Prova a considerare il tuo comportamento come se l’avessi fatto io, cosa ne penseresti? come reagiresti?
Lo definiresti BRUTTO? e basta?
Non mi interessa la tua risposta, ognuno di fronte a un fatto inesistente può permettersi di dire che sarebbe comprensivo e buono, io non voglio risposte, ti risparmio risposte di circostanza; non mi interessa nessun tipo di risposta.
Ti dico questo perchè non basta ammettere di avere avuto un brutto comportamento o un comportamento sbagliato.
Non penso si tratti di un errore, quando andavi con la Mara mica pensavi che fosse brutto, a me piace chiamare le cose con il loro nome, se lo hai fatto hai avuto le tue ragioni, di stupidità, di leggerezza, di innamoramento, di sesso, di riscatto, di mascolinità, di quel che vuoi.
Per me conta che ti sei permesso di farlo, non eri un bambino, avevi delle responsabilità e te ne sei fregato.
Certe cose per me non hanno diritto nè a condanna nè a perdono, si penalizzano da sè e chiudono da sè la partita.
E anche se volessi per un attimo pensare il perdono amche solo come eventualità teorica (adesso faccio uno sforzo di ragionamento non ho nessuna intenzione di prenderlo in esame) io non saprei a quale altra tua buona qualità poter attingere dopo avere passato con te una vita ingrata.
Mi basta dirti che io non mi sono mai permessa di guardare altri uomini con interesse, qualsiasi tipo di interesse, ero sposata e ciò mi bastava per restare nel mio ruolo pur non ricevendo la benchè minima, manifestazione di apprezzamento personale o comprensione per i miei problemi ma solo accuse di inefficienza o inadeguatezza o mancanze o colpe o esigenze sessuali non soddisfatte.
Ma chi ti ha dato tanta autorità e prepotenza da ritenere “esigenze” i rapppori sessuali come dovuti a dispetto di come sta o si sente tua moglie, e pretenderli pure nel periodo MARA?
Per poter rimanere con te mi sono illusa che tu mi volessi bene, sei stato abile a farmelo credere presentandoti sempre in credito verso di me, dico SEMPRE, ed io che non ho mai pensato (fino ad un certo punto) che tu potessi essere bugiardo e ti ho creduto.
E che dire dei tuoi sentimenti verso di me nel periodo MARA?
Dopo sono cambiati? Perchè prima com’erano? Perchè dopo mi hai rivalutato? Anche gli anni successivi mi hai rivalutato o ero soltanto a portata di mano?
Lascia perdere e non darmi riposte. Le risposte ora sono conseguenze logiche e non ho voglia di sentirmela raccontare.
Ci sono stati “momenti” felici in cui abbiamo avuto entusiasmo per le stesse cose, ma non vuol dire che in quei momenti sia passato da parte tua affetto nè tanto meno amore o apprezzamento o considerazione o tutela; Io penso che tu, come sempre, li abbia vissuti da individualista, io se c’ero facevo parte del paesaggio.
Il momento felice “comune” poteva essere un viaggio o uno spettacolo o altre cose che piacevano a tutt’e due ma tu eri sempre quello e fedele solo a te stesso lo sei stato fino alla fine con il tuo ultimo nobile atto.
Ci siamo impegnati per il bene dei nostri figli ma questo non è per me o per te, è per loro e loro non sono in discussione adesso.
Se hai fatto il padre per loro non è stato per me, è stato per te e loro. Altrettano per me.
Non scambiamo questo per affetto o amore tra di noi.
Solo la mia tenacia a mantenere il rapporto ha permesso di arrivare ad oggi. Tu hai sempre avuto lo stesso tipo di atteggiamento, sono passati molti anni e molti problemi ma li hai trattati tutti alla stessa maniera, dal dialogo su cose poco importani alle grandi scelte.
Se una volta hai dovuto accettare la mia decisione (campagna)sappi che l’iter è stato tragico e prepotente da parte tua come e più di ogni altra volta, all’eccesso, con una cattiveria e imposizione e disprezzo da far scappare di casa.
