Caro lettore, poche ore fa nella mia scorsa lettera, che ti invito a leggere, parlavo e chiedevo a questa community una considerazione sulla FIDUCIA.
Ora sono qui, sdraiato per terra con il mio tablet a scrivere un altro punto delle mie preoccupazioni che si stanno sviluppando sempre di più : TIMORE DI NON PIACERLE.
Mesi fa… io e lei… avemmo una discussione alla quale all’inizio non capii… ma poi capii che lei era stanca… stanca di soffrire per questa distanza… maledetta distanza.
Io dopo questa confessione mi sono rifiutato di capirla anche perché era una giornata Ideale per noi. Mi sono arrabbiato ma poi abbiamo chiarito e il nostro rapporto è diventato più forte (mi pare che l’ho scritto in una precedente lettera) . Adesso ogni volta che non mi scrive, visualizza. E non risponde, anche se so che magari sta facendo altro ( perché la conosco) mi vengono ansie e timori di non piacerle più è tempo di stare solo perdendo tempo.. e soffrendo inutilmente. Una parte di me vuole farsi passare questi dubbi esistenziali e timori infondati perché ho capito che bisogna basarsi su ciò che si sa.. ultimamente sono felice rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.. e si sono create queste complicanze… spero tanto di risolverle..
Nella speranza di essere stato compreso da te,
il solito, Prometeo.
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Categorie: - Amore e relazioni
Se è una storia a distanza è difficile farla funzionare. In ogni caso ho letto tutte e due le lettere, e mi sembra che tu sia ingiustamente e ingiustificatamente asfissiante con la tua ragazza, per fragilità tue, che ti invito a non cercare di risolvere qui, limitandoti a scrivere post su post. Alzati, spegni quel tablet, esci concentrati sul lavoro, sullo studio, abbi contatti col mondo esterno; e non ultimo frequenta la tua ragazza(distanza permettendo) per il piacere di stare insieme e non perchè hai paura che vada con altri.
La cosa più brutta quando non piaci a qualcuno è che lo capisci chiaramente, ma d’altronde, nel mio caso, se non mi piace non mi piace: se volevo lasciar correre nella vita, nascevo tapis roulant.