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Lettera pubblicata il 8 Gennaio 2014. L'autore, racheleluna, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Pantera rosa sei perdonata se hai meno di 11 anni.. ma se ne hai qualcuno in più.. bhe bella mia sei proprio messa male.. poi non lo sapevi che le mogli sono sempre brutte, grasse, rozze, ignoranti, vipere, cattive e FRIGIDE??? le donne più belle sono le amanti.. e non solo sono belle oltre ogni dire.. ma sensuali, passionali, intelligenti, dolci, giovani 😉 così belle che non riescono a trovare uno straccio di uomo tutto loro e devono per forza prendere quello delle altre…vabbè però loro AMANO… eh sì che sanno amare e sanno anche mandar giù……..tutte le stronzate che raccontano loro i poveri uomini bistrattati dalle mogli carnefici.. AAAHHH… se non ci fossero le amanti…chissà sti uomini come sarebbero tristi….
@pantera rosa..
“VORREI SAPERE SE SIETE ALLO STESSO LIVELLO DI BELLEZZA”.
Ma….???????????????????????????????????????????
Che razza di domande sono?
Creiamo un catalogo (anche on line) con i differenti criteri di bellezza
alta
grassa
bassa
bionda
rossa
e le probabilità di corna per ogni prototipo di donna.
Sei grassottella? Sarai tradita con una giovane filiforme.
Sei bionda? Allora lui correrà dietro ad una mora.
Sei glabra? No, lui sicuramente è da “donna baffuta sempre piaciuta”.
Ho scritto ovviamente cose ridicole, ma la tua domanda era spaventosa.
Luna, moralismo, secondo me, è essere intransigenti sulla pelle degli altri… Dire ciò che è bene o giusto o sbagliato (per un altro) ma utilizzare un parametro, poi, diverso per noi… (es: Rachele fa schifo a tradire e non dovrebbe farlo/ma io posso farlo ed è tutto ok…). La tua frase “Ci si identifica con chi subisce senza sapere e non sta scegliendo”, mi pare risolutiva. Personalmente, inserendomi nel tuo discorso, “cogli l’attimo” non è sbagliato: ma per noi stessi. Esempi: io colgo l’attimo perché prendo un treno e cambio vita. Io colgo l’attimo, prendo un aereo e decido di cambiare paese e vita. Io colgo l’attimo e decido di cambiare lavoro (sapendo di avere un’alternativa, ad esempio, per poter sfamare comunque i miei figli…). Non posso cogliere l’attimo, invece, sulla pelle degli altri. E quando non si tratti esclusivamente di me, senza coinvolgere altri. L’altro genere di “cogli l’attimo”, invece, è puro infantilismo. Vivere senza mai prendersi le responsabilità. Senza mai tenere in conto che, coinvolgendo anche altre persone, si hanno delle responsabilità (e maggiori, non minori…). Ovviamente questa responsabilità deve essere reciproca e condivisa. Ecco che quello che tu evidenzi in quella frase diventa essenziale: l’altro deve essere libero di “sapere” e di “scegliere”, come e quanto noi.
E’ una “leggerezza”, che rasenta quasi il “candore” (che tale non è), a colpirmi, talora. Si tratta di totale inconsapevolezza, in realtà. Si usano gli altri, per cui si crede di essere “furbi” e intelligenti… Di sapere raggirare gli altri. Al tempo stesso, invece, non si ha nessunissima idea di ciò che si è, di ciò che si vuole, e di ciò che si sta facendo. Ecco, che solo ammettendo, ok, siamo al livello delle bestie, io posso dire ok, va bene così, chi se ne frega? Ma solo per ammettere che non siamo “evoluti”, allora, ma proprio per niente. Quindi va bene, se siamo animali… Chaplin fa dire a un bambino, in un film, che gli animali non hanno confini, non girano con il passaporto in tasca… Sarebbe già molto, allora. Perché noi pretendiamo di essere superiori alle bestie, vogliamo il passaporto (o i certificati matrimoniali), ma poi no, non lo vogliamo più, e finiamo per – ridicolmente – sembrare degli animali che girano con passaporti e certificati in tasca che hanno voluto. Anche questo, per me, è un bel dilemma…
PS: sono Chiara, abbiamo avuto modo di parlare in altra lettera…
ciao anche a me è capitata la parte del tuo lui. tanta ansia prima di “concludere”, un sentimento incontrollabile. alla fine ho troncato la cosa.
Si tradisce per mille motivi e con mille sfumature, da quelle premeditate a quelle impreviste. Tradiscono tutti, dalla disoccupata al presidente degli Stati Uniti, da sempre: è nell’istinto umano, e potrebbe persino capitare anche a quelli che su questo forum si sono scandalizzati, indicando come ci si dovrebbe comportare in certe situazioni, che di per sè spesso non sono controllabili dalla ragione; ma loro sono convinti che ci riuscirebbero.
Insomma, è la solita storia: come in tutte le situazioni c’è sempre l’eschimese che crede di sapere come si deve vivere all’equatore.
