale è finita, anche se ci si vuole bene ancora?
    Questa sarebbe la soluzione più stupida e più crudele (altro che “avere le palle”).

    La realtà è che in queste situazioni se uno dei due coniugi cerca in modo discreto e saltuario di trovare altrove appagamento alle proprie esigenze sessuali, ciò non avviene perchè “vuole tenere i piedi in due scarpe” o è senza palle e non ha coraggio di porre fine al suo matrimonio, ma è perchè vuole ancora bene al coniuge, e capisce benissimo che distruggere tutto solo perchè tra loro c’è un problema sessuale significherebbe scegliere un “rimedio” peggiore del male, cacciare una donna non più giovane e senza possibilità di lavorare, e vivere entrambi soli e disperati gli anni che restano.

    Anche perchè in questi casi si tratta sempre di relazioni extra-coniugali in cui non c’è vero amore, ma solo un mezzo per trovare quell’appagamento alla sessualità che il coniuge non vuole più dare.

    Come si vede si tratta di situazioni umane molto delicate da valutare molto attentamente, anzichè fare gli arroganti bigotti e parrucconi, e permettersi di definire chi non la pensa allo stesso modo: “senza palle”.

    Senza palle può essere un cretino che magari da giovane inganna la/il partner, e magari si sposa pur avendo perso interesse per il partner, solo per non deludere i parenti, magari avendo già in piedi un’altra storia.

    Ma volere fare di ogni erba un fascio è veramente da ottusi bigotti.

  4. 184
    Stefy -

    Albert, leggendo il tuo ultimo post mi viene in mente una coppia, amici dei miei genitori: entrambi sulla cinquantina, una vita di sacrifici e progetti in comune che, per loro fortuna, si sono realizzati grandiosamente.
    Unico squilibrio della coppia è il fatto che lei ha esigenze sessuali pari allo zero mentre lui, pur non essendo un ventenne è ancora un uomo piacente e pure esigente dal punto di vista sessuale. Una sera ad una cena questo signore un po’ brillo (la moglie non era presente) confessa: “sai com’è, mia moglie è una persona splendida sotto tutti gli aspetti, ma il sesso non le è mai interessato granchè…io ho cercato di adattarmi ma nel tempo il sesso mi mancava anche se mai avrei pensato di lasciare mia moglie per questo motivo…” Lui non ha detto esplicitamente che si era fatto l’amante ma io sono convinta che qualche rapporto extra-coniugale se lo sia concesso e non lo condanno.
    Per quanto riguarda la possibilità di ricorrere ad un sessuologo, io personalmente trovo che sia inutile nella maggioranza dei casi e a tal proposito mi viene in mente il noto sessuologo Marco Rossi che in un programma televisivo rispondeva ad una lettera di una casalinga in crisi con il marito il quale era stato tradito. Il Sig. Rossi condannava dicendo: “Lei non rispetta suo marito perchè lo tradisce, il matrimonio è fondato sulla complicità e sulla fedeltà…” e altre menate del genere dette tra l’altro da una persona che non essendo sposata conosce (a mio avviso) molto poco della vita coniugale.
    Detto questo io trovo molto più vergognoso (e nel mio lavoro ho tanti begli esempi sotto gli occhi) il caso di persone che si sposano solo per i soldi e credetemi che al giorno d’oggi sono anche gli uomini che lo fanno! Oppure quello di donne che -guarda caso- si prendono incinte per poter vantare diritti e arraffare denaro e alimenti al malcapitato di turno.

  5. 185
    Andrew -

    Sono perfettamente daccordo con quanto scritto da Riccardo. Nulla ha senso se non si vive nella coppia nella totale, piena, verita’…

    Il problema è che per raggiungere un rapporto dove la sincerità, l’apertura, il dialogo, il confronto continuo e reciproco nella massima VERITA’ non è semplice.. soprattutto perché spesso le coppie NASCONO nella menzogna, forse per l’immaturità iniziale, forse per l’immaturità permanente..

    Il problema è che quando si incomincia con il dire piccole bugie, per nascondere cose di poco conto.. di li’ a 1 anno, a 2, 3 e cosi’ via.. si arriva ad un mare di bugie, ed ognuna copre cose di sempre maggior conto e gravita’.. e alla fine si scoppia..

    Eppure arriva sempre un momento nel quale ci si rende conto di dove si è arrivati. Se si riflette si capisce che bisognerebbe ripulire il fosso… MA NON INSABBIARLO e nascondere il marcio che ci sta dentro, ma.. a quattro mani, tirar fuori ogni cosa.

    Prima o poi ci si rende conto che solo tirando fuori le palle, si puo’ andare avanti!

    Forse entrare nella verità puo’ portare ad una separazione, è un rischio da correre certo… ma ne vale la pena, perché quando si è convinti di questo, se le cose vanno bene, poi si rinasce.

