Salve, vi prego di perdonare qualche errore grammaticale, scrivo da un telefonino.
La mia storia è una relazione amorosa con una ragazza spagnola, mia coetanea, entrata nella mia vita per caso e uscita sbattendo la porta.
La conobbi perché venne a stare per un periodo nella mia città, condividendo con me ed altre persone un appartamento. Era sola, triste e fragile ed io mi presi cura di lei senza secondi fini, essendo fidanzata in patria. Le feci scoprire la città e assaporare piatti italiani. Lentamente ci innamorammo l’uno dell’altra ma fu lei a fare il primo passo.
Lasciò il suo lui dicendomi che erano in crisi, ed iniziammo a frequentarci.
In seguito mi rivelò cose sul padre veramente forti, lei e sua sorella, bambine, erano picchiate sistematicamente e senza motivo. Mi allarmai subito.
Passarono circa due mesi, non eravamo ufficialmente fidanzati ma ci volevamo bene. Un giorno decisi, preso dall’ansia, di lasciar perdere. Capii in seguito che avevo troppa paura di lei, del suo passato e del futuro, immagando un rientro in patria dopo 4-5mesi.
Mantenni un atteggiamento distaccato per circa 15 giorni, lei non disse nulla ma si vedeva che soffriva.
Non riuscii nel mio intento, oramai ero cotto e le chiesi scusa, dichiarandole il mio amore e offrendole una breve vacanza di riconciliazione. Accettò ma non mi avrebbe mai perdonato per quel fatto.
Passarono i mesi ed io la vedevo sempre più triste e depressa, finché non la convinsi ad andare da un dottore, ritenendo che il trauma infantile fosse nel pieno del suo manifestarsi. Diagnosticarono una forte depressione e iniziò una cura di psicofarmaci ed un ciclo di psicoterapia che dura tutt’ora.
Cambiò del tutto il nostro rapporto, naturalmente. I primi mesi furono durissimi, voleva suicidarsi. Io le stetti vicino ogni giorno. Provai a mettere da parte la relazione chiedendole di rimanere solo amici, ma mi pregò di non farlo. Maledetto sia quel giorno.
Siamo andati a stare in una casa tutta per noi, senza coinquilini, e il nostro rapporto ha preso una piega malsana. Lei accusava spesso mal di testa, stanchezza, apatia, inappetenza. Sono diventato il suo cuoco. Spesso non voleva uscire e se lo faceva si trovava in imbarazzo con i miei amici. Inutile dire che ho cambiato vita per lei. L’ho anche introdotta nella mia famiglia per allargare la rete dei suoi affetti e farla sentire meno sola. Purtroppo con me ha continuato a presentare sempre i sintomi della malattia, risultando spesso anche scontrosa e poco empatica. Io ho pazientato tanto, speravo davvero che un giorno sarebbe guarita e saremmo stati felici.
Quest’ultimo anno è stato orribile: ha avuto un incidente d’auto, ha dovuto iniziare cure riabilitative e la sua salute è peggiorata. Così anche il nostro rapporto. Inoltre io ho avuto grossi problemi sul lavoro, ancora oggi sono in arretrato di circa 10 mesi di stipendio. Inutile raccontare come mi sentissi.
Per farla breve nell’ultimo mese ci siamo persi, come se non ci amassimo più. In realtà io, che ho sempre dovuto tirare la carretta, non avevo più energie da dedicare esclusivamente a lei e al suo disagio perché stavo male e avevo bisogno di pensare a me. Si è sentita abbandonata, con l’egoismo tutto tipico dei depressi, e anziché aiutarmi mi ha lasciato. Poi ho scoperto che mi ha tradito con il fisioterapista di dieci anni più vecchio, separato con figli.
L’ ho cacciata di casa.
Inutile descrivervi il mio sentimento, un misto di rabbia e dolore, che sto cercando di arginare per concentrarmi sul mio lavoro, stranamente ripartito bene.
