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Tradimenti e ricatti: il mio incubo

di trent

Ciao a tutti! Ho bisogno di voi, sto male, non so con chi parlare. Sono ridotta troppo male. Cercherò di essere breve e chiara.
Devo partire necessariamente dal perché mi sono sposata. Non ho mai amato mio marito, e nemmeno lui credo mi abbia mai amato. Avevo appena 21 anni quando costretta dalla povertà della mia famiglia di origine, dalle continue botte prese da mio padre (mi ruppe il setto nasale all’età di 14 anni) e dal clima insostenibile decisi di sposare mio marito: lui è molto ricco, ha diverse macellerie. Io non volevo sposarlo. Fui quasi costretta da mio padre. Il mio matrimonio è sempre stato uno schifo. Scoprii di essere stata tradita dopo 3 mesi di matrimonio e da minimo è stato con altre 5 o 6 donne diverse. Sono passata dall’essere una proprietà di mio padre all’essere proprietà di mio marito: non ho mai voluto figli, ho fatto il possibile per non averli, non volevo mettere al mondo un bambino e rovinargli la vita. Quando in seguito a dei controlli per la fertilità che mi imposero mio marito e la madre per “verificare” la mia fertilità… Confessai a mio marito di non volere bambini da lui perché non lo amavo, sapevo che mi tradiva e che avrebbe rovinato un’altra vita… Lui mi ha violentata: mentre lo faceva, urlava che ci pensava lui a mettermi incinta. Ancora una volta ho dovute sopportare le violenze, stare zitta. I miei genitori lo hanno difeso: per loro la colpa era mia. Dopo circa 7 anni di matrimonio, l’ho tradito. Sono stata con il fratello… L’unica persona pulita che abbia incontrato. È stato bellissimo. Per la prima volta nella mia vita mi sono sentita donna, desiderata, coccolata. È andata avanti fino a quando lui si è trasferito a 750 km da me, per lavoro.
Mio marito ha scoperto la nostra relazione. Il modo in cui ha reagito mi ha scioccato. Mi ha detto: o facciamo un figlio, o fai la “puttana” per me e i miei amici. Naturalmente io non riuscirei mai ad andarci con lui e i suoi amici. Preferirei morire. Nel paesino dove vivo, se lui mettesse in giro questa voce sul mio tradimento (quello che ci è stato) verrei scansata e vista come un’appestata. Prima dai miei genitori. Credetemi, sto malissimo. Ho pensato al suicidio… Non ho motivo per restare in vita. Soffrirei in ogni caso. A me l’idea di mettere al mondo un bambino proprio non va. Mi sentirei veramente una persona cattiva, squallida. Non lo amo. Non posso lasciarlo… Resterei sola, senza un soldo, dovrei cambiare città. Ho la licenza media… Non so che fare. Vi prego non giudicatemi.

Lettera pubblicata il 28 Luglio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

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  1. 1
    sarah -

    esistono associazioni che tutelano le donne vititme di violenza,se è vero ciò che racconti fai una denuncia e tutelati,esistono posti chiamati comunità che accolgono ragazze madri,ragazze scappate di casa,insomma coloro che non hanno nessuno,sottraiti a tutto questo e in fretta.

  2. 2
    trent -

    ciao. l’unica persona con la quale mi sono confidata è stato il parroco. anche lui mi ha detto di rivolgermi a delle associazioni del genere, mi ha offerto di parlare con uno psicologo. il problema è che sono prima io che non ci riesco a non sentirmi in colpa. mi assalgono dubbi, paranoie. è facile accusare le persone di non avere carattere. io ci sono cresciuta senza la possibilità di formarmene uno. hanno sempre deciso gli altri per me. ieri ho risentito mio cognato e amante. mi ha consigliato di scappare da lui e di fregarmene di tutto. adesso mentre scrivo è quasi mezzanotte e mio marito è fuori, chissà dove e con chi. sono proprio prossima a fare qualche sciocchezza. sono veramente stanca e mi viene solo da vomitare.

  3. 3
    genoveva -

    Questo succede in Italia del 2012! Sono senza parole.
    Chiedi aiuto subito. http://www.telefonorosa.it/ .
    Ti abbraccio forte.

  4. 4
    Sole -

    Devi assolutamente uscire da questa situazione, al più presto chiama il telefono rosa o associazioni simili ti potranno dare i giusti contatti per inseristi in un ambiente sicuro e lontano dalle violenze. Se il clima fosse stato più disteso ti avrei consigliato di mettete via un po’ di soldi, magari sottraendoli da quelli per le spese domestiche e prendere un avvocato per il divorzio, peró per me sei ad un punto insostenibile. Scappa fallo per te stessa perchè come hai visto è possibile vivere un amore autentico e tu sei ancora giovane e puoi rifarti una vita. Da quello che hai scritto sei una donna forte quindi raccogli tutte le energie e vai verso una vita migliore

  5. 5
    Andrea74 -

    Trent devi assolutamente allontanarti da lì subito. Vai su Internet, ci sono diverse Onlus pronte ad accogliere ragazze con situazioni anche più gravi della tua, e la tua è grave. Vai via subito, immediatamente!

  6. 6
    Rosarossa -

    Vai via da li SUBITO. Da tuo cognato se pensi che ti ama. Cambia citta’, hai detto che lui abita lontano. Bene, li nessuno conosce la tua storia e mi raccomando, il suicidio nn e’la soluzione giusta!

  7. 7
    trent -

    grazie a tutti ragazzi. domani pomeriggio ho un incontro con una psicologa con la quale mi ha messo in contatto il parroco. vi dispiace se vi tengo aggiornati??

  8. 8
    Phil95 -

    Mi unisco anche io agli altri ed aggiungo anche che stai facendo la cosa giusta!

    Tienici aggiornarti, grazie!

    Saluti e buona fortuna!

  9. 9
    Elle -

    Ciao Trent, non sai quanto ti ammiro… Sei una donna davvero forte e bellissima, fa di tutto per uscire da questa situazione e non guardarti mai indietro! Sono certa che ne uscirai, e nonostante il futuro faccia paura per la sua incertezza, sarà comunque più roseo e libero di quello attuale. Fatti forza e cerca più aiuto possibile, un in bocca al lupo grandissimo!

  10. 10
    IO -

    Per carità lascia perdere parrochi, preti & co.. rischieresti di finire tra le braccia di qualche altro “mostro”
    La tua storia è terribile, da film..
    purtroppo la forza deve partire da te.. io fossi in te farei le valige e me ne scapperei senza dire nulla a nessuno, magari contatta il fratello e chiedigli se ti aiuta a trovare un lavoro dalle sue parti, ma scappa da quell’inferno.. al male non c’è fine.

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