    In ogni caso, il tradimento non è giustificabile… si puo’ solo essere perdonati, o meno. E lo si puo’ perdonare o meno. Sicuramente è un fatto molto forte, che scuote, e spesso sfila alcune corde importanti, come quella della fiducia e della stima. Ma se chi viene tradito decide sinceramente (anche se nella sofferenza e nella difficoltà) di perdonare, e chi è perdonato entra realmente in una nuova dimensione di verità.. tutto è possibile e si puo’ risanare anche l’insanabile. Tutto questo, restando nella verita’.

    Sono convinto di questo.

    Buona continuazione!
    1saluto,
    Andrew

  6. 186
    albert -

    Scusa Andrew,
    tu parli di menzogne in una coppia, e verità da dirsi sempre, come se ci fossero coppie in cui uno dei due mente fin dall’inizio, o altre nelle quali due SEMPRE si dicono la verità.

    Però mi pare che il problema non sia così semplice.
    Lasciamo perdere le coppie in cui fin dall’inizio uno dei due mente. Ho fatto l’esempio “classico” del ragazzo giovane che magari dopo 1-2 anni di fidanzamento si è stancato di lei, e ha un’altra storia segreta, ma non vuole dirlo perchè ha paura di buttare all’aria i preparativi del matrimonio, e tace solo per non deludere amici e parenti.

    Ovviamente uno così non ha nessuna giustificazione.

    Ma questo è un caso limite.
    Io ho visto situazioni ben più complesse, in cui dopo anni di matrimonio innamoratissimi, poi le persone cambiano, perdono spesso interesse sessuale pur continuando a volersi bene.

    Secondo te un uomo di 50-60 anni, sposato da 30 magari, dovrebbe dire alla moglie (alla quale vuole ancora bene): “Senti cara, sei ingrassata, hai il seno che sembra due orecchie da cocker, la pancia, sei totalmente diversa rispetto alla bella ragazza magra e attraente che avevo sposato, non riesco più a far l’amore con te”?

    Questo sarebbe dirsi la verità, come dici tu. Come credi che la prenderebbe lei?
    O viceversa, se lei dicesse a lui: “Hai la pancia, hai perso i capelli, hai l’alito cattivo, arrivi sempre a casa tardi, pensi solo al lavoro, non riesco a parlare con te se non di bollette e conti da pagare, non mi interessa fare l’amore con te.”

    Anche questo sarebbe dirsi la verità, come dici tu. E allora, non credi che in molti matrimoni, dopo molti anni (non a caso le relazioni extraconiugali aumentano con il passare degli anni) si preferisca NON dirsi la verità, non per mancanza di coraggio, ma perchè si vuole bene lo stesso alla persona con cui si è vissuto insieme tanti anni, anche se non c’è più quell’attrazione fisica dei primi tempi.

    Separarsi e divorziare sarebbe una scelta peggiore. Intanto perchè spesso non c’è una vera relazione stabile con un’altra persona. Magari l’uomo ogni tanto ha qualche rapporto saltuario con qualche ragazza più giovane della moglie, ma senza che ci sia un vero legame, e senza che lei voglia convivere con lui. E viceversa.

    Quindi è facile dire: “bisogna sempre dirsi la verità”. Ma a volte dire la verità vuol dire offendere e ferire una persona cui vuoi bene, e non la si dice.
    Tu diresti mai a tuo padre o a tua madre, se sono o fossero anziani, che sono un ingombro, che ti creano problemi perchè sono vecchin e malati, ecc.?
    Ma chi mai direbbe a una persona cara una cosa simile?

    Quindi basta con questa storia per cui dire sempre la verità a una persona è sempre la cosa migliore, anche per lei.
    A volte lo è, a volte no, non si può essere così rigidi!

    Credi che se dicessi a una donna con cui hai vissuto 20 anni: “Cara, ho trovato una ragazza più bella e giovane, vattene, divorziamo!” lei ti butterebbe le braccia al collo per la gioia?

  7. 187
    ciro -

    Amici sono Ciro, ricordate di me? ho lasciato mia moglie a settembre dopo aver scoperto il tradimento, credetemi è una scelta dura, solita trafila, soliti dolori, oggi non ci parliamo nemmeno più, la verità comunque sta nel mezzo. e difficile perdonare, ma ancora di piu se l’altra pesona non te lo chiede nemmeno, perchè sapete che chi tradisce crede di stare nel giusto, dimentica di avere una famiglia, nel mio caso un marito ed un figlio. Tutto era dovuto, oramai lei aveva deciso che era finito e cosi via. ma secondo Voi e secondo te Albert si puo ancora convivere con una persona simile? Certo hai ragione a dire che le pene e le sofferenze sono tante, cercati una casa, stai dai tuoi passa gli aalimenti, perchè poi noi uomini non siamo per niente tollerati, ma diciamolo francamente come si può pensare di condividere ancora la vita con una zoc….la? Onestamente avendo io dato tanto non c’era soluzione diversa. Almeno per dignità verso me stesso e poi alla fine si finisce di non amare, ciao Ciro

  8. 188
    albert -

    Ciao Ciro,

    felice di risentirti.

