Mi voleva parlare e ieri ho rivisto il mio ex, F. L’ho amato moltissimo. Per tre anni dove a causa delle sue paure e degli stati d’ansia facevamo l’amore appena una volta al mese. Dove quando arrivava neanche un bacio a stampo. Poche carezze, poche uscite, praticamente nessuna con i suoi amici. Io gli ho aperto tutto: casa, amici, la mia vita. Prima di stare insieme ci siamo visti per un anno e poi insieme, ma le cose non sono mai andate realmente bene. Due mesi fa lo lascio dopo un anno di auto-convincimento. Stava male lui, stavo male io. Pensavo “non avrà mai le palle per lasciarmi”. Passano due mesi e una settimana fa se ne viene fuori con l’amore per me, mi dice cose meravigliose, mi dice che ora è pronto, che era questione di tempi. Che vuole dividere tutto con me, vuole me e solo me. E io?
Io ero a tre quarti dalla china, frequento un ragazzo, G., che mi ama molto. Un anno prima di mettermi con F. avevo avuto una breve storia con lui. Ma poi ero scappata, non ero pronta, ma mi era rimasto nel cuore come un dolce ricordo.
Se F. rappresenta la dolcezza, la comprensione, un filo bianco che lega le nostre menti dove l’ironia sottile, il rispetto e la comprensione reciproca sono naturali come bere l’acqua G. è il fuoco, la passione che ti travolge quando ti trovi qualcuno che ti dice “io voglio te”, “voglio che tu sia la mia donna”. Il sesso e le risate. Le uscite e il piacere di stare insieme.
F. è la cultura, la vita contemplativa, l’attenzione per il prossimo, i libri e i film. Qualcosa di estremamente affine a me, che è la mia vita.
G. è il tormento d’artista, il tutto o niente, la lacerazione e la vita fatta di esperienze. Il fare e soprattutto condividere e fare insieme.
E mi amano tutti e due, dicono di amarmi e volermi nella loro vita per sempre. E io sono in mezzo, confusa tra queste due persone che rischio di far soffrire. E non so che fare, perché pensavo di essermi liberata dell’amore per il mio ex che invece torna prepotente ma non abbastanza forte da distruggere la dolcezza e i progetti della mia nuova frequentazione dove tutto sembra essere in discesa. Dove è lui a trainarmi nel suo mondo.
Facile dire: non ami nessuno dei due. Ma non è così che funziona. Tra l’amore della tua vita annichilito dal disinteresse di chi era al centro del tuo mondo e quello che potrebbe esserlo cosa è giusto scegliere?
E non sono una ragazzina. Ho 35 anni, una professione ben avviata, una vita indipendente, ho sempre saputo cosa volevo e ho combattuto per ottenerlo. Quando dopo 3 anni di lotta ho visto che non c’era nulla da fare l’ho lasciato per non farlo stare più male. Ho aspettato che la solitudine lo riportasse da me. L’ho chiamato. Lo sono andata a trovare. Non una volta mi ha teso la mano.
E ora, sapendo che frequento un altro si accorge dell’amore per me. Sconvolge la mia risalita dopo anni in cui ho cercato di farmi amare in tutti i modi. E anche se volessi tornare indietro? cosa ne sarebbe di noi? sarebbe pronto ad accettare che sono stata con un altro (dice di sì), a condurre una vita normale? convivere magari?
Ma siamo sicuri che non ricadremmo sulla stessa impasse?
Dice di no, dice che mi ama, dice che vuole condividere tutto con me. Ora, mi chiedo se si può credere a un uomo che fa così? io gli credo, perché dopo 3 anni è parte di me. Ma voi credereste alla favola?
E avrò il coraggio di distruggere la mia nuova storia? in cui nonostante il poco tempo G. conta così tanto su di me? A cui mi sono affidata con il timore e l’entusiasmo di una bambina dopo anni in cui mi sono sentita così profondamente sola e umiliata nel tentativo di farmi amare? Con cui rido e che mi fa emozionare?
La mia amica mi ha detto “scegli di non scegliere. Hai già scelto abbastanza”. Ma non so quanto questo abbia senso per me. Forse devo aspettare che il tempo porti consiglio…a me e forse al mio ex. Che plachi la sua foga e gli faccia pensare se mi ama veramente. Lui dice che non potrà fare a meno di amarmi.
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Categorie: - Amore e relazioni
Ciao! Non ho molta esperienza, vista la mia giovane età. Sembri davvero combattuta! Forse la cosa migliore da fare in questi casi è allontanarsi da tutto e tutti, stare un po’ da sola per cercare di capire in che direzione va il tuo cuore!
Buona fortuna per tutto!
Io penso che la scelta di non farti conoscere i suoi amici, più che altro, fosse dettata dal desiderio di lasciarti libera di dare al vostro rapporto un taglio personale. In un secondo momento immagino che te li avrebbe presentati certamente. Voglio dire: non ne sarebbe mancata l’occasione! Per taglio personale intendo quella libertà di parlare di lui in terza persona e di unirti al coro delle tue amiche o di trovare un modo per presentarti mediante uno o più legami che fanno emergere un lato meno severo del tuo carattere. Severo in senso buono… nel senso che nella vita non mancano le occasioni per disilludersi e per apparire in maniera diversa da quello che siamo. Nel privato non ci sono problemi perché si conoscono i caratteri, ma in pubblico –almeno per quanto mi riguarda- vale la pena cercare di raccontarsi sempre attraverso il bisogno tutto umano di partecipare alle sorti del mondo nella persona di chi ci sta accanto. Così facendo sarà evidente che la delusione non nasce dalla sete di controllo… secondo me bisogna far prevalere sempre il bambino che è in noi per avere clemenza. Scherzo ovviamente… nel senso che ciascuno è libero di pensarla come crede e, a limite, di portare avanti idee preconcette. Che dire? Io ti consiglierei di non trascurare questi piccoli accorgimenti perché per quanto mi riguarda si rivelano fondamentali anche all’interno di un rapporto di coppia abbastanza abitudinario e “sedentario”. Si tratta di un momento in cui hai la possibilità di specchiarti in tutto il tuo essere donna. Ti auguro una buona serata!
