Ciao a tutti, volevo spiegarvi la mia storia per poter ricevere dei consigli e il punto di vista di persone che non conosco e con non conoscono lei.
A luglio dello scorso hanno, ho conosciuto via internet una persona (premetto che non avrei mai pensato che potesse succedere, perché non ho mai creduto a quel tipo di incontri).
Comunque conversando, scopro che è del mo stesso paese, e ragazzi, non l’avevo mai vista prima, in 27 anni che abito li.
Ci incontriamo ci innamoriamo piano piano, lei mi aiuta tantissimo perché dopo una delusione d’amore, avevo paura, tanta paura di provare di nuovo quel sentimento. La ascolto, mi lascio andare, e per non so quali coincidenze, abbiamo una serie di fattori che ci legano che è una cosa allucinante. Numeri, fatti, coincidenze, ragazzi tutte le persone a cui l’ho detto sembrava impossibile.
Sembrava tutto scritto. La storia prosegue da dio, suo padre un giorno, finito un pranzo assieme, mi da la mano e mi dice (Simone sono davvero contento che tu sia entrato nella nostra vita, perché sei veramente un ragazzo serio, e mia figlia non l’ho mai vista così felice e serena). Decidiamo di sistemare la seconda casa dei miei, che è affianco alla mia. L’abbiamo rimessa a nuovo, tutta da soli, i suoi genitori ci danno una mano, insomma un entusiasmo fuori dal comune, non ci credevo mi sembrava un sogno.
Mi dice che stare con me a volte è quasi uno schock, perché in 25 anni non aveva mai ricevuto niente di tutto ciò, non era abituata. Le sembrava impossibile. Conviviamo per 2 mesi, e dopo un mese comincia a sentire il fastidio dei miei genitori, dice che le da fastidio sapere che loro possano anche solo sapere che ci sentano in casa.
Mi chiede di cambiare casa, le dico che non c’è nessun problema, e che se è quello che vuole lo facciamo volentieri.
Nell’ultima settimana va in crisi, dice che li dentro si sente soffocare, che non ce la fa più, va un paio di giorni da sua madre, poi torna.
Sabato scorso dormiamo assieme, domenica mattina mi chiede di fare l’amore 2 volte, dice che ha bisogno di me, passiamo una bellissima giornata, anche se durante il giorno a volta piange, perché dice che non sta bene, che non si riconosce più, si guarda nello specchio e piange……….
Lunedì mattina andiamo al lavoro, mi saluta con un bacio e mi dice ciao amore.
Alla sera torno a casa, e tutte le sue cose sono sparite.
Mi dice che ha bisogno di riflettere, di stare un po’ da sola, non mi ha lasciato, ha solo bisogno di un po’ di tempo per lei.
Vi chiedo questo.
Secondo voi, è possibile che il cambiamento radicale della sua vita, e il senso di oppressione dettato dai miei genitori, possa averla fatta scappare per paura?
Secondo voi, dovrei aspettarla, o voltare pagina?
Perché tutti quei segni? tutte quelle circostanze e tutte quelle fatalità?
Possibile che sia tutta opera della mia immaginazione?
Datemi la vostra impressione, schietta e sincera.
Vi ringrazio in anticipo.
Simone
Torno a casa, tutte le sue cose sono sparite!
di
simone9282
Lettera pubblicata il 5 Febbraio 2009. L'autore, simone9282, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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ha un altro.
Sembra che al giorno d’oggi ci sia un’affettività usa e getta, per paura di impegnarsi, di soffrire e di far soffrire è molto comune. Non cè una ricetta magica, ma solo il dialogo sincero può aiutare. L’impressione che la felicità sia sempre altrove e che un rapporto intrapreso non possa funzionare senza neppure metterlo alla prova. Come se esistesse realmente una convivenza senza conflitti e problemi di vario genere. Le persone felici non sono quelle che non hanno problemi, sono quelle che li affrontano insieme e cercano di volta in volta una mediazione con il patner. E’ possibile che un cambiamento possa turbare le persone più sensibili ma se non si dialoga non si fa molta strada. Regalale un bel libro, magari l’alchimista di Coelho, che l’aiuti a riflettere sui sentimenti e la vita.
Auguri
penso che l’abbiate oppressa tutti quanti…
cristo ha solo 25 anni…
siete andati a convivere di fianco ai tuoi dopo pochi mesi che vi conoscevate…ma ti rendi conto ? ma i tempi..gli spazi…i progetti…niente..conosci una e te la sposi..
comodo il signorino…
ma in quale mondo vivete…?
Sono d’accordo con Stefano614. Questa ragazza ha vissuto la felicità e ne ha avuto paura. Sembra un controsenso, ma può succedere, soprattutto a persone che (come lei stessa ha ammesso) non hanno mai vissuto un qualcosa di così forte. Personalmente credo che l’aver preso casa vicino ai tuoi genitori c’entri ben poco, i veri motivi sono altri. Vuoi un consiglio? Cercate di capire quali siano i reali motivi che hanno spinto la tua ragazza a cadere in una crisi così profonda (magari chiedendo anche l’aiuto di uno psicologo), perchè da quello che percepisco leggendo il tuo intervento, questa ragazza ti ama, profondamente, ma ha qualche problema nel vivere un amore così forte. Perciò, se vi amate davvero come mi sembra di capire, la cosa migliore da fare è cercare di risolvere questo problema, magari chiedendo l’aiuto di un professionista.
Buona fortuna! ^^
Simone,
al di là delle tue “belle” parole, questa resta la TUA versione dei fatti. Senza sapere nulla di “vero”, al di là degli avvenimenti materiali che ci spieghi, per come la penso io due sole cose posso dire:
l’amore nasce spontaneo e reciproco, prosegue spontaneo e reciproco, cresce e matura spontaneo e reciproco, in una coppia vera!
