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Lettera pubblicata il 28 Agosto 2006. L'autore ha condiviso 26 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albert.
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x Cleopatra:
scusa ma la tua affermazione secondo cui tagliare in modo radicale significa “non giocare con i sentimenti di nessuno” è del tutto personale.
Tu stessa ammetti che tagliare porta a dolori e lacerazioni, quindi traumi nei sentimenti altrui, che spesso non si rimarginano più.
Bisogna poi vedere se la situazione è davvero tale da richiedere un taglio radicale del rapporto.
Certo, se ci sono violenze o litigi continui, è ovvio che il rapporto va chiuso al più presto, ma noi qui stiamo parlando di situazioni in cui c’è ancora stima, affetto, ecc. verso il partner “tradito”.
Io poi proporrei di eliminare per sempre quella brutta parola: “tradimento”, riservandola a cose ben più gravi: vedi colui che in guerra tradisce la propria parte x denaro, o Giuda con Cristo, o Bruto con Cesare, ecc., quando ci va di mezzo la vita delle persone.
Perchè il problema a mio avviso è prorio questo: una relazione extra-coppia, di per sè, non significa necessariamente che il rapporto col partner sia finito, a meno che davvero non si pensi che il rapporto principale sia del tutto in crisi, senza rimedio.
A Cleopatra posso solo dire che se per una scappatella occasionale, in un rapporto nel quale i sentimenti verso la persona con cui si condivide l’esistenza sono immutati, si buttasse all’aria tutto, famiglia, figli, lavoro, casa, ecc., beh la sproporzione tra la il fatto (scappatella) e le conseguenze (totale sconvolgimento della vita) sono così grandi che mi sembra davvero stupido un comportamento simile.
Sarebbe un po’ come dire che se una persona offende un’altra, per vendicare “l’onore” è lecito picchiarla o ucciderla!
Io credo che – e dò totalmente ragione a Stefy – che solo gli ottusi possono pensare che nella vita non ci debbano essere compromessi, e le cose siano sempre tutte bianche o tutte nere.
Le persone peggiori sono proprio gli intransigenti, quelle che per principio decidono senza pensare al male che può derivare dalle loro decisioni.
Ma ci sono cose ben peggiori in un rapporto di coppia della scappatella occasionale! Non è forse peggio sbarazzarsi di una persona e di tutto quello che si è costruito insieme solo per un momento di crisi, o perchè le cose non vanno bene come all’inizio?
Ma che maturità ha una persona che tronca soltanto perchè si è stufata del “giocattolino”?
E poi, lo ha scritto Stefy, e lo condivido, non avete pensato all’egoismo maggiore del troncare tutto, in certe situazioni? Se il partner è malato, non è 1000 volte peggio abbandonarlo per trovare qualcuno forte e sano, e senza problemi? Ma che senso di umanità e solidarietà è mai questo?
Ciao Albert,non ho specificato nulla e non ho ampliato i discorsi,ho detto delle cose molto sintetiche!Certo che se c’è un momento di crisi in un rapporto non si va subito a buttare tutto,si cerca un dialogo un punto d’incontro e via dicendo…io mi riferivo in quel discorso solo ed esclusivamente al non amore corrisposto:mi spiego meglio:alle persone che giocano con i sentimenti e ti usano e non provano alcun sentimento oltre l’attrazione fisica e si fingono da innamorati,in questi casi ho sempre consigliato di dare un taglio radicale alla Donna,perchè stando dietro ad individui del genere perde la propria dignità per un qualcosa di inesistente!Per quanto riguarda il tradimento è da analizzare,ogni persona conosce le proprie vite,e sa come comportarsi di conseguenza,sicuramente non faccio paragoni da tradimenti fatti da Single conviventi o sposati,perchè le reazioni e il modo di affrontare le cose cambia sicuramente,ogni persona ha il proprio carattere e affronta e supera le cose come meglio crede!Quando scrivo:Tenete alta la vostra Dignità non mi riferisco solo alla sofferenza,ai tradimenti ect.ma a tutto ciò che si vive!Come sono del parere che quando si sbaglia è giusto chiedere scusa e pentirsi,magari ci sono dei casi in cui si ritorna indietro sui propri passi,ma sicuramente quando lo si fa la cosa dev’essere molto importante e ne deve valere la pena,perchè resto sempre fermamente convinta che quando si prende una decisione deve restare tale,infatti dal momento in cui uno decide una cosa deve aver maturato bene il tutto,ma non sempre è cosi’infatti non mi permetto di dire nulla in tal proposito,dico semplicemente di analizzare ogni minima cosa,perchè tenere alla propria persona è molto importante,siamo tutti e tutte persone speciali e meritiamo il meglio!Spero che abbia capito ciò che volevo dire,buona giornata Adriano.