Grazie a chi saprà darmi un po’ di conforto, la cosa è fresca ed io sono nella fase dormo poco, mangio niente.
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Categorie: - Amore e relazioni
ti consiglierei ora di guardare un po’ piu’ a te stesso.
Mi pare un po’ un egoista sta donna : ti fa dannare l’anima, pero’ ha le forze di andare a letto con un altro uomo…
Se lei ha scelto quella strada nessuno ti dice che non ne era consapevole.
Sara’ anche una donna ferita in passato, ma ha preso le sue decisioni comunque e tu non puoi correlerle dietro.
Ci sono donne che se anche non sono come lei… vorrebbero darti tutto l’universo perche’ ti amano per quello che sei…
Lasciala alle spalle e continua la tua vita, infondo e’ quello che ha voluto lei.
Cara Lallay, condividi in pieno la tua analisi, solo che il dolore é forte perché é
successo tutto cosí da poco.
Inoltre sono scosso perché comincio a realizzare che il mio animo ha distorto
l’amore legandolo indissolubilmente in un binomio con il dolore. Ho avuto, in
passato, relazioni con belle e dolci ragazze, ma le ho lasciate per un senso di
oppressione inspiegabile, a cui ho attribuito la presa di coscienza che chi sta bene
non ha bisogno di me; viceversa chi sta male. Ho attribuito ciò al rapporto con mia
mamma da bambino: affetto a corrente alternata e mia sofferenza. Tra l’altro siamo
tre fratelli ed io ero quello che richiedeva piú calore.
Ringrazio chiunque sappia darmi una parola di conforto, in queste ore mi sento
proprio giú.
Ciao Steve..la tua storia è veramente triste, non posso neanche immaginare come ci si senta ma ti dico una cosa: lei, poverina, depressa, triste, apatica..però ti ha tradito con il fisioterapista..Ah. ma che botta di vita!
Tu hai fatto di tutto per farla stare bene, anche quando lei non riusciva più a regalarti emozioni, amore, tu sei rimasto sempre vicino a lei, questo significa che sei un vero uomo, una persona che sa cosa vuol dire amare.
Anche lei ha le sue colpe, anche se però una persona depressa, sotto uso di psicofarmaci e con un passato del genere ha le sue giustificazioni..
Lasciala perdere, in questa tua situazione di single hai solo tutti i vantaggi, puoi ritrovare te stesso, concentrarti sul lavoro e riprendere tutte le energie che con quella ragazza hai perso.
E’un po’ inquietante quello che hai scritto nella risposta a Lallay, che tu anche in relazioni tranquille, sentivi un senso di oppressione inspiegabile e che chi sta bene non ha bisogno di te..Steve, ricordati che una persona per stare con un altra,ha sempre bisogno del proprio compagno, amore vuol dire appoggiarsi l’un l’altro e affrontare la vita insieme, non c’è indipendenza o oppressione che tenga.
Il rapporto con tua madre ti ha creato una forte confusione negli affetti, ma vivi il tuo amore in modo libero e lasciati amare. Scoprirai tutte le belle emozioni e sensazioni di cui tua madre ti ha privato. Potrai tornare ad essere felice. Non legare inconsciamente l’amore a dei ricordi, o peggio, a delle persone.
L’amore è una cosa bellissima.
Sono in una pietosa fase di stallo. Lei ha trovato un’altra sistemazione fuori cittá, ma
solo a partire da fine mese. La vicenda tradimento l’ho voluta chiudere, l’ho
perdonata, so di per certo che non si frequentano piú. Peró continua a chidermi di
rimanere a casa finché non fará il trasloco, dice che non sa dove andare. Ho giá
sperimentato la sua presenza questa notte, sono stato malissimo, non riesco a
dormire. Vorrei essere ampio, lasciarle la casa per dormire aspettando l’ora
dell’addio, ma proprio non ce la faccio, mi sento preso in giro. D’altra parte se siamo
a questo punto é colpa sua, non certo mia.