Mentre faccio prevalere il bambino che è in me, ti consiglio di vederti “Jules e Jim” di Truffaut. Ma quando sarà finito ricordati che è un film.
Care ragazze, inutile far finta di nulla, le donne cercano a livello inconscio “l’uomo che porta a casa il cibo per i figli”; questa che lo vogliate o meno è la realtà, che va ricercata nell’evoluzione dei primi ominidi, infatti la “nascita-sviluppo” della mente, avviene quando i maschi non dominanti hanno cercato un modo per potersi riprodurre, attraverso il “portare il cibo”. Ora questo “portare il cibo” è diventato “soldi” = possibilità, sicurezza effimera, illusoria. Quando voi donne lascerete alle spalle questa illusione della sicurezza e vi affiderete ad EROS, potrete scegliere con maggiore chiarezza, ovvero, con l’attrazione e non con la mente.
Ricordiamocelo; il ruolo di madre è naturale, il ruolo di padre è psicologico. Ergo, voi cercate l’uomo per riprodurvi (EROS) non l’uomo che porti “cibo ai figli”.
Rimani sul numero 2, il numero 1 ha bisogno di qualche anno di solitudine per risolvere i suoi problemi. E parlo a ragion veduta; io devo ringraziare la mia ex che mi ha mollato nel momento del bisogno per capire che effettivamente devi contare solo su te stesso ed è giusto che il numero 1 capisca ciò.
Naturalmente tu hai invece tutto il diritto di rifarti una vita. Se col numero 2 sei felice perché distruggere tutto per ritornare con il numero 1 depresso?
Certo anche il numero 2 non mi pare apposto con le rotelle, se dopo nemmeno 2 mesi (da quel che ho capito) dice di amarti moltissimo. Però c’è da dire che numero 2 era già lì bello e pronto tipo al pit stop.
Che dire, c’è qualche problema sia nelle persone strane, sia in chi frequenta e si innamora di persone strane.
Fossi in te, e te lo dico sinceramente, mi porrei qualche domanda.
@MaybeSomeday
Grazie, è una cosa che sto cercando di fare questo periodo 🙂
@Rossella
Non credo che tu abbia colto qual’è il mio reale problema. Se non uscire con gli amici del mio ex fosse stato un reale problema non avrei continuato a stare con lui per tre anni. Il problema è fare un passo avanti o fare un passo indietro?
@Golem.
Visto, un film meraviglioso. Ma mi sembra più adatto “Il Dramma della Gelosia” (giusto per sdrammatizzare un po’)
@vagabondo
La tua teoria vagamente sessista non ha nulla a che fare con la mia storia. Non so chi tu frequenti ma ti consiglio di allargare le tue vedute.
@Ets
Grazie per il tuo consiglio, sai, mi trovo come una persona che da sempre ha avuto la dipendenza da alcool e una volta superata vince una fornitura a vita.
Sto cercando di dare a tutti il tempo giusto ma scontento tutti, compresa me stessa.
Ma sai, il numero due è un po’ suonato, un po’ come tutti, ma credo che conoscendoci da prima e non avendo avuto modo di vivere la storia (rimasta sempre un po’ nel cuore di entrambi) sia stato più facile metabolizzare il sentimento. Anche per me, se non ci fosse stato il ritorno del mio ex, nonostante i freni naturali dovuti all’inizio di una storia importante (non siamo dei ragazzini) e vicina a una vecchia storia non mi sarei sentita così lacerata. Ma è successo…
Comunque grazie, mediterò su questa tua opinione anche se io mi porrei la domanda opposta rispetto alla tua ultima: Esiste veramente qualcuno di perfettamente normale e lineare? Ci si può accontentare del tranquillo e sicuro a sfavore di ciò che ci appaga veramente a livello intellettivo (e no sto parlando della pura passione).
Non sono una ragazza canonica, è vero. Non propriamente la dolce e rassicurante casalinga che un gran numero di uomini desidererebbe. Quindi credo che l’uomo non canonico mi spetti per sforza 🙂
1, 2, 3…. la 2 vince la 1 perde…..carta vince carta perde…carta vince carta perde….1, 2, 3……venghino signori venghino….
@Lou,
è evoluzione umana. In due parole: società dei protouomini = femmine + solo maschi dominanti —> maschi non dominanti non si riproducevano —> questi ai margini, hanno inventato il “portare il cibo” per conquistare le femmine ed avere anche loro la possibilità di riprodursi. Questa scelta delle donne verso “colui che porta il cibo a casa” è inconscia, non conscia. Ma prima della nascita della mente, le donne si affidavano ad Eros, così dovreste fare. non è teoria, è paleoantropologia.
@Lou non è che tu abbia proprio torto, ma non è bello vivere con una persona che filosofeggia ma non fa sesso (per dirne una) o vivere con un’altra persona che fa sesso ma non ti prende dal punto di vista intellettivo.
La sto buttando così sul patetico ma credo di rendere abbatsanza l’idea.
Non puoi trovarne un terzo che fa sesso, esce, qualche volta beve ed è anche dotato di una discreta cultura? Magari non ti parlerà di Platone, però insomma, che palle pure parlare di Platone.
O sei tu che magari, hai paura di solcare nuove acque???????????????????
Vagabondo,
interessanti le tue osservazioni sul tema.