Golia, a parte che stai affermando il falso affermando “tutti fanno così”. Ma partendo dalla tua affermazione (falsa e assoluta: perché TU la ritieni valida per 7 miliardi di persone…): io posso, ragionevolmente, pensare allora che il “traditore” oggi, un giorno dalla parte del “tradito”, reagirebbe parecchio ma parecchio sdegnato, nonché sconvolto… E non sarebbe un tantino assurdo? O anche IPOCRITA e anche MORALISTA? In ogni caso: se tutti tradiamo, facciamolo per un mesetto al massimo, eh? Quando siamo “confusi”… Dopo si chiude con la persona che si è già tradita o che si vorrebbe tradire con un’altra persona. Si può avere necessità di un minimo di tempo, prima di chiudere con un convivente o uno che si è sposato (spesso avendo dei figli), questo lo si può comprendere. Ma quando, dentro di noi, si è capito perfettamente che si è innamorati persi… E a chi si pensa, in realtà, dopo si deve pensare anche all’altro, eh? E chiudere con quello a cui non si pensa proprio… Poi, se uno vuole diventare una sorta di schizofrenico dalla doppia vita, problemi suoi eh? E se vuole rafforzare, per così dire, suoi disturbi psichici, nonché la sua personalissima viltà… Problemi suoi. Il tradito, scoprendo di essere tradito da anni… Saprà ben valutare con chi è stato. E se il personaggio ultra-vile, incurabile, avrà continuato a stare a metà, per anni, ci penserà il tradito a mandarlo dove deve. Poi, in caso di due che pensino come te “così fan tutti”, sarà bene allora che si mettano d’accordo dall’inizio… Che possono, entrambi, andare con chi vogliono, credendo alla tua teoria assoluta: la libertà è appunto una scelta. Anche questa deve essere condivisa. Molto spesso, invece, il “traditore” vuole mettere te in gabbia (la sua), ma lui vuole essere “libero”. Il che è, per me, pura follia. E non vedo perché dovrei relazionarmi, o condividere la mia vita, con un folle.
72 anni, vedovo, mai tradito nessuna donna.
Le mille sfumature e i mille motivi sono frutto della tua debolezza
ma sono affari tuoi.
Se ognuno dovesse seguire il proprio istinto non saremmo nemmeno civilizzati
…Golia…
quando il signore spartiva l’intelligenza; tu giocavi a nascondino e non ti hanno piu’ trovato….
Ma l’hai lettere la lettera ? scritta in un forum pieno di persone che soffrono per la fine di una storia… e che ha come leitmotiv :
sono triste perche’ l’amante non mi chiava a dovere…
Ah e vedi di non offenderti : ho risposto seguendo la mia aggresssivita, parte dei miei istinti naturali. Come hai ben scritto ci sono situazioni che non sono controllabili dalla ragione, questa e’ una quindi un sincero e istintuale:
ma vedi d’andattene…
Eschimesi!
Davide, come potrei mai offendermi. “Cosa c’è di più sublime che essere giudicati stupidi da un idiota” ( vedi nota 1).
Ah, anche tu…senza offesa.
Le vostre idilliache teorie si scontreranno sempre con la realtà fatta di fallaci esseri umani, e il fatto che vi sentiate diversi non vi fa migliori, ma solo diversi, appunto (oltre che poco informati).
Qui non si fa l’apologia del tradimento, ma del fenomeno come una delle tante espressioni dei dubbi che costellano la vita delle persone, e degli errori che si commettono vivendo. Tra queste persone non ci sono solo i volgari personaggi che le vostre descrizioni vorrebbero far apparire come tali, ma individui che cercano delle soluzioni, anche sbagliando, perchè non tutti hanno la “fortuna” di avere le dogmatiche certezze che avete voi.
Il dubbio, invece, comunque e dovunque emerga, è stato il terreno di coltura dell’intelligenza, della Scienza, della crescita e della civiltà, quella cui allude Benito, che è così orgoglioso di non avere debolezze e non cedere all’istinto. Uomo tutto d’un pezzo, come il suo più noto omonimo.
Gli ricordo che la lotta tra l’istinto è la ragione è una costante, ed è tipica degli uomini, perchè hanno entrambe le cose dentro di loro, ma non sempre la seconda prevale sul primo; ed è da qui che nascono i conflitti, i tradimenti e gli errori, cioè la vita degli esseri umani. A proposito di istinto, persino Cristo sulla croce ha avuto paura di morire, figuratevi il popolo che voleva salvare quante debolezze si porta appresso. Salvo voi, naturalmente.
Il tema del tradimento, in senso lato, è molto più vasto e sfaccettato di quello che le vostre dichiarazioni farebbero intendere, compreso quello banale descritto in questo thread, signori “sottuttoio”.
Magari, per curiosità, cercate di vedere il mondo come Giordano Bruno ogni tanto, e non come Savonarola. Il monumento l’hanno fatto all’eretico e non al moralizzatore, chissà perchè.
Pensateci, e forse riuscirete a capire meglio perchè vi hanno tradito, e magari trovare che c’era qualcosa anche in voi che ha fatto sì che quel tradimento avvenisse. Chissà.
Note (1)
Georges Courteline, tratto da: “La filosofia di Georges Courteline, 1922”
Bella retorica ma che incongruenza… dai del “sotuttoio” agli altri quando il tuo post e’ strapieno di pomposi accostamenti e citazioni….
Sei empatico con le ragioni di chi tradisce ma subito pronto a stigmatizzare e mettere in croce le reazioni degli altri senza minimamente considerare dove e come questa lettere e’ stata scritta…
Io saro un esquimese ma tu sei un marziano…. perche puoi fare tutta la filosofia che vuoi :
« Il dubbio, invece, comunque e dovunque emerga, è stato il terreno di coltura dell’intelligenza, della Scienza, della crescita e della civiltà”
Ma la sostanza e’ che il dubbio esistenziale di questa lettera, e’ come far alzare (anzi scusami crescere) l’arnese all’amante.