Guardando le altre coppie mi sono sempre detta che io non mi sentivo in coppia, non mi sentivo di arrivare a casa e trovare amicizia, chi poteva ascoltare i miei entusiasmi o i miei problemi con partecipazione, ho smesso di dirteli perchè ricevevo solo critiche sulla mia inefficienza o i miei errori. Mai una parola di comprensione, ti avventuravi in critiche immediatamente sul come invece avrei dovuto fare, infatti tu sapevi e sai sempre tutto, lo dici sempre a tutti che sai tu come si deve fare.
Sotto tuoi errori invece c’era sempre un motivo, un motivo che giustificava l’errore, infatti.
Sugli errori degli altri invece c’era sempre la stupidità.
Sento un peso e una fatica enorme, non so di poterla sopportare, per la prima volta sento il peso dei miei anni per una conclusione umiliante mentre la vita sfugge via.
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Categorie: - Amore e relazioni
Provo un profondo senso di amarezza. Sarà perché ho letto una data, il 1980. L’anno che mi sono sposato. Mi sembra impossibile commentare questa lettera. E’ molto alto il rischio di cadere nei luoghi comuni. Un po’ mi spaventano questi 30 anni, vissuti in modo grottesco e con finale di autentica farsa da tragedia greca. E’ la durata illogica di questo rapporto, ad annichilire il senso razionale di cui noi umani dovremmo essere dotati. L’adulterio non lo perdonava neppure Gesù, fece un’eccezione per la donna di facili costumi, : Scagli la prima pietra chi è senza peccato! I Vangeli fanno a pugni fra di loro su diversi punti. Il Perdono. Sempre Gesù dice che bisogna perdonare 70 volte 7 in un giorno. 490 x 30 anni, viene fuori un numero iperbolico! Ai giorni nostri, non si tollerano neppure le “scappatelle virtuali”. Che dire a questo punto? Mi auguro che tu riesca a trovare la comprensione, almeno in te stessa e per te stessa solamente. Un abbraccio TS
Righe amare le tue. La descrizione senza nostalgia di una commedia nella quale ci si volta
indietro e non si riconoscono neppure gli attori, i personaggi che l’anno recitata.
Eppure quelle righe che sentono il peso degli anni per una conclusione umiliante mentre
la vita sfugge via, sono un l’inizio di un giorno nuovo, un giorno tuo.
Forse non e’ un caso che quel giorno, lo hai voluto chiamare Alba Nascente.
Ti auguro che sia intenso e luminoso.
Ciao G.
grazie,
i vostri commenti mi aiutano a frantumare tutti i valori che avevo proiettato su questo uomo con tenacia e speranza di farcela ad avere un buon dialogo; io ero molto orgogliosa della mia famiglia. Insieme eravamo anche una bella coppia, giovanile, entusiasta. Probabilmente l’entusiasmo era più che altro il mio.
Bastava che fosse un pò gentile e invece era manipolatore, accusatore, agiva sui miei sensi di colpi, non mi ha mai gratificato, apprezzato, erano sempre mortificazioni e ha incominciato a tradirmi subito (me lo ha fatto sapere per umiliarmi 30 anni dopo) nonostante fosse gelosissimo di me.
L’ho preso a schiaffi per tre settimane e poi sono caduta nella disperazione di dover accettare di vederlo quale era; un passaggio inevitabile che si portava via tutti i miei sogni.
Per questo ho bisogno di essere aiutata a toglierlo da quel piedistallo che ho contribuito a costruirgli. Paradossalmente la mia nemica sono io, fatico a credere che un marito possa essere così cattivo. Cerco disperatamente un motivo che razionalmente non trovo.
se sono passati 30 anni i tuoi figli sono grandi,separati e levalo dalla tua vita,cercherà di aggrapparsi come una sanguisuga ma tu scaccialo via,si è preso 30 anni ora basta che viva fino alla morte da solo tu non gli devi nulla,fatti forza tu vali molto e se lui non ti apprezzava,non ti sosteneva e ti mortificava era semplicemente perchè il debole era lui e non voleva che tu fossi forte,è solo un vigliacco e un mascalzone,eliminalo dalla tua vita per sempre.