Caro Albert, proporrei anch’io di eliminare la parola “tradimento” per riferirsi alla scappatella extra-coniugale: il tradimento vero è ben altra cosa, ma penso sia la nostra stessa cultura ad attribuire questo significato alla parola – cultura cattolica e patriarcale dove il rapporto uomo-donna viene considerato in termini assolutistici senza considerare minimamente le possibili sfumature che caratterizzano i rapporti di coppia.
Anch’io sono d’accordo sul fatto che esistano vari tipi di tradimento ed è chiaro che se nel rapporto ufficiale ci sono ancora stima e rispetto vale la pena di risparmiarci i “colpi di testa”.
Ieri una mia amica (l’unica che conosce la mia situazione poichè io sono una persona molto discreta e sono dell’idea che quando parliamo di affetti, bisogna essere molto delicati nel trattare l’argomento e – se possibile – tenere per sè le proprie cose) mi ha chiesto: “ma come fai poi a tornare da Francesco dopo averlo tradito??? Sei un’insensibile, una persona totalmente fredda…” ed io le ho risposto: “senti, hai mai provato una convivenza? Sei mai stata con una persona 24 ore al giorno per assisterla perchè malata (cosa che peraltro è durata un anno e mezzo tra operazione e chemio)? Sai cosa vuol dire vedere la sofferenza e la disperazione di una persona giovane che vede il suo corpo deperire giorno dopo giorno?” E sapete lei cosa mi ha risposto?? “Se fossi stata al tuo posto non sarei andata a letto con un altro perchè la malattia ti unisce come coppia, invece tu hai cercato una distrazione fregandotene del tuo compagno. Io non mi sono neanche impegnata a commentare questo giudizio (giudizio detto tra l’altro da una persona che certe cose non le ha mai provate) però adesso che il mio compagno sta meglio non voglio rinunciare agli attimi indimenticabili che trascorro con il mio amico. E’ vero che dopo la malattia il sesso è ulteriormente peggiorato, però c’è da dire (o forse l’ho già detto) che ancora prima che lui si ammalasse la passione era notevolmente diminuita.
Credo che il mio compagno non sospetti minimamente dell’altra mia relazione o che comunque abbia ben chiaro in mente che anch’io sono una donna in carne ed ossa con pregi, difetti ed esigenze sessuali, perchè (purtroppo) sono pure esigente nel sesso e non mi accontento del sesso sporadico sempre nella stessa posizione. Tuttavia la stima ed il rispetto che nutro verso il mio partner mi fanno continuare nel rapporto e -perchè no- progettare anche cose per il futuro.
Ciao Cleopatra,
e grazie per la precisazione.
Il tipo di rapporto cui ti riferivi, nel quale c’è una persona che si finge innamorata e l’altra crede in buona fede a questa messinscena, è purtroppo un caso non del tutto raro, nel quale in effetti andare ognuno per la propria strada sembra la cosa migliore.
Però da quello che scrivi mi pare tu ti riferisca a rapporti tra fidanzati, più che a matrimoni e convivenze, mentre io ho in mente rapporti già consolidati, fondati su sentimenti autentici, e che poi sono entrati in crisi, dopo pochi o tanti anni.
In questo caso vedi bene che le cose non sono mai molto semplici, e ogni caso è diverso dall’altro.
Certo, il caso, ad esempio, del fidanzato (o fidanzata) che arriva alle nozze pur tenendo in piedi una storia clandestina assidua con un’altra persona, ingannando la persona ignara e innamorata che sta per sposare, e magari solo per vigliaccheria, per non “deludere” genitori, amici, parenti, ecco a me sembra il massimo dell’ipocrisia e non riesco proprio a giustificarla.