Tutto il resto sono proiezioni, fantasie, sogni, speranze e a volte… prevaricazioni psicologiche, per non dire altro!
E poi, permettimi, non posso non essere d’accordo con chi dice… la casa dei tuoi genitori!!!
Comodo per loro, credimi, anche se queste parole non le capirai o non vorrai sentirle;
Comodo per te, anche se queste parole non le capirai o non vorrai capirle;
Destabilizzante, forzata, azzardata ed imposta, la “scelta” che avete offerto alla tua compagna!
Cresci Simone, e impara soprattutto, con i prossimi amori, che maturare e diventare adulti ed autonomi significa scegliere, prendere le distanze da chi ti ha creato, cresciuto ed educato; in una parola, CRESCERE significa… avere capito che… si deve spiccare il volo!
Buona fortuna!
Stento a credere che ci siano persone pronte a sparare a zero su un ragazzo solo perchè ha scelto come nido d’amore la casa vicino ai suoi genitori! primo perchè dal suo racconto mi pare che la scelta non sia stata imposta a lei. secondo perchè a 25 anni si è abbastanza maturi per cercare un modo di proteggere i propri spazi dall’eventuale ingerenza dei suoceri. sempre che lo si voglia, chhiaramente! terzo perchè lui si è addirittura reso disponibile a cambiare casa.
se proprio dobbiamo essere cattivi guardiamo il fatto che ancora una volta una brava persona è stata mollata senza spiegazioni. che ancora una volta la paura di far sul serio fa scappare a gambe levate chi è amato e riverito.
comunque, perchè non voglio essere davvero cattiva, penso che lei abbia veramente qualche problema che è incapace di gestire da sola e che richieda l’aiuto di uno psicologo.
@sense &(in)sensibility: per prendere le distanze non è necessario vivere a 100 km di distanza. la propria autonomia la si può avere anche vivendo sotto lo stesso tetto. basta essere maturi e instaurare un rapporto di reciproco rispetto.
nn credo sia questo il prob, quante coppie sposate ecc stanno vicine ai genitori??
Ragazzi ieri è tornata, dopo tre giorni.
Mi ha detto che ha sbagliato che non vive senza di me, che non dorme, che non mangia, che non resiste più.
Ma vuole andare via di li, perchè si sente soffocare.
Mi sembra un sogno, un miracolo, a ora ho quasi paura che sia solo un sogno.
Mi ha aspettato sotto casa, con delle riviste di immobili, e mi ha chiesto ti prego li non resisto andiamo via da un’altra parte, solo io e te, con la nostra indipendenza.
Cosa ne pensate?
Eh, “cosa ne pensate”, chiedi…
Intanto… sparare a zero non è il mio sport preferito (forse di altri, qui sopra!); poi, sul bisogno dello psicologo, mi pare che più di qualcuno di quelli che ti hanno risposto ne avrebbe… assoluto bisogno!
Rileggiti il mio post sopra e cerca di chiederti il perchè la tua compagna senta questa forte agitazione ad abitare dove abitate adesso!
E se vi amate davvero, cerca di parlarle col cuore e di capire da lei i veri motivi di questa vicinanza ai tuoi genitori che la agita così tanto.
E sopratutto, non mentire a te stesso e pensa SERIAMENTE se la richiesta tenera e matura della tua compagna ti fa più irritare (se, per caso, non vedi il motivo di allontanarti dalla casa vicino ai tuoi) oppure se sei felice, carico e pieno di progettualità verso di Lei e della vostra coppia, anche sapendo che potresti rischiare di raffreddare un pochino i rapporti con i tuoi genitori o anche solo rischiare di non essere capito!
E chi ti dice che “per prendere le distanze non è necessario vivere a 100 km di distanza dai genitori” oppure che “nn credo sia questo il prob, quante coppie sposate ecc stanno vicine ai genitori?”… è in assoluta MALAFEDE oppure, pur in buona fede non ha capito nulla dei gravi meccanismi di dipendenza che si possono scatenerare, molto facilmente, in questi casi!
Infatti, molte di queste coppie che stanno “vicine vicine” (in stile Paperissima, ahahah) alle famiglie di origine non sanno certo vedere la dipendenza psicologica e fisica che una tale situazione crea. Anzi, i suddetti saranno sempre pronti a giurare che sono totalmente autonomi! La realtà ovviamente è molto diversa, ma ammetterla per molti di loro vorrebbe dire “non mentire a se stessi”, e non è così facile come sembra, caro mio!
Buona fortuna e… pare che ti tocchi scegliere! 🙂
O mammone o maturo. Solo tu sai di che pasta sei! 🙂
Certo, è anche possibile che l’immatura e l’insicura sia Lei, ma ti ha chiesto di “preferire” la VOSTRA indipendenza!! Ascoltala, se la AMI, altrimenti lasciala andare!!
E se proprio vuoi un mio ultimo punto di vista, rileggendo la tua lettera di apertura, beh, mi pare che i genitori di Lei si siano dimostrati molto maturi nel confidarti e nel riconoscere che TU hai il merito di aver reso la loro figlia serena e felice come non mai! Ed un’ulteriore apertura da parte dei suoi genitori, mi pare, sia stata quella di darvi persino una mano nel sistemare una casa in cui LORO davvero non c’entrano nulla!
Sai, Simone, cosa manca davvero invece, in tutta la tua analisi? Manca il tuo punto di vista rispetto ai TUOI genitori e manca il fatto che non dici nulla di come i TUOI genitori abbiano accolto Lei ed i suoi genitori!
A buon inteditor…
vuole andare via in che senso??