    Ricordo bene tutta la tua vicenda, e nel tuo caso alla fine, siccome hai detto che tua moglie aveva detto chiaramente di essersi innamorata dell’altro, e non era affatto una “scappatella” di solo sesso, condividevo la tua scelta di mettere la parola fine a quel rapporto.

    Mi pare che la tua ormai ex moglie non ti avesse lasciato scelta.

  9. 189
    Tempesta -

    Salve, sono un internauta novello dei siti dedicati al rapporto di coppia. Ho letto con particolare attenzione i punti toccati e non ho ricette da dare. Posso solo raccontarvi in maniera SINTETICA cosa sto passando e darVi possibilità e spunti su cui riflettere.
    Ho 43 anni, due figli (12 e 9 anni) ed una storia sentimentale con mia moglie dal 1992.
    Mi sono separato 7 anni fa, scoprendo con grande amarezza una corrispondenza via sms (non sporadica ma continuata) in cui mia moglie dichiarava ad un terzo il suo amore per lui, nato da quando Lei aveva 15 anni (Lui 22 all’epoca).
    Per amore dei bambini e per la loro incolumità ho deciso di chiudere il rapporto lasciando la casa coniugale e pagando normalmente la parte di mutuo di mia spettanza e gli alimenti relativi. Così facendo ho lasciato che vivesse la sua storia sentimentale. Ho sofferto come un cane lontano dai miei cuccioli (150 km di distanza) perchè non potevo economicamente vivere nella stessa città e quindi sono tornato a casa dei miei genitori.
    Trovata una ragazza con la quale ho convissuto per circa un anno e mezzo, la mia ex ha pensato bene per mesi di dirmi che aveva capito di aver sbagliato … che ero l’uomo della sua vita … e che aveva capito tutto dopo aver vissuto l’esperienza drammatica della “quasi” perdita della madre per malattia…..
    Combattuto e avendola sempre amata ho pensato bene di liquidare la mia storia appena iniziata e di ricongiungermi a mia moglie.
    Quattro anni fa annullo la separazione, compro una casa più grande e tutto sembra ripartire con i classici problemi di una coppia, consci però della forza che il nostro rapporto doveva trovare soluzione al suo interno … ed invece ?
    Per una scusa banale riprendono i contatti via sms con quello che definisco con un eufemismo “testa di c....” (412 in due mesi), non dico niente ed aspetto che mia moglie mi dica qualcosa … nulla. A questo punto le rivelo che sono a conoscenza del suo traffico telefonico e …. udite udite ….. non prova più niente per me … è innamorata dell’altro e …. io di nuovo nel baratro ….
    Questa è la storia ! A voi le sentenze sul concetto di amore, di fedeltà e sincerità nei sentimenti e nel rapporto di coppia !!!!

  10. 190
    albert -

    Tempesta, il tuo caso secondo me rientra tra quelli in cui, pur con tutti gli sforzi di comprensione, una delle due persone (nel caso tua moglie) ha torto marcio e non può essere assolutamente giustificata, mentre in altri casi è difficile separare nettamente i torti dell’uno e dell’altra.

    Tua moglie aveva già questo legame con questo tizio fin dall’adolescenza, eppure ha portato avanti la storia con te addirittura fino al matrimonio.

    Io riesco ancora a capire se dopo anni di matrimonio o convivenza l’attrazione si spegne, pur rimanendo amore, collaborazione, stima, ecc., e allora si può ancora sorvolare sull’avventuretta saltuaria, piuttosto di mandare tutto a catafascio, e a volte sarebbe peggio.

    Ma quello che io non riesco proprio a capire e giustificare è come facciano alcune persone ad arrivare al matrimonio quando hanno già un legame parallelo con un’altra persona, quindi quando il matrimonio parte già rovinato.

    Tua moglie si è comportata malissimo, e io credo che forse quando avevi scoperto la tresca la prima volta era abbastanza difficile crederle quando poi è tornata pentita.

    Sai perchè? Perchè se tua moglie era arrivata a ingannare il futuro marito già prima del matrimonio, senza avere il coraggio di troncare la storia di prima, allora voleva dire che l’attitudine alla menzogna, e l’irresponsabilità erano molto radicate nella sua personalità, e ci sarebbe ricascata, e mi sembra anche una persona volubile e incoerente.

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