Ciao “Albert”,è proprio cosi’ purtroppo le persone pur di raggiungere il proprio obbiettivo fingono all’estremo,calpestando i sentimenti veri,puri dell’altra metà,la falsità e l’ipocrisia è tantissima!Ingiustificabile poi chi come hai detto tu,si sposa tenendo in piedi due storie parallele,prendendosi gioco dell’altra metà,non ho stima per questa gente la trovo profondamente arida vuota,squallida!un abbraccio Albert
Cara Stefy,
grazie per la precisazione, perchè in effetti la situazione in cui ti trovi è molto delicata (partner malato in modo serio) ed è difficile giudicare per chi non ci si trova a viverla.
Una sola cosa mi lascia un po’ perplesso: tu hai giustamente (come ogni persona) delle esigenze in campo sessuale, e sarebbe ipocrita far finta che non ci siano, e non credo tu debba aggiungere l’avverbio “purtroppo”, non credo ci sia nulla di male.
Più che altro il discorso è se il rapporto col tuo amico non stia diventando poco a poco una storia vera e non “saltuaria”, perchè in quel caso anche lui poi si abituerebbe alla situazione, forse chiederebbe di + (come mi pare ti abbia già chiesto) e sarebbe difficile poi considerarla una semplice amicizia con un coinvolgimento sessuale occasionale.
Insomma, se due persone partono ponendosi dei limiti ed accettandoli (“ci si vede ogni tanto, ma niente legami assidui”) entrambi è un conto. Se però il tuo amico adesso ti chiede di fidanzarti o di viverci assieme, ho paura che lui (non tu) stia abituandosi a te come ad una presenza assidua nella sua vita, e non solo una cara amica.
Almeno questa è l’impressione.
P.S.: piccolo suggerimento, io di questo eviterei di parlarne con amiche, perchè non si sa mai come possono comportarsi, e il tuo fidanzato potrebbe venirlo a sapere per vie traverse. Per la serie: un segreto lo è ancor + se lo conosce una persona sola.
Ciao ragazzi…ho letto attentamente tutto quello che avete scritto in questo periodo in cui sono mancata…..e devo dire che concordo sempre di più con Albert…forse perchè sto sperimentando in prima persona una situazione di riavvicinamento dopo un chiamiamolo “tradimento”.
Non è facile per me…che sono la persona tradita….non è facile perchè mi ritrovo ad essere quella che non sono mai stata…una persona molto diversa da quella che sono sempre stata….
Apprezzo l’impegno di mio marito….mi accorgo che ce la sta mettendo tutta per stare vicino a me…alla sua famiglia….per essere presente….ma io non mi riconosco più…
Mi ritrovo ad aver bisogno di verificare qualsiasi cosa lui mi dica….se va a giocare a pallone….piuttosto che da un cliente….o a casa a riposare….
Mi sono ridotta a controllare il suo cellulare per verificare che lui non continuasse ad intrattenere rapporti con la persona con cui ha avuto una relazione…..breve….ma pur sempre una relazione…..
E vi garantisco che non mi piaccio più….
La mattina mi sveglio, mi guardo allo specchio e mi rendo conto che questa brutta storia mi ha trasfornato in una persona che io non avrei mai voluto essere….gelosa…sospettosa…paranoica….
E non so ne quanto durerà questa mia condizione….ne quanto io saprò resistere in questo stato…..
Vi confesso che ci sono dei momenti in cui penso che non sia giusto ne per me ne per lui…..proseguire su questa strada…..
Forse ho sopravvalutato la mia capacità di voltare pagina…..forse non riuscirò più a restituirgli la mia fiducia incondizionata…che poi era un elemento fondamentale e reciproco nel nostro rapporto….
Forse dovrei semplicemente lasciarlo andare….consapevole che renderei la mia e la sua vita un inferno….
Forse la cosiddetta sindrome dell’abbandono mi ha fatto credere che sarei riuscita a superare qualsiasi ostacolo….ma non è così….
Non so….non so più nulla….
Aspetterò ancora un pò…perchè credo che 15 anni di matrimonio meritino il sacrificio di qualche mese delle nostre vite…prima di prendere una decisione drastica e definitiva…..ma sono piena di dubbi…..
Ma qualcosa è cambiato dentro di me…..e qualcosa sta ancora cambiando…..
Scusa Monica,
ma non pensi che dietro le tue paure e il tuo comportamento attuale ci sia soltanto orgoglio ferito?
E’ spesso per orgoglio ed egoismo che la gente reagisce in modo furente, o depresso sapendo di un rapporto extraconiugale del partner.
Alla base c’è spesso il ragionamento: “cosa diranno di me gli altri?”, oppure, “non posso sopportare che il mio partner ami qualcun altro che non sia solo io”.
Una volta preso atto che è umano che, anche una sola volta, una persona si senta attratta da un’altra, e la monogamia perfetta x una vita è un’illusione, allora si dovrebbe essere più sereni e tolleranti verso questo genere di situazioni. L’importante è che tuo marito continui a volerti bene, sarebbe peggio se ti dicesse: “voglio lasciari perchè tra noi tutto è finito, anche se non c’è nessun’altra”.
Ci sono anche casi come questo.
Vorrei poi dirti che non è raro che persone che si sono lasciate andare a “debolezze” di questo tipo poi sono state in grado di migliorare l’intesa col partner solito, mentre spesso certe unioni “tutte d’un pezzo” apparente si trascinano nel grigiore e nella routine, o nella totale mancanza di dialogo, per abitudine e forza d’inerzia.
A questo punto credo dipenda da te: mi pare sia tu che debba trovare il modo di vedere le cose con serenità, senza continui pensieri tormentosi e distruttivi.
Per Monica: da quello che scrivi mi pare di capire che tu ti stia “avvelenando” l’esistenza a causa di tuo marito. Mi rendo conto che la situazione nel vostro caso è molto delicata, però se hai deciso di dare un’altra possibilità a tuo marito, inutile sprecare tempo a fare pedinamenti, controllare le sue uscite e il suo cellulare – tutto questo non ha senso se decidi di riprovarci con lui.
Piuttosto chiediti in tutta onestà se vale ancora la pena di aggiustare il rapporto o se sia giunto il momento di voltare pagina, perchè a volte è difficile ammettere certe verità anche con se stessi.
Per Albert: si, forse certe cose non avrei dovuto raccontarle alla mia amica, d’altronde lei è l’unica a conoscenza della situazione ma riconosco pure che quando ho raccontato tutta la storia è stato un momento di sfogo dopo tanto tempo che la vivevo. Ora però tengo tutto per me, perchè non si sa mai come vanno a finire le cose – hai perfettamente ragione.
Per quanto riguarda il mio amico: io credo che lui sia abbastanza coinvolto perchè è single. Però vorrei anche puntualizzare che quando stava con la sua ex, in un’occasione è uscito con me e comunque ci telefonavamo in maniera piuttosto assidua…forse lui la pensa come me!
Il fatto è che tra di noi si è creata una grande complicità unita all’attrazione fisica – tuttavia (e ce lo siamo ripetuti in svariate occasioni) una storia tra di noi non funzionerebbe perchè sicuramente verrebbero a mancare i presupposti fondamentali – dopotutto ogni relazione ha un suo equilibrio, no?
Io con lui sono stata chiara: niente abitudini, nè uscite a giorni fissi, semplicemente ci si trova quando entrambi ne hanno voglia senza troppi programmi ed è questo lo spirito della relazione sin dall’inizio.
Se si rompesse questo equilibrio, seguirebbero a catena altre rotture.
Io non escludo che un giorno lui si fidanzi e si sposi (ha 30 anni, è ancora in tempo…) e può essere che a quel punto non mi verrà + a cercare, però nella vita non si può mai sapere, perciò vivo quest’esperienza momento per momento.
P.S. Scusate, a qualcuno potrò sembrare cinica, a volte le mie riflessioni sono fin troppo realistiche ma vi posso assicurare che conosco 100 storie simili alla mia ed alcune sono davvero incredibili però mai mi permetterei di giudicare – ogni relazione è una soria a se.
un messaggio x Cleopatra: vedo che sei nuova e frequenti parecchie sezioni del forum.
Ce n’è una su cui non vale la pena di sprecare tempo: quella del “pene piccolo”: Lasciali perdere ! In gran parte, ad eccezione di pochi ma importanti contributi intelligenti, si tratta di ragazzini che non hanno niente da fare, con la maturità di un 13enne (anche se magari qualcuno ha 20-25 anni).
Taluni interventi rasentano addirittura l’idiozia, siamo a livello di film “pecoreccio” , o “curva sud” per i luoghi comuni e l’ignoranza becera che esprimono.
Puoi discuterci quanto vuoi, ma perdi solo tempo.